Deduzione #528 fornita da Niky – Difesa
In relazione alla lettera G:Abbiamo qui un interessantissimo scambio di battute tra Silente e Draco.
Si noti che Draco afferma con convinzione che Piton fa il doppiogioco e non obbedisce affatto agli ordini di Silente.
Il Preside però dissente, riaffermando per l'ennesima volta che ha piena fiducia in Piton.
Questo di per sè non basterebbe certo a convincere la giuria che ha ragione Silente e Piton gli è fedele.
Silente potrebbe anche sbagliarsi, come sempre ha dichiarato l'accusa.
Ma in questo breve dialogo troviamo qualcosa di ben più concreto della mera affermazione di Silente a sostegno del fatto che Piton sia realmente un suo leale collaboratore.
Questo qualcosa è la reazione di Silente stesso alla "rivelazione" che Draco gli fa poco dopo.
Il giovane Malfoy, infatti, per convincere il Preside delle proprie ragioni gli riferisce che Piton si è perfino offerto di aiutarlo nella missione che Voldemort gli ha affidato.
Draco riporta addirittura le parole di Piton, più o meno alla lettera.
E Silente cosa fa dinnanzi a questa scottante rivelazione sulle macchinazioni di Piton?
Non batte ciglio, non fa una piega.
Anzi, addirittura sfotte il giovane Draco e cambia bellamente discorso.
Non si mostra nè turbato, nè stupito (replicò Silente con calma ).
Silente non ha motivo di stupirsi, preoccuparsi o mutare opinione su Piton, a seguito di ciò che Draco gli racconta, perchè è già perfettamente al corrente di cosa Piton ha detto a Draco.
A questo proposito si veda anche la sua reazione (perfino un pò stizzita) quando a fargli le stesse scottanti rivelazioni è Harry Potter: « Si tratta di Malfoy e Piton».
« Il professar Piton, Harry».
« Sì, signore. Ho sentito la loro conversazione durante la festa del professor Lumacomo... be', veramente li ho seguiti... »
Silente ascoltò il racconto con volto impassibile. Tacque per alcuni istanti, poi disse: «Grazie per avermelo riferito, Harry, ma ti suggerisco di non pensarci più. Non credo che sia di grande importanza».
«Non di grande importanza?» ripeté Harry incredulo. «Professore, ha capito...?»
«Sì, Harry, dotato come sono di un cervello straordinario, ho capito tutto quello che mi hai raccontato» rispose Silente con una certa asprezza. « Credo che potresti perfino prendere in considerazione la possibilità che abbia capito più di te. Sono contento che tu ti sia confidato con me, ma permettimi di rassicurarti: non mi hai detto niente che mi provochi inquietudine ».
Da HP 6; pag. 330-1( Si veda la prova 42, imputazione 4, lettera D e relative deduzioni).
QUesto ci dimostra anche un'altra cosa: Silente sa tutto ben prima che glielo raccontino Draco e Harry.
Alla conversazione tra Piton e Draco (quella in cui appunto Piton si offrì di aiutare il ragazzo) erano presenti solo Malfoy Jr., l'imputato e Potter.
Se non sono stati nè Draco nè Harry i primi a riferirla a Silente chi altro mai può avergliela riportata parola per parola di modo che lui la conoscesse nel particolare?
Dal momento che le mura di Hogwarts non possono parlare a riferire l'accaduto a Silente può essere stato solo Piton.
Da ciò si evince che la fiducia del Preside in Piton è perfettamente ben riposta, a meno di non credere che l'imputato sia un folle che è andato da Silente ad auto accusarsi.
E' da ritenere che Piton abbia offerto aiuto a Draco solo per carpirne la fiducia e i segreti, come la difesa ha sempre sostenuto, e che l'abbia fatto essendo sul punto d'accordo con Silente.
