Il Calderone di Severus

Rileggiamo e commentiamo insieme HP 5, I brani relativi a Piton in italiano e inglese

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view post Posted on 7/6/2019, 18:41
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Gabrix1967 @ 3/6/2019, 18:17) 
CITAZIONE (chiara53 @ 26/5/2019, 19:07) 
616-618 Il famoso “Ops” di Piton quando la fiala con la pozione di Potter cade dalla cattedra e va in mille pezzi.
[...]
In lontananza vedeva l'alto faggio sotto il quale James un tempo aveva tormentato Piton. Non era sicuro di che cosa potesse dirgli Sirius per giustificare quello che aveva visto nel Pensatoio, ma desiderava disperatamente ascoltare la sua versione dei fatti, qualunque circostanza attenuante, qualunque cosa potesse scusare il comportamento del padre...

Non vorrei sbagliare, ma mi sembra che questo sia il primo momento in cui Harry guarda Severus con occhi diversi.
Per la prima volta il suo "aguzzino" si rivela ai suoi occhi come vittima di un sopruso, compiuto niente di meno che dal suo idealizzato padre: uomo brillante, intraprendente, coraggioso e buono, eroe e vittima di guerra.
Harry non vede l'ora di incontrare Sirius perché possa fornirgli quelle spiegazioni che Severus gli ha rifiutato. Harry, come si legge nel brano sopra riportato, "desiderava disperatamente ascoltare la sua (di Sirius) versione dei fatti, qualunque circostanza attenuante".

Ancora una volta Severus protegge Harry. Lo protegge da una verità dolorosa e scomoda: suo padre non era solo l'uomo meraviglioso di cui tutti gli parlano. In effetti Severus non racconta ad Harry di tutte le angherie che a causa dei Malandrini ha dovuto sopportare. Severus tace e cerca di ignorare Harry. E ignorandolo protegge il ragazzo da una verità che potrebbe rivelarsi oltremodo dolorosa, ma protegge anche se stesso dal dolore provocato dalle offese ed angherie subite.

Non può stupire che in uno stato d'animo simile, Harry, che in più non eccelle in quella materia, si avvicini alla cattedra con l'atteggiamento di chi vuole sfuggire a quell'ennesimo faccia a faccia, specie in un momento in cui "l'arroganza" del ragazzino che crede di essere nel giusto e crede di essere tartassato dall'insegnante ha finalmente lasciato spazio all'ombra di un dubbio, e nella fretta ed imbarazzo compia un gesto maldestro abbandonando la provetta in bilico.

Tale era il desiderio di non dover sostenere lo sguardo dell'uomo che era stato vittima del suo adorato genitore.

Non credo che tu sbagli: Harry sta davvero guardando Piton in modo diverso (del resto, dopo ciò che ha visto nel pensatoio...) anche se vorrebbe disperatamnete continuare a guardarlo con odio, come tu hai ben sottolineato.
E, brava Gabri: hai apportato un nuovo modo di vedere le cose dal punto di Harry, che in effetti potrebbe spiegare la sua fretta, la voglia di rimanere il minor tempo possibile davanti all'uomo che lo sta ignorando e di cui Harry sa si sapere ciò che nessun altro sa. E forse è proprio così, la provetta rotola via e cade, senza che nessuno l'abbia malignamente spinta.

CITAZIONE
Come dicevo prima, l'atteggiamento di Severus è ancora una volta un atteggiamento protettivo nei confronti di Harry. Lo protegge da una verità scomoda per il ragazzo. Ma Severus è anche un uomo estremamente orgoglioso, per cui in questo caso, non ho difficoltà a credere che dire di più avrebbe rappresentato un ulteriore offesa per lui, che già deve fare i conti con quei dolorosi ricordi.

Concordo. Piton non rivela la verità a Harry. Non sono certa che sia per proterggerlo, però. Quei ricordi fanno un male dannato a Severus, così come la stessa presenza di Harry lo lacera: il figlio della donna amata e dell'uomo odiato. Credo che ignori Harry perchè è il modo milgiore di lasciare il passato bel celato in fondo al cuore.

CITAZIONE
Mi fa molta tristezza il fatto che Harry si soffermi a considerare quanto sia abituato ad essere ignorato e consideri quella come una condizione migliorativa rispetto alle solite "punzecchiature". D'altronde neppure lui ha avuto un'infanzia felice a casa degli zii e, se da una parte abbiamo un uomo che riesce a confrontarsi con lui prevalentemente nello scontro, dall'altra abbiamo un ragazzo armato di poche incrollabili certezze, ed una di queste è proprio la "grandezza del padre".

Sì, anche a me ha sempre rattristato che Harry sia abituato ad essere ignirato e che preferisca questo alle punzecchiature. Di norma quando qualcuno ti ignora è perchè non gli interessi, come se tu non esistessi e non valesse la pena di perdere del tempo con te; mentre l'odio è comunque sintomo di un certo qual interesse, fosse anche negativo. Sia chiaro, io non credo che Piton ignori il ragazzo perchè non gli interessa, e l'ho spiegato appena sopra.

CITAZIONE
CITAZIONE
Si era appena voltato quando sentì un tonfo. Malfoy scoppiò in una risata acuta. Harry si voltò di scatto. La sua fiaschetta era in mille pezzi sul pavimento e Piton lo fissava con gioia maligna. «Ooops» sussurrò. «Un altro zero, Potter»

Mentre mi sento sicura del fatto che Draco e Severus non siano responsabili della rottura della fiaschetta, non lo sono altrettanto del fatto che "la gioia maligna" sia solo frutto della "pottervisione. E preciso. Severus si trova di fronte un ragazzo impulsivo. Negli anni di scuola ha lottato duramente per costringerlo a riflettere sul suo agire. Armato delle sue convinzioni Harry va per la sua strada, appoggiato dagli amici e sostenitori. Per lui chi, come Severus, non lo acclama lo odia ed è contro di lui. In questo episodio, l'impulsività, ovvero la necessità di non affrontare un nuovo confronto prima di poter ancora opporre a quell'odiato professore le sue ragioni, gli fa compiere un gesto maldestro. E Severus, che ha imparato a sue spese il prezzo dell'impulsività, sottolinea l'evento a suo modo.

Sì, direi che come interpretazione ci sta tutta.

Brava, Gabri, ho trovato molto interessanti le tue considerazioni!
 
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view post Posted on 21/7/2020, 18:37
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Dopo un lungo periodo riprendo a pubblicare brani del libro 5 “L’Ordine della Fenice” in cui compare o viene nominato Piton. Per le nuove amiche iscritte da poco aggiungo che i libri fino al 4 sono già stati completati e potete trovarli in questa stessa sezione.

Oltre al testo in Italiano potete trovare anche la versione in inglese e confrontarle – chi ne ha voglia – e, comunque è gradito un commento per esprimere le vostre considerazioni.
Tutto è gradito quando si tratta di Severus.

Il primo brano è brevissimo all'inizio del capitolo, si tratta di un breve scambio di battute con Hermione. Emerge chiaramente la coscenza sporca di Harry...

Il secondo, invece , è molto più lungo e consente di valutare - secondo me - il comportamento di due dei Malandrini e il rapporto che avevano con Severus.

Per ora lascio a voi la parola.





Pg 609 Bugie e Occlumanzia.



