Il Calderone di Severus

Articoli che ci fanno drizzare i capelli

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halfbloodprincess78
view post Posted on 14/12/2013, 13:39




Apro questa discussione per segnalare gli articoli che ci fanno arrabbiare, non so a voi ma a me capita spesso di leggere un articolo e di perdere il lume della ragione, lasciamo fuori cortesemente la tribuna politica e limitiamoci al vissuto quotidiano perché se no viene fuori un quarantotto. ;)

Ora ho aperto FB e ho trovato questo link a Vanity Fair:


«Dobbiamo ricominciare a dare ragione alla maestra»

«La maestra ha ragione». Quando eravamo piccoli e amavamo lamentarci della scuola, i nostri genitori erano di solito irremovibili: «La maestra ha ragione», dicevano. Anche quando non erano del tutto convinti. Anche quando non era vero. Oggi, invece, le cose sono cambiate. Oggi la maestra ha spesso torto. Hanno ragione i figli, sempre. O quasi. A porre l'accento su questo fenomeno è stata, alcuni giorni fa, Francesca Tricomi con una lettera inviata a Mario Calabresi, direttore de La Stampa. Nella missiva Francesca (felice mamma di due figli che lavora al Centro di Innovazione di Telecom Italia dove studia e monitora l’evoluzione di società e tecnologia) rifletteva sul futuro di questi bambini, educati ad avere sempre ragione. Noi l'abbiamo incontrata per capire perché è urgente ricominciare a dare ragione alla maestra.

Cosa l'ha spinta a scrivere questa lettera?
«Solitamente si scrive per due motivi: perché si è innamorati di un'idea oppure perché si è arrabbiati. Nel mio caso valgono entrambe le regole. Sono innamorata dei miei figli e dell'infanzia e sono arrabbiata per alcuni episodi che ho visto capitare negli ultimi anni. Episodi che mi hanno indignato e mi hanno convinto a prendere in mano la penna. "Ci sono cose che vanno scritte", ho pensato».

Quali episodi?
«Frasi che ho sentito, vicende che mi sono state riportate dalle amiche. Diversi casi che hanno reso evidente l'esistenza, oggi, di una grossa emergenza educativa. Per esempio, ho sentito numerosi genitori lamentarsi del comportamento delle insegnanti dei loro figli: "Poverino, gli hanno dato troppi compiti"; "Poverina, le hanno chiesto di imparare una poesia di Carducci"; "Poverini, li hanno costretti a vedere il film del brutto anatroccolo e si sono messi a piangere". Ho capito che i genitori sono sempre pronti alla critica, ma non più nei confronti dei figli, bensì dei loro insegnanti! È come se il mondo si fosse capovolto».

Una volta le maestre avevano sempre ragione, i figli torto.
«Esatto. La nostra generazione è cresciuta così, e molte generazioni prima di noi. Oggi, invece, è il contrario: i bambini sono perfetti. E devono avere sempre ragione. I genitori si arrogano il diritto di salire in cattedra e giudicare gli insegnanti, il loro comportamento e persino il programma didattico. Anche se non è il loro mestiere e, la maggior parte delle volte, non sanno di cosa parlano. L'importante è accondiscendere alle richieste e alle lamentele dei figli. Trasformandosi, più che in genitori, in avvocati difensori».

Quali sono i rischi di questo comportamento?
«Il rischio è quello di crescere una generazione di figli seduti e inetti, oppure di prepotenti che credono di sapere tutto. L'eccessiva accondiscendenza priva i bambini di quelle sane critiche che li aiutano a crescere. Li priva dell'esperienza, altamente educativa, di dover affrontare e accettare una visione del mondo diversa dalla propria. Li preserva ingiustamente dall'occasione di combattere per le proprie idee, di ambire all'emancipazione. Nel tentativo di proteggerli, in realtà li danneggiamo».

Cosa possiamo fare per invertire la tendenza?
«Tornare a dire no. Perché, lo sappiamo, i no aiutano a crescere. E ricominciare a criticare i propri figli quando è il caso, perché è utile prima di tutto a loro. Al percorso di crescita e di emancipazione che devono compiere per diventare degli adulti consapevoli e intellettualmente onesti. Quando si tratta del rapporto scuola-famiglia, poi, dobbiamo assolutamente tornare a dare ragione alla maestra. Non perché è infallibile (sappiamo bene che non è così), ma perché i bambini devono comprendere che le loro azioni hanno delle conseguenze e che la mamma e il papà non saranno sempre pronti a coprire le loro spalle. È una mia opinione, ovviamente, e non ho la pretesa di aver ragione. Ma sono convinta che ci sia una vera e propria emergenza educativa. Che dev'essere risolta al più presto».