Deduzione #598 fornita da Salvatore e Ida - Difesa
LETTERA IPer salvaguardare il ruolo di spia di Piton, evitando così di rendere vani sia la morte di Silente, sia il terribile atto che Piton è stato costretto a compiere,
era assolutamente necessario procurare un “amico” per Piton, che potesse tenere i contatti tra lui e l’Ordine della Fenice, una volta che Piton si fosse bruciato tutti i ponti con loro uccidendo Silente.Su quale persona poteva cadere la scelta di Silente visto che doveva trattarsi di qualcuno di cui Silente si fidava molto e che fosse un bravo occlumante?
La persona migliore è indubbiamente Lupin che, tra l’altro, Silente ha già utilizzato come propria spia mandandolo tra i lupi mannari. Ecco un’altra delle solite deliziose coincidenze – ma saranno poi tali? – della Rowling: un Lupo Mannaro a spiare i lupi mannari e un ex-Mangiamorte a spiare Voldemort!
Lupin è certamente una persona di cui Silente si fida a fondo e, per spiare senza essere scoperto, deve anche essere un ottimo occlumante (in fondo Lupin ha sempre avuto un grande segreto – la sua intima natura di Lupo Mannaro - da salvaguardare rispetto agli altri, inoltre è un tipo molto riservato e controllato e quindi è un soggetto adatto per padroneggiare bene l’Occlumanzia):
è quindi un soggetto perfetto per tenere i contatti con Piton!Alcuni punti del 6° libro possono facilmente supportare questa ipotesi, sottolineandone l’estrema ragionevolezza.
Il comportamento di Lupin, nel corso del 6° libro, è spesso strano, talvolta sembra persino agire “fuori carattere”, cioè in modo inatteso per il personaggio di Lupin, di solito dolce e riservato, che noi conosciamo da ben quattro libri. La Rowling sembra voler sottolineare questa diversità tramite l’utilizzo di particolari avverbi ed aggettivi che, appunto, fanno emergere questa differenza comportamentale.Analizziamo tutte le stranezze relative a Lupin che occorrono nel 6° libro, nelle due principali occasioni in cui si vede il personaggio: a Natale a casa Weasley e alla fine, appena dopo l’uccisione di Silente.
A casa Weasley, durante le vacanze di Natale (Lettera I Prova 92 QUI) c’è il primo inatteso comportamento di Lupin, volutamente sottolineato anche dalla Rowling proprio con il termine inaspettatamente: Lupin sta guardando il fuoco con aria vacua, ma, quando Harry comincia a parlare di Piton con Weasley, nota che Lupin volge un poco la testa verso di loro e resta attentamente in ascolto finché interviene all’improvviso, proprio quando Harry sta mettendo in dubbio l’operato di Piton e le giustificazioni che gli ha fornito il Sig. Weasley.
«Non hai pensato, Harry» cominciò il signor Weasley, «che Piton stesse solo fingendo... »
« Fingendo di offrire il suo aiuto in modo da poter scoprire che cosa Malfoy aveva in mente?» completò Harry rapido. «Sì, immaginavo che lei l'avrebbe detto. Ma come facciamo a esserne sicuri? »
«Non è affar nostro » intervenne Lupin inaspettatamente. Si era girato a guardare Harry, la schiena verso il camino. « Sono affari di Silente. Lui si fida di Severus, e questo dovrebbe bastare a tutti noi».