«Ma perché non vai più a lezione di Occlumanzia?» chiese accigliata Hermione.
«Te l'ho detto» bofonchiò Harry. «Secondo Piton, adesso che ho le basi posso cavarmela da solo».
«Allora hai smesso di fare sogni strani?» insisté lei, scettica.
«Più o meno» rispose Harry senza guardarla.
«Piton non avrebbe dovuto smettere, se non sei assolutamente sicuro di poterli controllare!» esclamò Hermione indignata. «Harry, dovresti tornare da lui a chiedergli...»
«No» tagliò corto Harry. «Lascia perdere, va bene?»

In inglese

"But why haven't you got Occlumency lessons any more?" said Hermione, frowning.
"I"ve told you," Harry muttered. "Snape reckons I can carry on by myself now I"ve got the basics."
"So you've stopped having funny dreams?" said Hermione sceptically.
"Pretty much," said Harry, not looking at her.
"Well, I don't think Snape should stop until you're absolutely sure you can control them!" said Hermione indignantly. "Harry, I think you should go back to him and ask -"
"No," said Harry forcefully. "Just drop it, Hermione, OK?"


626-628 Harry parla con Sirius e Lupin di quanto ha visto nel Pensatoio



Si tolse il Mantello e si avvicinò al camino. Non ci mise molto a trovare quello che cercava: una scatolina piena di lucente Polvere Volante.
Si accovacciò davanti al focolare spento. Gli tremavano le mani. Non l'aveva mai fatto prima, anche se credeva di sapere come funzionava. Infilò la testa nel camino, prese un pizzico abbondante di Polvere e la gettò sui ciocchi ordinatamente ammucchiati davanti a lui. Subito ne esplosero fiamme color smeraldo.
«Al numero dodici di Grimmauld Place!» disse con voce forte e chiara.
Fu una delle sensazioni più bizzarre che avesse mai provato. Aveva già viaggiato con la Polvere Volante ma allora era stato tutto il suo corpo a essere risucchiato dalle fiamme nella rete di camini magici che copriva l'intero paese. Stavolta le ginocchia rimasero saldamente incollate al pavimento freddo dell'ufficio della Umbridge, e solo la testa sfrecciò tra le fiamme smeraldine...
Di colpo com'era cominciato, il turbinio finì. Lottando contro un attacco di nausea, con la sensazione di avere una sciarpa incredibilmente calda avvolta attorno alla testa, aprì gli occhi e scoprì che stava guardando dal camino della cucina il lungo tavolo di legno dove un uomo era seduto e meditava su una pergamena.
«Sirius?»
L'uomo sussultò e si voltò di scatto. Non era Sirius, ma Lupin.
«Harry!» esclamò sbigottito. «Che cosa... cos'è successo, va tutto bene?»
«Sì» rispose Harry. «Volevo solo... ecco, mi sarebbe piaciuto... parlare con Sirius».
«Te lo chiamo subito». Lupin si alzò in piedi, ancora perplesso. «È andato di sopra a cercare Kreacher... sembra che si sia di nuovo rintanato in soffitta...»
Uscì in fretta dalla cucina, e Harry rimase a fissare la sedia e le gambe del tavolo. Si chiese perché Sirius non gli avesse mai detto quanto era scomodo comunicare via camino; le sue ginocchia stavano già protestando per il prolungato contatto col duro pavimento di pietra della Umbridge. Dopo pochi istanti, Lupin fu di ritorno con Sirius alle calcagna.

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«Che cosa succede?» chiese ansioso Sirius. Si scostò dagli occhi i lunghi capelli neri e si sedette in terra in modo che lui e Harry fossero alla stessa altezza. Lupin s'inginocchiò accanto a lui con aria preoccupata. «Stai bene? Ti serve aiuto?»
«No» rispose Harry, «niente del genere... volevo solo parlare... di mio padre». I due si scambiarono un'occhiata stupefatta, ma Harry non aveva tempo per sentirsi a disagio; le ginocchia gli facevano sempre più male e temeva che fossero già passati almeno cinque minuti dall'inizio dell'azione diversiva; George gliene aveva garantiti soltanto venti. Perciò, senza indugiare, raccontò quello che aveva visto nel Pensatoio.
Quando ebbe finito, Sirius e Lupin rimasero un momento in silenzio. Alla fine Lupin disse piano: «Non giudicare tuo padre da quello che hai visto, Harry. Aveva solo quindici anni...»
«Anch'io ho quindici anni!» protestò Harry.
«Il fatto è» intervenne Sirius, «che James e Piton si sono odiati fin dal primo istante, è una di quelle cose... puoi capirlo, no? Perché James era tutto quello che Piton avrebbe voluto essere: popolare, un asso nel Quidditch... un asso praticamente in tutto. Mentre Piton era solo un piccolo stravagante immerso fino al collo nelle Arti Oscure, e James - credimi, Harry - ha sempre detestato le Arti Oscure».

pag_626_625


«D'accordo, però ha attaccato Piton senza motivo, solo perché... be', solo perché tu hai detto che ti annoiavi» concluse Harry quasi scusandosi. «Non ne vado fiero» rispose in fretta Sirius.
Lupin lanciò a Sirius un'occhiata in tralice e poi disse: «Senti, Harry, devi capire che a scuola tuo padre e Sirius erano i migliori... tutti li ritenevano il massimo, e se ogni tanto esageravano...»
«Se ogni tanto ci comportavamo come piccoli bastardi arroganti, vuoi dire» intervenne Sirius.
Lupin sorrise.
«Continuava a spettinarsi i capelli» disse Harry, addolorato. Sirius e Lupin scoppiarono a ridere. «Me n'ero scordato, di quella sua abitudine» disse Sirius in tono affettuoso.
«Giocava col Boccino?» chiese Lupin.
«Sì» rispose Harry, fissando perplesso Sirius e Lupin che sorridevano. «Be'... a me è sembrato piuttosto idiota».
«Ma certo che lo era!» replicò Sirius. «Lo eravamo tutti! Be'... a parte Lunastorta» aggiunse lealmente, lanciando un'occhiata a Lupin.

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Ma Lupin scosse il capo. «Vi ho mai chiesto di lasciare in pace Piton? Ho mai avuto il coraggio di dirvi che secondo me stavate esagerando?»
«Be', sì» disse Sirius, «qualche volta ci hai fatto vergognare... era comunque qualcosa...»
«E poi» riprese Harry, ormai deciso a dire tutto quello che gli passava per la testa, «continuava a guardare le ragazze in riva al lago sperando di farsi notare!»
«Si comportava sempre da sciocco quando c'era Lily». Sirius scrollò le spalle. «Non poteva fare a meno di esibirsi ogni volta che lei era nei paraggi».
«Ma perché lo ha sposato?» chiese Harry, desolato. «Lo odiava!»
«Ma no» replicò Sirius.
«Cominciarono a uscire insieme al settimo anno» spiegò Lupin. «Dopo che James aveva abbassato un po' la cresta» precisò Sirius.
«E smesso di gettare incantesimi sulla gente tanto per divertirsi» disse Lupin.
«Anche su Piton?» chiese Harry. «Be'» rispose Lupin pensieroso, «Piton era un caso speciale. Insomma,
non perdeva mai occasione per lanciare maledizioni su James, perciò era logico che lui reagisse...»