Ultimamente non è il primo articolo del genere che leggo e mi sono rotta le palle di questa storia della maestra che ''poverina'' viene vessata dai genitori cattivi.
Secondo me nelle cose ci vuole la giusta misura.
La maestra ha ragione quando ce l'ha e non come dice questa pirla anche quando non ce l'ha. Secondo questa qui le nuove generazioni stanno crescendo arroganti e secondo me non è vero o almeno non in tutti i casi.
Vi dico cosa vedo tra le righe di questo intervento, vedo una poco velata tendenza a voler piegare i bambini e i ragazzi a una sorta di sudditanza psicologica all'autorità in quanto tale, lo vedo tutti i giorni anche con mio figlio e con i figli delle mie amiche... ''l'ha detto la maestra'' e sembra che sia una verità assoluta e insidacabile e perdio NO!!! Ho sentito certe ****** venire fuori dalle bocche di tanti insegnanti che ci si potrebbe fertilizzare il Sinai e bisogna anche star zitti perché i nostri figli devono crescere come pecoroni ubbidienti e farsi sempre schiacciare da chi sta sopra... io non sono d'accordo. Ho fatto le magistrali, ho l'abilitazione all'insegnamento ergo sono una maestra. Ho avuto il buon gusto di non insegnare perché so di non sapere ma vedo che molte mie ex compagne di classe questo buon gusto non lo hanno avuto e con il loro bagaglio di ignoranza sono andate tutte ad insegnare nelle classi. Persone a cui io scrivevo le letterine d'amore ai fidanzati perchè da sole non erano in grado di mettere in fila dieci righe. -_- E oggi condividono questo articolo dicendo ''Eh sì, è giusto.'' ma de che???
Io rivendico il diritto dei ragazzi a schierarsi contro l'ingiustizia e l'ingiustizia non è se la maestra ti sgrida perché balli sul tavolo ma l'ingiustizia è quando ti danno un voto sbagliato, quando ti dicono che se c'è un furtarello in classe non è problema loro, quando tuo figlio si fa male e ti dicono che non possono mica guardarli tutti, quando gli insegnano concetti sbagliati ( Il passato prossimo è il passato prossimo e non che ora ti dicono che è tutto passato perchè così è più semplice, i tempi verbali la maestra è tenuta a saperli ed insegnarli correttamente se no ci stanno tanti campi da zappare)... ma cosa ci stanno a fare se niente è affare loro?!
Mi sono rotta le palle dell'apologia dell'insegnante che deve avere sempre ragione. Ho avuto insegnanti splendidi e insegnanti che erano dei perfetti cretini, se uno è un cretino non è proprio un dettaglio trascurabile solo perché è l'insegnante, insegniamo ai nostri figli cosa è giusto e cosa è sbagliato piuttosto così che possano sempre a ragione alzarsi e dire ''Non è giusto'' quando effettivamente non lo è. Scusate lo sfogo...
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/12/2013, 14:15




CITAZIONE (halfbloodprincess78 @ 14/12/2013, 13:39) 
Apro questa discussione per segnalare gli articoli che ci fanno arrabbiare, non so a voi ma a me capita spesso di leggere un articolo e di perdere il lume della ragione, lasciamo fuori cortesemente la tribuna politica e limitiamoci al vissuto quotidiano perché se no viene fuori un quarantotto. ;)

Ora ho aperto FB e ho trovato questo link a Vanity Fair:

Brava, Cla, ci voleva una discussione così ;D (anche coi giusti paletti)


CITAZIONE
«Dobbiamo ricominciare a dare ragione alla maestra»

Già il titolo è da giramento di palle. "Dobbiamo" un cacchio ma vedo che il ragionamento individuale non è preso in considerazione...
CITAZIONE
<b>«La maestra ha ragione». Quando eravamo piccoli e amavamo lamentarci della scuola, i nostri genitori erano di solito irremovibili: «La maestra ha ragione», dicevano.

Come si trovano insegnanti decenti così si trovano delle teste di merda e come in ogni cosa odio che si faccia di un'erba un fascio. :angry:
Come quelli che dicono "gli husky sono stupidi".
Primo: hai mai avuto un husky?
Secondo: ogni cane è diverso, indipendentemente dalla razza. Io avevo Laska che era una cosa e ora c'è la Daisy che è completamente un'altra. Due husky.
E qui uguale, la maestra deve avere ragione. No. Ma neanche il genitore. E' l'assolutismo di base che non mi piace.


CITAZIONE
Secondo me nelle cose ci vuole la giusta misura.

Sì, hai ragione.


CITAZIONE
Vi dico cosa vedo tra le righe di questo intervento, vedo una poco velata tendenza a voler piegare i bambini e i ragazzi a una sorta di sudditanza psicologica all'autorità in quanto tale, lo vedo tutti i giorni anche con mio figlio e con i figli delle mie amiche... ''l'ha detto la maestra'' e sembra che sia una verità assoluta e insidacabile e perdio NO!!! Ho sentito certe ****** venire fuori dalle bocche di tanti insegnanti che ci si potrebbe fertilizzare il Sinai e bisogna anche star zitti perché i nostri figli devono crescere come pecoroni ubbidienti e farsi sempre schiacciare da chi sta sopra... io non sono d'accordo.

