| Deduzione #81 fornita da Ufficio GIP-GUP (N) – Difesa Lettera B Indipendentemente dal fatto di conoscere o meno quale compito Draco deve svolgere, Severus giura perché non ha altra scelta. Se non lo facesse Narcissa e Bellatrix (nonché Codaliscia, se sta ancora origliando: << “Le mie scuse” disse Piton “Negli ultimi tempi ha preso l’abitudine di origliare alle porte. Non so che intenzioni abbia… Stavi dicendo Narcissa?” (HP 6; pag. 31) >>) capirebbero che lui è una spia al servizio di Silente. E, ammesso e non concesso che l’imputato sappia cosa sta giurando, ricordiamoci che esita nel farlo. La sua mano trema tra quelle di Narcissa. Ciò dimostra che non desidera uccidere Silente. Inoltre non risponde immediatamente, c’è un momento di silenzio che dimostra chiaramente l’esitazione di Piton nel pronunciare l’ultimo e più grave giuramento. Notare che esita solo nel pronunciare questo specifico giuramento, non anche nel pronunciare gli altri due.
Deduzione #491 fornita da Salvatore (Pinguino88) – Accusa
LETTERA B Alcuni colleghi della difesa sostengono che in realtà sia stato Silente a chiedere a Piton di ucciderlo, sostenendo le più svariate ragioni per cui tale atto dovesse essere compiuto. C'è chi sostiene anche che tale piano sia la causa di una lite scoppiata tra vittima e carnefice qualche tempo prima dell'omicidio. Per questo ritengono Severus Piton innocente. Io però mi vedo costretto a dissentire. Piton aveva già in mente di assassinare il preside molto tempo prima di quella lite, più precisamente nel momento in cui strinse un Voto Infrangibile con Narcissa Malfoy. Se è stato così determinato da vincolare il gesto in un così grande contratto magico già mesi prima del delitto, non può che significare che l'omicidio era premeditato. Inoltre, è più facile credere che Piton mentisse a Silente piuttosto che a Voldemort, visto che il secondo avrebbe potuto facilmente scoprire l'inganno grazie alle proprie doti di Legilimens. Certo, Piton è un occlumante eccellente ma non oserebbe mai opporre resistenza al più grande mago oscuro di tutti i tempi che, come già constatato più di una volta, non si fa scrupoli ad uccidere i suoi stessi Mangiamorte. Apparirebbe troppo sospetto che un seguace, peraltro così tanto esposto al rischio di schierarsi dalla parte opposta, impedisse al proprio signore di assicurarsi che la fiducia in esso riposta non sia deleteria. Se sospettasse un doppiogioco, Voldemort si sbarazzerebbe di Severus Piton così come anni addietro ha fatto con Sliterio Raptor, che lasciò morire nonostante questi gli avesse concesso di abitare il proprio corpo da parassita. Quindi Piton è COLPEVOLE!
Deduzione #495 fornita da Salvatore – Difesa
LETTERA B In merito alla deduzione 491 dell’accusa, vorrei sottoporre all’attenzione della Giuria alcuni dati di fatto che non sono tenuti in debito conto.
1) Innanzitutto, se il prof. Piton non avesse voluto che Lord Voldemort avesse dubbi sulla sua fedeltà, perché non ha ucciso prima il prof. Silente? Ha lavorato per lui e con lui 15 anni, le occasioni non gli sono certo mancate. L’ultima occasione utile è anche recente nel tempo: (Prova 51, imputazione 4, lettera C: "L'anello, Harry. L'anello di Orvoloson. Una terribile maledizione lo proteggeva. Se non fosse stato - perdonami la mancanza di modestia - per la mia straordinaria abilità, e per l'intervento tempestivo del professor Piton quando sono tornato a Hogwarts terribilmente ferito, forse non sarei qui a raccontarlo"). Se Piton voleva ammazzare Silente, perchè l'ha salvato quando è tornato ferito alla mano dopo la distruzione dell'Horcrux? Se avesse voluto fugare ogni dubbio dell’Oscuro Signore sulla sua fedeltà, quale occasione migliore di questa?
