Il Calderone di Severus

Scrivere dentro e fuori Severus, ambientazione e personaggio

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Ale85LeoSign
TOPIC_ICON3  view post Posted on 8/6/2013, 20:56




Discussione che prende spunto dalle parole di Ida in questa discussione.

L'appello che rivolgo è a tutti i fanwriter del Dark Master, chi ha scritto di lui e come scrive di lui, ricollegandomi quindi anche alle diverse visioni del personaggio a come vi piace scrivere di lui.
Ma qui si va anche oltre.

La vostra visione di Severus rimane inalterata rispetto allo scenario in cui decidete di posizionarlo o subisce un parziale o anche totale riadattamento? Più che estetico (vestiario e aspetto esteriore, dettagli che chi sa scrivere può abilmente aggirare e rendere plausibili) mi riferisco alle caratteristiche del personaggio.
A com'è Severus dentro.

Se in qualche vostra storia subisce un mutamento in base all'ambiente che lo circonda, motivatelo o provate a spiegarlo meglio.

Ricollegandomi alle parole di Ida, Severus Piton è sempre stato un personaggio molto realistico, con tutti i difetti di questo mondo squisitamente umano, ma allo stesso tempo fuori dalle righe del comune essere umano: romantico, eroico e misteriosamente oscuro. Del resto è proprio il personaggio uscito dai libri di HP che ci collega tutte e che ci permette di sognare.
Almeno, questo è l'augurio che faccio a tutti.

CITAZIONE
Tra l'altro, proprio prendendo come esempio l'ultima storia di Leonora: lei gestisce Severus in un ambiente del tutto normale nella nostra quotidianità (un ospedale), ma certo non tratta Severus come una persona normale, con reazioni che tutti potremmo avere, proprio perchè quel tipo di personaggio non è "uno qualunque" e trattarlo come tale lo svilirebbe.
Con questo non dico neppure che vada trattato come un superuomo, perchè anche lui ha la sua totale, meravigliosa e fragile umanità, ma banalizzarlo no, renderlo uguale a uno qualsiasi che puoi incontare in treno e in metro proprio no!

La mia critica va a che gestisce Severus nella cornice sua propria, nel suo ambiente naturale, ma poi gli toglie la patina di eroismo e di tragica romanticità che ne fanno un personaggio unico, riducendolo a un personaggio che, a mio modo di vedere, potrebbe anche essere il vicino di casa, in tal modo dimostrando, come autore, un'incapacità di osare e di sganciarsi dagli schemi della realtà quotidiana. Mi danno l'idea di persone che vorrebbero volare in alto ma che non hanno il coraggio di buttarsi, persone che non sanno sognare e che, per questo, vorrebbero che anche gli altri non sognassero.

Secondo me la quotidianità può essere un modo per far risaltare l'atipicità del personaggio, i suoi bianchi e neri così spiccati in un mondo a volte grigio e certamente noto; il rischio opposto è che diventi un pantano in cui Severus si vede invischiato e ingrigito, privato di ciò che lo fa risaltare in mezzo alla folla o a un ambiente comune.

Voi che ne pensate?

Edited by Ida59 - 8/6/2013, 22:05
 
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fri rapace 2
view post Posted on 9/6/2013, 09:23




Penso che tutti i personaggi siano speciali, e nessuno è uguale ad un altro, a prescindere se sia Severus, un mio OC, un alunno a cui la Rowling ha assegnato poco più di un nome. Anche nella quotidianità Severus (come qualunque altro personaggio) avrà caratteristiche e comportamenti che lo renderanno riconoscibile, se così non fosse, non stiamo caratterizzando il personaggio e, di fatto, se nello scritto non fosse indicato come Severus, potrebbe essere chiunque. Non è il contesto il problema, ma la caratterizzazione. Ad esempio, se scrivo di Severus che si taglia i capelli, lo immagino spuntarseli con un incantesimo a casaccio, senza neppure darsi una controllata a uno specchio (lo so, è un esempio stupido XD).
A me piace vedere i personaggi di HP in contesti normali, soprattutto quelli di cui la Rowling non ci ha mai descritto la loro quotidianità.
(io non aggiro neppure la descrizione fisica dei personaggi, mi piacciono così come sono... l'estetica non è certo un limite ai miei sogni, anzi! I personaggi descritti come belli li trovo molto meno interessanti, a volte proprio noiosi, banali. Il Sirius post Azkaban ai miei occhi guadagna milioni di punti rispetto all'affascinante adolescente che era stato.)
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 18/6/2013, 22:17




