Il Calderone di Severus

Sfida n. 3 FF Una festa in Sala Comune

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occhioMalocchio
view post Posted on 28/2/2007, 19:47 by: occhioMalocchio




Ok, ecco la mia piccola festa....

Titolo: Festa di fine anno

Autore: occhioMalocchio

Tipologia:One shot

Rating: per tutti

Personaggi: I Grifondoro, McGranitt, Gazza, Silente.

Pairing:Nessuno, solo un accenno tra Alice e Frank Paciock

Epoca: Primi anni '70, 3° anno dei Malandrini ad Hogwarts ( non ho trovato l'età precisa dei Paciock, li ho immaginati di 3 anni più grandi dei Potter..)



FESTA DI FINE ANNO



C’era uno strano silenzio nella Sala Comune dei Grifondoro, non per il fatto che fosse tardi, in realtà il silenzio sarebbe stato normale vista l’ora, ma per il fatto che la Sala era colma di gente in attesa. Era notte inoltrata, tuttavia nessuno dormiva nei propri letti, praticamente tutta la Casa era in piedi nella Sala Comune, in un silenzio quasi religioso. Un ragazzetto piccolo, coi capelli color stoppa e il naso appuntito ruppe l’incantesimo, parlando ad un altro, in piedi vicino a lui < Credi che ce la faranno, Remus, oppure Gazza li avrà beccati? Ci stanno mettendo un po’ troppo...>
< Non ti preoccupare Peter,> rispose quello < non è la prima volta che lo fanno, e di certo non sarà l’ultima >
Come per confermare le sue parole, il ritratto che fungeva da porta del dormitorio si aprì ruotando su se stesso e quattro ragazzi entrarono.
< Finalmente James!> disse Remus, rivolto al primo della fila, un ragazzo dagli occhi nocciola e i capelli arruffati, < ci avete messo un’eternità, pensavamo che Gazza vi avesse scovati! >
< Ci è andato vicino > rispose quello dietro di lui < per fortuna ho visto Pix e gli ho detto di andare a far casino nella Sala dei Trofei, così da avere campo libero fino a qui >
< Hai ragione Sirius > rispose James <credo proprio che dovremmo trovare un modo per seguire i movimenti di Gazza, Pix non potrà coprirci dovunque...>
< Avete preso la roba? > chiese Peter, < sei cieco? > disse Sirius sollevando i cesti di vimini che aveva in mano e indicando quelli, identici, che reggevano gli altri ragazzi, < Direi proprio che il giro nelle cucine abbia dato i suoi frutti, no? > aggiunse James, mostrando a tutti il contenuto dei cesti. In breve deposero sui tavoli montagne di pasticcini, cioccolatini, torte a gusti vari, coppe di gelato, bottiglie di succo di zucca e perfino una piccola botticella di legno.
< Che c’è li dentro Sirius?> chiese un ragazzo, <burrobirra, naturalmente! Non penserai che ad una festa ci debba essere solo succo di zucca, spero! Forza ragazzi,> disse < fatevi sotto! Che la festa cominci! > Da un nascondiglio un ragazzo trasse fuori una radio e l’accese, in tutta la Sala c’erano ragazzi intenti a bere e mangiare, alcuni avevano acceso qualche Fantastico Fuoco del dottor Filibuster, altri improvvisavano cori strampalati sulle note delle Sorelle Stravagarie.
Seduti ad un tavolo Remus e Sirius, con in mano un boccale di Burrobirra, scimmiottavano le parole della canzone, e quando la radio cantò “...Nel mio cuor ci sei solo tu...” loro due allungarono la “u” finale, fino a trasformarla in un ululato così realistico, che due ragazzini del primo anno lì vicino, li fissarono terrorizzati.
Da un altra parte due ragazzi avevano ingigantito con la magia i loro insetti, e li aizzavano al combattimento l’uno contro l’altro: uno scarabeo delle dimensioni di un gatto, lottava contro un cervo volante delle medesime dimensioni, nel tentativo di girarlo sottosopra. Quando lo “schienamento” riuscì, ci fu uno scoppio di grida di gioia da una parte, e uno di disappunto dall’altra, evidentemente c’erano in ballo delle scommesse sull’esito dell’incontro.
James, che aveva assistito al match, si allontanò ridendo e intascando alcune Falci ricevute da compagni decisamente imbronciati; mormorando un incantesimo fece sollevare alcuni stendardi di Grifondoro e li fissò al soffitto, poi saltò su un tavolo e cominciò ad arringare la folla < Forza amici, non deve dormire nessuno stanotte! Festeggiamo la vittoria della Coppa delle Case, fino a domattina!! > dopodichè sparò una fontana di scintille rosse dalla sua bacchetta.
