Il Calderone di Severus

Rileggiamo e commentiamo insieme HP 4, I brani relativi a Piton in italiano e inglese

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view post Posted on 9/6/2014, 18:14
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E' in assoluto la scena più bella, quella in cui tutto diventa chiaro e fa stringere il cuore pensarlo solo e coraggioso correre incontro a ciò che per anni sapeva e temeva di dover affrontare.
E' la ferma consapevolezza di Severus quella che colpisce e lo rende grande.
Davanti al suo atteggiamento quello di Sirius svanisce, svapora, qui JKR ha scriitto una pagina splendida e tutta per lui.

Sulla scena del marchio che è stupenda ho già detto all'inizio, lascio campo libero per commentarla con amore, dolore e grande riguardo.
Amo troppo Severus, sono di parte e me ne vanto!!
 
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view post Posted on 9/6/2014, 18:33
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I ♥ Severus


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E adesso che ho letto i tuoi commenti introduttivi... mi viene solo voglia di piangere... :lovelove: :lovelove: :lovelove:

Il brano credo di conoscerlo a memoria, ma lo leggerò ugualmente. In un altro momento, però, quando potrò dedicare tutta me stessa a Severus, in devoto silenzio e rilassamento: il treno non è il posto giusto e neppure il mio umore è quello giusto.


Edited by Ida59 - 16/9/2018, 17:57
 
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Lilac freesia
view post Posted on 10/6/2014, 00:37




E' una scena davvero stupenda,sicuramente leggerla prima di sapere già come la storia va a finire è tutta un'altra cosa.E' come un cioccolatino, di cui ignori il gusto ,che scarti pian piano.Io beh quando l'ho letta sapevo ormai che sotto l'involucro poco accattivante(ammetto che l'involucro non mi dispiace neanche) si nascondeva il cioccolatino più buono :D
Tralasciando le mie similitudini cioccolatose(ma è l'una e quindi ragiono poco),ho ammirato Severus e ho sofferto quando ha mostrato il marchio,deve essere stato come spogliarsi nudo in pubblico.Ho sofferto ancora di più quando ha accettato senza tentennamenti di ritornare al suo ruolo di spia.

E sarò anche cattiva ma in quel momento Lily ed Harry non mi stavano tanto simpatici;un dolce così saporito è sprecato con quei due :D
 
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view post Posted on 10/6/2014, 21:33
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Ecco, io in questa frase
CITAZIONE
the look on his face was one of mingled fury and horror.

non avrei tardotto horror con terrore come invece è stato fatto
CITAZIONE
ma aveva un'espressione di rabbia mista a terrore.

Mentre quel
CITAZIONE
It is not as clear as it was an hour or so ago, when it burned black, but you can still see it.

ridotto ad un semplice
CITAZIONE
Non è netto come un'ora fa, quando è diventato scuro, ma si vede ancora.

non rende certo l'idea del diventare nero bruciando!

Per avere commenti sulla scena che mi ha fatto innamorare di Severus è troppo tardi adesso, sono troppo stanca e ancora troppo di umore non buono per farlo.
Mi rendo conto solo ora che forse non ho mai scritto una fiction su questa scena. No, una l'ho scritta: è nella terribile "Implacabile desiderio". Ma lì c'era anche tutta una trama aggiuntiva assolutamente AU ed era solo un breve riassunto. Mmm... sì, l'ho scritto anche in un'altra storia, in cui ammette con se stesso di non essere affatto pronto, e che non lo sarà mai, realmente, a tornare ad incontrare il suo passato, ma al momento non mi viene proprio in mente in quale storia. Ad ogni modo, posso sempre scriverne una... anzi, mi sta venendo una mezza idea giusto giusto per la sfida olimpica...
 
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view post Posted on 17/6/2014, 21:17
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Eccomi qui: finalmente ce l'ho fatta a finire la prima parte della mia risposta. Comincio con la parte iniziale del Marchio, poi verrà l'odiato Sirius e lo stupendo impegno finale.
Nel frattempo, se qualcuno vuole aggiungere le sue considerazioni, è più che benvenuto! ;)

---------

Voce roca: e poi un fiume ininterrotto di parole, proprio lui che parla sempre così poco. E il Marchio, orrido segno delle colpe del suo passato mostrato davanti a tutti.
Semplicemente da brividi.
Da applausi a scena aperta: i miei più vivi complimenti alla Rowling.
Più pallido del solito, ma con gli occhi neri animati da uno strano scintillio; e quelle due sole parole, granitiche, pesanti più di un macigno.
E la preoccupazione di Silente, e il suo lungo silenzio successivo.
Ed i brividi si fanno più intensi. E gli applausi più accesi. E alla prima lettura del libro io mi ritrovo innamorata cotta e stracotta del personaggio di Severus. E alla lettura successiva è anche peggio...

