Lied 17
Die bōse Farbe (il colore cattivo)
Dopo una breve pausa, sono di ritorno con il nostro povero mugnaio.
Lo abbiamo lasciato in contemplazione del colore verde, il colore amato, che è tanto amato dalla mugnaia e che diventa il colore della morte e della tomba che il mugnaio vagheggia.
Il Lied 17 ritorna sul colore verde, ma da colore amato diventa colore odiato. Tutto nel mondo ricorda al mugnaio il verde del nastro del liuto che ha donato alla mugnaia e che lei – scopriremo nel Lied – porta tra i capelli quando si affaccia al suono dei corni del cacciatore.
Il Lied è durchkomponiert (quindi con una struttura libera) che porta il mugnaio da un sentimento all’altro, ad un’immagine all’altra, fino all’addio finale.
La musica inizia rapida (in parte ricordando il ritmo scanzonato del primo Lied, ma qui meditativo e ripiegato). Il mugnaio vorrebbe andarsene, ma il mondo è troppo verde (la parola grün viene ripetuta in maniera ossessiva in tutta la prima parte).
Vi faccio notare un primo cambiamento di ritmo (c’è una lievissima dissonanza) sulle ultime parole dell’ultima strofa della seconda quartina. In questa seconda strofa il mugnaio vorrebbe distruggere tutto ciò che è verde o fare impallidire con il suo pianto il verde che vede nel mondo. Ed ecco che al minuto 0:31 sono le lacrime a entrare nella musica.
La terza strofa (minuto 0:38 – 0:52) ci mostra un mugnaio a metà tra il disperato e il rabbioso: il colore verde pare fissarlo con superbia, arroganza e malignità. Il mugnaio si sente un
povero uomo pallido (
armen weissen Mann?) di fronte alla trasformazione del colore verde da colore amato a colore malvagio. Anche l’accompagnamento pianistico (una specie di marcia insistente) sembra congelare questo momento psicologico.
E finalmente alla strofa quarta riemerge la mugnaia: il nostro infelice protagonista vorrebbe sdraiarsi davanti alla porta dell’amata e cantare sommessamente unicamente la parola addio. Sull’ultimo verso della strofa (minuto 1:06) ricompaiono le stesse figure musicali delle lacrime sentite al minuto 0:31.
Il momento di ripiegamento viene interrotto prima dal pianoforte poi dalla voce stessa, ora più rabbiosa (minuto 1:16). Entra nei pensieri il cacciatore (e con lui il motivo dei corni da caccia): la mugnaia non si affaccia alla porta per cercare il mugnaio, ma per vedere lo spavaldo cacciatore. E sul capo porta il nastro verde che il mugnaio le ha donato (ed in questo potremmo leggere l’ultimo fatale colpo ai sentimenti del povero protagonista).
Musicalmente, dunque la quinta e i primi due versi della sesta strofa si fondono. Poi al minuto 1:32 non rimane che l’addio del protagonista all’amata e l’inutile speranza che lei le porga la mano per congedarlo.
Ich möchte ziehn in die Welt hinaus,
hinaus in die weite Welt;
wenn's nur so grün, so grün nicht war,
da draussen in Wald und Feld!
Ich möchte die grünen Blätter all
pflücken von jedem Zweig,
ich möchte die grünen Gräser all
weinen ganz totenbleich.
vorrei far impallidire col pianto
tutta l'erba verde
Ach Grün, du böse Farbe du,
was siehst mich immer an
so stolz, so keck, so schadenfroh,
mich armen weissen Mann?
Ich möchte liegen vor ihrer Tür
im Sturm und Regen und Schnee.
und singen ganz leise bei Tag und Nacht
das eine Wörtchen: Ade!
Horch, wenn im Wald ein Jagdhorn schallt,
so klingt ihr Fensterlein!
und schaut sie auch nach mir nicht aus,
darf ich doch schauen hinein.
O binde von der Stirn dir ab
das grüne, grüne Band;
Ade, ade! Und reiche mir
zum Abschied deine Hand!
Vorrei andare per il mondo,
lontano per il vasto mondo;
se solo non fosse tutto così verde
là fuori per boschi e campi!
Vorrei strappare tutte le foglie,
verdi dai rami,
vorrei far impallidire col pianto
tutta l'erba verde
Ah verde cattivo colore,
perché tanto superbo, arrogante, maligno.
sempre mi fissi così,
io povero pallido uomo?
Vorrei sdraiarmi davanti alla sua porta
tra bufera, pioggia e neve
cantando sommesso giorno e notte
solo la parola «addio».
Ascolta: quando rintrona il corno per il bosco,
scricchiola la sua finestra,
ed anche se non s'affaccia a cercar me,
io posso ben guardare dentro.
Oh, togliti dalla testa
il verde, verde nastro;
addio, addio, e porgimi
la mano per il commiato!