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«E mia mamma era d'accordo?»
«Lei non lo sapeva» disse Sirius. «Quando James aveva un appuntamento con Lily non portava certo Piton con sé, e non si metteva a fargli incantesimi davanti a lei». Fissò accigliato Harry, che ancora non sembrava convinto. «Senti» disse, «tuo padre era il mio migliore amico, ed era una brava persona. Molti si comportano da idioti a quindici anni. Ma poi gli è passata».
«Sì, d'accordo» si sforzò di annuire Harry. «È che non avrei mai pensato di sentirmi dispiaciuto per Piton».
«A proposito» disse Lupin, aggrottando la fronte, «come ha reagito quando ha scoperto quello che avevi visto?»
«Ha detto che non mi avrebbe più insegnato Occlumanzia» rispose Harry con un'alzata di spalle. «Sai che dispiacere...»
«CHE COSA?» L'urlo di Sirius fece trasalire Harry, e un po' di cenere gli andò su per il naso.
«Dici sul serio?» chiese Lupin. «Ha smesso di darti lezioni?»
«Sì». Li fissò entrambi, sorpreso. Gli sembrava una reazione eccessiva. «Ma non ci sono problemi, non me ne importa, anzi, a dire la verità è un sollievo...»
«Vengo subito a dire un paio di cosette a Piton!» sbottò Sirius, alzandosi di scatto, ma Lupin lo costrinse a rimettersi seduto. «Se bisogna parlare con Piton, lo farò io!» disse con fermezza. «Ma, Harry, devi andare subito a dirgli che non può interrompere le lezioni per nessuna ragione... Quando Silente verrà a saperlo...»
«Ma non posso! Mi ammazzerebbe!» esclamò Harry, turbato. «Voi non l'avete visto quando siamo usciti dal Pensatoio».

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«Harry, per te niente è più importante che imparare Occlumanzia!» disse severo Lupin. «Hai capito? Niente!»

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«Sì, d'accordo» borbottò Harry sconcertato, per non dire infastidito.
«Proverò a parlargli, ma non sarà...»
Tacque. Udì un lontano rumore di passi.
«Sta arrivando Kreacher?»
«No» rispose Sirius, guardandosi alle spalle. «Dev'essere qualcuno dalla
tua parte».

In inglese

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And then, as abruptly as it had begun, the spinning stopped. Feeling rather sick and as though he were wearing an exceptionally hot muffler around his head, Harry opened his eyes to find that he was looking up out of the kitchen fireplace at the long, wooden table, where a man sat poring over a piece of parchment.
"Sirius?"
The man jumped and looked around. It was not Sirius, but Lupin.
"Harry!" he said, looking thoroughly shocked. "What are you -what's happened, is everything all right?"
"Yeah," said Harry. "I just wondered — I mean, I just fancied a -a chat with Sirius."
"I"ll call him," said Lupin, getting to his feet, still looking perplexed, "he went upstairs to look for Kreacher, he seems to be hiding in the attic again…"
And Harry saw Lupin hurry out of the kitchen. Now he was left with nothing to look at but the chair and table legs. He wondered why Sirius had never mentioned how very uncomfortable it was to speak out of the fire; his knees were already objecting painfully to their prolonged contact with Umbridge's hard stone floor.
Lupin returned with Sirius at his heels moments later.
"What is it?" said Sirius urgently, sweeping his long dark hair out of his eyes and dropping to the ground in front of the fire, so that he and Harry were on a level. Lupin knelt down too, looking very concerned. "Are you all right? Do you need help?"
"No," said Harry, "it's nothing like that… I just wanted to talk… about my dad."
They exchanged a look of great surprise, but Harry did not have time to feel awkward or embarrassed; his knees were becoming sorer by the second and he guessed five minutes had already passed from the start of the diversion; George had only guaranteed him twenty. He therefore plunged immediately into the story of what he had seen in the Pensieve.
When he had finished, neither Sirius nor Lupin spoke for a moment. Then Lupin said quietly, "I wouldn't like you to judge your father on what you saw there, Harry. He was only fifteen -"
"I"m fifteen!" said Harry heatedly.
"Look, Harry" said Sirius placatingly, "James and Snape hated each other from the moment they set eyes on each other, it was just one of those things, you can understand that, can't you? I think James was everything Snape wanted to be - he was popular, he was good at Quidditch - good at pretty much everything. And Snape was just this little oddball who was up to his eyes in the Dark Arts, and James - whatever else he may have appeared to you, Harry - always hated the Dark Arts."
"Yeah," said Harry, "but he just attacked Snape for no good reason, just because - well, just because you said you were bored," he finished, with a slightly apologetic note in his voice.
"I"m not proud of it," said Sirius quickly.
Lupin looked sideways at Sirius, then said, "Look, Harry, what you've got to understand is that your father and Sirius were the best in the school at whatever they did - everyone thought they were the height of cool - if they sometimes got a bit carried away -"
"If we were sometimes arrogant little berks, you mean," said Sirius.
Lupin smiled.
"He kept messing up his hair," said Harry in a pained voice.
Sirius and Lupin laughed.
"I"d forgotten he used to do that," said Sirius affectionately.
"Was he playing with the Snitch?" said Lupin eagerly.
"Yeah," said Harry, watching uncomprehendingly as Sirius and Lupin beamed reminiscently. "Well… I thought he was a bit of an idiot."
"Of course he was a bit of an idiot!" said Sirius bracingly, "we were all idiots! Well - not Moony so much," he said fairly, looking at Lupin.
But Lupin shook his head. "Did I ever tell you to lay off Snape?" he said. "Did I ever have the guts to tell you I thought you were out of order?"
"Yeah, well," said Sirius, "you made us feel ashamed of ourselves sometimes… that was something…"
"And," said Harry doggedly, determined to say everything that was on his mind now he was here, "he kept looking over at the girls by the lake, hoping they were watching him!"
"Oh, well, he always made a fool of himself whenever Lily was around," said Sirius, shrugging, "he couldn't stop himself showing off whenever he got near her."
"How come she married him?" Harry asked miserably. "She hated him!"
"Nah, she didn't," said Sirius.
"She started going out with him in seventh year," said Lupin.
"Once James had deflated his head a bit," said Sirius.
"And stopped hexing people just for the fun of it," said Lupin.
"Even Snape?" said Harry.
Well," said Lupin slowly, "Snape was a special case. I mean, he never lost an opportunity to curse James so you couldn't really expect James to take that lying down, could you?"
"And my mum was OK with that?"
"She didn't know too much about it, to tell you the truth," said Sirius. "1 mean, James didn't take Snape on dates with her and jinx him in front of her, did he?"
Sirius frowned at Harry, who was still looking unconvinced.
"Look," he said, "your father was the best friend I ever had and he was a good person. A lot of people are idiots at the age of fifteen. He grew out of it."
"Yeah, OK," said Harry heavily. "I just never thought I"d feel sorry for Snape."
"Now you mention it," said Lupin, a faint crease between his eyebrows, "how did Snape react when he found you'd seen all this?"
"He told me he'd never teach me Occlumency again," said Harry indifferently, "like that's a big disappoint—"
"He WHAT?" shouted Sirius, causing Harry to jump and inhale a mouthful of ashes.
"Are you serious, Harry?" said Lupin quickly. "He's stopped giving you lessons?"
"Yeah," said Harry, surprised at what he considered a great over-reaction. "But it's OK, I don't care, it's a bit of a relief to tell you the -"
"I"m coming up there to have a word with Snape!" said Sirius forcefully, and he actually made to stand up, but Lupin wrenched him back down again.
"If anyone's going to tell Snape it will be me!" he said firmly. "But Harry, first of all, you're to go back to Snape and tell him that on no account is he to stop giving you lessons — when Dumbledore hears -"
"I can't tell him that, he'd kill me!" said Harry, outraged. "You didn't see him when we got out of the Pensieve."
"Harry there is nothing so important as you learning Occlumency!" said Lupin sternly. "Do you understand me? Nothing!"
"OK, OK," said Harry, thoroughly discomposed, not to mention annoyed. Til… I"ll try and say something to him… but it won't be-"
He fell silent. He could hear distant footsteps.
"Is that Kreacher coming downstairs?"
"No," said Sirius, glancing behind him. "It must be somebody your end."
Harrys heart skipped several beats.
I"d better go!" he said hastily and pulled his head backwards out of the Grimmauld Place fire.
 