Perché Severus interviene?
Nessuno glielo ha chiesto, eppure perché decide di autodenunciarsi come Mangiamorte (è vero, tecnicamente é un ex-Mangiamorte, ma mi sa che la parolina ex se la sono dimenticate tutti, quindi Severus appare solo come un cattivo Mangiamorte, perché é questo che tutti pensano e vedono, schifati, da qui il salto indietro di Caramel) umiliandosi davanti a tutti e mostrando l'orribile Marchio della sua colpa?
Severus lo fa per la sua lealtà verso Silente, alla cui spaventosa verità Caramel non vuole credere.
Lo fa per la causa, per la salvezza del mondo magico, perché Severus sa fin troppo bene di cosa é capace Voldemort, e questa consapevolezza terribile gli brucia nella carne, nell'anima e nel cuore, più ed oltre il Marchio del suo passato colpevole.
Questa è la scena sublime che rivela la grandezza di Severus, la sua fedeltà a Silente e la sua completa dedizione alla causa del bene.
È come se Severus lo gridasse al mondo, con quella sua voce roca, così diversa dai suoi soliti (sensuali) sussurri profondi. Perché roca? No, non per paura: Severus dimostrerà poco dopo, con quella sua lapidaria risposta (e poi con le sue effettive azioni) di non avere alcuna paura di Voldemort. E ancor di più lo dimostrerà negli anni successivi che non ha paura dell'Oscuro Signore e che sa benissimo tenergli testa, e mentirgli!

Perché la voce é roca, allora?
Per emozione, secondo me.
Perché Severus, ben lungi dal non provare emozioni, ne è completamente pervaso, checché ne pensi scioccamente ed ingenuamente Harry, solo che le sa controllare alla perfezione, altrimenti non sarebbe un tale spettacolare Occlumante in grado di mentire al miglior Legilimante del mondo magico.
Severus é così profondamente coinvolto che l'emozione ha il sopravvento sul suo autocontrollo e non pensa alle conseguenze per sé; vuole solo che la verità di Silente, il suo mentore e padre, sia riconosciuta come tale; vuole che Caramel comprenda subito il pericolo e che agisca di conseguenza.
Lui, Severus, non è importante; non ha alcuna importanza se dopo sarà disprezzato ancor più di prima, se avranno paura di lui o lo odieranno e disprezzeranno. No, nulla di questo gli importa: lui sa bene qual é il suo dovere, e lo compie, indifferente al prezzo che dovrà pagare.
Del resto, questa é una sua personale prerogativa, lo sappiamo fin troppo bene: prima il dovere e poi se stesso. E il suo dolore. E la solitudine portata dell'altrui disprezzo.
É il prezzo.
Il prezzo che deve pagare per le sue colpe, per la redenzione sempre perseguita dal momento della Scelta (prendo in prestito la maiuscola di Nadia), per il perdono che non ritiene di meritare ma per cui continua a combattere. E nessun prezzo, mai, gli sembra troppo alto.
Una scena stupenda, che sublima l'essenza vera di Severus: é il momento in cui la sua maschera di impassibilità si infrange all’improvviso e le emozioni lo soverchiano, cosicché la voce diventa roca, sofferta, eppure parla, Severus, parla come mai ha parlato prima, nei libri. A testa alta, fiero di sé nonostante le sue colpe.
Qui vedo, meravigliosamente, il mio stupendo Severus, il mio “adorato” Severus, il personaggio di cui mi sono perdutamente innamorata... e sono ormai passati più di undici anni, ma quell’amore è sempre lì, sempre più forte, sempre più vero e saldo… :lovelove: :lovelove: :lovelove:


Edited by Ida59 - 16/9/2018, 17:58
 
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view post Posted on 18/6/2014, 07:17
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CITAZIONE (Ida59 @ 17/6/2014, 22:17) 
....Una scena stupenda, che sublima l'essenza vera di Severus: é il momento in cui la sua maschera di impassibilità si infrange all’improvviso e le emozioni lo soverchiano, cosicché la voce diventa roca, sofferta, eppure parla, Severus, parla come mai ha parlato prima, nei libri. A testa alta, fiero di sé nonostante le sue colpe.
Qui vedo, meravigliosamente, il mio stupendo Severus, il mio “adorato” Severus, il personaggio di cui mi sono perdutamente innamorata... e sono ormai passati più di undici anni, ma quell’amore è sempre lì, sempre più forte, sempre più vero e saldo… :lovelove: :lovelove: :lovelove:

Tutto l'intervento è da urlo, ma le ultime parole, Ida, quelle sono Le Parole con la maiuscola.
Severus nasconde sempre il marchio, ma qui lo mostra e lo mostra senza se e senza ma, perchè è necessario, perchè deve, perchè vuole, per se stesso e per Silente, per il mondo magico e per Lily.
Quanti giorni e notti lo avrà sentito con orrore rinascere e farsi vivo, per quante volte sarà tornato con il pensiero al passato, ma pensando al futuro che lo attende, da affrontare con determinazione, dignità e coraggio. Ma Severus è anche un uomo, e la sua umana fragilità non è paura, ma l'essenza stessa della sua anima luminosa, non lo sminuisce, ma lo rende più grande ai nostri occhi. Non si può che ammirare la statura delle azioni che compie Severus. E' anche da una scena come questa che illumina tante altre, le spiega e razionalmente giustifica ogni singola parola e atto, che si possono aprire gli occhi sulla grandezza di Severus Piton.
Un brano unico ed inestimabile, Severus per sempre e per sempre così, umano, fragile e coraggioso, altruista e vero amico di Silente: luce allo stato puro. :lovelove: :lovelove: :lovelove:

Edited by Ida59 - 16/9/2018, 17:58
 
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view post Posted on 18/6/2014, 17:37
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Questo, per me, è una delle scene più belle di tutti i libri che riguardano Severus, è LA scena in assoluto che più di ogni altra mi ha svelato l’uomo dietro al mago, la fragilità, la forza, la grande solitudine dell’anima e l’umano bisogno di non essere da soli.

È una scena, mostra il Marchio, si svela quale Mangiamorte, ma per me è stato come se si fosse messo a nudo, come se avesse svelato a tutti la sua anima.
E ci vuole coraggio e incoscienza per aprirsi in questo modo, per mostrare la parte più profonda e oscura di se stessi ad estranei o comunque a persone che in realtà non sanno nulla di te (Albus a parte).

Quando mostra i ricordi ad Harry lui svela ogni cosa, ma nell’effettiva valenza della cosa, per me, c’è un abisso tra le due cose, quando il ragazzo li vede lui è già morto, e quando si sta per morire non ci si cura molto su chi vedrà cosa, perché possono pensare quello che vogliono, possono amarti, odiarti, essere disgustati, sbatterti l’ennesima porta in faccia, ma a te non importa perché al massimo sei lassù e te la stai spassando su quanta enfasi mettono nel preoccuparsi di te che non ci sei più, ma sei morto e da morto non ti è dato più soffrire.

Invece lì alza la manica e mostra la sua anima, mostra tutto il suo essere.
“Guardami, stolto, guarda questo dannato Marchio che ha iniziato a bruciare e sai benissimo cosa significa, sai che lui è tornato e tu sei un idiota se non dai ascolto a Dumbledore!”
Nella realtà, però, Severus non vuole soltanto convincere quell’imbecille del Ministro che Voldemort è tornato, lì c’è altro, c’è ben altro, e la Rowling gioca sapientemente con questo, mostra il Mangiamorte che ancora è perché le serve l’ambiguità nel personaggio, e la crea mostrando uno Snape che parla, che si mostra quando è sempre così silenzioso e riservato.
Uno Snape che dice a Dumbledore che è pronto, che sa cosa deve fare e che lo aspetta.

E qui non solo ti domandi come mai questa netta spaccatura nell’ordinario del personaggio, ti chiedi cosa deve fare, ma in realtà è qui che comprendi.

E mi sono sentita Severus, in Severus e ho compreso a fondo quanto deve essere stato difficile per lui aprire quella manica e mostrare a tutti la verità sul suo orrendo passato, sugli errori commessi, su quella strada sbagliata e su tutto ciò che gli è costato.

Aprirsi agli altri non è facile, soprattutto dopo che hai preso costantemente porte in faccia da persone che avrebbero dovuto volerti bene e da persone che consideravi amiche, e non è facile riprovarci, non è facile mostrarsi in quel modo.
Mostrare che dietro al professore bastardo c’è altro, che non è soltanto un Mangiamorte perché lui non ha paura di mostrare questo suo essere, non ha paura di quello che dovrà fare.
È come se uno di noi dovesse parlare della propria vita a persone appena conosciute, non è facile, non lo è per niente, e non è naturalmente “normale” perché ci vuole tempo e conoscenza per svelare se stessi, se poi ci uniamo l’essere chiusi di natura e per eventi diventati chiusi e diffidenti, allora è assai più difficile e assai più prezioso.
E questo gesto che all’apparenza può sembrare niente, in realtà è un dono prezioso, è toccare un pezzo dell’anima di Severus, sfiorarla, stringerla, vederla, vederla chiaramente, osservare l’oscurità e la luce.
Osservare l'Uomo dietro l'attore, perché Severus non è nient'altro che un attore costretto ad interpretare ruoli diversi, oscuri, odiati, mal visti, disgustati.
Ma anche i migliori attori non possono uccidere l'uomo che c'è dentro di loro, e Severus lo mostra interamente in queste brevi carezze che ti sfiorano il viso.

E poi mi ha sempre aperto la mente a degli interrogativi: ma tutti i presenti che avevano "conosciuto" Severus in un certo modo, ma non si sono mai fatti prendere qualche grillo per quel mostrarsi così tanto come mai gli capitava di fare?
E quando si è dichiarato pronto ad Albus, non si è chiesto nessuno per cosa?
Ok, ok, le mie probabilmente sono solo curiosità dovute all'incazzamento che nessuno ha mai cercato di capirlo, e che, spero, sia tutto rimasto nella penna di JKR che non aveva interessa a mostrare queste cose visto che gli occhi erano di Harry e per lui doveva rimanere tale fino alla fine :cry:

Adoro questa scena!!! :wub:
E se l'avessi vista messa su pellicola da Rickman penso che ne avrei consumato ogni fotogramma.
In fondo Alan è un grandissimo attore che avrebbe saputo mostrare l'Uomo dietro agli occhi neri e il volto sempre duro di Snape.
 