Quando scese dal tavolo un ragazzo gli si parò davanti, portava una spilla con la”P” appuntata sul petto, < Non ti sembra di esagerare con l’entusiasmo, Potter? Mi sembri troppo vivace per essere solo al terzo anno...>
< e tu invece mi sembri fin troppo rompiscatole, per essere al sesto anno, Paciock...> lo schernì lui,
< sono un Prefetto, IO!!> urlò Paciock, additando il suo distintivo
< e nessuno si è ancora spiegato come sia successo...> lo sfotté di nuovo James, prima che Paciock potesse rispondere, fu interrotto da Sirius < lascia perdere Frank, lo sai che non la spunti con lui... festeggia anche tu! Prendi un cioccolatino > disse, porgendogli un vassoio carico di dolci. Paciock abbandonò la questione e prese un cremino, allontanandosi, uno strano brillio negli occhi di Sirius, però, indusse James a fissare il ragazzo che se ne andava... quando ebbe finito il suo cioccolatino, i capelli di Paciock cominciarono a crescere a una velocità impressionante, e in pochi secondi fu ricoperto da capo a piedi. James e Sirius scoppiarono a ridere, mentre Paciock cercava invano di togliersi i capelli dal volto per vedere dove andava, < dannato Black! Si può sapere che sapere che cavolo ci hai messo in quel cioccolatino? >
< Nulla! > rispose Sirius tra una risata e l’altra < solo un po’ di pozione Folta Chioma leggermente potenziata...> nel tavolo lì vicino, alcune ragazze additavano Paciock e ridevano a crepapelle, < mi ricorda il personaggio di un telefilm> disse una ragazza dai capelli rossi, <come hai detto Lily? telecosa?> gli chiese una sua amica,
< Telefilm > rispose Lily < è una cosa che i babbani guardano in una specie di scatola chiamata televisione, la guardo sempre a casa mia. >
< Ehi Frank, sai che sembri mio cugino? > disse un ragazzo del settimo anno, seduto dietro a Lily,
< Vuoi dire che hai un cugino così? > gli chiese lei,
< Beh la mia famiglia è un po’ strana, persino per i maghi. Mio cugino Pit, da piccolo, si è trangugiato una bottiglia intera di Tricopozione Crescita Rigogliosa, e da allora i suoi capelli sono lunghi fino ai piedi. Pensa che mio nonno aveva un amico, un babbano, che faceva il “”registratore” o roba così >
<vuoi dire “regista”? > precisò Lily,
< Sì quella roba babbana, tu dovresti saperlo, insomma, diceva sempre che la nostra famiglia era interessante e che voleva raccontare la nostra storia...>
< Addams >lo chiamò un amico, < lascia in pace quelle ragazze e vieni qui a giocare a Sparaschiocco con noi >
< E perchè dovrei mollare le ragazze per una partita di Schiocco? > chiese Addams di rimando, < perchè chi vince si becca questa! > disse l’amico sollevando una bottiglia di Whisky Incendiario e posandola sul tavolo, <urca, allora arrivo! Ragazze, scusatemi... > disse lui, allontanandosi.
< Ti sei incantata, Lily? >chiese una ragazza all’amica, che fissava a bocca aperta Addams che se ne andava, questi passando vicino a Paciock lo apostrofò < Bella mossa Frank! Ora sei tale quale a mio zio Lester! > Paciock infatti aveva cercato di liberarsi della sua ingombrante chioma con la bacchetta, in realtà ci era anche riuscito, ma in testa non gli era rimasto neppure un capello. I ragazzi vicino a lui rotolarono sotto i tavoli dalle risate, una ragazza, dai lunghi capelli biondi e il viso rotondo, si avvicinò con uno sguardo affettuoso e con un colpo di bacchetta risistemò i capelli di Frank. <non capisco davvero che ci trova Alice in quello lì, tu che ne pensi Lily?> < E’ simpatico> rispose lei, tornando a fissare Paciock, <sì, ma non è paragonabile a Sirius, no?> rispose l’amica guardando Sirius con occhi adoranti < e anche James è carino > <quello?? E’ solo un pallone gonfiato> disse Lily, guardando con disprezzo il ragazzo.
James intanto era seduto a chiacchierare con Remus, alzando gli occhi verso il tavolo delle ragazze vide Lily che lo fissava e le fece un cenno, lei, per tutta risposta, voltò il viso dall’altra parte.
James fece finta di nulla e tornò a parlare con l’amico, dall’altre parte della Sala, intanto, Peter stava inseguendo una pallina che svolazzava a mezz’aria fuori dalla sua portata < Ti prego, Smith, la mia Ricordella! Mi serve, altrimenti quando farò i bagagli mi scorderò qualcosa, come al solito! > Smith stava guidando la pallina pilotandola con la bacchetta, un ragazzo vicino a lui saltò su e disse < Aspetta, Minus! Ti aiuto io!> sfoderò la bacchetta e la puntò verso Peter, quello cominciò a sollevarsi da terra, e in tre secondi si ritrovò a testa in giù nel vuoto, a due metri d’altezza, < OOOPPS!! > disse il ragazzo, facendo finta di essere dispiaciuto, Smith scoppiò a ridere tenendosi la pancia.
