Il Calderone di Severus

Prova 7 - Piton maltratta Neville

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view post Posted on 23/1/2007, 13:30
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I ♥ Severus


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…Qualche paiolo più in là, Neville era nei guai. Le lezioni di Pozioni gettavano sempre Neville nel panico; era la materia in cui andava peggio, e il terrore che gli incuteva il professor Piton non faceva che peggiorare le cose. La sua pozione, che sarebbe dovuta essere di uno splendente verde acido, era diventata...
"Arancione, Paciock" disse Piton, pescandone un po' con il mestolo e facendola colare di nuovo nel calderone, in modo che tutti vedessero. "Arancione. Dimmi, ragazzo, non ti entra proprio niente in quel testone? Non mi hai sentito quando ho detto che bastava una sola milza di gatto? Non ho detto che bastava una spruzzata di succo di sanguisuga? Che cosa devo fare perché tu capisca, Paciock?"
Neville era rosso e tremava tutto. Sembrava sul punto di piangere."La prego, professore" disse Hermione, "per favore, mi permetta di aiutare Neville a sistemare le cose..."
"Non ricordo di averti chiesto di esibirti, signorina Granger" disse Piton gelido, e Hermione diventò rossa come Neville. "Paciock, alla fine della lezione daremo un po' della pozione al tuo rospo e staremo a vedere che cosa succede. Forse così imparerai a fare le cose per bene".
Piton si allontanò, lasciando Neville senza fiato per la paura.
"Aiutami!" gemette il ragazzo, rivolto a Hermione.
[CUT]
"Cosa diavolo stai dicendo?" esclamò Harry rabbiosamente.
Ma in quel momento Piton disse:
"Ormai dovreste aver finito di mescolare gli ingredienti. Questa pozione ha bisogno di cuocere prima che sia possibile berla. Mettete via tutto mentre bolle e poi proveremo quella di Paciock..."
Tiger e Goyle scoppiarono a ridere alla vista di Neville che sudava mescolando febbrilmente la sua pozione. Hermione gli suggeriva cosa fare a mezza voce, cercando di non farsi vedere né sentire da Piton.
Harry e Ron riposero gli ingredienti inutilizzati e andarono a lavare mani e mestoli nell'acquaio di pietra, nell'angolo.
"Che cosa voleva dire Malfoy?" mormorò Harry a Ron, ficcando le mani sotto il getto ghiacciato che sprizzava da una bocca di gargoyle. "Perché dovrei vendicarmi di Black? Non mi ha fatto niente, non ancora".
"Si sta inventando tutto" disse Ron furibondo. "Sta cercando di farti fare qualcosa di stupido..."
Ormai la lezione era quasi finita. Piton si avvicinò a Neville, rannicchiato accanto al suo paiolo.
"Tutti qui" ordinò Piton, con gli occhi neri che scintillavano, "e guardate che cosa succede al rospo di Paciock. Se è riuscito a preparare una Pozione Restringente, diventerà un girino. Se ha sbagliato, e non ho alcun dubbio in proposito, è probabile che il suo rospo finisca avvelenato".
I Grifondoro osservarono la scena intimoriti. I Serpeverde avevano l'aria eccitata. Piton prese il rospo e lo sistemò nella mano sinistra, immerse un cucchiaino nella pozione di Neville, che ora era verde, e ne fece colare alcune gocce nella gola di Trevor. Ci fu un attimo di silenzio, e Trevor deglutì. Poi si udì un piccolo pop, e Trevor il girino si contorse nella mano di Piton. I Grifondoro applaudirono. Piton, irritato, prese una bottiglietta dalla tasca del mantello e versò qualche goccia sul rospo, che ritornò della sua taglia adulta.
"Cinque punti in meno per i Grifondoro" disse Piton, cancellando in un attimo i sorrisi dalle facce dei ragazzi. "Ti avevo detto di non aiutarlo, signorina Granger... La lezione è finita".
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 107/109 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA A

I due giorni successivi trascorsero senza gravi incidenti, a parte il fatto che Neville fuse il suo sesto calderone a Pozioni. Il professor Piton, che nel corso dell'estate sembrava aver raggiunto
nuove vette di perfidia, lo punì costringendolo a sventrare un intero barile di rospi cornuti, e Neville tornò in uno stato di collasso nervoso….
Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag 182 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA B


"L'incantesimo per respingere un Molliccio" continuò Lupin, "è semplice, ma richiede una grande forza mentale. Sapete, ciò che sconfigge un Molliccio sono le risate. Quello che dovete fare è
costringerlo ad assumere una forma che trovate divertente. Ora proveremo l'incantesimo senza le bacchette magiche. Dopo di me, prego... Riddikulus!"
"Riddikulus!" ripeterono tutti in coro.
"Bene" disse il professor Lupin. "Molto bene. Questo però era il meno, temo. Vedete, la parola da sola non basta. Ed è qui che entri in campo tu, Neville".
L'armadio tremò di nuovo, anche se non tanto quanto Neville, che avanzò con l'aria di un condannato a morte.
"Bene, Neville" disse il professor Lupin. "Innanzitutto: qual è la cosa che ti fa `più paura al mondo?"Le labbra di Neville si mossero, ma non ne uscì nulla.
"Scusa, Neville, non ho capito" disse il professor Lupin incoraggiante.
Neville si guardò intorno terrorizzato, come per chiedere aiuto, poi mormorò, poco più che in un sussurro:
"Il professor Piton".
Quasi tutti risero. Anche Neville sorrise a mo' di scusa. Il professor Lupin, invece, parve impensierito.
"Il professor Piton... mmm... Neville, tu vivi con la nonna, vero?"
[CUT]
"Quando il Molliccio uscirà dall'armadio, Neville, e ti vedrà, assumerà l'aspetto del professor Piton" disse Lupin. "E tu alzerai la bacchetta, così, griderai Riddikulus e ti concentrerai al massimo sugli abiti di tua nonna. Se tutto va bene, ci ritroveremo davanti il professor Molliccio Piton con tanto di cappello, avvoltoio, vestito verde e borsa grande rossa".
Tutti scoppiarono a ridere. L'armadio si agitò ancora più violentemente.
[CUT]
Si ritrassero tutti lungo le pareti, lasciando Neville solo di fronte all'armadio. Era pallido e spaventato, ma si era rimboccato le maniche del mantello e teneva pronta la bacchetta magica.
"Al tre, Neville" disse il professor Lupin, puntando la bacchetta verso la maniglia dell'armadio. "Uno... due... tre... Ora!"
Un getto di scintille sprizzò dalla punta della bacchetta di Lupin e colpì la maniglia. L'armadio si spalancò. Ne uscì il professor Piton, arcigno e minaccioso, gli occhi che lampeggiavano, puntati su Neville. Neville arretrò, la bacchetta levata, cercando invano di parlare. Piton si stava curvando su di lui, s'insinuava nei suoi abiti.
"R... r... riddikulus!" strillò Neville.
Si udì come uno schiocco di frusta. Piton barcollò; ora indossava un lungo abito orlato di pizzo, in testa aveva un alto cappello con sopra un avvoltoio mangiato dalle tarme, e agitava una grossa borsa scarlatta. I ragazzi scoppiarono a ridere; il Molliccio si fermò, confuso, e il professor Lupin urlò:
"Calì! Tocca a te!"…
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag.113/116 - A cura dell'Ufficio GIP-GUP (N) LETTERA C