Questo articolo in effetti mi sembra un po' troppo estremo, nel senso, "o così o pomì". Sono fortemente contraria alla sudditanza psicologica e all'ubbidienza immediata, in stile legione straniera, senza poter liberamente ragionare con la propria testa. Probabilmente perchè l'ho vissuta sulla mia pelle e da qui l'odio per le regole e per tutto ciò che ha un sentore vagamente impositivo. Ma per tornare nel discorso.
Avevo un insegnante di matematica molto bravo quand'ero ad Arti Grafiche: aveva capito che coi numeri facevo una fatica bestiale e quindi non è che mi liquidava dicendomi "è così e basta." ma faceva in modo che io arrivassi col mio ragionamento a capire le meccaniche di quella formula e così a riuscire ad applicarla spontaneamente. Lui stesso rimase stupito di come, una volta capite le cose, riuscissi ad applicarle con un'improvvisa facilità.
Questo non per lodare quest'insegnante (che credo che sia l'unico che mi abbia mai dedicato così tanto tempo, anche nei corsi di recupero, per insegnarmi qualcosa. No, ok, non è l'unico :P) ma per dire che lo sviluppo di un proprio ragionamento per me è la cosa migliore. La comprensione è la chiave di ogni cosa e non l'imposizione.
Almeno questo è quello che penso io.
Come essere umani sbagliamo e abbiamo ragione, ma non siamo infallibili o dei disastri umani.
Sfumature e vie di mezzo.

CITAZIONE
Io rivendico il diritto dei ragazzi a schierarsi contro l'ingiustizia e l'ingiustizia non è se la maestra ti sgrida perché balli sul tavolo ma l'ingiustizia è quando ti danno un voto sbagliato, quando ti dicono che se c'è un furtarello in classe non è problema loro, quando tuo figlio si fa male e ti dicono che non possono mica guardarli tutti, quando gli insegnano concetti sbagliati ( Il passato prossimo è il passato prossimo e non che ora ti dicono che è tutto passato perchè così è più semplice, i tempi verbali la maestra è tenuta a saperli ed insegnarli correttamente se no ci stanno tanti campi da zappare)... ma cosa ci stanno a fare se niente è affare loro?!

Sì, sono d'accordo anche su questo tuo pensiero, Cla.
Le regole di condotta e di normale educazione sono importanti, certo, ma la cosa più importante è che un'insegnante faccia il suo lavoro bene e non timbri solo il cartellino, per dire.
Ugualmente il genitore dovrebbe avere un buon dialogo con l'insegnante.
Ricordo un'intervista che avevo fatto a un corpo docenti e a dei genitori di una scuola qui di Rapallo. La cosa che era emersa era che esisteva un ottimo dialogo tra insegnanti e genitori, e questo è sicuramente positivo, e all'interno di iniziative e corsi di studio esisteva una pianificazione congiunta che ho visto che era assai apprezzata sia dal corpo docenti che dai genitori creando così un controllo incrociato da parte di entrambi.
Poi fare l'insegnante non è un lavoro facile e va fatto un po' come infermieristica, ci vuole passione e ci vuole una certa predisposizione d'animo. I ragazzini non sono semplici da gestire e capire, e a volte c'è da dire che si incocciano anche genitori imbecilli.
Questo per vedere la cosa da più punti di vista e tenendo buone realtà differenti, senza fare un mazzone unico di tutto!
CITAZIONE
Mi sono rotta le palle dell'apologia dell'insegnante che deve avere sempre ragione. Ho avuto insegnanti splendidi e insegnanti che erano dei perfetti cretini, se uno è un cretino non è proprio un dettaglio trascurabile solo perché è l'insegnante, insegniamo ai nostri figli cosa è giusto e cosa è sbagliato piuttosto così che possano sempre a ragione alzarsi e dire ''Non è giusto'' quando effettivamente non lo è. Scusate lo sfogo...

Anche qui, si apre un altro discorso. Non è il titolo che hai che ti rende perfetto o al di sopra degli altri.
Uno può essere laureato in medicina e non essere un medico.
Così come una persona tecnicamente sarebbe un insegnante, ma a livello pratico non sa fare il suo lavoro.
E idem con patate per i genitori.
Non sempre i ruoli che ci attribuiamo o che dovremmo effettivamente svolgere corrispondono alla realtà dei fatti. Secondo me è più apprezzabile chi si guadagna un merito o un riconoscimento, chi mette passione in ciò che fa e non chi pretende di avere ragione in base alla qualifica scritta sul cartellino.
Certo, se sul cartellino c'è scritto "insegnante" avremo l'aspettativa che chi va in giro con quel titolo faccia quel lavoro. Poi se scopriamo che è un pessimo insegnante avremo tutti i diritti di criticarlo e di non dargli ragione.
Per quel che mi riguarda io non ho sudditanza psicologica di nessuno e non mi reputo migliore di nessun'altro, indipendentemente dal mestiere che svolge. Esistono brave persone in ogni campo, l'unico inconveniente è trovare un perfetto idiota col potere...
 