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view post Posted on 21/7/2020, 20:02
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Ti voglio bene, Chiara. Per ora basta questa come risposta, oltre a un grande sorriso e un abbraccio stritolante! Ci manchi e ti vogliamo a Milano il più presto possibile! <3 <3 <3
 
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view post Posted on 22/7/2020, 10:15
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Un brevissimo commento.
Harry mente spudoratamente a Hermione, ok, però a parità dei suoi 15 anni è molto più maturo, onesto e leale di suo padre e Sirius. Su Lupin stendo un velo pietoso: doveva intervenire a suo tempo, ma avrebbe rischiato di perdere l'amicizia dei due galletti, e chiaramente ne aveva bisogno. Tra Piton e se stesso ha scelto di proteggere i propri interessi, che è ciò che fa la maggioranza della gente. Certo, se avesso avuto un altro atteggiamento nei confronti di Piton... chissà, magari poteva nascere un'amicizia fantastica!

Questo è il momento in cui Harry e Severus sono stati più "vicini", con Harry che lo comprende, si immedesima in lui e gli fa perfino pena. Peccato che, poi, Sirius muoia... e Harry scarichi su piton la responsabilità, allontanandosi nuovamente da lui. Ci sta, a livello di psicologia del personaggio, e serviva alla Rowling come importante fattore di trama... ma che peccato! :(
 
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view post Posted on 22/7/2020, 17:16
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Harry è ferito profondamente: a 15 anni vede crollare il mito di suo padre, meraviglioso, perfetto, intelligente, di cui era stato finora orgogliosissimo, e addirittura non desidera nemmeno più di assomigliargli. Decide di parlare con Sirius e Lupin: cerca disperatamente una giustificazione, un’attenuante per il comportamento del padre, ma sa che non ce ne sarà alcuna.
I due ex-malandrini mi hanno delusa: per quanto ammettano di aver sbagliato in quella situazione, minimizzano l’accaduto e cercano attenuanti che non ci sono, assolutamente. Non mi piace la scusante della loro età, e del fatto che Piton fosse invidioso di James e dedito alle Arti Oscure, non mi piacciono le parole troppo “soft” con cui si riferiscono a loro stessi e alle loro azioni. Ci sarebbe stata bene una piena e sincera confessione, senza scuse. Posso solo pensare come attenuante che cerchino di proteggere un orfano e i suoi ricordi di un padre morto per salvargli la vita.
Ma il ritratto di James che emerge qui è tutt’altro che positivo, sarà (spero) anche cambiato con gli anni, ma qui ci fa una pessima figura, arrogante, bullo, tronfio, presuntuoso. Quello che trovo davvero agghiacciante e che mi fa accapponare la pelle è quella frase: “è più per il fatto che esiste”.
Sirius, che “si annoiava”, è sullo stesso piano, da adulto almeno ammette che
CITAZIONE
«Non ne vado fiero» rispose in fretta Sirius. [....]«Se ogni tanto ci comportavamo come piccoli bastardi arroganti, vuoi dire»

Ma non è molto.
Lupin: verissimo, è colpevole anche lui, perché assiste a episodi di bullismo senza intervenire, non difende Piton a spada tratta, ma in privato rimprovera gli amici, non con grande incisività, ma almeno lo fa. Non lo giustifico, ma lo posso comprendere: nonostante la sua diversità e la sua personale sofferenza aveva trovato amici che lo facevano sentire accettato. Non se l’è sentita di rinunciarvi e ha avuto paura di perdere quella serenità che la loro amicizia gli aveva regalato. Non è stato coraggioso come un Grifondoro, né ha fatto il suo dovere di Prefetto, ha sbagliato, ma soffre ed è umano anche lui. Tra l’altro, leggo in quello che dice tristezza e rammarico per il suo comportamento, più che nelle parole di Sirius. Non per nulla, da adulti il rapporto di Severus con Lupin è un diverso da quello con Sirius.
CITAZIONE
Questo è il momento in cui Harry e Severus sono stati più "vicini", con Harry che lo comprende, si immedesima in lui e gli fa perfino pena. Peccato che, poi, Sirius muoia... e Harry scarichi su piton la responsabilità, allontanandosi nuovamente da lui. Ci sta, a livello di psicologia del personaggio, e serviva alla Rowling come importante fattore di trama... ma che peccato! :(

Concordo perfettamente con Ida su Harry, è onesto e leale molto più degli adulti. Ha davvero un grande cuore, Silente ha ragione, assomiglia a Lily più che a James. Mi piace che non chiuda gli occhi di fronte alla verità e che non sia convinto dalle spiegazioni ricevute, anche se gli costa dolore riconoscere i torti dell’amatissimo padre e ammettere che le “calunnie” dell’odiato Piton non erano tali. Peccato davvero che Severus non abbia mai saputo di questi sentimenti, credo che in fondo li avrebbe apprezzati, e gli avrebbe fatto bene. Peccato che dopo questo primo passo non si siano più avvicinati.
 
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view post Posted on 22/7/2020, 17:59
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CITAZIONE (Ida59 @ 22/7/2020, 11:15) 
Un brevissimo commento.
Harry mente spudoratamente a Hermione, ok, però a parità dei suoi 15 anni è molto più maturo, onesto e leale di suo padre e Sirius. Su Lupin stendo un velo pietoso: doveva intervenire a suo tempo, ma avrebbe rischiato di perdere l'amicizia dei due galletti, e chiaramente ne aveva bisogno. Tra Piton e se stesso ha scelto di proteggere i propri interessi, che è ciò che fa la maggioranza della gente. Certo, se avesso avuto un altro atteggiamento nei confronti di Piton... chissà, magari poteva nascere un'amicizia fantastica!