Si alzò e si allontanò, con il manto nero che fluttuava alle sue spalle. Giunto sulla soglia, si voltò e disse: "Forse nessuno ti ha avvertito, Lupin, ma in questa classe c'è Neville Paciock. Ti consiglio di non affidargli compiti troppo difficili. A meno che la signorina Granger non gli borbotti suggerimenti nell'orecchio".
Neville si fece paonazzo. Harry fissò Piton: era già abbastanza spiacevole che maltrattasse Neville durante le sue ore, figuriamoci davanti agli altri insegnanti.
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 112 – Fornito da Stella LETTERA D
 
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Deduzione #300 fornita da Salvatore

Lettera A
Piton ha spiegato chiaramente come si prepara una pozione, non è certo colpa sua se Neville non riesce a prepararla. Inoltre, nonostante i rospi non siano molto popolari fra gli studenti (Harry Potter e la pietra filosofale, cap. 5, pag. 81: “Ecco che cosa farò: ti regalerò un animale. Non un rospo, i rospi sono passati di moda anni fa, ti riderebbero dietro... e i gatti non mi piacciono, mi fanno starnutire. Ti prenderò un gufo. Tutti i ragazzini vogliono i gufi, sono assai utili, portano la posta e tutto il resto”), tutti sappiamo quanto Neville ci tenga al suo rospo (lo cerca nel treno in Harry Potter e la pietra filosofale, cap.6, pag. 102:
“Qualcuno bussò alla porta del loro scompartimento: era il ragazzo dal faccione rotondo che Harry aveva superato al binario nove e tre quarti. Sembrava in lacrime.
‘Scusate’ disse, ‘avete mica visto un rospo?’
Quando loro scossero la testa disse in tono lamentoso: ‘L'ho perso! Continua a scappare!’
‘Vedrai, tornerà’ disse Harry.
‘Sì’ convenne tristemente il ragazzo. ‘Se lo vedete...’E se ne andò.
‘Non capisco perché si preoccupa tanto’ commentò Ron. ‘Se mi fossi portato un rospo avrei provveduto a perderlo prima possibile”;

è felice di ritrovarlo: Harry Potter e la pietra filosofale,
“‘Oscar!’ gridò Neville al settimo cielo tendendo le mani.” cap.6, pag. 109”).
Sicuramente, anche Piton, Legilimante, lo sa. Per questo motivo, il suo comportamento non è altro che un tentativo di spronare Neville ad impegnarsi di più, motivandolo adeguatamente, come ad esempio indurlo ad impegnarsi per salvare qualcosa a cui tiene molto.
Infatti, nel prosieguo del capitolo si legge “Tiger e Goyle scoppiarono a ridere alla vista di Neville che sudava mescolando febbrilmente la sua pozione. Hermione gli suggeriva cosa fare a mezza voce, cercando di non farsi vedere né sentire da Piton”.
I tentativi di Neville vanno a buon fine senza conseguenze negative per nessuno (“Piton prese il rospo e lo sistemò nella mano sinistra, immerse un cucchiaino nella pozione di Neville, che ora era verde, e ne fece colare alcune gocce nella gola di Oscar. Ci fu un attimo di silenzio, e Oscar deglutì. Poi si udì un piccolo pop, e Oscar il girino si contorse nella mano di Piton. I Grifondoro applaudirono. Piton, irritato, prese una bottiglietta dalla tasca del mantello e versò qualche goccia sul rospo, che ritornò della sua taglia adulta”).
Il prof. Piton, infatti, prova la pozione di Neville su Oscar, ben conscio che non potrà avere effetti negativi sull’animale. Infatti, nonostante le numerose illazioni dell’accusa, non ci sono assolutamente prove che le minacce di Piton siano mai state poste in atto e/o abbiano avuto conseguenze negative per alcuno. Piton si è sempre comportato come un buon professore, spronando i suoi studenti a migliorarsi sempre di più, e soprattutto preoccupandosi per la loro incolumità: Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, cap.9. pag. 140: "Harry sentì la porta della sala aprirsi di nuovo cigolando, e altri passi avvicinarsi. ‘Preside?’ Era Piton. Harry rimase immobile, con le orecchie tese. ‘Tutto il terzo piano è stato perquisito. Non è lì. E Gazza ha ispezionato le segrete: anche là sotto niente’.‘E la torre di Astronomia? La stanza della professoressa Cooman? La Guferia?’ ‘Tutto controllato...’ ‘Molto bene, Severus. Non che mi aspettassi di trovarlo’").I suoi metodi saranno, forse, un poco bruschi ma, si sa, la vita non è certo meno brusca di lui, anzi. E questo Piton lo sa benissimo.