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view post Posted on 18/6/2014, 17:47
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 18/6/2014, 18:37) 
Questo, per me, è una delle scene più belle di tutti i libri che riguardano Severus, è LA scena in assoluto che più di ogni altra mi ha svelato l’uomo dietro al mago, la fragilità, la forza, la grande solitudine dell’anima e l’umano bisogno di non essere da soli.

[....]

E qui non solo ti domandi come mai questa netta spaccatura nell’ordinario del personaggio, ti chiedi cosa deve fare, ma in realtà è qui che comprendi.

E mi sono sentita Severus, in Severus e ho compreso a fondo quanto deve essere stato difficile per lui aprire quella manica e mostrare a tutti la verità sul suo orrendo passato, sugli errori commessi, su quella strada sbagliata e su tutto ciò che gli è costato.

Aprirsi agli altri non è facile, soprattutto dopo che hai preso costantemente porte in faccia da persone che avrebbero dovuto volerti bene e da persone che consideravi amiche, e non è facile riprovarci, non è facile mostrarsi in quel modo.
Mostrare che dietro al professore bastardo c’è altro, che non è soltanto un Mangiamorte perché lui non ha paura di mostrare questo suo essere, non ha paura di quello che dovrà fare.
È come se uno di noi dovesse parlare della propria vita a persone appena conosciute, non è facile, non lo è per niente, e non è naturalmente “normale” perché ci vuole tempo e conoscenza per svelare se stessi, se poi ci uniamo l’essere chiusi di natura e per eventi diventati chiusi e diffidenti, allora è assai più difficile e assai più prezioso.
E questo gesto che all’apparenza può sembrare niente, in realtà è un dono prezioso, è toccare un pezzo dell’anima di Severus, sfiorarla, stringerla, vederla, vederla chiaramente, osservare l’oscurità e la luce.
Osservare l'Uomo dietro l'attore, perché Severus non è nient'altro che un attore costretto ad interpretare ruoli diversi, oscuri, odiati, mal visti, disgustati.

Ma anche i migliori attori non possono uccidere l'uomo che c'è dentro di loro, e Severus lo mostra interamente in queste brevi carezze che ti sfiorano il viso.
[....]

Adoro questa scena!!! :wub:
E se l'avessi vista messa su pellicola da Rickman penso che ne avrei consumato ogni fotogramma.
In fondo Alan è un grandissimo attore che avrebbe saputo mostrare l'Uomo dietro agli occhi neri e il volto sempre duro di Snape.

Intervento molto emozionato ed emozionante, hai scritto con parole perfette l'essenza di Severus, il grande attore che ridiventa uomo, che mostra con strazio la sua umanità. :lovelove:

Certo il regista e lo sceneggiatore andrebbero impiccati... :ph34r:

Edited by Ida59 - 16/9/2018, 17:58
 
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Minervina
view post Posted on 18/6/2014, 18:50




Con le parole stupende che avete scritto, come faccio a lasciar cadere l’ispirazione? :)

***

Macchie che non vengono mai via, capisci quello che voglio dire?
Arrivata alla fine del quarto volume, non ho potuto fare a meno, allora come oggi, di ricordare le parole pungenti che il falso Moody rivolge a Severus quella notte di qualche mese avanti, prima del ritorno di Voldemort. E non posso dimenticare il gesto di Severus che si stringe il braccio, come se gli facesse male. E gli fa male. Fa male non solo perché il Marchio brucia sulla pelle, ma perché gli brucia dentro, perché lo sta logorando il pensiero della minaccia tornata ad oscurare il mondo e quello, ancor più grave, dell’efficacia che avrà la sua preparazione messa di fronte al momento fatale che sta per giungere, da cui dipende tutto e che potrebbe compromettere tutto, i piani di Silente e il futuro di Harry e del mondo magico. È il momento a cui Severus si sta preparando da tredici, lunghi anni: il momento di tornare da Voldemort, di professarsi suo fedele servitore e giurargli la lealtà di sempre, ingannando il più grande mago oscuro di tutti i tempi per difendere i giusti che non credono in lui, per proteggere la causa, per tenere ancora al sicuro Harry. Un momento che infine arriva, come avete detto, in una delle pagine più belle e più intense di questo romanzo.

