| Comincio con un distinguo, premettendo che il personaggio, ad ogni modo, deve rimanere in canone con la caratterizzazione psicologica che gli è propria.
1 - Severus canone, in un'epoca fino alla fine del 7° libro, senza andare nell'AU. In questo caso il fanwriter ha le mani piuttosto legate, soprattutto se rimane all'interno di Hogwarts o, comunque dei luoghi della Rowling. In questo caso Severus è e rimane l'uomo dei tormenti interiori, delle colpe e dei rimorsi, incatenato al sogno di un amore mai nato. C'è poco da fare, se non dei missing moment o fornire la sua personale versioni dei fatti che la Rowling ha descritto da un'altra visuale. Materia per scrivere ce n'è comunque moltissima, ma la caratterizzazione del personaggio quella è e quella deve rimanere. Un attimo più di libertà si può avere inserendo un personaggio originale e/o spostando l'azione fuori dai luoghi della Rowling. Rimane però il vincolo-cardine della caratterizzazione del personaggio, come indicata sopra, ma è sicuramente interessante vederlo interagire con nuovi personaggi, in altri luoghi magici e, soprattutto, Babbani.
2 - Severus canone, in un'epoca fino alla fine del 7° libro, però AU. Qui si può spaziare molto a seconda di quanto AU si va: se si scrive di un Severus che non è mai stato innamorato di Lily è evidente che si avrà molta più libertà perché anche la sua caratterizzazione psicologica sarà un po’ diversa: sarà sempre l'uomo dei tormenti interiori, delle colpe e dei rimorsi, ma per lo meno non sarà più incatenato al sogno di un amore mai nato e quindi una nuova compagna(o) gliela si può anche trovare, anche se bisogna lavorarci su bene e con calma (escluso che se la porti a letto alla seconda pagina della storia, insomma!). In questa ipotesi non fa più differenza alcuna l’ambientazione e Hogwarts, altri luoghi della Rowling o inventati, magici o Babbani che siano non comportano sostanziali variazioni. Basta ricordarsi che Severus è comunque un personaggio introverso e dal passato tormentato. E che sicuramente predilige il nero e la solitudine. Insomma, il carattere è quello e va rispettato. E anche quando lo si manda “avanti” facendogli superare il suo passato (e ci vuole tempo ed attenzione) una spruzzata di tristi pensieri, conditi con qualche rimorso richiamato magari da un suono, un’immagine o un profumo, direi che è sempre necessaria per non correre il rischio di snaturare il personaggio perché le esperienze della sua vita è evidente che lo hanno segnato e non potrà mai dimenticarle (o superarle) del tutto.
3 - Severus canone, in un'epoca successiva alla fine del 7° libro, quindi necessariamente AU. In apparenza può sembrare uguale al caso 2, ma è invece molto diverso. L’ambientazione AU entro la fine del 7° libro significa che si è alterato qualche fatto rilevante dei libri (es. Piton non innamorato di Lily ma solo amico.) L’ambientazione AU post 7° libro permette invece di rispettare tutti i dettagli dei libri alterando solo il finale: Severus sopravvive al morso di Nagini. Ma è esattamente il Severus della Rowling, innamorato di Lily. Però è l’uomo che ha compito il suo dovere fino in fondo, sacrificando la propria vita e, soprattutto, Voldemort è stato sconfitto e tutti sanno chi è lui veramente, sanno di Lily e della sua fedeltà a Silente. E qui si aprono incredibili scenari dove tutto è possibile, nell’ovvio rispetto della caratterizzazione base del personaggio, che sempre si porta con sé il suo passato ed un tormento/rimorso con il quale il fanwriter avrà comunque da fare. Severus può rimanere bloccato in un perenne presente che guarda al passato, come è nei libri,oppure può andare avanti, fare il passo in più e costruire un presente che, oltre al passato abbia anche un futuro. Ma sarà sempre un presente che, in qualche modo, con quel passato avrà sempre una qualche connessione: come ho scritto sopra, può essere un suono, un’immagine, un profumo, una voce o un avvenimento, ma in qualsiasi omento il passato può tornare ad affacciarsi sul presente. Non è detto che debba per forza essere una presenza negativa: Severus ha sicuramente imparato molto dai proprie errori, e questo potrebbe essere lo spunto per collegare il presente al passato. L’importante, a mio modo di vedere, è non banalizzare il personaggio, non metterlo in pantofole a guardare la tv. Non che non possa farlo, sia chiaro, ma non lo farà mai come un marito qualsiasi. Perché per Severus la “normalità” che noi viviamo non è e non può essere tale. Per lui, segnato da quella che per quasi quarant’anni è stata la particolarissima sua vita, vissuta sul filo teso sul baratro di una menzogna che fa la differenza, di una crudele Cruciatus o di una maledizione mortale, la “normalità” sarà sempre qualcosa di speciale, da assaporare con intensità, qualcosa per la quale ha combattuto e sofferto, qualcosa che può ancora temere di perdere da un momento all’altro. E, per l’amor del cielo: non dimentichiamo la magia e l’interesse per il sapere! Severus è un concentrato spaventosamente potente di magia e per il sapere che ha cercato con tutta la sua volontà, ha poi pagato un tragico prezzo: tutto ciò ha lasciato un segno indelebile in lui, esperienze che ormai sono connaturate in lui in modo inscindibile e che, in qualche modo, nelle nostre storie devono essere ricordate e raccontate, fosse anche mentre insegna a sua figlia ad allacciarsi le scarpe con la magia o le legge una favola su un libro Babbao. E Lily, per quanto possa dare fastidio, non dimentichiamola: l’ha amata per quasi trent’anni, non può sparire all’improvviso e, seppure ben nascosto, un ricordo di lei deve per forza rimanere nel suo cuore! Anche se questo non vuol dire che Severus non possa amare, di un amore vero e maturo questa volta, un’altra donna.
Edited by Ida59 - 12/6/2015, 11:50
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