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view post Posted on 14/12/2013, 14:27
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Questa è una bella rubrica che speriamo duri e perduri, aprire la discussione è stato un bel colpo di genio.
Detto questo data l'età avanzata (nel senso che ne ho troppa) faccio parte della nutrita schiera di quelli che, quando tornavo a casa con un voto negativo o i colloqui non erano il massimo la colpa era sempre e comunque mia.
Non era per niente giusto così, perchè cambiano le epoche e gli studenti, ma la scuola resta sempre uguale a se stessa e non va bene.
In famiglia non è così, credo che, come sempre, la giusta via sia quella di mezzo.
Ho personalmente conosciuto maestre che sarebbero state da prendere a calci ed insegnanti moderni che facevano amare le materie ai ragazzini, senza imposizioni, ma poi si è scoperto che l'analisi grammaticale, logica e la sintassi non abitavano in quelle classi perfette.
Ha ragione Claudia quando sostiene che l'autorità precostituita a prescindere non va bene e che un voto va contestato, ma la contestazione deve nascere da un rapporto di fiducia nell'insegnante che ovviamente deve guadagnarsela e a caro prezzo anche: con largo uso di competenza, psicologia e comprensione.
Il punto è questo: se c'è stima e fiducia non c'è contestazione, c'è condivisione e dialogo.
Ecco, la cagnara e la difesa sempre e ad ogni costo dei ragazzi, anche quando il torto è palese, quella non la condivido.
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 14/12/2013, 15:19




CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 14/12/2013, 14:15)
Come si trovano insegnanti decenti così si trovano delle teste di merda e come in ogni cosa odio che si faccia di un'erba un fascio. :angry:
Come quelli che dicono "gli husky sono stupidi".
Primo: hai mai avuto un husky?
Secondo: ogni cane è diverso, indipendentemente dalla razza. Io avevo Laska che era una cosa e ora c'è la Daisy che è completamente un'altra. Due husky.
E qui uguale, la maestra deve avere ragione. No. Ma neanche il genitore. E' l'assolutismo di base che non mi piace.

Esatto, è l'assolutismo che cercano di imporre che non piace nemmeno a me.


CITAZIONE
Questo articolo in effetti mi sembra un po' troppo estremo, nel senso, "o così o pomì". Sono fortemente contraria alla sudditanza psicologica e all'ubbidienza immediata, in stile legione straniera, senza poter liberamente ragionare con la propria testa. Probabilmente perchè l'ho vissuta sulla mia pelle e da qui l'odio per le regole e per tutto ciò che ha un sentore vagamente impositivo. Ma per tornare nel discorso.
Avevo un insegnante di matematica molto bravo quand'ero ad Arti Grafiche: aveva capito che coi numeri facevo una fatica bestiale e quindi non è che mi liquidava dicendomi "è così e basta." ma faceva in modo che io arrivassi col mio ragionamento a capire le meccaniche di quella formula e così a riuscire ad applicarla spontaneamente. Lui stesso rimase stupito di come, una volta capite le cose, riuscissi ad applicarle con un'improvvisa facilità.
Questo non per lodare quest'insegnante (che credo che sia l'unico che mi abbia mai dedicato così tanto tempo, anche nei corsi di recupero, per insegnarmi qualcosa. No, ok, non è l'unico :P) ma per dire che lo sviluppo di un proprio ragionamento per me è la cosa migliore. La comprensione è la chiave di ogni cosa e non l'imposizione.
Almeno questo è quello che penso io.
Come essere umani sbagliamo e abbiamo ragione, ma non siamo infallibili o dei disastri umani.
Sfumature e vie di mezzo.

Concordo e concordo anche sul discorso ''problema con l'autorità'' perchè ce l'ho proprio radicato dentro di me. :lol:

CITAZIONE
Sì, sono d'accordo anche su questo tuo pensiero, Cla.
Le regole di condotta e di normale educazione sono importanti, certo, ma la cosa più importante è che un'insegnante faccia il suo lavoro bene e non timbri solo il cartellino, per dire.
Ugualmente il genitore dovrebbe avere un buon dialogo con l'insegnante.
Ricordo un'intervista che avevo fatto a un corpo docenti e a dei genitori di una scuola qui di Rapallo. La cosa che era emersa era che esisteva un ottimo dialogo tra insegnanti e genitori, e questo è sicuramente positivo, e all'interno di iniziative e corsi di studio esisteva una pianificazione congiunta che ho visto che era assai apprezzata sia dal corpo docenti che dai genitori creando così un controllo incrociato da parte di entrambi.
Poi fare l'insegnante non è un lavoro facile e va fatto un po' come infermieristica, ci vuole passione e ci vuole una certa predisposizione d'animo. I ragazzini non sono semplici da gestire e capire, e a volte c'è da dire che si incocciano anche genitori imbecilli.
Questo per vedere la cosa da più punti di vista e tenendo buone realtà differenti, senza fare un mazzone unico di tutto!