Questo è il momento in cui Harry e Severus sono stati più "vicini", con Harry che lo comprende, si immedesima in lui e gli fa perfino pena. Peccato che, poi, Sirius muoia... e Harry scarichi su piton la responsabilità, allontanandosi nuovamente da lui. Ci sta, a livello di psicologia del personaggio, e serviva alla Rowling come importante fattore di trama... ma che peccato! :(

Sì, mi trovi abbastanza d'accordo. Sono molto delusa da Lupin e stupita dall' obbiettività di Sirius.
Rileggendo questo brano ho notato diverse cose: la prima è l'uniformità di vedute di tutti a proposito del fatto che Harry DEVE studiare Occlumanzia.
Stupisce il vigore con cui Sirius lo afferma e ovviamente se la prende con Piton, ma questo è secondario nel contesto.
Il secondo punto è la superficialità infantile di Harry che anche se comprende e si avvicina (solo parzialmente) a Severus, d'altra parte si comporta da imbecille, tutto felice di essersi tolto un peso, come se non fosse in gioco la sua vita e quella degli altri a causa della sua mente aperta a Voldemort.

Poi mi sono chiesta perchè vuole parlare con Sirius: per farsi consolare e per giustificare James o nella speranza che qualcuno gli dica che non è vero niente, che per l'ennesima volta può continuare a odiare Piton a tutto tondo?
Riceve un misto di entrambe le cose e qui Sirius è molto onesto

CITAZIONE
«D'accordo, però ha attaccato Piton senza motivo, solo perché... be', solo perché tu hai detto che ti annoiavi» concluse Harry quasi scusandosi. «Non ne vado fiero» rispose in fretta Sirius.
Lupin lanciò a Sirius un'occhiata in tralice e poi disse: «Senti, Harry, devi capire che a scuola tuo padre e Sirius erano i migliori... tutti li ritenevano il massimo, e se ogni tanto esageravano...»
«Se ogni tanto ci comportavamo come piccoli bastardi arroganti, vuoi dire» intervenne Sirius.
Lupin sorrise.

E quell'infame sorrise :lol: mi è venuto in mente Cuore di De Amicis, è strano, in genere io preferisco Lupin tra i cosiddetti Malandrini, ma qui JKR gli fa fare una pessima figura; d'altra parte Sirius definisce Severus un piccolo stravagante immerso fino al collo nelle Arti Oscure, un tantino riduttivo e volto a giustificare - come se fosse meritato - il bullismo chegli veniva rivolto.

Aveva solo 15 anni è la giustificazione di Lupin alla cattiveria e alle prese in giro di cui Piton era oggetto.
Anche Harry ha la stessa età e sa che cosa significa essere escluso e bistrattato,
CITAZIONE
«Anch'io ho quindici anni!» protestò Harry.

e qui Harry si rivaluta!

In questo brano c'è uno strano gioco delle parti, mi sono chiesta perchè.
Sirius e Lupin sono in vera difficoltà a spiegare il perchè di certi comportamenti riprovevoli senza tirare in ballo le ragioni sottese a tutto questo: essere belli, ricchi e bravi a Quidditch non giustifica niente, non spiega l'umiliazione a cui - senza ragione - sottoponevano Piton povero e bruttino: credo non sappiano entrambi come uscirne senza infangare nè la propria immagine nè l'immagine di James, è dura da mandare giu'.

C'è, infine, un'altra frase che mi ha colpito

CITAZIONE
«Cominciarono a uscire insieme al settimo anno» spiegò Lupin. «Dopo che James aveva abbassato un po' la cresta» precisò Sirius.
«E smesso di gettare incantesimi sulla gente tanto per divertirsi» disse Lupin.
«Anche su Piton?» chiese Harry. «Be'» rispose Lupin pensieroso, «Piton era un caso speciale. Insomma,
non perdeva mai occasione per lanciare maledizioni su James, perciò era logico che lui reagisse...»
«E mia mamma era d'accordo?»
«Lei non lo sapeva» disse Sirius.

La gente di cui parla Lupin ha un nome e un cognome:Severus Piton; mi domando anche: e se Lily lo avesse saputo???
 
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view post Posted on 22/7/2020, 18:14
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CITAZIONE (chiara53 @ 22/7/2020, 18:59) 
Rileggendo questo brano ho notato diverse cose: la prima è l'uniformità di vedute di tutti a proposito del fatto che Harry DEVE studiare Occlumanzia.

Beh... è anche ovvio, però! Gli adulti sanno bene qual è il problema e se Silente non fosse stato così spaventato che Voldemort tramite Harry potesse penetrargli nella mente e avesse spiegato bene lui le cose a Harry, tutti questi problemi non ci sarebbero stati. Ma, ovvio, la trama ne avrebbe risentito in quanto a colpi di scena.



CITAZIONE (chiara53 @ 22/7/2020, 18:59) 
C'è, infine, un'altra frase che mi ha colpito

CITAZIONE
«Cominciarono a uscire insieme al settimo anno» spiegò Lupin. «Dopo che James aveva abbassato un po' la cresta» precisò Sirius.
«E smesso di gettare incantesimi sulla gente tanto per divertirsi» disse Lupin.
«Anche su Piton?» chiese Harry. «Be'» rispose Lupin pensieroso, «Piton era un caso speciale. Insomma,
non perdeva mai occasione per lanciare maledizioni su James, perciò era logico che lui reagisse...»
«E mia mamma era d'accordo?»
«Lei non lo sapeva» disse Sirius.

La gente di cui parla Lupin ha un nome e un cognome:Severus Piton; mi domando anche: e se Lily lo avesse saputo???

Bella domanda...

Del resto, parlando di Lily a nessuno dei due viene in mente di raccontare a Harry che lei e Severus erano molto amici... (certo, la Rowling mica poteva bruciarsi l'asso nella manica!)
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 22/7/2020, 19:14) 
Del resto, parlando di Lily a nessuno dei due viene in mente di raccontare a Harry che lei e Severus erano molto amici... (certo, la Rowling mica poteva bruciarsi l'asso nella manica!)

La stronza.... :shifty:
 
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se Silente non fosse stato così spaventato che Voldemort tramite Harry potesse penetrargli nella mente e avesse spiegato bene lui le cose a Harry, tutti questi problemi non ci sarebbero stati.

Appunto. Perché Silente è così spaventato che, attraverso le lezioni ad Harry, Voldemort possa arrivare alla sua mente? E non a quella di Piton? Ritiene Severus migliore di lui in Occlumanzia? O c’è qualche altra ragione?
 
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CITAZIONE (silver doe @ 23/7/2020, 14:25) 
CITAZIONE
se Silente non fosse stato così spaventato che Voldemort tramite Harry potesse penetrargli nella mente e avesse spiegato bene lui le cose a Harry, tutti questi problemi non ci sarebbero stati.

Appunto. Perché Silente è così spaventato che, attraverso le lezioni ad Harry, Voldemort possa arrivare alla sua mente? E non a quella di Piton? Ritiene Severus migliore di lui in Occlumanzia? O c’è qualche altra ragione?

La mente di Piton è sempre a disposizione di Voldemort, che deve avergli dato una bella ripassata quando è tornato da lui e probabilmente la tiene sempre sotto stretto controllo.
La mente di Silente, invece, è inarrivabile per Voldemort, salvo il traino di Harry.
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 23/7/2020, 17:38) 
CITAZIONE (silver doe @ 23/7/2020, 14:25) 
Appunto. Perché Silente è così spaventato che, attraverso le lezioni ad Harry, Voldemort possa arrivare alla sua mente? E non a quella di Piton? Ritiene Severus migliore di lui in Occlumanzia? O c’è qualche altra ragione?