L’infermeria gremita, la folla sconcertata, il ministro incredulo, la tensione alle stelle. Tutti perdono il controllo della situazione e nonostante le professioni di Harry e di Silente, Caramell continua ad ostinarsi e a negare. Il ministro ha perfino ordinato alla sua scorta di Dissennatori di occuparsi di Barty Crouch jr. vanificando ogni possibilità che questi rendesse testimonianza, come aveva appena fatto con Silente, Severus e Minerva, sotto l’effetto del Veritaserum: un comportamento persino più criminale di quello dello stesso Mangiamorte; ed è proprio Severus a sottolineare il fatto, a bassa voce, mettendo bene in luce la portata criminosa di quella bassezza del ministro. Poi il professore tace di nuovo, mentre Harry urla ciò che ha visto e Silente cerca di riportare Caramell alla ragione. Ma quando arrivano all’inevitabile punto morto, quando Caramell ripete le parole “non è possibile” in faccia al Preside, Severus si fa avanti e solleva la manica; è la prima volta che vediamo la sua pelle sotto abiti e mantello, da quando lo conosciamo. Si scopre, come non si è mai scoperto e come non farà mai neppure in futuro.
In quel gesto di profonda umiltà, che colpisce come una frustata, c’è racchiuso tutto l’uomo che è, l’uomo che è tornato ad essere, riappropriandosi di sé; in quel lembo sfigurato di pelle c’è la sua fragilità, ci sono i suoi errori, c’è il suo passato. Ma ci sono anche il suo presente e il suo futuro. C’è il lasciapassare per tornare dall’Oscuro Signore e sottoporsi a qualsiasi prova pur di essere creduto e continuare ad agire per Silente, per Harry e per il mondo magico.
Quel segno è la sua condanna, ma può essere anche, d’ora in avanti, la salvezza per tutti.
Non è netto come un’ora fa.
Dunque è già passata la prima delle due ore cruciali, quelle di cui Severus dovrà rendere conto a Voldemort a rischio della propria vita e lui è ancora lì ad Hogwarts (“Io, comunque, rimango a Hogwarts”, dice a Karkaroff, p.386) a spiegare, a tentare di convincere, con l’avambraccio scoperto e steso, lì a mostrare quel segno che non va più via, come se fosse nudo e indifeso davanti ad una platea che è quasi un tribunale, come la sua coscienza. Un segno indelebile che provoca il disgusto e fa ritrarre inorriditi, perché è vero, verissimo, quel che diceva Ida: lui è ancora, per tutti, segnato a vita da quella condanna, dal suo passato di Mangiamorte per il quale lui stesso continua a tormentarsi e a soffrire in silenzio.
Tutti vedono solo quel Marchio in lui, lo vedevano prima che accettasse di farselo imprimere e lo vedono ancor più adesso, che lui lo offre alla vista.
A nessuno importa osservare l’espressione del suo volto né riferirla (la pottervisione è appositamente avara, in questo, grazie alla grande abilità narrativa della Rowling), né importa quel turbamento che accompagna le sue parole sofferte, quella voce roca, appunto, quell’emozione che sfugge nell’accostare sé stesso, volontariamente e dolorosamente, ai suoi nemici, quando spiega a Caramell che il Marchio ce l’ha “ogni Mangiamorte”. Nessuno percepisce quel disagio e insieme quella potenza sovrumana che ha Severus di donare così tanto e con così tremendo strazio, proprio lui, un uomo che non ha mai accettato in vita sua di aprirsi tanto a fondo e che ora lo fa per difendere la verità, anche se con il solo risultato di suscitare ancor più disgusto per sé stesso. Invece lui sorprende ancora, come sorprese Silente sulla collina il giorno in cui gli disse di essere disposto a dare in cambio “qualunque cosa”.
Quell’anything, ecco cosa ci vedo nel braccio teso di Severus.
Vedo rinnovarsi quella promessa di un tempo, nell’estremo coraggio di compiere ogni tipo di sacrificio che gli verrà richiesto, anche quello di essere guardato come un insetto, anche quello di essere ferito e mortificato profondamente da quel disprezzo che legge nei volti accanto a sé e che lo giudicano in silenzio. Ma soprattutto, al di là di tutto questo, ci vedo l’accettazione assoluta e convinta del sacrificio più pericoloso, il sacrificio supremo di sottoporsi di nuovo a Voldemort, costi quel che costi, senza scappatoie, senza sottrarsi, giocando finalmente quel Marchio orrendo per la partita giusta.
Lui deve farlo, come dice Chiara. Deve farlo perché solo lui può, solo lui sa, solo lui è nella posizione più delicata e insieme più preziosa per agire; lui, il più potente Occlumante, probabilmente il mago più talentuoso della sua generazione, l’uomo più completo, nella forza e nella debolezza che lo contraddistinguono. Lui non si risparmia e usa perfino sé stesso, usa quei segni impressi sulla sua pelle perché possano servire a convincere, perché sono veri, sono palpitanti e sono in grado di testimoniare più di mille parole la verità difesa dal Preside e da Harry. Ed è infatti solo a quel punto che Caramell, infuriato e a disagio, prende la sua bombetta e se ne va dalla stanza. Di fronte a quella risoluzione e a quel braccio pallido solcato da quegli sfregi neri, nessuno fiata. Nemmeno Silente. E anche Severus tace di nuovo: sa quello che lo aspetta ora, ma lo ha scelto, lo ha accettato e continua a farlo ogni giorno della sua vita da tredici anni.