Deduzione #306 fornita da Salvatore

Lettera C
Ennesimo tentativo di screditare il prof. Piton da parte del prof. Lupin, un membro del quartetto che molestava Piton da giovane (Harry Potter e l’Ordine della Fenice, cap. 28, pag. 603 ss. “Tutto bene, Mocciosus?” disse James ad alta voce.
Piton reagì così veloce come se si aspettasse un attacco: lasciò cadere la sua borsa, infilò la mano nella sua veste e la sua bacchetta era a mezz’aria quando James urlò, “Expelliarmus!”
La bacchetta di Piton volò a dodici piedi in aria con un piccolo tonfo sull’erba dietro di lui. Sirius scoppiò a ridere. “Impedimenta!” disse, puntando la sua bacchetta su Piton, che fu scaraventato a terra accanto alla sua stessa bacchetta.Tutt’intorno gli studenti si erano girati per assistere. Alcuni si erano alzati in piedi e si erano avvicinati. Alcuni guardavano in apprensione, altri divertiti.Piton giaceva ansimante per terra. James e Sirius avanzavano verso di lui, con le bacchette alzate, mentre James avanzava lanciava occhiate dietro la sua spalla alle ragazze sul bordo del lago. Codaliscia ora era in piedi, che guardava bramoso, muovendosi lentamente intorno a Lupin per vedere meglio.
“Com’ è andato l’esame, Mocciosus?” disse James.
“Lo stavo guardando, il suo naso toccava la pergamena,” disse Sirius malignamente. “Ci saranno dei grossi segni di unto sopra, non saranno capaci di leggere una sola parola.”
Molte persone che guardavano scoppiarono a ridere; Piton era chiaramente impopolare. Codaliscia rise sotto i baffi con insistenza; si stava contorcendo, come se fosse stato legato con delle funi invisibili.
“Tu – aspetta,” ansimò, fissando James con un’espressione di puro disgusto, “tu – aspetta!”
“Aspetta cosa?” disse Sirius freddamente. “Cosa stai per fare, Mocciosus, strofinare su di noi il tuo naso?”
Piton rovesciò un fiume di imprecazioni e formule mischiate ma con la sua bacchetta lontana dieci piedi non accadde nulla.
“Pulisciti la bocca,” disse James con freddezza. “Gratta e netta!”
Immediatamente dalla bocca di Piton uscirono bolle di sapone rosa; la schiuma copriva le sue labbra, facendogli da bavaglio, soffocandolo.
”),
che lo scherniva, lo derideva, gli faceva fare figure meschine di fronte a tutta la scuola. Inoltre, è conscio dei pessimi rapporti esistenti fra il prof. Piton e Neville. Infine, Lupin, considerato il carattere di Neville, facilmente impressionabile da tutto e tutti, ha giustamente pensato che fosse terrorizzato da un simile comportamento, avente l’unico scopo di cercare di rafforzarlo, e quindi esattamente supposto che il molliccio di Neville si sarebbe tramutato in Piton. Suggerendogli di immaginarlo vestito con gli abiti della nonna, Lupin non voleva far altro che umiliare nuovamente Piton, dinanzi alla sua stessa classe (“Si udì come uno schiocco di frusta. Piton barcollò; ora indossava un lungo abito orlato di pizzo, in testa aveva un alto cappello con sopra un avvoltoio mangiato dalle tarme, e agitava una grossa borsa scarlatta. I ragazzi scoppiarono a ridere”).
Appare del tutto logico, alla luce di ciò, che il prof. Piton, venuto a sapere di tutto questo, non ne sia propriamente felice e reagisca come un normale essere umano, ferito ed umiliato da tutti senza alcun motivo (Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, cap. 8, pag. 120: “Piton in quel periodo era particolarmente vendicativo, e nessuno aveva dubbi sul perché. La storia del Molliccio che aveva assunto le sue sembianze, e di come Neville gli aveva fatto indossare gli abiti di sua nonna, si era propagata per tutta la scuola alla velocità del fulmine. Piton non la trovò affatto divertente. I suoi occhi lampeggiavano minacciosi solo a sentir nominare il professor Lupin, e strapazzava Neville più che mai”).
Nonostante tutto, però, Piton continua a comportarsi lealmente con tutti, soprattutto con Lupin stesso, causa di ulteriore derisione nei suoi confronti, preparandogli sempre la pozione necessaria a quest’ultimo per non causare danni quando si trasforma in lupo mannaro (Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, cap. 8, pag. 133: “La porta si aprì ed entrò Piton. Aveva in mano un calice da cui saliva un fumo leggero, e si fermò alla vista di Harry, con gli occhi neri che si stringevano in due fessure.
‘Ah, Severus’ lo salutò Lupin sorridendo. ‘Grazie mille. Puoi metterlo sulla scrivania?’
Piton posò il calice fumante e fece scorrere lo sguardo da Harry a Lupin.
‘Stavo mostrando a Harry il mio Avvincino’ spiegò Lupin in tono amichevole, indicando l'acquario.
‘Affascinante’ disse Piton senza guardare. ‘Dovresti berla subito, Lupin’.
‘Sì, sì’ disse Lupin.
‘Ne ho fatto un paiolo’ riprese Piton. ‘Se ne vuoi ancora’.
‘Probabilmente ne prenderò dell'altra domani. Grazie mille, Severus’.
‘Di niente’ disse Piton” , ma nei suoi occhi balenò un'espressione che non piacque a Harry. Uscì dalla stanza senza sorridere, guardingo. Harry osservò il calice, incuriosito. Lupin sorrise.
Il professor Piton è stato così gentile da prepararmi una pozione’ disse. ‘Io non sono mai stato un granché a distillare pozioni, e questa è particolarmente complicata’. Prese il calice e lo annusò. ‘Peccato che lo zucchero ne annulli i poteri’ aggiunse, bevendone un sorso con un brivido di disgusto.
‘Perché...?’ Harry esordì.
Lupin lo guardò e rispose alla domanda lasciata a metà.‘Mi sento un po' giù di tono’ disse. ‘Questa pozione è l'unico rimedio. Sono molto fortunato a lavorare con un collega come Piton; non sono molti i maghi in grado di prepararla’
).
 
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view post Posted on 23/1/2007, 15:05
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Bene, ora a voi la palla: il dibattito in aula comincia.
 
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stefi
view post Posted on 1/3/2007, 11:15




Questo di Neville é un caso sicuramente piu' delicato degli altri, in quanto l'allievo ha subito un trauma e non lo ha superato completamente. Sappiamo che Neville vive con la nonna apprensiva e dominante, in quanto i suoi genitori sono stati torturati fino alla pazzia e sono ricoverati al San Mungo.
Se i modi bruschi e il rigido comportamento di Snape nei confronti degli allievi abbiano come fine lo spronarli a dare il meglio di se stessi, nel caso di Neville conduce solo ad una probabile ulteriore insicurezza del ragazzo.
Comunque non avendo indizi sufficienti per affermare che il comportamento del docente accusato abbia traumatizzato gravemente l'allievo, lascerei cadere questa accusa, limitandomi a definire Severus Snape un pedagogista poco competente (almeno in questo caso delicato).
Aggiungo che confido nella fiducia che il preside pone nel docente accusato, se Albus appoggia i modi di insegnamento del professore direi che la situazione non sia allarmante. Ricordiamoci che Albus mostra particolare attenzione al benessere dei ragazzi, e lo ha dimostrato discordando ad esempio sulla presenza dei Dissennatori ad Hogwarts o quella della Umbridge (che secondo me é molto piu' crudele di Snape, chiedete al povero Harry, e a lei nessuno ha fatto il processo :P ).