Anche secondo me i contesti possono essere normali/quotidiani (e una cosa che ho sempre amato nelle fanfiction è anche riuscire a trasportare nel "nostro mondo" Severus, senza però "rovinarlo" o banalizzarlo) ma è il personaggio che non deve mutare ciò che è "dentro".
Non credo che tutti i personaggi siano speciali: soggettivamente, per me, la specialità viene da un modo di essere al di sopra della presunta "normalità" (che comunque è utopistica...)
Severus, sì, è speciale, nel suo modo di essere realistico e al contempo fuori dalle righe, è speciale.
E' l'essere umano che sbaglia, che si rinchiude in se stesso, che ama nel suo modo sbagliato di amare e continua ostinatamente a farlo, facendone un principio e un astro nel cielo da seguire.
Allo stesso tempo vive senza vivere, e per me questo non è realistico, o forse, è semplicemente fuori dal mio modo di vivere la vita e non lo capisco.
Diventa un involucro freddo, controllato, imbriglia le emozioni e al tempo stesso brucia dentro.
E' una vita di sofferenza, senza glorie, senza amici e senza sconti. Ma in tutto questo il personaggio disprezzato da Harry praticamente fino alla fine, porta avanti la sua missione e finisce per morire per essa. In silenzio.

In tutto questo mi è molto difficile privarlo di ciò che è stato e un'ombra oscura aleggerà sempre attorno a lui, al suo romanticismo, al suo eroismo e persino al suo sorriso.
Il dolore non si dimentica, lo sbiadisce il tempo e a volte, inaspettatamente, lo fa balenare come se soffiasse su un ciocco ardente apparentemente spento, e lascia un segno indelebile che non si cancella.
Per tutto ciò che è stato e ha rappresentato per me, quindi, mi è molto difficile "togliere" a Severus e renderlo "normale". Perchè se lo fosse non sarebbe più lui ma un OC qualsiasi.
Perchè dovei distruggere ciò che amo?
Una delle mie caratteristiche è esaltarlo e renderlo ancora più unico.
L'importante credo che sia di non esagerare in nessuno dei due estremi (normalità-specialità).

Usare un contesto normale può aiutare ad esaltare la "specialità" del personaggio.
Ad esempio, ponendo Severus dentro il Mondo Magico, il fatto che faccia magie è normalità. Chiaro che messo in un contesto quotidiano, la magia lo renderà speciale.
Se il contesto quotidiano, però, lo amalgama, lo assorbe e lo ingrigisce, allora non mi piace perchè quello non è più Severus.
 
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fri rapace 2
view post Posted on 19/6/2013, 11:08




Bella la descrizione che hai fatto di Severus :-)
A te sembra più speciale degli altri perché è il tuo preferito, io trovo che in HP ci sia l'imbarazzo della scelta in quanto a 'unicità' e quando scrivo una ff, cerco di caratterizzare accuratamente ogni personaggio... perché trovo che alla fine, il punto più forte della Rowling come autrice, sia proprio quello di dare un'impronta precisa persino alle comparse. Ed è per questo che c'è chi ama alla follia anche personaggi assolutamente marginali e ne parla con la stessa passione con cui tu parli di Severus :-)
Tornando a Severus, non è necessario smontarlo per descriverlo nelle sua quotidianità, come credo non sia necessario in ogni ff esaltarlo per le sue azioni, no? A me piace sottolineare pregi e difetti dei personaggi di HP, ma, come scrivi tu, alla fine l'importante è semplicemente non esagerare: Severus non dovrebbe essere ridotto né a un uomo anonimo né a un Gary-Stu :-)
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 19/6/2013, 18:20