Il problema è che, almeno nel mio piccolo, vedo che non c'è una volontà di avere un dialogo ma solo una lunga lista di imposizioni. Quando vai a colloqui ti dicono il minimo sindacale e cercano di non farti aprire bocca giusto perchè per loro insegnare è proprio solo timbrare il cartellino e lamentarsi.


CITAZIONE
Anche qui, si apre un altro discorso. Non è il titolo che hai che ti rende perfetto o al di sopra degli altri.
Uno può essere laureato in medicina e non essere un medico.
Così come una persona tecnicamente sarebbe un insegnante, ma a livello pratico non sa fare il suo lavoro.
E idem con patate per i genitori.
Non sempre i ruoli che ci attribuiamo o che dovremmo effettivamente svolgere corrispondono alla realtà dei fatti. Secondo me è più apprezzabile chi si guadagna un merito o un riconoscimento, chi mette passione in ciò che fa e non chi pretende di avere ragione in base alla qualifica scritta sul cartellino.
Certo, se sul cartellino c'è scritto "insegnante" avremo l'aspettativa che chi va in giro con quel titolo faccia quel lavoro. Poi se scopriamo che è un pessimo insegnante avremo tutti i diritti di criticarlo e di non dargli ragione.
Per quel che mi riguarda io non ho sudditanza psicologica di nessuno e non mi reputo migliore di nessun'altro, indipendentemente dal mestiere che svolge. Esistono brave persone in ogni campo, l'unico inconveniente è trovare un perfetto idiota col potere...

Il problema è che è sempre più facile incontrare l'idiota col potere e davanti all'idiota col potere io non voglio che passi l'insegnamento di doversi calare le braghe sempre e comunque. Io ho imparato a non calarmi le braghe davanti a nessuno poi certo se copiavo il compito di matematica dal vicino e la maestra mi sgridava era logico che la ragione ce l'aveva lei.

CITAZIONE (chiara53 @ 14/12/2013, 14:27)
Questa è una bella rubrica che speriamo duri e perduri, aprire la discussione è stato un bel colpo di genio.
Detto questo data l'età avanzata (nel senso che ne ho troppa) faccio parte della nutrita schiera di quelli che, quando tornavo a casa con un voto negativo o i colloqui non erano il massimo la colpa era sempre e comunque mia.
Non era per niente giusto così, perchè cambiano le epoche e gli studenti, ma la scuola resta sempre uguale a se stessa e non va bene.
In famiglia non è così, credo che, come sempre, la giusta via sia quella di mezzo.
Ho personalmente conosciuto maestre che sarebbero state da prendere a calci ed insegnanti moderni che facevano amare le materie ai ragazzini, senza imposizioni, ma poi si è scoperto che l'analisi grammaticale, logica e la sintassi non abitavano in quelle classi perfette.
Ha ragione Claudia quando sostiene che l'autorità precostituita a prescindere non va bene e che un voto va contestato, ma la contestazione deve nascere da un rapporto di fiducia nell'insegnante che ovviamente deve guadagnarsela e a caro prezzo anche: con largo uso di competenza, psicologia e comprensione.
Il punto è questo: se c'è stima e fiducia non c'è contestazione, c'è condivisione e dialogo.
Ecco, la cagnara e la difesa sempre e ad ogni costo dei ragazzi, anche quando il torto è palese, quella non la condivido.

No, nemmeno io condivido la difesa totale dei ragazzi, se Tiziano prende un brutto voto e il giorno prima non ha studiato non vado certo a sindacare l'insidacabile ma di fronte a un insegnante che chiama un bambino di 8 anni alla lavagna e poi lo manda a posto dicendo ''vai a posto che sei un cretino e mi sconforti'' ( è successo non a Tiziano per fortuna) ritengo di poter avere qualcosa da ridire. Ci vuole appunto una giusta via di mezzo e anche l'insegnante deve un attimo mettersi in discussione se qualcosa non va, invece se dici mezza parola vieni zittito perché l'insegnante ha ragione e tu sei maleducata e tuo figlio è maleducato perché tu gli insegni male e loro invece hanno tanto lavoro da fare, tanti alunni e vanno sempre comprese, elogiate e l'obbedienza deve essere cieca e assoluta. Siamo arrivati al punto che in assemblea uno non può alzare la mano e sollevare un problema che esiste perché se no è un rivoluzionario. Una via di mezzo non sarebbe male e questa tipa dovrebbe anche un attimino imparare a ragionare prima di dire cose che mostrano la stessa arroganza che tanto critica.
 