«Ma» interloquì Harry, «mettiamo che... mettiamo che Silente si sbagli su Piton... »
« L'hanno detto in tanti, tante volte. Tutto si riduce ad avere o non avere fiducia nel giudizio di Silente. lo ce l'ho, e quindi mi fido di Severus ».Non solo Lupin interviene all’improvviso in un discorso di cui non era parte, ma che aveva vistosamente origliato, ma lo fa anche in modo decisamente brusco, quasi scortese, interrompendo il discorso ed impedendone del tutto la continuazione, sottolineando che “sono affari di Silente”. Inoltre, ne approfitta per fare una chiara dichiarazione di fiducia a favore di Piton. Un così strano comportamento di Lupin appare giustificato solo se è al corrente del piano di Silente, visto che i due stanno proprio toccando un punto importantissimo di quel piano: l’incarico di Piton di scoprire COME Draco intenderebbe uccidere Silente. Inoltre, Lupin dichiara apertamente la sua fiducia in Severus benché nessuno glielo abbia chiesto e non sia affatto necessario (bastava che si fermasse alla dichiarazione di fiducia nel giudizio di Silente, senza aggiungere anche la sua personale convinzione):
anche questa stranezza risulta però ampiamente giustificata se Lupin è realmente al corrente del piano e quindi del fatto che Piton merita veramente ogni più completa fiducia.La conversazione prosegue quindi tra Lupin e Harry (Lettera N Prova 2 imputazione 2) con Lupin che continua a tessere le lodi di Piton che
“ha preparato la Pozione Antilupo per me tutti i mesi, alla perfezione, perché non soffrissi durante la luna piena”, lo scusa per aver rivelato la sua natura di Lupo Mannaro dicendo che “
La notizia sarebbe trapelata comunque” e sottolinea che Piton “
avrebbe potuto danneggiarmi molto di più manomettendo la pozione.” ed esprime infine la sua gratitudine “
Mi ha mantenuto in salute. Devo essergli grato».”
Uno strano discorso, non c’è che dire, per uno dei quattro Malandrini che tanto tormentavano Piton durante gli anni della scuola. Ma c’è di più, addirittura Lupin evidenzia che Harry è ingiustamente prevenuto nei confronti di Piton: “
Tu sei deciso a detestarlo, Harry ». Lupin sorrise debolmente. «E capisco che con James come padre e Sirius come padrino tu abbia ereditato un vecchio pregiudizio".
Un altro strano comportamento di Lupin: poco dopo (HP6 pag 310)
quando Harry chiede informazioni sul Principe Mezzosangue, non solo dice di non saperne nulla (ma ben conosce il Levicorpus, però, che era stato inventato proprio da Piton!)
ma addirittura depista Harry (e con lui tutti i lettori) perché suggerisce di guardare di che epoca è il libro («
Quanti anni ha questo libro, Harry? » «Non so, non ho mai controllato ».« Be', forse ti darà qualche idea sul periodo in cui il Principe è stato a Hogwarts» suggerì Lupin.). Ma il libro è di 50 anni prima (altra sottile coincidenza della Rowling: proprio come il Diario di Tom Riddle):
Ron si addormentò quasi subito, ma prima di andare a letto Harry frugò nel suo baule ed estrasse Pozioni Avanzate. Lo sfogliò, finché trovò la data di pubblicazione sulla prima pagina. Aveva quasi cinquant'anni. Né suo padre né gli amici di suo padre erano a Hogwarts cinquant'anni prima. (HP6 pag 311) Così Harry dimentica ogni ricerca sull’identità del Principe, con buona pace dei lettori e di Lupin (per non parlare della Rowling)!
Arriviamo infine al gran finale, quando Lupin si trasforma subitaneamente nel primo, principale e più accanito accusatore di Piton: che incredibile cambiamento dal Lupin delle vacanze di Natale, poc’anzi descritto! (Lettera M Prova 92). QUI
Harry non fa tempo a dire che Piton ha ucciso Silente che Lupin, ancor prima di aver assimilato l’incredibile notizia (TUTTI loro si fidavano di Piton perché così voleva Silente), si lancia ad accusarlo in ogni modo possibile. Di nuovo la Rowling utilizza particolari aggettivi ed avverbi per sottolineare l’insolito comportamento di Lupin: “"
Piton è un occlumante molto abile" osservò Lupin, con voce stranamente aspra. "L'abbiamo sempre saputo".”