CITAZIONE (Ida59 @ 17/6/2014, 22:17) 
Lui, Severus, non è importante; non ha alcuna importanza se dopo sarà disprezzato ancor più di prima, se avranno paura di lui o lo odieranno e disprezzeranno. No, nulla di questo gli importa: lui sa bene qual é il suo dovere, e lo compie, indifferente al prezzo che dovrà pagare.
Del resto, questa é una sua personale prerogativa, lo sappiamo fin troppo bene: prima il dovere e poi se stesso. E il suo dolore. E la solitudine portata dell'altrui disprezzo.

É il prezzo.
Il prezzo che deve pagare per le sue colpe, per la redenzione sempre perseguita dal momento della Scelta (prendo in prestito la maiuscola di Nadia), per il perdono che non ritiene di meritare ma per cui continua a combattere. E nessun prezzo, mai, gli sembra troppo alto.
(...)
Una scena stupenda, che sublima l'essenza vera di Severus: é il momento in cui la sua maschera di impassibilità si infrange all’improvviso e le emozioni lo soverchiano, cosicché la voce diventa roca, sofferta, eppure parla, Severus, parla come mai ha parlato prima, nei libri. A testa alta, fiero di sé nonostante le sue colpe.

Che altro posso aggiungere a cotanta perfetta sintesi?
Posso solo sottoscrivere con enorme commozione. :wub:

Idem per queste altre parole, assolutamente meravigliose:

CITAZIONE (Severus Ikari @ 18/6/2014, 18:37) 
E questo gesto che all’apparenza può sembrare niente, in realtà è un dono prezioso, è toccare un pezzo dell’anima di Severus, sfiorarla, stringerla, vederla, vederla chiaramente, osservare l’oscurità e la luce.
Osservare l'Uomo dietro l'attore, perché Severus non è nient'altro che un attore costretto ad interpretare ruoli diversi, oscuri, odiati, mal visti, disgustati.
Ma anche i migliori attori non possono uccidere l'uomo che c'è dentro di loro, e Severus lo mostra interamente in queste brevi carezze che ti sfiorano il viso.

CITAZIONE (chiara53 @ 18/6/2014, 08:17) 
Un brano unico ed inestimabile, Severus per sempre e per sempre così, umano, fragile e coraggioso, altruista e vero amico di Silente: luce allo stato puro. :lovelove: :lovelove: :lovelove:

Sì Chiara, decisamente sì: "luce allo stato puro", proprio come hai detto. :wub:

Edited by Ida59 - 16/9/2018, 17:58
 
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view post Posted on 18/6/2014, 20:59
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 18/6/2014, 18:37) 
Adoro questa scena!!! :wub:
E se l'avessi vista messa su pellicola da Rickman penso che ne avrei consumato ogni fotogramma.
In fondo Alan è un grandissimo attore che avrebbe saputo mostrare l'Uomo dietro agli occhi neri e il volto sempre duro di Snape.

Di tutti i libri, la scena che più attendevo era proprio questa. L'ho attesa per anni, e quando è stato il momento... è stato quello schifoso di "linguetta" a mostrare il Marchio invece del mio adorato Severus. A regista e sceneggiatore non perdonerò mai di avermi privato della bravura di Alan Rickman nell'interpretare quella scena. So che sarebbe stato stupendo, che sarebbe riuscito a darmi il "mio" Severus, negli occhi e nella voce, nei movimenti del corpo e nelle espressioni del volto.
Non capisco come la Rowling abbia permesso la soppressione di questa scena. A meno che temesse che l'intrepretaione di Rickman, grazie al quale il personaggio di Severus cominciava ad essere amato da molti, potesse rivelare troppo...


CITAZIONE (chiara53 @ 18/6/2014, 18:47) 
Certo il regista e lo sceneggiatore andrebbero impiccati... :ph34r:

Impiccati, fustigati, tagliati a striscioline e cosparsi di sale, schiacciati sotto i piedi ed infine bruciati vivi a fuoco molto lento.
Oppure ho dimenticato qualcosa?
 
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view post Posted on 18/6/2014, 21:56
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CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
In quel gesto di profonda umiltà, che colpisce come una frustata, c’è racchiuso tutto l’uomo che è, l’uomo che è tornato ad essere, riappropriandosi di sé; in quel lembo sfigurato di pelle c’è la sua fragilità, ci sono i suoi errori, c’è il suo passato. Ma ci sono anche il suo presente e il suo futuro. C’è il lasciapassare per tornare dall’Oscuro Signore e sottoporsi a qualsiasi prova pur di essere creduto e continuare ad agire per Silente, per Harry e per il mondo magico.
Quel segno è la sua condanna, ma può essere anche, d’ora in avanti, la salvezza per tutti.

Sì, c'è proprio tutto in quel Marchio: l'errore e la caduta, la Scelta e la risalita; la condanna e la redenzione.
Ora che ci penso, queste cose le ho scritte (lasciapassare compreso) in "Specchio dell'anima" e credo di aver inserito i prezzi rilevanti nella "mia visione" di Severus.

CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
Tutti vedono solo quel Marchio in lui, lo vedevano prima che accettasse di farselo imprimere e lo vedono ancor più adesso, che lui lo offre alla vista.

Già, terribile ma vero: gli altri lo vedevano già prima, in un certo qual senso Severus è sempre stato marchiato, come diverso, da parte degli "altri".

CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
A nessuno importa osservare l’espressione del suo volto né riferirla (la pottervisione è appositamente avara, in questo, grazie alla grande abilità narrativa della Rowling),

Vero, verissimo. Hai fatto bene a sottolinearlo. La Rowling, perfida e crudele scrittrice, regina dell'ambiguità, non ci dice NULLA dell'espressione del volto di Severus in questo momento essenziale. Ci concede solo quella voce "roca", che noi leggiamo come sopraffatta dalle emozioni. Ma lo leggiamo solo noi (e giustamente, anche) perchè lei questo se lo tiene nella penna. Del resto, non può certo rivelare la verità ai lettori; però, come ben ha detto Ania (cioè Severus Ikari, così Nadia capisce), gli altri personaggi sono lì e vedono: cribbio, Minerva qualche domanda dovrà ben essersela fatta, o no? E non le è tornato in mente dopo l'uccisione di Silente, così da avere qualche dubbio? Ok, ok, non è questo il posto giusto per discutere della subdola capacità della Rowling di sviare le cose...

CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
né importa quel turbamento che accompagna le sue parole sofferte, quella voce roca, appunto, quell’emozione che sfugge nell’accostare sé stesso, volontariamente e dolorosamente, ai suoi nemici, quando spiega a Caramell che il Marchio ce l’ha “ogni Mangiamorte”.

Già, "ogni Mangiamorte". Come lui è stato, nel suo passato di colpa, ed è straziante sentirglielo dire: è come se di nuovo ammettesse le sue orribili colpe, quasi come se le rivivesse con la coscienza che ha oggi, rimorso che nasce prima della colpa stessa. E c'è la spietata condanna per sè nelle sue parole, c'è la consapevolezza dell'impossibilità del perdono.
Come lui ancora è visto dagli altri, disgustoso Mangiamorte da cui allontanarsi disgustati. Ecco la differenza tra ciò che Severus è e ciò che appare ai lettori, non a tutti, certo, ma sempre a molti, troppi lettori sprovveduti che si lasciano ingannare dalla maestra dell'ambiguità e da una pottervisione che in questo momento è del tutto cieca e quasi sorda.

CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
Nessuno percepisce quel disagio e insieme quella potenza sovrumana che ha Severus di donare così tanto e con così tremendo strazio, proprio lui, un uomo che non ha mai accettato in vita sua di aprirsi tanto a fondo e che ora lo fa per difendere la verità, anche se con il solo risultato di suscitare ancor più disgusto per sé stesso.

Sì, per difendere la verità, lui costretto sempre a mentire e a mascherare se stesso negando la sua umanità.

CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
Invece lui sorprende ancora, come sorprese Silente sulla collina il giorno in cui gli disse di essere disposto a dare in cambio “qualunque cosa”.
Quell’anything, ecco cosa ci vedo nel braccio teso di Severus.
Vedo rinnovarsi quella promessa di un tempo, nell’estremo coraggio di compiere ogni tipo di sacrificio che gli verrà richiesto, anche quello di essere guardato come un insetto, anche quello di essere ferito e mortificato profondamente da quel disprezzo che legge nei volti accanto a sé e che lo giudicano in silenzio. Ma soprattutto, al di là di tutto questo, ci vedo l’accettazione assoluta e convinta del sacrificio più pericoloso, il sacrificio supremo di sottoporsi di nuovo a Voldemort, costi quel che costi, senza scappatoie, senza sottrarsi, giocando finalmente quel Marchio orrendo per la partita giusta.

Severus è l'uomo degli assoluti (mi sa che c'è una discusione su questo argomento da qualche parte nella sezione dll'ES) e delle promesse: anything ed always, coraggio e dovere, sofferenza e solitudine. Fino alla morte. Quando il prezzo, tremendo, sarà stato pagato. Dalla parte "giusta".
 
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Minervina
view post Posted on 21/6/2014, 18:28




È vero, è stato un crimine eliminare questa scena. Che delusione!
Considerando che la Rowling, a differenza di altri autori, ha collaborato alla trasposizione cinematografica dei suoi libri e, da quanto ho capito, ha perfino dato un contributo sostanzioso alla scelta degli attori, non mi spiego proprio come sia stato possibile saltare un pezzo così intenso e così importante della storia.
Anch’io sono del parere che la bravura di Alan avrebbe potuto suggerire troppo e forse questo è dimostrato dall’altro caso in cui regista & C. hanno fatto la stessa pensata, cioè con la scena del coro, nel sesto film, in cui le inquadrature del volto di Severus sono state eliminate (credo) per lo stesso motivo.
La differenza, però, è che quella del coro è una scena di contorno, inventata di sana pianta e al limite anche sacrificabile, mentre questa qui, invece, è un momento cruciale dell’opera, porca miseria.
Ma la Rowling dov’era? Dormiva???
Nessuno le ha mai chiesto spiegazioni in merito in qualche intervista?