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view post Posted on 14/12/2013, 15:43
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Buca-calderoni

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Mmmmm.... sono capitata qui per caso, e scusami, ma penso che tu sia stata alquanto sfigata con gli insegnanti che hai attorno. Ti credo che sei avvelenata adesso. Io, nei miei 15 + 6 anni attuali di scuola delle figlie ho trovato sempre molta buona volontà e ben pochi incompetenti/dittatori. Forse sono stata fortunata. Ho visto invece moltissima maleducazione dei ragazzi, soprattutto al liceo. Il problema lì è che sono proprio i genitori lì, dopo aver fatto casini per anni, a lavarsene le mani, perchè a quell'età parecchi ragazzi diventano ingestibili e allora è più facile accanirsi col professore. Detto questo, ho fatto qualche litigata anche io con un paio di professoresse per cose che non condividevo, ma sempre in toni civili e di rispetto reciproco, anche se nessuna parte è stata convinta dall'altra.
Con tutto questo, ci sono anche tantissimi splendidi ragazzi, vedi la classe di mia figlia maggiore che ha preso in blocco le difese di una ragazzina palesemente trattata ingiustamente, beccandosi in blocco anche una nota (il che al liceo non fa piacere).
Purtroppo, la scuola è un esempio di come va la vita, almeno in questo paese. Confusionaria.
Avete mai visto i bambini ai giardinetti? E' tutto un fiorire di fai giocare la bimba col tuo pupazzo, perchè non dai la caramella anche al bimbo, fai partecipare anche lui, dovete giocare tutti insieme, così è più bello...
Poi alle elementari si passa a ah, ti ha detto scemo? e tu non farlo giocare. La maestra non vuole? e tu fallo quando la maestra non vede...
Non so, lo trovo molto incoerente...
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 14/12/2013, 17:09




CITAZIONE (Lady Memory @ 14/12/2013, 15:43) 
Mmmmm.... sono capitata qui per caso, e scusami, ma penso che tu sia stata alquanto sfigata con gli insegnanti che hai attorno. Ti credo che sei avvelenata adesso.

Sì, hai ragione, io sono stata sfigata prima da studente e poi anche da mamma. Sono passata dalla scuola materna dove Tiziano aveva delle maestre stupende a cui voleva bene e che rispettava ad una scuola elementare dove l'essenziale per la maestra è lo stipendio a fine mese e sono ancora fortunata che Tiziano impara alla svelta perché alcuni suoi compagni sono stati costretti a prendere ripetizioni dalla prima elementare perché la maestra non ha tempo di seguire tutta la classe. -_-
Poi mi sono avvelenata definitivamente quando si è spaccato il dente davanti e mi è stato detto che è colpa sua perché a sei anni deve badarsi da solo e di non rompere le palle perché alla fine non è mica morto... testuali parole... Che vuoi che ti dica, io mi aspettavo quantomeno un po' di dispiacere se non delle scuse ma si vede che i minori oggi devono badarsi da soli.

CITAZIONE
Ho visto invece moltissima maleducazione dei ragazzi, soprattutto al liceo. Il problema lì è che sono proprio i genitori lì, dopo aver fatto casini per anni, a lavarsene le mani, perchè a quell'età parecchi ragazzi diventano ingestibili e allora è più facile accanirsi col professore.

Lì però si parla di un età più elevata in cui molte volte i ragazzini diventano maleducati e non in tutti i casi la colpa è del genitore anche se la faccenda andrebbe risolta a casa e non con gli insegnanti.

CITAZIONE
Con tutto questo, ci sono anche tantissimi splendidi ragazzi, vedi la classe di mia figlia maggiore che ha preso in blocco le difese di una ragazzina palesemente trattata ingiustamente, beccandosi in blocco anche una nota (il che al liceo non fa piacere).
Purtroppo, la scuola è un esempio di come va la vita, almeno in questo paese. Confusionaria.

Questo è un bell'esempio, perché la regola è che ognuno pensa per sé, che dimostra come sia necessario avere il concetto di giustizia e ingiustizia.

CITAZIONE
Avete mai visto i bambini ai giardinetti? E' tutto un fiorire di fai giocare la bimba col tuo pupazzo, perchè non dai la caramella anche al bimbo, fai partecipare anche lui, dovete giocare tutti insieme, così è più bello...
Poi alle elementari si passa a ah, ti ha detto scemo? e tu non farlo giocare. La maestra non vuole? e tu fallo quando la maestra non vede...
Non so, lo trovo molto incoerente...