Anche se non é una scusante, sappiamo come sia stato trattato Snape-Snivellus in gioventu'. Pretendere che quel giovane ora si dimostri paziente, affettuoso e gentile sarebbe un po' troppo...



Per chi é interessato, aggiungo come Wikipedia definisce la pedagogia:

La pedagogia è la scienza che studia i processi educativi o se si preferisce l'evento educativo - come dice Piero Bertolini - nella duplice accezione di trasmissione e trasformazione culturale, e la qualità delle relazioni interpersonali che le rende possibili.

La pedagogia si occupa, in particolare, degli aspetti di fondo, ovvero degli indirizzi educativi, dei valori, degli obiettivi perseguiti.

Il termine deriva dal greco παιδαγογια, da παιδος (paidos) « il bambino » e αγω « guidare, condurre, accompagnare ». Nell'antichità, il pedagogo era uno schiavo che accompagnava il bambino a scuola, portandogli il materiale, facendogli pure ripetere le lezioni e seguendolo nell'esecuzione dei compiti.

N.d.a. ve lo immaginate, Snape, a fare il galoppino di Neville?! Ma dico, siamo impazziti?!?! :angry:

Come afferma Cesare Scurati, la pedagogia è "la lettura della realtà sotto il profilo dell'educazione" e al tempo stesso, come sostiene Fausto Telleri, è il tentativo di progettare e realizzare un possibile mondo migliore. Il destinatario della pedagogia è innanzitutto il bambino, ma oggi si avverte anche la necessità che la scienza dell'educazione si occupi sia degli adulti (si parlerà allora di andragogia) sia degli anziani (si parlerà di geragogia).


 
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Shanimaya
view post Posted on 13/1/2010, 19:18




Interessantissima questa discussione! Anche se è un po' vecchia, spero di poter intervenire lo stesso.

Riguardo il comportamento di Severus Piton nei riguardi di Neville, sono anch'io d'accordo nel dire che si tratta di un caso in cui un professore cerca di spronare un allievo a dare il meglio di sé.
Non vedo violenza, né prevaricazione, assolutamente.

Credo che utilizzi una sorta di “rinforzo negativo” atto proprio a svegliare gli allievi, del tipo “Se sbagli ti bastono” o metto in gioco la vita del tuo rospo, così sicuramente la prossima volta farai più attenzione.
Sono d’accordissimo con *Peeves* riguardo a ciò che dice sulla pedagogia; se torniamo con la mente al nostro periodo scolastico, o se ci siamo immersi fino al collo, ci appare chiaro che vi sono alcuni allievi che se scrollati a dovere tirano fuori tutto ciò che hanno, come per esempio Harry.

Ve ne sono però altri più insicuri, per carattere o per educazione familiare, per i quali una sgridata ha il potere di paralizzare completamente il cervello e far entrare in panico, e questo è proprio il caso di Neville; per questi ultimi, un "bravo" detto a mezza voce spesso è la migliore delle scrollate; con loro, funziona dunque di più il “rinforzo positivo” ovvero “se fai bene ti premio” dicendoti che vai bene e incoraggiandoti ad andare avanti.
Inoltre, il compito di un insegnante non è solo spiegare, ma soprattutto esporre i concetti in modo che i suoi allievi capiscano. Tutti noi sicuramente ricorderemo o abbiamo un professore che ci piaceva più di altri perchè sapeva spiegare bene, ovvero rendeva facili e comprensibili anche i concetti più difficili; in poche parole, se Neville si impegna ma non riesce, non è solo perchè è uno "zuccone", ma perchè dall'altra parte non riceve spiegazioni che possano rendergli più facile capire.
Forse è più lento a comprendere dei suoi compagni, ma ha diritto come tutti gli altri a ricevere spiegazioni chiare e immediate.

Credo che Severus abbia solamente poca pazienza, ma mai violenza; altrimenti sarebbe stato cacciato a calci dalla scuola da un bel pezzo. Le scrollate sono semplicemente il suo modo di insegnare.


Riguardo il comportamento del Professor Lupin con il Professor Piton a proposito della vicenda di Neville e del Molliccio, sinceramente non riesco a scorgere prove oggettive che attestino che il comportamento del primo sia da considerarsi dispregiativo nei confronti del secondo.

Non è stato Lupin a suggerire a Neville che la sua paura più grande è il Professor Piton, ma è stato il ragazzo ad affermarlo; e non è colpa di Lupin se la caratteristica dei Mollicci è quella di assumere la forma delle paure più profonde di chi hanno davanti, e l’unico modo per sconfiggerlo sono le risate; sono fatti così, che ci vogliamo fare?
Molto probabilmente se mi trovassi davanti un Molliccio, questo assumerebbe la forma di un ragno peloso, o peggio di un cliente insoddisfatto che spalanca la porta del negozio mio e di Ailinen sbraitando: “Signorina!!! Mi ha venduto una cartuccia che non fuziona!!!”
Ma non sarebbe colpa di nessuno; anzi, forse sarebbe mia, perché è la mia paura, e il Molliccio dunque ci va a nozze.

Remus Lupin, come metodo d’insegnamento utilizza evidentemente quel rinforzo positivo di cui scrivevo prima, che funziona a meraviglia con le persone timide come Neville, che hanno bisogno di essere rassicurate.
E’ il suo modo di insegnare, e produce buoni frutti tanto quanto le scrollate di Severus.
Anzi, è scientificamente provato che il rinforzo positivo produce maggiori risultati di quello negativo, ma non è questo il luogo in cui parlarne.

In quel momento Neville aveva bisogno di capire come sconfiggere il Molliccio, e il Professor Lupin gli ha detto come farlo partendo proprio da una paura del ragazzo; approccio pratico ed efficace, tanto efficace che sappiamo tutti come va a finire.
Sinceramente ci vedo zelo nell’insegnamento, e un po' di ironia; ma nessun tentativo di umiliazione.

