La tonalità
Oggi lezione molto, ma molto tecnica (e vi darò anche dei compiti da fare… lo so sono cattiva e perfida), ma senza questa non posso iniziare le lezioni su Die Schöne Müllerin.
Spero di essere chiara, perché la materia è difficile.
Per semplificare al massimo, la
tonalità è la scala su cui viene costruito il brano, potremmo definirlo l’impianto grammaticale base di un brano tonale.
Occorre specificare che di musica tonale si può parlare dal XVII secolo alla fine del XIX secolo. Prima, la musica occidentale, era organizzata secondo l’impianto modale (sul quale non vi ammorberò), che caratterizza la musica Medievale e Rinascimentale. Dopo la fine del XIX secolo, la musica tonale inizia ad andare in “crisi” e a portare a sperimentazioni che portano alle avanguardie del XX secolo. Ovviamente non è un percorso univoco e si possono trovare brani tonali anche in pieno XX secolo, per motivi puramente stilistici o per motivi storici. Per esempio, sotto il regime comunista staliniano, era proibito comporre seguendo le scuole avanguardiste. Non è quindi strano trovare sinfonie (basti pensare a Sostakovic) che indicano ancora la tonalità per quanto appartengano al pieno ‘900.
Ogni tonalità prende il nome dalla prima nota della scala che si chiama Tonica. Quindi se ho un brano in DO maggiore la prima nota della scala è il DO. Invece la tonalità di SOL maggiore inizierà da SOL e via di seguito.
Le tonalità sono basate sul rapporto tra Tono e Semitono (che è la metà del tono).
Se pensiamo alla tastiera del pianoforte, possiamo individuare bene i Toni ed i Semitoni.
Potete trovare qui la tastiera del pianoforte
Osserviamo subito unicamente i tasti bianchi. Vedremo che, in alcuni casi, tra i tasti bianchi abbiamo un tasto nero e che, in due casi, questo tasto nero manca.
Quindi abbiamo i rapporti: Do-Re; Re-Mi; Fa-Sol; Sol-La e La-Si, dove abbiamo il tasto nero in mezzo. In questo caso siamo di fronte a dei Toni.
Mentre nei due rapporti restanti: Mi-Fa e Si-Do, dove non c’è il tasto nero in mezzo, abbiamo un rapporto di Semitono.
I tasti neri servono ad alzare (in questo caso si parlerà di diesis) o ad abbassare (in questo caso si parlerà di bemolle) la nota di un semitono.
Prendiamo il DO e alziamolo di un Semitono (quindi virtualmente suoneremo la nota nera subito dopo il DO). Otterremo un DO DIESIS.
A questo punto avremo il rapporto DO DIESIS-RE che è un rapporto di Semitono.
Adesso abbassiamo il MI di un Semitono (quindi virtualmente suoneremo la nota nera subito prima del Mi). Otterremo un MI BEMOLLE.
A questo punto avremo il rapporto MI BEMOLLE-FA che è un rapporto di Tono (1 Semitono [MI Bemolle-Mi] + 1 Semitono [Mi-Fa] = 1 Tono).
Quindi, per semplificare, avremo 1 Tono quando possiamo contare tre tasti del pianoforte (incluso il primo e quello di arrivo). Ed avremo un Semitono quando possiamo contare due tasti del pianoforte (incluso il primo e quello di arrivo).
Portiamoci adesso ad osservare una Scala di modo Maggiore (le scale si dividono in scale di Modo Maggiore e scale di Modo Minore) ed osserviamo il rapporto che esistere tra le varie note:
Questa è la Scala di Do:
DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO
dove si suonano soltanto le note bianche del pianoforte.
Potete trovare qui la scala di Do su spartito
Avremo quindi il seguente schema di rapporto tra Toni (T) e Semitoni (S):
T-T-S-T-T-T-S
Il rapporto di Semitono più importante è l’ultimo (ovvero quello che porta da SI a DO). Infatti in tutte le tonalità il rapporto tra le ultime due note deve sempre essere di un Semitono (per ottenerlo si andranno a suonare i tasti neri del pianoforte, alterando, quindi, la nota naturale [quella bianca]).