CITAZIONE (Ida59 @ 18/6/2014, 22:56) 
CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
In quel gesto di profonda umiltà, che colpisce come una frustata, c’è racchiuso tutto l’uomo che è, l’uomo che è tornato ad essere, riappropriandosi di sé; in quel lembo sfigurato di pelle c’è la sua fragilità, ci sono i suoi errori, c’è il suo passato. Ma ci sono anche il suo presente e il suo futuro. C’è il lasciapassare per tornare dall’Oscuro Signore e sottoporsi a qualsiasi prova pur di essere creduto e continuare ad agire per Silente, per Harry e per il mondo magico.
Quel segno è la sua condanna, ma può essere anche, d’ora in avanti, la salvezza per tutti.

Sì, c'è proprio tutto in quel Marchio: l'errore e la caduta, la Scelta e la risalita; la condanna e la redenzione.
Ora che ci penso, queste cose le ho scritte (lasciapassare compreso) in "Specchio dell'anima" e credo di aver inserito i prezzi rilevanti nella "mia visione" di Severus.
(...)
CITAZIONE (Minervina @ 18/6/2014, 19:50) 
né importa quel turbamento che accompagna le sue parole sofferte, quella voce roca, appunto, quell’emozione che sfugge nell’accostare sé stesso, volontariamente e dolorosamente, ai suoi nemici, quando spiega a Caramell che il Marchio ce l’ha “ogni Mangiamorte”.

Già, "ogni Mangiamorte". Come lui è stato, nel suo passato di colpa, ed è straziante sentirglielo dire: è come se di nuovo ammettesse le sue orribili colpe, quasi come se le rivivesse con la coscienza che ha oggi, rimorso che nasce prima della colpa stessa. E c'è la spietata condanna per sè nelle sue parole, c'è la consapevolezza dell'impossibilità del perdono.
Come lui ancora è visto dagli altri, disgustoso Mangiamorte da cui allontanarsi disgustati. Ecco la differenza tra ciò che Severus è e ciò che appare ai lettori, non a tutti, certo, ma sempre a molti, troppi lettori sprovveduti che si lasciano ingannare dalla maestra dell'ambiguità e da una pottervisione che in questo momento è del tutto cieca e quasi sorda.

Queste due, in effetti, sono le riflessioni a cui tengo di più, riguardo al Marchio.
La prima è il fatto che Severus sappia accostarsi ancora, con coraggio e con dolore, ma senza timore, alla propria colpa e ai suoi nemici, in un gesto in cui racchiude tutto il dramma della propria coscienza, che gli preclude l’idea del perdono altrui e di sé stesso. Una coscienza rinnovata che però ha ben chiaro il peso e il valore della colpa che si porta dentro e l'affronta senza sconti.
La seconda è l’idea che il Marchio rappresenti comunque, in qualche modo, il lasciapassare per quel perdono, che lui per primo non si concede. Un perdono che si impedisce di chiedere, che men che mai si aspetta, ma che cerca disperatamente, come disperatamente desidera essere amato, e vive, per punirsi, nella tragedia di credere di non poter mai ambire né all’una né all’altra cosa, al perdono e all'amore, pur essendo un uomo nuovo, un uomo che meriterebbe ora molto, molto più di quello che non ha avuto e che non gli viene mai riconosciuto, se non dopo la morte. Un uomo che ha sacrificato tutto per la donna che ha perduto, per il figlio che non ha avuto e per l'intero mondo magico che non sa neppure che dietro la sua maschera di traditore si nasconde la propria salvezza e la propria libertà.
Bisogna essere uomini eccezionali per poter reggere questo peso e non fare una piega fino alla fine, come ha fatto lui, “nutrendosi” disperatamente del disprezzo che ha saputo suscitare negli altri con tanta sapienza, ritenendolo cosa meritata e forse trovando anche e soprattutto qui, in questa forma di dolorosa espiazione, la forza per continuare a fare sempre la cosa giusta.
 
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view post Posted on 21/6/2014, 18:33
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Sfascia-calderoni

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Ma la Rowling dov’era? Dormiva???
Nessuno le ha mai chiesto spiegazioni in merito in qualche intervista?

Ecco... Io sapevo che la Rowling dava sempre il suo consenso per i film. E non mi capacito che non abbia detto che quella scena era cruciale, che abbia lasciato che non la inserissero. Fosse stata almeno una scena inedita, ma manco quello! :furia:
 
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view post Posted on 21/6/2014, 19:54

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Si appunto hai ragione: dove stava con la testa quando gli hanno proposto questa orripilante idea ?.
 
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view post Posted on 21/6/2014, 19:57
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Sfascia-calderoni

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Si son dilungati in cose inutili che non ci son neanche nel libro e hanno eliminato i punti cruciali! Penso che il regista del 4° film (mi sfugge il nome) tra tutti sia stato il peggiore.
 
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