La mente di Piton è sempre a disposizione di Voldemort, che deve avergli dato una bella ripassata quando è tornato da lui e probabilmente la tiene sempre sotto stretto controllo.
La mente di Silente, invece, è inarrivabile per Voldemort, salvo il traino di Harry.

Verissimo. Però Piton è perfettamente in grado di gestire e difendere la sua mente dalle intrusioni di Voldemort, impedendogli di controllarlo e di accedere a determinati pensieri ed emozioni. Il controllo che Voldemort pensa di avere su di lui è fittizio.Possibile, mi chiedo, che Silente tema di non poter fare altrettanto?
 
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Con un colpevole ritardo rispetto alle mie intenzioni propongo due brani di HP5.
Sono importanti, a chi sa leggere tra le righe (non Potter) risultano chiare molte cose che svelano la personalità e gli scopi di Severus.
Propongo la versione in italiano. Per ora.


pag. 659 ancora sull'Occlumanzia...

Gli insegnanti avevano smesso di assegnare compiti; le lezioni erano dedicate a ripassare gli argomenti che probabilmente sarebbero stati tema d'esame. Quell'atmosfera insieme febbrile e tenace cancellò dalla mente di Harry quasi tutto, anche se a volte durante Pozioni si chiedeva se Lupin avesse mai detto a Piton di riprendere le lezioni di Occlumanzia. Ma se anche lo aveva fatto, Piton doveva averlo ignorato, come del resto ignorava Harry. Cosa che a lui andava benissimo: era già abbastanza nervoso e indaffarato senza bisogno di seguire materie supplementari, e per fortuna in quel periodo Hermione era troppo preoccupata per tormentarlo con l'Occlumanzia: passava tutto il tempo borbottando fra sé e da giorni non lasciava più in circolazione un solo indumento per gli elfi.


pagg.691-694 Piton, ultimo esponente dell’Ordine della Fenice rimasto a Hogwarts, aiuta Potter e non fornisce alla Umbridge il Veritaserum per interrogarlo. Harry gli dice di Felpato (e solo uno in gamba come Piton poteva capire da quel minimo indizio fornitogli). Quindi Piton se ne va ma approfitta anche per aiutare il povero Neville, evitando che Tiger lo soffochi

[...] Con un gran sorriso soddisfatto, la Umbridge si sistemò in una poltrona ricoperta di chintz a fiori e guardò i suoi prigionieri sbattendo le palpebre come un rospo in un'aiuola. «Allora, Potter» disse. «Ha piazzato un paio di sentinelle attorno al mio ufficio e ha mandato quell'idiota» accennò a Ron, il che fece ridere Malfoy perfino più forte, «a raccontarmi che il poltergeist combinava disastri nel Dipartimento di Trasfigurazione, mentre sapevo benissimo che era impegnato a sparare inchiostro sulle lenti di tutti i telescopi della scuola... come mi aveva appena riferito il signor Gazza. A quanto pare, aveva fretta di parlare con qualcuno. Con Albus Silente, forse? O con quell'ibrido... Hagrid? Dubito che si trattasse di Minerva McGranitt... ho sentito che sta troppo male per parlare con chiunque».
Anche questo suscitò le risate di Malfoy e di alcuni compagni della Squadra d'Inquisizione. Harry si accorse di tremare di collera e di odio. «Non è affar suo, con chi parlo» ringhiò.
La faccia molliccia della Umbridge parve irrigidirsi.



«Molto bene» disse con la sua voce più pericolosa e più falsamente dolce. «Molto bene, signor Potter... le ho offerto la possibilità di confessare spontaneamente. Ha rifiutato. Non ho altra scelta. Draco... chiami il professor Piton».
Malfoy s'infilò la bacchetta di Harry nella veste e uscì sogghignando, ma Harry quasi non vi badò. Si era appena reso conto di una cosa, e non riusciva a credere di essere stato così sciocco da non pensarci. Aveva creduto che tutti i membri dell'Ordine della Fenice, tutti coloro che potevano aiu-tarlo a salvare Sirius, se ne fossero andati... ma si era sbagliato. A Hogwarts ce n'era ancora uno: Piton.
L'ufficio era silenzioso, a parte i suoni soffocati dei Serpeverde che cercavano di tenere fermi Ron e gli altri. Ron gocciolava sangue dal labbro sul tappeto della Umbridge mentre lottava per liberarsi dalla presa di Warrington; Ginny si sforzava ancora di prendere a calci la ragazza del sesto anno che le aveva bloccato le braccia in una morsa ferrea; Neville stava diventando sempre più paonazzo nel debole tentativo di allentare la stretta di Tiger attorno al suo collo; Hermione cercava invano di togliersi di dosso Millicent Bulstrode. Luna, invece, era immobile al fianco della Serpeverde che l'aveva catturata, e guardava distrattamente fuori dalla finestra, come se la faccenda non la riguardasse. Harry tornò a fissare la Umbridge, che lo studiava con attenzione, e tentò di restare impassibile quando Draco Malfoy rientrò e tenne aperta la porta per far passare Piton.
«Voleva vedermi, signora Preside?» chiese Piton. Il suo sguardo scivolò indifferente sulle coppie di studenti che continuavano ad azzuffarsi. «Ah, professor Piton». La Umbridge si alzò sorridendo. «Sì, gradirei avere al più presto un'altra bottiglia di Veritaserum».


«Ha usato l'ultima che avevo per interrogare Potter» rispose lui, osservandola gelido attraverso la cortina unticcia di capelli neri. «Non l'avrà consumato tutto? Le avevo spiegato che tre gocce sarebbero bastate».
La Umbridge arrossì.

«Ma può prepararne dell'altro, no?» insisté; la sua voce, come sempre quand'era furibonda, diventò ancora più leziosa.
«Certo» rispose Piton, arricciando le labbra. «Dato che serve un intero ciclo lunare perché sia pronto, dovrei poterglielo consegnare più o meno fra un mese».
«Un mese?» gracidò la Umbridge, gonfiandosi come un rospo. «Un mese? A me serve adesso, Piton! Ho appena sorpreso Potter che usava il mio camino per comunicare con una o più persone sconosciute!» «Ma davvero?» commentò Piton, mostrando il primo vago segno d'inte-
resse mentre si voltava a guardare Harry. «Be', non mi stupisce. Potter non ha mai avuto un'eccessiva inclinazione a seguire le regole della scuola».
I suoi freddi occhi scuri trafissero Harry, che sostenne il suo sguardo, concentrandosi sulla visione avuta in sogno, desiderando che Piton gli leggesse la mente, che capisse... «Voglio interrogarlo ora!» urlò la Umbridge, e Piton distolse lo sguardo da Harry per fissarlo sulla grassa faccia tremolante di collera. «Desidero che lei mi fornisca subito una pozione che lo costringa a dire la verità!»
«Gliel'ho già spiegato» replicò imperturbabile Piton. «La mia provvista di Veritaserum è finita. A meno che non voglia avvelenare Potter - e le assicuro che in tal caso avrebbe tutta la mia simpatia - non posso aiutarla.
Purtroppo la maggior parte dei veleni agisce troppo in fretta e non lascia alla vittima il tempo di dire la verità».
Piton tornò a guardare Harry, che tentava disperatamente di comunicare senza parole.
Voldemort ha portato Sirius nell'Ufficio Misteri. Voldemort ha portato Sirius...
«Lei è in verifica, se lo ricordi!» strillò la professoressa Umbridge, e Piton si voltò nuovamente verso di lei, inarcando appena le sopracciglia. «Mi sta ostacolando deliberatamente! Mi aspettavo di meglio: Lucius Malfoy parla sempre così bene di lei! Ora esca dal mio ufficio!»