Vorrei segnalare un link a Wikipedia dove si tratta nello specifico di Apprendimento, con riferimenti a rinforzo positivo o negativo, nel caso in cui fossi stata una frana a spiegarmi; ma non ho capito se posso farlo... domando, e se posso lo inserisco.



Modificato per aggiungere:

Ecco il link all'articolo di Wikipedia che parla di apprendimento e rinforzo positivo e negativo:

Apprendimento


Edited by Shanimaya - 13/1/2010, 19:34
 
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view post Posted on 13/1/2010, 22:54
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CITAZIONE (Shanimaya @ 13/1/2010, 19:18)
Interessantissima questa discussione! Anche se è un po' vecchia, spero di poter intervenire lo stesso.

Certamente sì! :)
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 11/5/2010, 11:00




Pur sapendo che sono i risultati quelli che contano, mi permetto di dire che, comunque, il comportamento tenuto dal professor Piton nei confronti di Neville aveva un margine di fallimento piuttosto alto. In pratica, cercando di "spronarlo" come sopra riportato, avrebbe potuto ottenere l'effetto contrario, cioè di traumatizzare ancora di più il ragazzino, invece di renderlo migliore come di fatto è diventato.
E' chiaro che il mio discorso è un what if molto banale, in quanto non verificatosi, però il ragionamento non è sbagliato, e non venitemi a dire che Piton sapeva di ottenere ciò che ha ottenuto fin dall'inizio. Ha corso un rischio, uno dei tanti, calcolando, evidentemente, che un risultato positivo sarebbe stato più probabile di uno negativo.

Tornando a "qualche paiolo più indietro":

CITAZIONE
…Qualche paiolo più in là, Neville era nei guai. Le lezioni di Pozioni gettavano sempre Neville nel panico; era la materia in cui andava peggio, e il terrore che gli incuteva il professor Piton non faceva che peggiorare le cose. La sua pozione, che sarebbe dovuta essere di uno splendente verde acido, era diventata...
"Arancione, Paciock" disse Piton, pescandone un po' con il mestolo e facendola colare di nuovo nel calderone, in modo che tutti vedessero. "Arancione. Dimmi, ragazzo, non ti entra proprio niente in quel testone? Non mi hai sentito quando ho detto che bastava una sola milza di gatto? Non ho detto che bastava una spruzzata di succo di sanguisuga? Che cosa devo fare perché tu capisca, Paciock?"
Neville era rosso e tremava tutto. Sembrava sul punto di piangere."La prego, professore" disse Hermione, "per favore, mi permetta di aiutare Neville a sistemare le cose..."
"Non ricordo di averti chiesto di esibirti, signorina Granger" disse Piton gelido, e Hermione diventò rossa come Neville. "Paciock, alla fine della lezione daremo un po' della pozione al tuo rospo e staremo a vedere che cosa succede. Forse così imparerai a fare le cose per bene".
Piton si allontanò, lasciando Neville senza fiato per la paura.
"Aiutami!" gemette il ragazzo, rivolto a Hermione.

In questo caso Severus pone Neville al centro dell'attenzione, mettendolo di fronte a tutti i presenti come l'impedito della situazione, mettendo deliberatamente a rischio la vita del suo animaletto domestico.
Ma la mia domanda è: Severus sapeva che Hermione avrebbe aiutato Neville? Io credo di no e se il rospo di Neville fosse morto un altro trauma si sarebbe assommato al precedente (molto più grave) e l'unico responsabile della goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato proprio Piton.
Non la definiamo violenza psicologica? Io la definirei proprio così. Ok, qui direi che vale il detto "il fine giustifica i mezzi", ma è chiaro che un modus operandi del genere, non sarà efficacie su chiunque. Solo chi alla fine è abbastanza forte riesce a tirare fuori quella forza nascosta. Un altro, al posto di Neville, oppure anche Neville stesso, se le cose non fossero andate come sono andate, non ce l'avrebbe mai fatta.
Ma torno a dire che sono i risultati quelli che parlano. Pertanto questa disquisizione è stata unicamente un ragionamento ad alta voce, volta però a sottolineare che comunque l'atteggiamento di Severus nei confronti di Neville è stato molto rischioso.
 
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view post Posted on 13/5/2010, 19:55
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umm..mah..Spronare...si forse. Di certo prova soddisfazione in quello che fa e direi che in fondo fa bene. Pozioni, come dice bene lui, non è qualcosa che possono fare tutti. Non è come un semplice sventolio di bacchetta, roba che anche il mago più imbranato può fare. No, pozioni è chimica. Bisogna essere appassionati. Devi concentrarti, pesare le giuste dosi di reagenti, seguire la metodica alla lettera, seguire i tempi e mescolare quando serve. E' una materia che insegna intrinsecamente la disciplina. Se vuoi ottenere il risultato devi seguire il regolamento ( in questo caso le istruzioni), essere paziente, essere concentrato e soprattutto devi dedicare tutte le tue energie. Non è un lavoro di gruppo in mezzo a chiacchiericci e i pressapochisti fannulloni avranno vita difficile in una materia del genere. Non è un caso che Hermione sia l'unica del trio ad essere eccellenti in questa materia. I pressapochisti come Ron e Harry non ci arrivano, figurarsi un insicuro combinaguai come Paciock.
A me fanno letteralmente inca**are i ragazzini che prendono così alla leggere questa materia perchè, come ho già detto, io e Piton siamo "colleghi di lavoro". So cosa può provare lui nel vedere tanti decerebrati al "lavoro" perchè probabilmente è quello che proverei io se fossi al suo posto.
Per me fa benissimo a trattare male Paciock e anche gli altri e dubito che il suo sia un tentativo di far reagire Neville.
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 13/5/2010, 21:32




CITAZIONE (Sev the brave @ 13/5/2010, 20:55)
I pressapochisti come Ron e Harry non ci arrivano, figurarsi un insicuro combinaguai come Paciock.
A me fanno letteralmente inca**are i ragazzini che prendono così alla leggere questa materia perchè, come ho già detto, io e Piton siamo "colleghi di lavoro". So cosa può provare lui nel vedere tanti decerebrati al "lavoro" perchè probabilmente è quello che proverei io se fossi al suo posto.
Per me fa benissimo a trattare male Paciock e anche gli altri e dubito che il suo sia un tentativo di far reagire Neville.