Ahahahahahah, hai ragione, più o meno funziona così perché finché è il tuo che fa le angherie gli dici che non si fa, poi quando le angherie le fanno al tuo diventi come Tognazzi ne I Mostri di Dino Risi.
Ci vuole la mezza misura, purtroppo i figli non te li danno col libretto delle istruzioni e proprio qualche giorno fa il mio mi ha detto che un suo compagno ogni tot lo prende a schiaffi. Gli dici ''Dillo alla maestra'' e lui ti risponde che poi gli altri dicono che è uno spione e allora, come facevano i nostri genitori o almeno i miei lo facevano, gli dici ''Allora ridaglieli '' XD
Io penso che finché sono cose tra i bambini i genitori dovrebbero starsene al loro posto e lasciarli fare tra loro ma quando il problema è con l'insegnante, se c'è un reale problema, è anche giusto che il genitore intervenga dicendo la sua senza per questo essere definito l'aguzzino della povera donna che lavora tanto.
 
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arcady
view post Posted on 14/12/2013, 17:17




Io dico quello che anche io vedo (per ora solo all'asilo di mia figlia) e cioè che gli insegnanti hanno perso completamente il rispetto che gli è dovuto (si., secondo me gli è dovuto, poi se sono dei cretini se ne discute, ma, di base, in quanto insegnanti a mio parere devono essere oggetto di rispetto, sia per gli alunni che per i genitori).
Il tuo discorso, Cla, può essere certamente giusto per la tua esperienza, ma in generale io credo che ci sia questa nuova tendenza a voler mettere becco su tutto a scuola, da parte dei genitori; un mio amico, commentando fatti di cronaca sul maltrattamento a scuola, affermava che voleva che si mettessero le telecamere in classe e i vetri a specchio, che lui voleva sapere sempre cosa faceva sua figlia. Questa è la tendenza assurda di cui parlo e di cui, credo, parli anche l'articolo da te citato. Si, assurda per me, perché a volte il genitore non ha voglia di star tanto lì a partecipare alla vita scolastica del figlio (le riunione si schivano quando si può...e ai colloqui si, se abbiamo tempo ma "sbrighiamoci che ho da fare, non posso passare tutto il pomeriggio qua". Ne sento parecchi che fanno questi discorsi. )ma poi pretende che gli insegnanti siano gentili ma anche efficaci e , se qualche problema esiste, non sia mai che gli si dica che è a casa.
Tu sicuramente hai ragione, quando l'insegnante è un cretino è un cretino e bisogna affrontare la cosa, ma ne sento davvero tanti anche io che, appena un insegnante gli dice che ha dei problemi con il loro figlio, si indignano.
A me è capitato che un'insegnante mi dicesse che non riusciva a lavorare con mia figlia, che da un pò non voleva fare ciò che le si diceva e mi ha chiesto di parlarle.
Io le ho chiesto di raccontarmi cosa succedeva esattamente e le ho detto che le avrei parlato e avrei chiarito le cose con lei (mia figlia) e così ho fatto. Conosco mamme che avrebbero detto alla maestra che probabilmente era lei che non glielo chiedeva nel modo giusto. O_o
Poi, guarda, le esperienze sono tutte diverse, io ho avuto quasi tutti bravi insegnanti (tranne qualche pazzo alle superiori, ma a quell'età riesci a gestire la cosa da solo) e Luna, fin'ora anche.
Credo che ci sia bisogno di collaborazione, molta collaborazione tra genitori e insegnanti e oggi i genitori sono decisamente più assenti di una volta, non tutti , ma molti e agli insegnanti perciò si chiede molto di più e si da meno rispetto: quest'equazione è ovviamente un po ingiusta.
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 14/12/2013, 17:44




CITAZIONE (arcady @ 14/12/2013, 17:17) 
Io dico quello che anche io vedo (per ora solo all'asilo di mia figlia) e cioè che gli insegnanti hanno perso completamente il rispetto che gli è dovuto (si., secondo me gli è dovuto, poi se sono dei cretini se ne discute, ma, di base, in quanto insegnanti a mio parere devono essere oggetto di rispetto, sia per gli alunni che per i genitori).

No, Sara, non sono d'accordo il rispetto è dovuto quando è ricambiato, se tu parti col pieno rispetto dell'insegnante e a te non viene mostrato altrettanto rispetto tutto va a cadere.