Piton le rivolse un inchino ironico e fece per andarsene. E con lui, Harry lo sapeva, se ne sarebbe andata l'ultima possibilità di far sapere all'Ordine che cos'era successo.
«Ha preso Felpato!» urlò. «Ha portato Felpato nel posto dov'è nascosta!»
Piton si bloccò, le dita già sulla maniglia della porta.
«Felpato?» esclamò la professoressa Umbridge, lo sguardo avido che scorreva da Harry a Piton. «Che cos'è Felpato? Dov'è nascosta che cosa? Che cosa significa, Piton?»
Piton si voltò. La sua espressione era imperscrutabile. Harry non sapeva se avesse capito oppure no, ma non osò parlare più chiaro davanti alla Umbridge.



«Non ne ho la minima idea» rispose gelido Piton. «Potter, se mai mi venisse voglia di sentirmi urlare delle assurdità, ti somministrerò una Pozione Tartagliante. Tiger, per favore, allenta quella presa. Se Paciock soffoca,ci toccherà riempire una montagna di noiose scartoffie e temo che dovrei farne cenno nelle tue referenze, se mai tu cercassi lavoro».

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Uscì, chiudendosi la porta alle spalle e lasciando Harry in preda a un'angoscia ancora più acuta: Piton era stato la sua ultima speranza. Guardò la Umbridge, che pareva pensarla allo stesso modo, ansante per la rabbia e la delusione.
«Benissimo» disse lei, ed estrasse la bacchetta. «Benissimo... Non ho scelta... non è una mera questione di disciplina scolastica... qui è in gioco la sicurezza del Ministero... sì... sì...» [...]
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 17/5/2023, 19:17) 
«Molto bene» disse con la sua voce più pericolosa e più falsamente dolce. «Molto bene, signor Potter... le ho offerto la possibilità di confessare spontaneamente. Ha rifiutato. Non ho altra scelta. Draco... chiami il professor Piton».
Malfoy s'infilò la bacchetta di Harry nella veste e uscì sogghignando, ma Harry quasi non vi badò. Si era appena reso conto di una cosa, e non riusciva a credere di essere stato così sciocco da non pensarci. Aveva creduto che tutti i membri dell'Ordine della Fenice, tutti coloro che potevano aiutarlo a salvare Sirius, se ne fossero andati... ma si era sbagliato. A Hogwarts ce n'era ancora uno: Piton.

Qui sono costretta a fare ammenda dei miei peccati. Vergognosi peccati. Inaccettabili peccati.
Premesso che con la lettura della parte finale del 4° libro mi ero completamente innamorata di Severus (era fine febbraio 2003) e che il 5° libro è uscito a giugno 2003 (ottobre 2003 in italiano), mai avrei dovuto cadere nello stesso errore di Harry. Invece, la Potter-visione (mirabile esercizio da parte della Rowling di narratore inaffidabile, che non si rivela come tale se non alla fine dei libri) mi ha indotto a credere che Harry fosse rimasto da solo a Hogwarts, sensa alcuna difesa/aiuto. Solo mentre leggervo questa frase, forse con pochi decimi secondi di aniticipo, mi sono resa conto che Piton era ancora lì, il più potente alleato di Harry, l'unico in grado di salvarlo e ribaltare la situazione (cosa che in effetti ha fatto). Confesso di esseremi odiata per l'errore commesso, mi sono insultata a voce alta, vergognandomene a fondo.

CITAZIONE
«Ha usato l'ultima che avevo per interrogare Potter» rispose lui, osservandola gelido attraverso la cortina unticcia di capelli neri. «Non l'avrà consumato tutto? Le avevo spiegato che tre gocce sarebbero bastate».
La Umbridge arrossì.
«Ma può prepararne dell'altro, no?» insisté; la sua voce, come sempre quand'era furibonda, diventò ancora più leziosa.
«Certo» rispose Piton, arricciando le labbra. «Dato che serve un intero ciclo lunare perché sia pronto, dovrei poterglielo consegnare più o meno fra un mese».
«Un mese?» gracidò la Umbridge, gonfiandosi come un rospo. «Un mese? A me serve adesso, Piton! Ho appena sorpreso Potter che usava il mio camino per comunicare con una o più persone sconosciute!» «Ma davvero?» commentò Piton, mostrando il primo vago segno d'inte-
resse mentre si voltava a guardare Harry. «Be', non mi stupisce. Potter non ha mai avuto un'eccessiva inclinazione a seguire le regole della scuola».

Qui Piton è fantastico nel prendere per il culo la Umbridge e Alan nel film è stato superlativo: neppure una battuta ma il sopracciglio sollevato è stato fantastico.
CITAZIONE
I suoi freddi occhi scuri trafissero Harry, che sostenne il suo sguardo, concentrandosi sulla visione avuta in sogno, desiderando che Piton gli leggesse la mente, che capisse... «Voglio interrogarlo ora!» urlò la Umbridge, e Piton distolse lo sguardo da Harry per fissarlo sulla grassa faccia tremolante di collera. «Desidero che lei mi fornisca subito una pozione che lo costringa a dire la verità!»
«Gliel'ho già spiegato» replicò imperturbabile Piton. «La mia provvista di Veritaserum è finita. A meno che non voglia avvelenare Potter - e le assicuro che in tal caso avrebbe tutta la mia simpatia - non posso aiutarla.
Purtroppo la maggior parte dei veleni agisce troppo in fretta e non lascia alla vittima il tempo di dire la verità».

Ancora battute urticanti che, col senno di poi, rendono eplicita la protezione di Piton verso Harry e la presa per il culo verso la Umbridge anche se, alla prima lettura, quella di Potter, ovvio, sembra solo di leggere l'astio del professore verso il ragazzo. Anche se è invece chiaro che è proprio il contrario. Brava la Rowling, dobbiamo ammetterlo, per questa doppia lettura nell'ambiguità del personaggio.
CITAZIONE
Piton tornò a guardare Harry, che tentava disperatamente di comunicare senza parole.
Voldemort ha portato Sirius nell'Ufficio Misteri. Voldemort ha portato Sirius...

Piton avrà letto nella mente di Harry? Probabilmente sì, visto ciò che fa...

CITAZIONE
«Lei è in verifica, se lo ricordi!» strillò la professoressa Umbridge, e Piton si voltò nuovamente verso di lei, inarcando appena le sopracciglia. «Mi sta ostacolando deliberatamente! Mi aspettavo di meglio: Lucius Malfoy parla sempre così bene di lei! Ora esca dal mio ufficio!»
Piton le rivolse un inchino ironico e fece per andarsene.