Tenendo buona la teoria del "spronare", che non è confermata da niente e nessuno, in ogni caso il suo metodo, secondo me, è eccessivo.
Sono d'accordo che esistono i pressappochisti come Ron e Harry, ma su Neville non sono per niente d'accordo. Alla fine il protrarsi di umiliazioni e di metodi molto severi con lui l'hanno portato a vivere malissimo le ore di pozioni, di fatto il molliccio che esce dall'armadio, la sua paura più grande, in quel momento viene focalizzata proprio sulla figura di Piton, quello che lui vede come il suo "aguzzino".
E non è che Piton fa così solo con lui, quindi non è un "prendere di mira", ma adotta quest'atteggiamento praticamente con tutti. E si diverte anche nel farlo, basta notare lo scintillio degli occhi non appena inquadra "il fortunato vincitore".

Ok, poi "la vita là fuori è dura" però il suo mi sembra spesso uno sfogo ingiusto per ciò che a lui stesso capitò in passato coi malandrini. E il paradosso è che lui facilita la vita ai veri bulletti e se la prende con chi, invece, era proprio come lui.
 
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view post Posted on 14/5/2010, 11:18
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Lasciamo perdere i favoritismi verso i serpeverde perchè su quello Severus pecca spudoratamente. Draco e soci li avrei presi a calci nel sedere per sette anni di fila, ma è anche ovvio che in questo caso Severus deve "recitare" la parte dell'ex mangiamorte fedele alla causa serpeverde :lol:
Severus se la prende con tutti i suoi studenti perchè è bastardo. In realtà io credo che il vero errore sia stato mettere una materia come pozioni obbligatoria per tutti. Mi spiego, è lo stesso Severus che alla prima lezione fa notare come questa sia una materia per pochi eletti, e non potrebbe essere altrimenti visto che in pochi riescono a spuntarla in pozioni. Sarebbe stato più sensato invece far scegliere quella materia solo per chi ne aveva la capacità. A pensarci bene poi cosa potrebbe mai servire in un futuro un mago che ha seguito le lezioni ma non sa neanche cos'è un bezoar? L'infarinatura generale da sola non serve a niente in una materia così pratica.
Sugli studenti poi prendi sempre la mitica Hermione come esempio. Quante volte l'ha presa in giro? Quante volte è stata "umiliata" da Severus? Eppure Piton non l'ha mai penalizzata sul piano scolastico. I suoi voti erano sempre alti, giusto? Questo perchè se il caratteraccio di Severus è un dato di fatto, lo anche la sua correttezza (escludendo sempre i serpeverde e Harry anche se nel suo caso io avrei fatto di peggio). Harry e Ron prendevano il loro bel Troll perchè o copiavano i compiti da Hermione o perchè erano incapaci di eseguire pozioni.
Anche Harry era uno dei bersagli preferiti di Severus anche se per altri motivi, ma di certo non ha mai avuto il terrore di Piton.
Neville fa pena perchè è quello che subisce sempre in ogni situazione. E' però un problema suo e non di Severus. E' ovvio che tutti si schierino dalla parte di Paciock perchè Piton lo intimidisce palesemente, ma questo perchè non sa reagire. Per molti versi mi ricorda quell'insulso di Codaliscia: un ragazzino sfigato un po' incapace che sta insieme agli amici solo perchè è un debole. Fortunatamente Neville è cresciuto, ma se la Rowling non avesse mostrato nel settimo libro questo nuovo Neville combattivo e addirittura determinante per la distruzione di Voldemort, io oggi avrei di lui la stessa opinione che ho di codaliscia.
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/5/2010, 12:04




CITAZIONE (Sev the brave @ 14/5/2010, 12:18)
Severus se la prende con tutti i suoi studenti perchè è bastardo. In realtà io credo che il vero errore sia stato mettere una materia come pozioni obbligatoria per tutti. Mi spiego, è lo stesso Severus che alla prima lezione fa notare come questa sia una materia per pochi eletti, e non potrebbe essere altrimenti visto che in pochi riescono a spuntarla in pozioni. Sarebbe stato più sensato invece far scegliere quella materia solo per chi ne aveva la capacità. A pensarci bene poi cosa potrebbe mai servire in un futuro un mago che ha seguito le lezioni ma non sa neanche cos'è un bezoar? L'infarinatura generale da sola non serve a niente in una materia così pratica.

Su questo non sono molto d'accordo. Per una materia del genere, ok, c'è chi ha "talento" se vuoi, e non fa più di tanta fatica a mettere insieme ingredienti, giri orari e antiorari e miscele tossiche, poi c'è chi è "normale", banalmente nella media, e chi fa una fatica tremenda. Direi che all'interno di una classe questa condizione di "alti e bassi" è più che normale. Ma quello che domando è: se uno non ci prova come fa a sapere che non ce la farà? E se comunque ha delle difficoltà, perchè non può superarle e riuscire? Certo, se prendi come esempio due fancazzisti come Ron e Harry, l'impegno serio non lo vedrai mai, anche se le capacità probabilmente ci sono.
Uno come Neville è un caso a sè: è talmente insicuro da non riuscire e il terrorismo psicologico che Piton esercita su di lui non gli è certo d'aiuto. La pratica si affina con la pratica, appunto.
E' lo stesso ragionamento di uno sport: se hai talento, non fai nessuna fatica. E' una cosa innata.
Se non lo hai e fai fatica, più ti alleni più avrai la possibilità di farcela.
E, altra cosa, una materia piace se chi la insegna te la fa piacere. Io odiavo chimica con tutta me stessa e il primo professore che ho avuto spiegava come mangiava. Poi ne subentrò un altro che mi fece letteralmente amare la materia. Metodo di insegnamento diverso, e quello che ho appreso con lui, non lo dimenticherò mai.

CITAZIONE
Sugli studenti poi prendi sempre la mitica Hermione come esempio. Quante volte l'ha presa in giro? Quante volte è stata "umiliata" da Severus? Eppure Piton non l'ha mai penalizzata sul piano scolastico. I suoi voti erano sempre alti, giusto? Questo perchè se il caratteraccio di Severus è un dato di fatto, lo anche la sua correttezza (escludendo sempre i serpeverde e Harry anche se nel suo caso io avrei fatto di peggio). Harry e Ron prendevano il loro bel Troll perchè o copiavano i compiti da Hermione o perchè erano incapaci di eseguire pozioni.
Anche Harry era uno dei bersagli preferiti di Severus anche se per altri motivi, ma di certo non ha mai avuto il terrore di Piton.