2) Il mio omonimo Salvatore basa l’aggravante della premeditazione nell’omicidio di Silente sul solo fatto che, in base alle sue personalissime considerazioni, il Preside e Piton non potrebbero essersi messi d’accordo su tale evento poiché, temporalmente, ha prima stretto il Voto Infrangibile con Narcissa Malfoy e poi litigato con Silente sull’omicidio. Questo non significa niente. Sembra per lo meno improbabile che Silente e Piton abbiano discusso dell’omicidio in una sola occasione, durante il litigio nella foresta. E’ un piano troppo articolato, non solo per la mera organizzazione dell’evento, ma anche per analizzare le possibili alternative e tutti gli effetti che ne sarebbero conseguiti, per poterne discutere, litigando, in una sola notte. Non dimentichiamo che sia Silente che Piton sono persone molto meticolose, e che dal loro operato, buono o cattivo che sia, possono derivare conseguenze per l’intero mondo dei maghi. Da una non perfetta organizzazione potrebbe derivare la vittoria di Lord Voldemort e la conquista, da parte sua, del potere sul mondo. Non è quindi plausibile che si siano organizzati alla svelta, in una notte, ma che l’omicidio di Silente sia stato organizzato da tempo e che questo litigio sia solo stato l’ultimo di una lunga serie, stante la probabile riluttanza del prof. Piton ad uccidere quello che, probabilmente, è il suo migliore amico nonché mentore. L’elemento che dovrebbe farci sospettare una lunga organizzazione del piano è innanzitutto l’apparente ritorno del prof. Piton fra i Mangiamorte avvenuto molto tempo fa. Ritorno che, risulta evidente, serve a permettergli di spiare meglio Lord Voldemort per conto dell’Ordine della Fenice, ruolo che, giova ribadirlo, ha già svolto in passato e per cui è stato assolto dall’accusa di essere un Mangiamorte. Vi sono, poi, le dichiarazioni di Silente in merito alla morte. Rileggiamo la prova n° 18 dell’imputazione 4. ,in cui dice chiaramente, fra l’altro, che “la morte non è nient'altro che una nuova, grande avventura”. Dal che si deduce il fatto che non tema la morte, soprattutto se può servire a contribuire a salvare la vita di Harry Potter, l'unico che può uccidere Lord Voldemort in base alla ben nota profezia di Sibilla Cooman, ed a dare maggiore copertura al ruolo di spia all’interno dei Mangiamorte a Piton, l’unico, fra l’altro, a sapere le mosse dei Mangiamorte con un certo anticipo ed a potersi, quindi, regolare di conseguenza per salvarlo. Infatti, il Voto Infrangibile, che obbliga Piton a uccidere Silente nel caso che Draco fallisca, spiegherebbe bene la scelta di Silente di morire per mano di Piton. Infatti se Piton non agisse così morirebbe per colpa del vincolo contratto con tale voto (prova 42, lettera A “"Sì, sono sicuro" rispose Harry. "Perché, cosa vuol dire?""Be', non si può infrangere un Voto Infrangibile...""Che strano, ci ero arrivato da solo. Ma allora che cosa succede se lo infrangi?""Muori"). E Silente non è tipo da lasciar morire la gente che lavora per lui, ma soprattutto con la morte di Piton verrebbe meno la spia insospettabile che Voldemort ha accanto e che potrebbe, appunto, risultare vitale per la salvezza di Harry. E’ vero, infatti, che è difficile immaginare che chi sta dalla parte di Silente lo aiuti... ammazzandolo! Però se Piton non avesse scagliato l'Avada Kedavra contro Silente: a) Silente sarebbe morto comunque, per mano di Amycus, Alecto oppure - più pobabilmente -Greyback b) E anche Piton sarebbe morto! Infatti, chi non adempie al Voto Infrangibile muore tale voto Severus si era impegnato a portare a termine la missione di Draco, se questi non ci fosse riuscito, missione che consiste appunto nell'uccidere Silente. Dunque l'alternativa era o la morte di entrambi (Silente e Piton) oppure la morte solamente di Silente...Se voi foste stati nei panni del preside di Hogwarts, cosa avreste preferito? Almeno così Piton è vivo e ha una possibilità di aiutare Harry nello scontro con Voldemort (e poco importa che Harry creda a Piton oppure no, ci sono anche altri modi per aiutarlo!).