James intanto si era infilato un cappello da strega, avendo avuto cura di farlo diventare rosa shocking, e si era messo alla testa di un trenino di persone che seguiva il ritmo della musica trasmessa dalla radio; stava girando tra un tavolo e l’altro, quando si accorse che alcuni dei suoi compagni sembravano pietrificati, seguendo i loro sguardi vide che il buco del ritratto era aperto e una figura era sulla soglia.
< Professoressa McGranitt!! > disse lui, andandogli incontro a braccia aperte,< vuole partecipare alla nostra festicciola? >
< Avrei dovuto immaginarlo che era opera tua, Potter! > disse lei con voce gelida < e scommetto che c’entra anche il tuo compare...> < Hem...> fece James voltando leggermente la testa, Sirius stava volteggiando appeso al lampadario con una corda. Aveva avvolta attorno alla testa una sciarpa dei Grifondoro, dalla bacchetta che aveva in mano sprizzavano scintille rosse ed oro, e urlava a squarciagola < Avanti miei prodi!! La notte è ancora giovane!! >
< Appunto > disse la McGranitt, scuotendo la testa,< si può sapere che avevate in mente? State facendo un fracasso infernale, per non parlare del fatto che le feste sono proibite, la notte si dorme!> < Ma nessuno ha voglia di dormire, qui! Stiamo festeggiando la vittoria della Coppa, si unisca a noi! Vuole del succo di zucca? Un po’ di torta alla vaniglia? Un cremino? No, quelli è meglio di no...> disse James, con un’enorme faccia di bronzo.
< Nessuno ha voglia di dormire?> disse lei alzando un sopracciglio, James seguì il suo sguardo e vide, in un angolo, alcuni alunni del primo anno che lottavano per tenere gli occhi aperti, un paio di loro si erano arresi e russavano nelle poltrone.
< Qui ci vuole una bella punizione! > disse una voce roca alle spalle della McGranitt, < Non c’è bisogno che me lo ricordi, Argus, grazie! Sta sicuro che questi malandrini non la passeranno liscia...> rispose la McGranitt, vagò con lo sguardo per tutta la sala, per fortuna la pericolosa bottiglia di whisky era “diventata” un’innocua caraffa di succo di zucca, altrimenti sarebbe stata la goccia che avrebbe scatenato il maremoto...
< Andiamo Professoressa, è solo una piccola festa, gli esami sono finiti, abbiamo vinto la Coppa, bisogna festeggiare no? > disse Sirius avvicinandosi a James e posando una mano sulle sue spalle,
< Non peggiorare ulteriormente la tua situazione Black, siete già abbastanza nei guai...> rispose lei, guardandoli torva.
< Che succede qui? > Disse una voce alle spalle della McGranitt, facendo sobbalzare Gazza, < splendido! Una festa, posso unirmi a voi? >
< Ma certo Signor Preside! > dissero James e Sirius ad una voce, voltandosi Gazza e la McGranitt videro avvicinarsi Albus Silente che sorrideva sotto i baffi, < Via, via Argus, getta quello strumento così poco delicato > disse il Preside, indicando con un cenno del capo la piccola frusta che Gazza stringeva gelosamente in mano, smanioso di usarla. Silente impugnò la sua bacchetta e fece un gesto verso il custode, subito la frusta si mutò in un bel girasole dai petali di un giallo sgargiante: si intonava perfettamente col verde della faccia di Gazza, che se ne andò sconfitto...
Poi fece un altro gesto e il suo cappello e quello della McGranitt divennero di un rosa identico a quello di James, < Forza, allora! Diamoci dentro! > disse invitando la McGranitt ad entrare prima di lui e conducendola al centro della Sala, tutti li guardarono sgranando gli occhi, < avanti, tutti dietro di me! > disse Silente mettendosi alla testa del trenino-umano e tirandosi dietro la McGranitt, subito James e Sirius si accodarono, via via seguiti dagli altri studenti, la radio a tutto volume diffondeva la sua musica, dal nulla erano comparse coccarde rosso-oro che cantavano l’inno della scuola, il succo di zucca e i dolci sembravano non finire mai, e tutti gli studenti fecero baldoria fino all’alba: mai i dipinti di quella Sala avevano assistito ad una simile festa e, ciliegina sulla torta, nessuno fu punito....per quella volta....

Edited by occhioMalocchio - 6/3/2007, 21:03
 
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