Hermione è la classica secchia, con un rendimento alto costante, alla quale è impossibile dare una valutazione negativa. La prassi di solito è questa: prende sempre voti alti per il primo mese, e, a lungo andare il professore, avendo inquadrato il soggetto, tende a dare voti alti anche "sulla fiducia".
Quindi, prendendola per i fondelli o meno, Hermione ha un tale bagaglio culturale che la rende scolasticamente inespugnabile. Non ha quel punto debole. Infatti Piton riesce a prenderla per i fondelli solo le rare volte che sbaglia, come quando si mette a leggere la gazzetta sotto al banco, o quando si trova in difficoltà.
A livello professionale Severus non è mai scorretto e non ho mai dubitato della sua correttezza.
Ma a livello personale, sì, a volte è molto scorretto, soprattutto praticando dell'ironia cattiva quando una persona è realmente in difficoltà (episodio in cui a Herm vengono 2 dentoni da coniglio. Non mi ricordo libro, pagina e virgole, ma ho presente la scena e la il dito girato nella piaga da Piton)

CITAZIONE
Neville fa pena perchè è quello che subisce sempre in ogni situazione. E' però un problema suo e non di Severus. E' ovvio che tutti si schierino dalla parte di Paciock perchè Piton lo intimidisce palesemente, ma questo perchè non sa reagire. Per molti versi mi ricorda quell'insulso di Codaliscia: un ragazzino sfigato un po' incapace che sta insieme agli amici solo perchè è un debole. Fortunatamente Neville è cresciuto, ma se la Rowling non avesse mostrato nel settimo libro questo nuovo Neville combattivo e addirittura determinante per la distruzione di Voldemort, io oggi avrei di lui la stessa opinione che ho di codaliscia.

Sia chiaro che NON sto difendendo Neville (al posto di Piton io l'avrei completamente ignorato. C'è un motivo se non farò MAI l'insegnante) ma sto valutando se Severus esercitava su di lui una qualche forma di violenza psicologica. L'unica risposta che posso dare, valutando tutto ciò, è sì.
Sul paragone con Codaliscia non ho nulla da dire, se non che codaliscia è un viscidone ributtante, mentre Neville è solo (inizialmente) un ragazzino insicuro e timido.
 
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view post Posted on 14/5/2010, 17:41
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Io non la vedo così. Pozioni è una materia del "tutto o niente". Solo la pozione perfetta è quella efficace, mentre le altre no. Se a livello didattico è interessante imparare una simile materia, dal punto di vista pratico è altamente selettiva. Ciò che io non capisco è come si possa dare una sufficienza per una pozione che ha per esempio 5 ingredienti giusti su sette! In chimica l'aggiunta di un ingrediente diverso, in quantità diverse o eseguito in modo diverso non dà origine alla stessa soluzione. Se io voglio sintetizzare l'aspirina ma mi dimentico di far evaporare su rotavapor la soluzione in cui è disciolto il mio principio arrivo (l'acido acetilsalicilico), io non ottengo l'aspirina, ma una soluzione che sconsiglierei di bere, nonostante nella soluzione stessa ci sia disciolto il principio attivo che mi interessa. Capisci? E' sbagliato secondo me già il modo di valutare, perchè un conto è creare una pozione che magari non è pura al 100% ma al 98% e sai che comunque funzionerà bene, mentre una pura al 50% non la bevi neanche sotto fustigazione. I margini di miglioramento non li vedo in uno che prende la sufficienza, perchè ottenere un risultato che è ben lontano dal vero obiettivo (pozione distillata al 100%), indica che sono tante le cose che hai tralasciato e quindi è segno di pressapochismo.

Su Herm avrei da dire che durante le lezioni di divinazione non è certo stata così brillante come in pozioni. Anzi, se l'è presa piuttosto male quando la Cooman le ha dato della zitella (o qualcosa del genere..non ricordo più). Io deduco quindi che pozioni sia una delle materie che considera interessanti e quindi si impegna indipendentemente da quello che Piton le dice, mentre per divinazione non ci mette neanche l'impegno e difatti l'abbandona.
Neville fa esattamente la stessa cosa. E' un genietto in erbologia mentre è una sega in pozioni. ma è un problema suo non di Piton, visto che il trattamento che riserva ai suoi studenti, per quanto possa essere discutibile, è comunque lo stesso.
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/5/2010, 18:43




CITAZIONE (Sev the brave @ 14/5/2010, 18:41)
Io non la vedo così. Pozioni è una materia del "tutto o niente". Solo la pozione perfetta è quella efficace, mentre le altre no. Se a livello didattico è interessante imparare una simile materia, dal punto di vista pratico è altamente selettiva. Ciò che io non capisco è come si possa dare una sufficienza per una pozione che ha per esempio 5 ingredienti giusti su sette! In chimica l'aggiunta di un ingrediente diverso, in quantità diverse o eseguito in modo diverso non dà origine alla stessa soluzione. Se io voglio sintetizzare l'aspirina ma mi dimentico di far evaporare su rotavapor la soluzione in cui è disciolto il mio principio arrivo (l'acido acetilsalicilico), io non ottengo l'aspirina, ma una soluzione che sconsiglierei di bere, nonostante nella soluzione stessa ci sia disciolto il principio attivo che mi interessa. Capisci? E' sbagliato secondo me già il modo di valutare, perchè un conto è creare una pozione che magari non è pura al 100% ma al 98% e sai che comunque funzionerà bene, mentre una pura al 50% non la bevi neanche sotto fustigazione. I margini di miglioramento non li vedo in uno che prende la sufficienza, perchè ottenere un risultato che è ben lontano dal vero obiettivo (pozione distillata al 100%), indica che sono tante le cose che hai tralasciato e quindi è segno di pressapochismo.

Ma porca cipolla, Pistilla, i ragazzini son lì per imparare, non nascono Einstein appena gli ficchi tra le mani una rapa, un mestolo e un calderone!
Poi, ok, alla fine dell'anno non ci saranno 24 pozionisti su 24, per dire, ma 3 su 24, mentre tutti gli altri si daranno all'ippica. Però non puoi tagliare le gambe a tutti perchè non hai la perfezione assoluta. Ognuno fa quel che può e, certo, se ti trovi un Harry che scopiazza dal libro del Principe o Ron che fa casino durante le lezioni, sono anch'io dell'idea di metterli in riga.
Poi, per quel che mi ricordo, nei libri preparare le pozioni è un vero casino. La stessa Hermione, durante la preparazione della felix felicis alla fine fa una sbrodaglia putrescente, mentre, di solito, le sue pozioni, bene o male, risultavano perfette. (poi ok, ti arriva Potter col libro del Principe e alè! Capolavoro! Ma lì son brava anch'io, e che cavolo!)