CITAZIONE
Il tuo discorso, Cla, può essere certamente giusto per la tua esperienza, ma in generale io credo che ci sia questa nuova tendenza a voler mettere becco su tutto a scuola, da parte dei genitori; un mio amico, commentando fatti di cronaca sul maltrattamento a scuola, affermava che voleva che si mettessero le telecamere in classe e i vetri a specchio, che lui voleva sapere sempre cosa faceva sua figlia. Questa è la tendenza assurda di cui parlo e di cui, credo, parli anche l'articolo da te citato. Si, assurda per me, perché a volte il genitore non ha voglia di star tanto lì a partecipare alla vita scolastica del figlio (le riunione si schivano quando si può...e ai colloqui si, se abbiamo tempo ma "sbrighiamoci che ho da fare, non posso passare tutto il pomeriggio qua". Ne sento parecchi che fanno questi discorsi. )ma poi pretende che gli insegnanti siano gentili ma anche efficaci e , se qualche problema esiste, non sia mai che gli si dica che è a casa.
Tu sicuramente hai ragione, quando l'insegnante è un cretino è un cretino e bisogna affrontare la cosa, ma ne sento davvero tanti anche io che, appena un insegnante gli dice che ha dei problemi con il loro figlio, si indignano.
A me è capitato che un'insegnante mi dicesse che non riusciva a lavorare con mia figlia, che da un pò non voleva fare ciò che le si diceva e mi ha chiesto di parlarle.
Io le ho chiesto di raccontarmi cosa succedeva esattamente e le ho detto che le avrei parlato e avrei chiarito le cose con lei (mia figlia) e così ho fatto. Conosco mamme che avrebbero detto alla maestra che probabilmente era lei che non glielo chiedeva nel modo giusto. O_o
Poi, guarda, le esperienze sono tutte diverse, io ho avuto quasi tutti bravi insegnanti (tranne qualche pazzo alle superiori, ma a quell'età riesci a gestire la cosa da solo) e Luna, fin'ora anche.
Credo che ci sia bisogno di collaborazione, molta collaborazione tra genitori e insegnanti e oggi i genitori sono decisamente più assenti di una volta, non tutti , ma molti e agli insegnanti perciò si chiede molto di più e si da meno rispetto: quest'equazione è ovviamente un po ingiusta.

Hai ragione sul fatto che molti genitori sono frettolosi e sì, se ne fregano, ma quale reale modo ti danno di partecipare alla vita scolastica di tuo figlio?! Io ti parlo per quello che vedo qui da me, se vai alla riunione di istituto passi tre ore a sentire la filippica del dirigente che fa intervenire solo quelli che concordano con lui. Ai colloqui ti senti la sviolinata della maestra sul comportamento, suo figlio è bravo ma ha la testa tra le nuvole, certo che ce l'ha se non ce l'avesse richiederei il test del DNA perchè vuol dire che me lo hanno sostituito. Una volta ho provato a spiegare all'insegnante che forse dirgli che tutti i tempi verbali erano presente o passato o futuro non era proprio come si insegnava ai miei tempi e mi hanno risposto che così è più semplice, non so, c'è un clima a scuola che non mi piace. Regna un certo assolutismo che mi fa venire in mente i discorsi della Humbridge. Ti assicuro che non sono di quelle che va lì a sbroccare perché il figlio ha preso un brutto voto, la scorsa settimana Tiziano ha preso dal 6 al 7 in Geografia e l'ho messo in punizione tre giorni, si è passato il week end a studiare quello che non aveva studiato prima, perché a casa mia si usa così.
Però vedo un clima di assolutismo bizzarro del tipo '' Tutti in piedi che arriva il direttore'' mi suona come ''inchinatevi al magnifico rettore'', mi suona come un certo ventennio. Mi suona come una richiesta di obbedienza assoluta all'autorità. Che generazione pensano di formare con questo metodo?!
La scuola non è più il luogo dove dovrebbero insegnarti a leggere, scrivere e far di conto. Nella mia piccola esperienza con questa scuola elementare vedo che stanno insegnando ai bambini a leccare i culi e chi lecca di più è più bravo degli altri. Lo sai che gli altri genitori dei compagni di Tiziano mi evitano perché ho baccagliato col direttore?! Eppure tutti pensano quello che penso io ma non lo dicono perché se no ''ti prende di mira il figlio''... e con alcuni è successo ma con me, bizzarramente, da quando ho fatto finta di andargli dritta in frontale sulla macchina, beh, mi evita o borbotta ma non ha cercato di ripercuotere la cosa sul bambino... chissà perchè?! :shifty:
Io devo avere un grosso problema con l'autorità e forse dovrei parlarne con un analista ma quando leggo questi articoli mi viene in mente Another Brick in the Wall.
 
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arcady
view post Posted on 14/12/2013, 18:13




Il problema con l'autorità ce l'ho sempre avuto anche io e ho sempre pensato che il rispetto si deve meritare, però se ad un insegnante non dai, di principio, il rispetto che la sua figura dovrebbe suscitare (come un genitore, va rispettato a priori, poi se è un delinquente ne riparliamo, però va rispettato), non lo ascolterai mai come si deve e non crederai a quello che dice. (per questo alcuni genitori difendono i figli a priori, perchè non rispettano e non si fidano a monte dell'insegnante perciò il loro primo pensiero è: è l'insegnante che sbaglia, mio figlio non lo farebbe mai". E da qui tutto il problema.
Devo dire che, dai tuoi racconti, sei stata decisamente sfortunata con la scuola di Tiziano (ma mi ricordo infatti che anche l'anno scorso hai avuto grossi problemi con i suoi insegnanti) e in tutti gli esempi che hai fatto hai reagito sicuramente a ragione, forse sono solo io fortunata che ho a che fare con bravi insegnanti.
:)
 
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8 replies since 14/12/2013, 13:39   156 views
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