3) Infine, vorrei invitare tutti a rileggere insieme, con calma e soprattutto con attenzione, la deduzione 294 in riferimento alla prova 94 dell'imputazione 2 fornita dalla punta di diamante del Collegio di Difesa del prof. Piton, Ida. La nostra collega giustamente sottolinea, dopo un’attenta analisi dei libri, che Lord Voldemort è un Legilimens, ovverosia dell'arte magica tramite la quale è possibile estrarre emozioni e ricordi dalla mente di un'altra persona (HP5 pag 500) ("Che mi sia preso gioco del Signore Oscuro, il mago più grande, il Legilimens più abile che il mondo abbia mai conosciuto?", detta dal prof. Piton in Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 32). Il prof. Piton,al contrario, è indubbiamente un ottimo Occlumante, probabilmente migliore di Silente stesso.(Occlumanzia di base: l'arte magica con la quale ci si può opporre alla Legilimanzia, impedendo al legilimante di "leggere" nella propria mente. In questo caso il Legilimante, però, si accorge che l'altra persona gli si oppone, e può quindi anche legittimamente sospettare che l'altro stia mentendo. Occlumanzia di livello elevato: un ottimo occlumante è in grado di mentire davanti ad un ottimo legilimante perché "è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto." (Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag 501). Ciò significa che, in ogni caso il Legilimante non si accorge che l'altra persona gli si oppone, anzi crede di "leggere" liberamente nella sua mente e, conseguentemente, è sicuro che l'altro stia dicendo la verità proprio perché ne riceve conferma controllandogli nella mente. E' questo che fa Piton con Voldemort se è una spia dell’Ordine - oppure che potrebbe fare con Silente se Piton fosse ancora un Mangiamorte: dice la menzogna e permette a Voldemort di verificare nella sua mente, dove Voldemort troverà conferma che la "bugia" corrisponde alla "verità", nel senso che è correttamente supportata dai giusti ricordi ed appropriate emozioni.).Infatti il Preside lo delega a insegnare Occlumanzia a Harry perché teme che Voldemort, tramite Harry stesso, possa spiare nella propria mente (di Silente). Ma sembra non temere che Voldemort possa fare lo stesso con Piton, probabilmente perché sa che Piton, superiore a lui come Occlumante, è perfettamente in grado di mentire a Voldemort, il migliore Legilimante del mondo. (Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pag 497 (parla Lupin) “So che non ti piace Piton, ma è un Occlumante straordinario e tutti noi, compreso Sirius, vogliamo che impari a proteggerti, quindi lavora sodo, d'accordo?”; "L’Oscuro Signore, per esempio, sa quasi sempre se qualcuno gli sta mentendo. Solo chi è abile in Occlumanzia è in grado di escludere i ricordi e le emozioni che contraddicono la bugia, e può così mentire in sua presenza senza essere scoperto”. Harry Potter e l’Ordine della Fenice pag 501; Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag 556 “Piton è un occlumante molto abile” osservò Lupin con voce stranamente aspra. “L’abbiamo sempre saputo”). Vi sono, poi, molti indizi nel libro che ci fanno capire che l’Occlumanzia è un’arte magica più forte della Legilimanzia. E’ lecito dunque supporre ciò, non solo sulla base degli indizi sottolineati da Ida,ma anche partendo dal presupposto che, se fosse vero il contrario, infatti, la convivenza civile sarebbe resa molto difficile dalla possibilità di leggere sempre e comunque nella mente altrui e solo gli occlumanti più bravi potrebbe mantenere una certa privacy. La dimostrazione che basta poco per occludere la mente ed opporsi addirittura a Voldemort è data dal fatto che a Harry viene insegnata l’Occlumanzia: se fosse inutile contro Voldemort non avrebbero cercato di insegnargliela. Ma se l’Occlumanzia che Harry avrebbe potuto imparare, se solo si fosse data pena di farlo, poteva proteggerlo da Voldemort, questa è la lampante dimostrazione che un Occlumante, anche scarso, può sempre opporsi ad un Legilimante anche molto bravo. Appare quindi altamente improbabile che il prof. Piton possa essere scoperto con certezza a mentire a Lord Voldemort, così come non si può affermare che Voldemort si fidi ancora completamente e ciecamente di Piton (non è nello stile di Voldemort fidarsi), ma non ha nemmeno mai potuto trovare prove di un supposto tradimento. Se le avesse trovate, infatti, Piton non sarebbe più vivo (frase di Voldemort in HP4 pag. 554) “E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti… tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno… la pagherà. Uno credo mi abbia abbandonato per sempre… verrà ucciso naturalmente…”, poi ricordata da Piton (HP6 pag 32) a Bellatrix “Credi davvero che il Signore Oscuro non mi abbia rivolto tutte queste domande una per una? E credi davvero che se non fossi riuscito a dargli delle risposte soddisfacenti sarei qui seduto a parlare con te?” Non può quindi affermarsi con certezza la sua colpevolezza, non essendoci motivi univoci che lo indichino come tale.
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