Qui Alan è stato fantastico!
CITAZIONE
E con lui, Harry lo sapeva, se ne sarebbe andata l'ultima possibilità di far sapere all'Ordine che cos'era successo.
«Ha preso Felpato!» urlò. «Ha portato Felpato nel posto dov'è nascosta!»
Piton si bloccò, le dita già sulla maniglia della porta.
«Felpato?» esclamò la professoressa Umbridge, lo sguardo avido che scorreva da Harry a Piton. «Che cos'è Felpato? Dov'è nascosta che cosa? Che cosa significa, Piton?»
Piton si voltò. La sua espressione era imperscrutabile. Harry non sapeva se avesse capito oppure no, ma non osò parlare più chiaro davanti alla Umbridge.

Se prima Piton non aveva capito, qui si è reso conto del problema. Come abbia compreso chi fosse Felpato ancora non lo so, ma forse la scena notturna nei corridoi, quando Severus becca Harry con la Mappa del Malandrino, serve proprio a far uscire il nome di Felpato nella filastrocca che insulta Piton che, probabilmente, ha fatto 2.000+2.000=4.000 (perchè 2+2=4 non basta...)
CITAZIONE
«Non ne ho la minima idea» rispose gelido Piton. «Potter, se mai mi venisse voglia di sentirmi urlare delle assurdità, ti somministrerò una Pozione Tartagliante. Tiger, per favore, allenta quella presa. Se Paciock soffoca,ci toccherà riempire una montagna di noiose scartoffie e temo che dovrei farne cenno nelle tue referenze, se mai tu cercassi lavoro».

Ancora la tagliente ironia come arma di distrazione a uso e consumo della Umbridge.
E poi, a brillare su tutto, il tentativo (riuscito) di salvare la vita a Paciock con una frase che sembra solo rivolta a proteggere Tiger nel totale disinteresse di Neville... quando invece è vero proprio il contrario.

Stupendo Severus in questa scena, inarrivabile nella sua fantastica ambiguità. E tanto di cappello alla Rowling, di cui devo riconoscere la bravura.

 
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CITAZIONE (Ida59 @ 19/5/2023, 14:49) 
Qui sono costretta a fare ammenda dei miei peccati. Vergognosi peccati. Inaccettabili peccati.
Premesso che con la lettura della parte finale del 4° libro mi ero completamente innamorata di Severus (era fine febbraio 2003) e che il 5° libro è uscito a giugno 2003 (ottobre 2003 in italiano), mai avrei dovuto cadere nello stesso errore di Harry. Invece, la Potter-visione (mirabile esercizio da parte della Rowling di narratore inaffidabile, che non si rivela come tale se non alla fine dei libri) mi ha indotto a credere che Harry fosse rimasto da solo a Hogwarts, sensa alcuna difesa/aiuto. Solo mentre leggervo questa frase, forse con pochi decimi secondi di aniticipo, mi sono resa conto che Piton era ancora lì, il più potente alleato di Harry, l'unico in grado di salvarlo e ribaltare la situazione (cosa che in effetti ha fatto). Confesso di esseremi odiata per l'errore commesso, mi sono insultata a voce alta, vergognandomene a fondo.

Ah, come avrei voluto essere presente: vederti insultare te stessa! Ma tutto sommato era quello che tutti dovevano pensare, anche le lettrici più attente come te.
Tuttavia ancora una volta Harry si mostra per quello che è: soltanto alla fine si ricorda che il malvagio Piton è l'unico dalla sua parte.
Ovviamente non ha l'intelligenza di comprendere che mai Piton avrebbe potuto scoprirsi e magari rassicurarlo pure: poverino!
Davvero la stupidità di Potter raggiunge vette inesplorate: soprattutto penso agli eventi che seguono e alle responsabilità che ricadono su di lui.
Non si ferma a pensare, mette a rischio la sua vita e quella dei suoi amici senza aspettare di avere conferma da Piton degli eventi.
E' così che anche Sirius muore: un po' da sciocco Grifondoro, mentre è convinto di essere il migliore e il più bravo e Bellatrix lo fa secco!
Mi spiace per le amanti del personaggio, ma non sono tra quelle, nessuno dovrebbe morire, ma...
Capisco che un romanzo è un romanzo se ci sono di questi colpi di scena, ma dopo anni e molte riletture mi soffermo sugli e se, waht if , mi pare si dica in inglese e cerco di immaginare dal punto di vista di Severus lo svolgersi degli eventi e le parolacce che avrà pronunciato quando avrà compreso in che razza di casino siano tutti precipitati (Ordine della Fenice compreso) per colpa di Potter.

A voler essere puntigliosi potrei anche sottolineare che le visioni avrebbero potuto essere impedite, se solo Harry avesse ascoltato e seguito i consigli di Piton sull'Occlumanzia, ma no, l'antipatia vince su tutto e Potter nel primo breve brano sembra sollevato che nessuno si ricordi delle lezioni interrotte, anche per colpa di Piton, è vero, ma certo erano per lui erano necessarie come l'aria, ma Harry si guarda bene dal sollecitarle nè a Lupin, nè a Hermione, nè tanto meno a Severus.

CITAZIONE
Gli insegnanti avevano smesso di assegnare compiti; le lezioni erano dedicate a ripassare gli argomenti che probabilmente sarebbero stati tema d'esame. Quell'atmosfera insieme febbrile e tenace cancellò dalla mente di Harry quasi tutto, anche se a volte durante Pozioni si chiedeva se Lupin avesse mai detto a Piton di riprendere le lezioni di Occlumanzia. Ma se anche lo aveva fatto, Piton doveva averlo ignorato, come del resto ignorava Harry. Cosa che a lui andava benissimo: era già abbastanza nervoso e indaffarato senza bisogno di seguire materie supplementari, e per fortuna in quel periodo Hermione era troppo preoccupata per tormentarlo con l'Occlumanzia: passava tutto il tempo borbottando fra sé e da giorni non lasciava più in circolazione un solo indumento per gli elfi.

Concordo in pieno sull'eccellente interpretazione di Alan: eccezionale. E' tutto un gioco di sguardi e sottintesi, fino all'espressione finale che ho trovato nelle caps del film, il momento in cui Severus viene apostrofato da Potter mentre se ne sta andando: Ha Padfoot. Lui - ha Padfoot nel posto in cui è nascosto!
Severus si volta e la Umbridge dice:UMBRIDGE: Padfoot? Cos'è Padfoot? Dove è nascosto? Di cosa sta parlando, Piton?
La battuta del nostro è: SNAPE: Non ne ho idea.
Una battuta semplice e quasi trascurabile, ma l'espressione, oh l'espressione... fantastica!
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 20/5/2023, 19:45) 
Concordo in pieno sull'eccellente interpretazione di Alan: eccezionale. E' tutto un gioco di sguardi e sottintesi, fino all'espressione finale che ho trovato nelle caps del film, il momento in cui Severus viene apostrofato da Potter mentre se ne sta andando: Ha Padfoot. Lui - ha Padfoot nel posto in cui è nascosto!
Severus si volta e la Umbridge dice:UMBRIDGE: Padfoot? Cos'è Padfoot? Dove è nascosto? Di cosa sta parlando, Piton?
La battuta del nostro è: SNAPE: Non ne ho idea.
Una battuta semplice e quasi trascurabile, ma l'espressione, oh l'espressione... fantastica!

Fantastica, davvero fantastica. Resterà indimenticabile al pari di Obviously, I will e Always! In una parola e una espressione variegata, Alan sapeva farci entrare tutto il dolore e la forza e determinazione di Severus.
 
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165 replies since 1/12/2014, 16:28   10076 views
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