CITAZIONE (fri rapace 2 @ 19/6/2013, 12:08) 
Bella la descrizione che hai fatto di Severus :-)
A te sembra più speciale degli altri perché è il tuo preferito, io trovo che in HP ci sia l'imbarazzo della scelta in quanto a 'unicità' e quando scrivo una ff, cerco di caratterizzare accuratamente ogni personaggio... perché trovo che alla fine, il punto più forte della Rowling come autrice, sia proprio quello di dare un'impronta precisa persino alle comparse. Ed è per questo che c'è chi ama alla follia anche personaggi assolutamente marginali e ne parla con la stessa passione con cui tu parli di Severus :-)
Tornando a Severus, non è necessario smontarlo per descriverlo nelle sua quotidianità, come credo non sia necessario in ogni ff esaltarlo per le sue azioni, no? A me piace sottolineare pregi e difetti dei personaggi di HP, ma, come scrivi tu, alla fine l'importante è semplicemente non esagerare: Severus non dovrebbe essere ridotto né a un uomo anonimo né a un Gary-Stu :-)

Grazie, Fri e... sì, hai ragione, la specialità va anche a soggettività e indubbiamente in HP ci sono sicuramente altri personaggi "speciali". Concordo su ciò che hai detto, la via di mezzo è la cosa migliore così come la presenza di pregi e difetti (e, tornando a Severus, ce ne sono sia degli uni che degli altri.)
 
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view post Posted on 22/9/2013, 21:09
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I ♥ Severus


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Comincio con un distinguo, premettendo che il personaggio, ad ogni modo, deve rimanere in canone con la caratterizzazione psicologica che gli è propria.

1 - Severus canone, in un'epoca fino alla fine del 7° libro, senza andare nell'AU.
In questo caso il fanwriter ha le mani piuttosto legate, soprattutto se rimane all'interno di Hogwarts o, comunque dei luoghi della Rowling. In questo caso Severus è e rimane l'uomo dei tormenti interiori, delle colpe e dei rimorsi, incatenato al sogno di un amore mai nato. C'è poco da fare, se non dei missing moment o fornire la sua personale versioni dei fatti che la Rowling ha descritto da un'altra visuale. Materia per scrivere ce n'è comunque moltissima, ma la caratterizzazione del personaggio quella è e quella deve rimanere.
Un attimo più di libertà si può avere inserendo un personaggio originale e/o spostando l'azione fuori dai luoghi della Rowling. Rimane però il vincolo-cardine della caratterizzazione del personaggio, come indicata sopra, ma è sicuramente interessante vederlo interagire con nuovi personaggi, in altri luoghi magici e, soprattutto, Babbani.

2 - Severus canone, in un'epoca fino alla fine del 7° libro, però AU.
Qui si può spaziare molto a seconda di quanto AU si va: se si scrive di un Severus che non è mai stato innamorato di Lily è evidente che si avrà molta più libertà perché anche la sua caratterizzazione psicologica sarà un po’ diversa: sarà sempre l'uomo dei tormenti interiori, delle colpe e dei rimorsi, ma per lo meno non sarà più incatenato al sogno di un amore mai nato e quindi una nuova compagna(o) gliela si può anche trovare, anche se bisogna lavorarci su bene e con calma (escluso che se la porti a letto alla seconda pagina della storia, insomma!).
In questa ipotesi non fa più differenza alcuna l’ambientazione e Hogwarts, altri luoghi della Rowling o inventati, magici o Babbani che siano non comportano sostanziali variazioni. Basta ricordarsi che Severus è comunque un personaggio introverso e dal passato tormentato. E che sicuramente predilige il nero e la solitudine. Insomma, il carattere è quello e va rispettato. E anche quando lo si manda “avanti” facendogli superare il suo passato (e ci vuole tempo ed attenzione) una spruzzata di tristi pensieri, conditi con qualche rimorso richiamato magari da un suono, un’immagine o un profumo, direi che è sempre necessaria per non correre il rischio di snaturare il personaggio perché le esperienze della sua vita è evidente che lo hanno segnato e non potrà mai dimenticarle (o superarle) del tutto.