Poi la Rowling utilizza anche il corsivo per sottolineare la parola “odiava” che io qui ho messo in grassetto (oltre al termine “sbottare” piuttosto insolito per il controllato Lupin):
c’è sempre un motivo se un autore utilizza il corsivo e spesso lo si fa quando si vuole dare alla parola una valenza diversa dal significato comune (si veda l’esempio proprio in HP6 a pag 214 quando Harry dice a Hagrid che lui e i suoi amici volevano
davvero – il corsivo è della Rowling - continuare a seguire Cura delle Creature Magiche, cosa che invece è del tutto falsa come risulta dalla pag. 163 di HP6). “
E Silente ci ha creduto! » sbottò Lupin, incredulo. « Silente ha creduto che a Piton dispiacesse della morte di James? Piton odiava James... »
Infine Lupin arriva anche ad affermare che Piton avrebbe facilmente ucciso perfino Luna e Hermione se si fossero frapposte sulla sua strada («
Hermione» la consolò Lupin, «se non avessi obbedito a Piton e non ti fossi tolta di mezzo, probabilmente avrebbe ucciso te e Luna ». HP6 pag 559)
e Lupin è sempre il primo a rilevare che Piton è stranamente riuscito a passare attraverso la barriera stregata che bloccava l’accesso alla Torre, cercando di indurre il sospetto che Piton, sicuramente in combutta con gli altri Mangiamorte, sapesse a priori come fare (invece la cosa era molto più semplice: bastava avere il Marchio sul braccio per passare, esattamente come ipotizza lo stesso Harry, cosa che non dimostra, di per sé, nessuna colpevolezza di Piton, soprattutto tenuto conto che Piton non aveva la più pallida idea che i Mangiamorte fossero nella scuola e che avevano posto una barriera all’ingresso della Torre!) :
Lupin mostra quindi un vero e proprio accanimento, assolutamente inspiegabile contro l’uomo verso il quale aveva espresso la sua piena fiducia solo pochi mesi prima!Il fattore più strano è che Lupin, a differenza di TUTTI gli altri (Minerva, Tonks, Madama Chips, Hagrid, perfino Slughorn),
non mostra mai alcuno stupore, nessuna incredulità per l’accaduto: accetta il fatto che Piton abbia ucciso Silente come se fosse la cosa più naturale del mondo, quasi come se lo sapesse già e dovesse piuttosto convincere anche gli altri di questa cosa assolutamente inconcepibile per tutti. Lupin tiene esattamente il comportamento che deve tenere chi sa tutto (in merito all’accordo tra Silente e Piton) ma deve convincere gli altri dell’assoluta colpevolezza di Piton.Perché questo strano atteggiamento di Lupin?
Perché Silente sospettava che ci fosse una spia tra coloro che gli si professavano amici (vedi quanto dimostrato al precedente Punto 8), e se la spia esiste veramente e scoprire l’esistenza del piano tra Silente e Piton, e quindi la totale fedeltà di quest’ultimo nei confronti di Silente, il sacrificio del Preside sarebbe stato completamente vano perché non avrebbe raggiunto lo scopo che si prefiggeva: far conquistare a Piton la completa fiducia di Voldemort per poter più facilmente scoprire l’Horcrux mancante e l’ubicazione degli altri già conosciuti.Ecco perché Lupin fa di tutto per convincere i colleghi, ancora del tutto sconvolti, della totale e irrimediabile colpevolezza di Piton: ma lo fa solo per proteggere adeguatamente la sua copertura di spia che, ora, dopo a morte di Silente, si rivela ancora più preziosa ed insostituibile di prima.
Deduzione #559 fornita da Ida59 - Difesa
Lettera M Silente è un grande mago, uno dei migliori di tutti i tempi, l’unico mago di cui Voldemort abbia paura. Credo che su questo siamo tutti d’accordo: lo pensa perfino Voldemort (Lettera L Prova 37 Imputazione 2)
Questo grandissimo mago, Silente, si fida di Piton in modo completo, la sua fiducia è tale che continua ad invocare la presenza di Piton fino all’ultimo momento, continuando a ribadire che ha piena e completa fiducia in lui. (si vedano a sostegno le varie Lettere di questa prova)
Qualsiasi cosa chiunque gli dica, Silente risponde sempre e solo che ha piena fiducia in Severus Piton.