Prendiamo ora un’altra scala maggiore, quella di SOL maggiore. Se la suonassi usando solo le note bianche avrei questa scala:
SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL
con rapporto Tono-Semitono: T-T-S-T-T-S-T (e quindi non rispetterebbe la regola che vuole che l’ultimo rapporto sia un semitono). Bisognerà quindi alterare il FA, alzandolo di un semitono. Avremo quindi un FA DIESIS e la scala sarà:
SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA DIESIS-SOL
con rapporto Tono-Semitono: T-T-S-T-T-T-S
Essenzialmente tutte le tonalità maggiori hanno sempre questo tipo di rapporto (provare per credere).
Ogni nota di una scala tonale è denominata secondo il suo grado (un numero progressivo da I a VII) e tramite un nome specifico che vi riporto di seguito, usando la scala di Fa maggiore (così avete anche un altro esempio di scala maggiore:
FA = I grado o Tonica
SOL = II grado o Sopratonica
LA = III grado o Mediante
SI BEMOLLE = IV grado o Sottodominante
DO = V grado o Dominante
RE= VI grado o Sopradominante
MI = VII grado o Sensibile
Ogni Tonalità Maggiore possiede una corrispettiva Minore. Le scale del modo minore si formano sempre partendo dal VI grado della Scala maggiore (so che detta così sempre complicata), ma prendiamo la Scala di DO:
DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI
La Sopradominante è il La (essenzialmente si contano 6 note inclusa quella di partenza e quella di arrivo). Avremo quindi una scala che inizia da LA e che si chiamerà LA minore.
LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL DIESIS-LA
Il Sol diventa Diesis, per rispettare la regola secondo la quale l’ultimo rapporto deve essere di Semitono.
Avremo quindi questo rapporto Tono-Semitono:
T-S-T-T-S-1 T e mezzo-S
Questo rapporto Tono-Semitono è uguale per tutte le tonalità Minori.
Faccio un altro esempio.
Prendiamo la tonalità di Fa maggiore (FA-SOL-LA-SI BEMOLLE-DO-RE-MI-FA). Per fare il modo minore andiamo a prendere il VI grado. Avremo quindi la tonalità di Re Minore:
RE-MI-FA-SOL-LA-SI BEMOLLE-DO DIESIS-RE
Il Do è diventato diesis per rispettare la regola che vuole che l’ultimo rapporto sia di Semitono. Abbiamo lo schema rapporto Tono-Semitono: T-S-T-T-S-1 T e mezzo-S.
Allo stesso modo da una Tonalità Minore posso risalire alla corrispettiva Maggiore. In questo caso guarderò il III grado della tonalità minore. Per esempio la Tonalità di Mi Minore:
MI – FA DIESIS – SOL – LA – SI – DO – RE DIESIS – MI
Il suo terzo grado è SOL, quindi la sua corrispettiva maggiore sarà SOL maggiore:
SOL – LA – SI – DO – RE – MI – FA DIESIS – SOL
Attenzione: quando si passa dal minore al maggiore occorre togliere il diesis che viene aggiunto sul VII grado della scala minore!
Ed ecco alcuni esercizi:
1. Trovare il relativo minore di Re maggiore (Re – Mi – Fa Diesis – Sol – La – Si – Do Diesis – Re). Scrivete anche la scala
2. Trovare il relativo maggiore di Fa diesis minore (Fa Diesis – Sol Diesis – La – Si – Do Diesis – Re – Mi diesis). Scrivete anche la scala
3. Trovare l’errore nella scala di Mi maggiore (osservate la tastiera del pianoforte e guardate i toni ed i semitoni). Vi ricordo lo schema T-T-S-T-T-T-S. Dovete avere in totale Quattro Diesis:
MI – FA DIESIS – SOL– LA – SI – DO DIESIS – RE – MI