3 - Severus canone, in un'epoca successiva alla fine del 7° libro, quindi necessariamente AU.
In apparenza può sembrare uguale al caso 2, ma è invece molto diverso.
L’ambientazione AU entro la fine del 7° libro significa che si è alterato qualche fatto rilevante dei libri (es. Piton non innamorato di Lily ma solo amico.)
L’ambientazione AU post 7° libro permette invece di rispettare tutti i dettagli dei libri alterando solo il finale: Severus sopravvive al morso di Nagini. Ma è esattamente il Severus della Rowling, innamorato di Lily. Però è l’uomo che ha compito il suo dovere fino in fondo, sacrificando la propria vita e, soprattutto, Voldemort è stato sconfitto e tutti sanno chi è lui veramente, sanno di Lily e della sua fedeltà a Silente. E qui si aprono incredibili scenari dove tutto è possibile, nell’ovvio rispetto della caratterizzazione base del personaggio, che sempre si porta con sé il suo passato ed un tormento/rimorso con il quale il fanwriter avrà comunque da fare. Severus può rimanere bloccato in un perenne presente che guarda al passato, come è nei libri,oppure può andare avanti, fare il passo in più e costruire un presente che, oltre al passato abbia anche un futuro. Ma sarà sempre un presente che, in qualche modo, con quel passato avrà sempre una qualche connessione: come ho scritto sopra, può essere un suono, un’immagine, un profumo, una voce o un avvenimento, ma in qualsiasi omento il passato può tornare ad affacciarsi sul presente. Non è detto che debba per forza essere una presenza negativa: Severus ha sicuramente imparato molto dai proprie errori, e questo potrebbe essere lo spunto per collegare il presente al passato.
L’importante, a mio modo di vedere, è non banalizzare il personaggio, non metterlo in pantofole a guardare la tv. Non che non possa farlo, sia chiaro, ma non lo farà mai come un marito qualsiasi. Perché per Severus la “normalità” che noi viviamo non è e non può essere tale. Per lui, segnato da quella che per quasi quarant’anni è stata la particolarissima sua vita, vissuta sul filo teso sul baratro di una menzogna che fa la differenza, di una crudele Cruciatus o di una maledizione mortale, la “normalità” sarà sempre qualcosa di speciale, da assaporare con intensità, qualcosa per la quale ha combattuto e sofferto, qualcosa che può ancora temere di perdere da un momento all’altro.
E, per l’amor del cielo: non dimentichiamo la magia e l’interesse per il sapere! Severus è un concentrato spaventosamente potente di magia e per il sapere che ha cercato con tutta la sua volontà, ha poi pagato un tragico prezzo: tutto ciò ha lasciato un segno indelebile in lui, esperienze che ormai sono connaturate in lui in modo inscindibile e che, in qualche modo, nelle nostre storie devono essere ricordate e raccontate, fosse anche mentre insegna a sua figlia ad allacciarsi le scarpe con la magia o le legge una favola su un libro Babbao. E Lily, per quanto possa dare fastidio, non dimentichiamola: l’ha amata per quasi trent’anni, non può sparire all’improvviso e, seppure ben nascosto, un ricordo di lei deve per forza rimanere nel suo cuore! Anche se questo non vuol dire che Severus non possa amare, di un amore vero e maturo questa volta, un’altra donna.


Edited by Ida59 - 12/6/2015, 11:50
 
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view post Posted on 12/6/2015, 11:36
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Uhm... devo ricordarmi di ritornare su questo argomento... e invito tutti a farlo perchè è molto interessante.
 
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Patrizia Palmas Monni
view post Posted on 12/6/2015, 21:40




CITAZIONE (Ida59 @ 22/9/2013, 22:09) 

...
Un attimo più di libertà si può avere inserendo un personaggio originale e/o spostando l'azione fuori dai luoghi della Rowling. Rimane però il vincolo-cardine della caratterizzazione del personaggio, come indicata sopra, ma è sicuramente interessante vederlo interagire con nuovi personaggi, in altri luoghi magici e, soprattutto, Babbani.
....


Devo ammettere mi sarebbe piaciuto vederlo interagire con il suo corrispettivo babbano... Un o una qualche genio in chimica esperto in nanotecnologia o qualche nuovo campo delle scienze.....
Perche gli ultimi campi delle scienze stanno facendo passi da giganti.... Fisica quantistica..e chi più ne più ne metta.....
....
Devo dire in rete molte fanfic hanno il grave difetto di snaturare il nostro professore di pozioni... Non potete immaginare cosa ho trovato in giro ... O forse si....
Per me piton rimane fedele a se stesso non lo vedo capace di cambiare troppo repentinamente nei modi e nel carattere .....
Per me ama e amerà per sempre Lily.... Sempre!!!!
E per questo amo il suo personaggio!!!!
 
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7 replies since 8/6/2013, 20:56   136 views
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