Ma Silente non è uno stupido, è un gran conoscitore dell’animo umano e non si fida del primo venuto né si lascia facilmente abbindolare: vedi Lettera P e deduzione n. 557 di Niky.
Quindi Silente deve per forza avere dei motivi molto validi sui quali ha basato la sua fiducia su di lui, però Silente non ha mai detto a nessuno perché si fida di Piton, così che nessuno conosce l’inoppugnabile ragione per la quale Silente crede in Piton. E tutti credono in Piton solo perché Silente ha fiducia in lui, ma tutti continuano a mantenere i loro dubbi, chi più chi meno, su Piton.
Perché?
Perché Silente non rende pubblica questa “ragione di ferro” sulla quale base la sua totale fiducia in Piton?
La risposta è molto semplice: se tutti sapessero i motivi per i quali Silente si fida di Piton, anche gli altri potrebbero valutarne la validità e sarebbero assolutamente certi che Piton è dalla parte dell’Ordine.
Ma in questo caso Piton sarebbe presto un uomo morto!Se, infatti, fosse chiaro a tutti perché è giusto fidarsi di Piton, ben presto anche Voldemort verrebbe a conoscenza di tali motivi (al primo membro dell’Ordine catturato e torturato…) che, se veramente validi, gli dimostrerebbero che Piton lo sta tradendo da molto tempo facendo il doppio gioco a favore di Silente.Infatti, non è un problema se Voldemort viene a sapere da qualche prigioniero (Auror o membri dell’Ordine o altri) che Piton è da loro ritenuto una spia che segue gli ordini di Silente, proprio perché è stato Voldemort stesso che crede di aver mandato Piton a spiare Silente ed è ovviamente informato del doppio gioco di Piton (quel suo arrivare con due ore di ritardo quando Voldemort è risorto, però “su ordine di Silente”: vedi Lettera F Prova 37 Imputazione 2).
Inoltre,
finchè nella mente dei suoi prigionieri Voldemort trova sempre un po’ di dubbi sulla lealtà di Piton verso Silente e nessuno mai conosce i motivi veri per il quale Silente è così sicuro che Piton gli sia fedele, allora è facile per Voldemort essere certo che Piton sia fedele a lui, visto che il vecchio Preside ha per Voldemort la grande debolezza di essere “troppo buono” e di voler sempre credere il meglio delle persone (vedi Lettera L Prova 37 Imputazione 2).
Ma se Voldemort venisse a conoscenza dei veri e fondamentali motivi per cui Silente si fida di Piton, allora Voldemort subito capirebbe che Piton è realmente fedele a Silente. Ecco perché Silente non ha mai rivelato a nessuno la ragione di ferro per cui crede in Piton, ma questa ragione c’è, esattamente come dice Minerva (lettera M di questa prova) che è una delle più strette collaboratrici di Silente, che passa con lui più tempo di chiunque altro e, quindi, è anche quella che lo conosce di più.Deduzione #589 fornita da Salvatore - Difesa
LETTERA MCome tutti noi sappiamo, il Preside non è certo uno sprovveduto, ma, come si può leggere sul retro della sua figurina delle Cioccorane in Harry Potter e la Pietra Filosofale, è uno dei più grandi maghi dell’età moderna, famoso per avere sconfitto nel 1945 il mago del male Grindelwald, per aver scoperto i 12 modi per utilizzare il sangue di drago, e per i suoi esperimenti di alchimia, insieme al collega Nicolas Flamel. E’ temuto e rispettato da tutti, persino da Lord Voldemort (“