CITAZIONE
Su Herm avrei da dire che durante le lezioni di divinazione non è certo stata così brillante come in pozioni. Anzi, se l'è presa piuttosto male quando la Cooman le ha dato della zitella (o qualcosa del genere..non ricordo più). Io deduco quindi che pozioni sia una delle materie che considera interessanti e quindi si impegna indipendentemente da quello che Piton le dice, mentre per divinazione non ci mette neanche l'impegno e difatti l'abbandona.
Neville fa esattamente la stessa cosa. E' un genietto in erbologia mentre è una sega in pozioni. ma è un problema suo non di Piton, visto che il trattamento che riserva ai suoi studenti, per quanto possa essere discutibile, è comunque lo stesso.

Divinazione direi che è un pessimo esempio perchè è una materia veramente particolare e non raffrontabile con altre (o con materie realmente esistenti.) Alla fine è una cosa in cui o ci credi o non ci credi. Nemmeno io ci crederei (e mi finirebbe pure la palla di vetro su un piede!) e di conseguenza prenderei molto poco sul serio la "materia". Però c'è da dire che Herm ci ha provato e in risposta si è sentita dire "ah ma non capisci un accidente. Povera ragazza". Cacchio, si offenderebbe Giobbe!
Pozioni è diversa: forse non puoi raggiungere la perfezione ma ci puoi andare vicino, certo, se ti impegni e ti fai un culo a capanna. Se il professore, poi, la materia non te la fa piacere e in attività pratiche sei un po' unable, la perfezione la vedi come un cieco vede in una notte di nebbia.
 
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view post Posted on 14/5/2010, 20:08
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Ho capitooooooooooooooooooooooooooooooo!! :lol: Ti posso far passare magari i primi mesi di insegnamento giusto per introdurre la materia, ma caxxarola 5 anni di fila per arrivare a quei cavolo di gufo e capire finalmente che pozioni NON è la tua materia preferita mi sembra davvero un affronto..per Severus ovviamente!!!!
Su Herm direi nvece che è la stessa cosa. Anche per divinazione devi essere "portato". Ammetto che è una materia bislacca e che fa a pugni con la mia mentalità, ma in fondo anche in questa materia solo in pochi possono vedere attraverso una sfera di cristallo -_- o interpretare le foglie del tè -_-. Solo chi ne è capace perchè ha particolari affinità con la materia. Certo, in questo caso c'è la Cooman che come insegnante è improponibile, ma se ci fosse un insegnante serio al suo posto, credo che il discorso sarebbe lo stesso. Anche qui infatti non basta studiare e sventolare la bacchetta.
Forse ricordo male io, ma a me pare di ricordare che Hermione aveva già dei forti pregiudizi fin dall'inizio su divinazione e non mi pare che le dedicasse tanto tempo (mai quanto rune antiche :lol: ).
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 14/5/2010, 21:08




CITAZIONE (Sev the brave @ 14/5/2010, 21:08)
Ho capitooooooooooooooooooooooooooooooo!! :lol: Ti posso far passare magari i primi mesi di insegnamento giusto per introdurre la materia, ma caxxarola 5 anni di fila per arrivare a quei cavolo di gufo e capire finalmente che pozioni NON è la tua materia preferita mi sembra davvero un affronto..per Severus ovviamente!!!!
Su Herm direi nvece che è la stessa cosa. Anche per divinazione devi essere "portato". Ammetto che è una materia bislacca e che fa a pugni con la mia mentalità, ma in fondo anche in questa materia solo in pochi possono vedere attraverso una sfera di cristallo -_- o interpretare le foglie del tè -_-. Solo chi ne è capace perchè ha particolari affinità con la materia. Certo, in questo caso c'è la Cooman che come insegnante è improponibile, ma se ci fosse un insegnante serio al suo posto, credo che il discorso sarebbe lo stesso. Anche qui infatti non basta studiare e sventolare la bacchetta.
Forse ricordo male io, ma a me pare di ricordare che Hermione aveva già dei forti pregiudizi fin dall'inizio su divinazione e non mi pare che le dedicasse tanto tempo (mai quanto rune antiche :lol: ).

Premesso che sono felicissima di non aver avuto un'insegnante come te :P (mi avresti ucciso quando ho fatto esplodere il thermos di vetro a chimica :lol: ) ma hai detto tu che Pozioni era una materia obbligatoria. La strategia, almeno dalle mie parti, è che se una materia ce l'hai per forza per tutti quegli anni, non ti piace o fai fatica nella pratica (esempio eclatante: matematica!) la cosa a cui aspiri è la sufficienza.
Certo, nel mondo della magia c'è vivamente da augurarsi che uno come Ron non esca e si metta ad aprire un negozio di pozioni (farebbe una splendida carriera di serial killer) ma opti per altro (esisterà l'operatore ecologico nel mondo magico? :huh: ).
E, tornando al metodo di insegnamento, in ogni caso la costanza ci vuole sia da parte dello studente che del professore.

Facciamo un esempio pratico: hai mai provato a insegnare qualcosa a un cane? Tipo a non entrare in casa tua.
E' drammatico, ti fa saltare i nervi e non puoi farteli saltare perchè sai perfettamente che dall'altra parte c'è un esserino che non capisce la tua lingua, pensa che sei scema e sinceramente non capisce perchè ti alteri così tanto.
Ci vuole costanza. Ripetendo e mettendo in pratica quel determinato comando, alla fine l'insegnante la spunta e il cane impara a NON entrare in casa (anche se in compenso ti lascerà animaletti morti sulle pantofole la mattina in ripicca, ma pace...).
Esempio banale, perchè l'essere umano è molto più complesso del cane.

Torniamo a Neville. Il metodo di Piton è profondamente sbagliato, a mio modo di vedere, e il suo bistrattarlo non fa che peggiorare la situazione. Non capisce al volo gli ingredienti? Sbaglia qualcosa? Cavolo! Non ha ucciso qualcuno! Ti cade una palla della corona se ripeti come fare?
No, Severus, da questo punto di vista, poteva essere sì un insegnante, ma non per tutti. Non per uno studente come Neville.
 
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36 replies since 23/1/2007, 13:30   1857 views
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