Come al solito ci ho messo moltissimo tempo...
Contrariamente a quanto scritto, è sempre piuttosto corto, ma mi piaceva finire con un po' di suspance
CAPITOLO 36
"Io penso che dovreste prenderla voi. Tu ed Elena, intendo".
Severus si voltò a guardare Sirius, scettico. "Sì, certo. Black, se vuoi prendermi in giro..."
"No, dico sul serio", lo interruppe Sirius. "Prova a pensarci. Quella bambina è la figlia di Voldemort..."
"Appunto! Se non sono riuscito a trattare bene Harry per anni perché è il figlio del tuo amichetto, mi ci vedi a fare da padre alla figlia di Voldemort? Hai perso il capo del tutto, per caso?"
Sirius scosse la testa. "Con Harry era diverso. Era... più personale, credo. Non è solo il figlio di James, ma anche di Lily. Prova a pensare a cosa succederebbe se quella bambina finisse nelle mani sbagliate. E' la figlia di uno dei maghi oscuri più potenti della storia. Chi deciderà di prenderla deve essere una persona assolutamente fidata, e assolutamente in grado di crescerla al meglio e di gestire il suo potenziale magico".
Severus rimase in silenzio, guardando Sirius con espressione attenta, ma con un accenno di rabbia negli occhi scuri. Approfittando del suo silenzio, l'ex Malandrino continuò.
"Vediamo. Passiamo in rassegna quali sono le persone fidate che potrebbero adottarla. I primi che mi vengono in mente sono Arthur e Molly. Sarebbero sicuramente dei genitori fantastici, non c'è dubbio. E non credo che avrebbero problemi a crescere la figlia di Voldemort. Ma... hanno appena finito di crescere i loro figli, non so se sarebbero in grado di ricominciare da capo a tempo pieno. E per quanto possano essere brave persone, riuscirebbero a gestire un potere magico potenzialmente pericoloso? Non lo so. Chi altro c'è? Ron e Hermione. Troppo giovani, e stanno per avere il loro primo figlio. Fuori discussione. I Malfoy? Tu li conosci bene, e credo che tu sia d'accordo con me sul fatto che una coppia di ex Mangiamorte non è la più adatta a questo compito".
Di nuovo, Severus rimase in silenzio, sempre guardando Sirius, che continuò a parlare. "Non mi viene in mente nessun'altra coppia sposata. Passiamo ai single. Ci sono io, e mi chiamo fuori subito. Non sono neanche in grado di crescere una pianta, figuriamoci la figlia di Voldemort. Harry? Assolutamente no. Lorenzo? Forse. Se però pensiamo a tu ed Elena... non avete esperienza con i bambini, ma lei ha 500 anni, ne ha viste di tutti i colori. Tu conosci perfettamente le Arti Oscure, e hai avuto diverse esperienze che ti hanno formato. Voi due insieme sareste perfetti per crescere quella bambina in un certo modo, sicuri che non usi i suoi poteri per scopi nefasti. Non lo so, pensaci. Parlane con Elena e vedete un po'. Ma non possiamo rischiare, con lei. Non può finire in adozione al primo che passa, altrimenti tanto vale lasciarla dov'è".
Severus non rispose. Con un ultimo sguardo a Sirius, si incamminò verso l'uscita.
"Dovremo... pensare a cosa fare con la bambina di Voldemort, quando la troviamo".
Elena lo guardò per una frazione di secondo. "Prima dobbiamo trovarla".
"Lo so".
"Possiamo sentire Kingsley".
"Mmmm. Lui dovrà essere informato per forza. Non so cosa aspettarmi".
Elena si sedette accanto a lui. "Sono assolutamente fuori dalle dinamiche della società magica. Ma da come ne parli a volte, non so quanto ci sia da fidarsi".
"Mi fido di Kingsley. Ma non so se fidarmi di tutti quelli che gli stanno intorno".
Elena rimase in silenzio per qualche secondo. "Forse... c'è un'altra possbilità".
Severus la guardò. "Non ci posso credere. Hai parlato con Black".
Elena sorrise. "No, lui ha parlato con me".
Severus sospirò. "Quel cagnaccio maledetto".
Elena rise. "Beh, a parte tutto, non ha tutti i torti. Avevamo già parlato della possibilità di adottare dei bambini".
Severus sospirò di nuovo, alzando gli occhi al cielo. "E' la figlia di Voldemort".
Elena fece spallucce. "Lo so. Ma non è certo colpa sua. E che altro potremmo fare?"
"Potremmo lasciare che la prenda qualcun altro".
"Pensi che qualcuno la vorrebbe?"
Severus non rispose. I due restarono in silenzio per un po', poi il mago disse, quasi in un sussurro: "Non so se me la sento".
"Lo capisco. Prendiamoci un po' di tempo per pensarci. Dobbiamo essere convinti".
"Non so quanto tempo abbiamo".
"Beh, mi pare di capire che le ricerche siano abbastanza in alto mare. Godric's Hollow non è grande, ma sicuramente hanno messo qualche incantesimo a protezione".
"Mmm". Severus si stropicciò gli occhi con le mani. Si sentiva sempre stanco, ultimamente.
"Dovrà finire questa storia, prima o poi".
"Kingsley ha detto che va bene... Non era particolarmente entusiasta, ma considerata la situazione non c'era molto altro da fare".
"Dovremo tenere d'occhio Klaus, quindi..."
Non riusciva a crederci. Doveva fare qualcosa. Ma cosa? Non aveva alcun modo di interagire con le persone sedute al tavolo. Doveva provare... "Certo... ovviamente neanch'io mi fido particolarmente di lui. Ma una cosa per volta..."
Disperato, si guardò intorno. Una lampada. Una lampada di vetro. Perfetto. "Secondo me si tratta del tipo di persona che se si sente importante diventa meno pericolosa".
Non ci riusciva. Non poteva toccare gli oggetti, ma doveva farcela..."Contiamo su quello, infatti. Comunque..."
Un forte rumore improvviso li fece sobbalzare, e i due vampiri si voltarono di scatto: la pesante lampada di vetro azzurro che si trovava sulla bassa libreria bianca era caduta a terra, rompendosi in mille pezzi. Severus e Lorenzo si guardarono, turbati.
"Come ha fatto?" si interrogò ad alta voce Lorenzo. "Non era vicino al bordo... e non c'è vento".
"Anche se ci fosse, quella lampada era pesante", rispose Severus, con la fronte aggrottata e le labbra strette. "Molto strano..."
"Sembra che qualcuno l'abbia fatta cadere di proposito".
"Ma chi? Non c'è nessuno, a parte noi due".
Come se avessero realizzato la stessa cosa contemporaneamente, i due vampiri spalancarono gli occhi, allarmati.
"Dov'è Black?" Chiese Severus, dopo pochi attimi, un accenno di ansia nella voce.