E l'ultima persona che voleva che sapesse del suo ritorno era Silente,” disse Lupin. “Tu hai fatto in modo che Silente lo sapesse subito”. “E in che modo questo è stato utile?” chiese Harry. “Stai scherzando?” intervenne Bill incredulo. “Silente è il solo di cui Tu-sai-chi abbia mai avuto paura!” Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag. 97). Inoltre, egli ha a cuore l'incolumità di Harry Potter più di ogni altra cosa, anche per quel che rappresenta: l’unico in grado di sconfiggere l’Oscuro Signore. Possiamo supporre che si sia comportato con leggerezza fidandosi ciecamente di Severus Piton? No, a mio parere in quanto, in questo caso, non stiamo parlando della sua fiducia, ma del suo giudizio, della sua capacità di discernere, di riconoscere e saper distinguere il bene dal male. Basta riflettere sul comportamento di Silente nei confronti di Tom Riddle: lo tiene d'occhio perchè è capace di leggergli nell’intimo, nel profondo del suo cuore. Per ciò che riguarda, al contrario, Severus Piton, Albus Silente ha più volte affermato di fidarsi ciecamente di lui, senza mai lasciar intendere alcuna incertezza. Sostiene di avere prove inconfutabili del suo pentimento, e non derivano certo dalla fiducia che egli nutre nei confronti dell'imputato. Proibisce addirittura di pensare solamente che potesse non essersi pentito, lo difende in Tribunale (prova 32, imputazione 2, lettera A), lo ribadisce più volte, e non soltanto ad Harry (prova 32, lettera G ed L), ma a tutto il corpo docenti (prova 32, lettera C, D ed F). Silente ha sempre detto di fidarsi di Severus Piton e l'ha detto con una tale certezza, da lasciare intendere che questa fiducia poggiasse su solide basi, su prove sicure e inconfutabili. Tuttavia non ha mai rivelato tali prove. Vorrei, tuttavia, sottolineare come il ritorno del prof. Piton al lato buono sia avvenuto, per ammissione dello stesso Preside, prima della disfatta di Lord Voldemort ("
Severus Piton è stato un mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo" Harry Potter e il calice di fuoco, pag. 503), e quindi prima di poter essere accusato di averlo fatto per vigliaccheria o di potersi difendere dicendo di aver seguito l’Oscuro Signore in quanto sotto l’effetto della Maledizione Imperius («
Anni fa, c'erano un sacco di maghi e streghe controllati dalla Maledizione Imperius» disse Moody, e Harry seppe che alludeva ai giorni di massima potenza di Voldemort. «Un bel lavoretto per il Ministero, cercare di stabilire chi era costretto a fare certe cose e chi le faceva di sua spontanea volontà.” Harry Potter e il Calice di Fuoco, pagg. 185 – 186).
Non abbiamo, quindi, prove dei motivi per cui Silente si fidasse del prof. Piton, solo la sua parola, di cui, giova ribadirlo, ha tenuto conto il Tribunale dei Maghi quando ha scagionato il prof. Piton. Abbiamo solo la certezza che, già in precedenza, la sola parola del prof. Silente è bastata per scagionare il prof. Piton dall’accusa di essere un Mangiamorte attivo, oltre che una spia per l’Ordine della Fenice. Nulla ci vieta di pensare, considerato che bastava la sola parola di un “pentito” per mandare un mago in prigione, che:
- Silente avesse portato all’attenzione del Tribunale prove talmente certe dell’innocenza di Severus Piton da farlo scagionare immediatamente dall’accusa di essere ancora un Mangiamorte,
oppure- che bastasse la sola parola di Silente, la cui sola capacità di giudizio era sufficiente, per scagionare l’imputato da ogni possibile, futuro ed eventuale sospetto di essere ancora un Mangiamorte.
Partendo da questo presupposto, vorrei portare all’attenzione della Corte alcune prove che testimoniano, in maniera chiara ed oggettiva, che il prof. Severus Piton abbia definitivamente abbandonato il suo ruolo di Mangiamorte per diventare una spia dell’Ordine della Fenice all’interno dei Mangiamorte stessi. Vorrei, innanzitutto, sottoporre alla vostra attenzione la prova 32, imputazione 2, lettera M "
Non mi dica che è stato un errore, stava origliando alla porta!"."Per favore lasciami finire”. Silente attese che Harry annuisse con un cenno asciutto, poi riprese. "Il professor Piton ha commesso un terribile errore. Era ancora al servizio di Lord Voldemort la sera che sentì la metà della profezia. Naturalmente si affrettò a riferire al suo padrone quanto aveva udito, perchè la cosa riguardava Voldemort in prima persona. Ma non sapeva - non aveva alcun modo di sapere - a quale ragazzo Voldemort avrebbe dato la caccia da allora in poi, o che i genitori che avrebbe ucciso nella sua impresa assassina erano persone che conosceva,che erano tua madre e tuo padre... ".Harry scoppiò in una risata senza gioia.“Odiava mio padre quanto odiava Sirius! Non ha notato, professore, che la gente che Piton odia in genere finisce per morire?”."Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò…”.“Ma lui è un ottimo Occlumante, vero Signore?” lo interruppe Harry, con al voce tremante per lo sforzo di mantenerla calma. “E Voldemort non è forse convinto che Piton stia dalla sua parte, anche adesso? Professore… come fa a essere sicuro che Piton stia con noi? ”Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: “Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton”. Harry Potter e il Principe mezzosangue pagg. 497 – 498). Questo ci dimostra in maniera inconfutabile che il Prof. Silente si fida completamente del prof. Piton, non solo sulla base di un presunto pentimento di quest’ultimo per aver involontariamente causato la morte dei Potter, motivo che riferisce qualche istante prima ad Harry stesso, ma per un qualche motivo che ancora si rifiuta, per ora, di comunicargli.
Deduzione #557 fornita da Niky - Difesa
In relazione alla lettera P:E’ interessante notare che Silente, sebbene alcuni abbiano detto di lui che è un uomo troppo fiducioso che vuol sempre vedere il lato migliore delle persone, non si è mai realmente fidato di Tom Riddle/Lord Voldemort, nemmeno quando quest’ultimo era solo un bambino di undici anni.
Harry Potter stesso, a tutta prima si lamenta con se stesso che Silente è una persona troppo fiduciosa, ma poi, appena un attimo dopo, ricordandosi le parole pronunciate addirittura dal Tom Riddle del diario, si rende conto di sbagliare e afferma che il preside non si è mai fidato di Voldemort.
In altre occasioni, poi, Silente ha dato prova di avere, grazie alla sua profonda conoscenza della natura umana e alla notevole esperienza, nonché al suo acume furori dalla media (Silente stesso si vanta di possedere un’intelligenza fuori dal comune: “
Sì, Harry, dotato come sono di un cervello straordinario […] da HP6; pag. 229-230. Prova n. 42; lettera D; imputazione 4), la capacità di comprendere a fondo la vera indole delle persone, giudicandole con eccezionale correttezza.
Si pensi alla fiducia che ripone da sempre in Remus Lupin, nonostante quest’ultimo sia un lupo mannaro, o ancora al fatto che non credette mai che Hagrid fosse davvero responsabile della morte di Miritilla Malcontenta, di cui era stato accusato, oppure al suo corretto giudizio sui Ministri.
I fatti gli hanno sempre dato pienamente ragione.
E’ chiaro che
Silente non è un uomo troppo fiducioso, qualunque cosa si dica di lui.
E’, allora, emblematico che Silente, non abbia mai avuto fiducia in Voldemort, eppure abbia, invece, sempre professato piena, totale e incondizionata fiducia in Piton, nonostante il suo passato.
Silente non ha mai sbagliato nel riporre fiducia in qualcuno o nel non riporne affatto. Silente aveva ragione a non fidarsi minimamente di Voldemort, e riteniamo avesse pienamente ragione nel fidarsi ciecamente di Piton, il quale, ne siamo certi, ha sempre e solo obbedito lealmente ai suoi ordini, fino all’estremo di ucciderlo per seguire un comando di Silente stesso.