Il Calderone di Severus

L'angolo del Re dell'Horror: Stephen King!

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view post Posted on 17/6/2012, 13:42
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Pozionista provetto

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Su Badtaste, ho trovato questo interessante articoletto sul Re :D , un ottimo modo per districarsi nei meandri dei suoi romanzi :P


L'universo narrativo di Stephen King in un infografico



Forse su internet vi sarà capitato d'imbattervi in un meme dedicato a Stephen King in cui, sotto la foto dello scrittore di Bangor, compare la scritta:

Stephen King. Ha scritto un romanzo di 1200 pagine mentre voi leggevate questa didascalia.

Se non l'avete mai visto, ve lo facciamo vedere qua sotto:

memeking



Appropriata, considerata l'incredibile produttività dell'autore statunitense. Molte sue opere, come i suoi "fedeli lettori" ben sanno, sono ambientate nel suo stato d'origine, il Maine appunto, in città come Castle Rock o Derry che sono, però, frutto della sua immaginazione; diversi personaggi nati dalla sua penna ricompaiono, in un modo o nell'altro, in più romanzi.

Cercare di sbrogliare questa matassa non è facile, ma grazie all'infografico che vi proponiamo qua sotto potrete avere sott'occhio tutti i vari collegamenti fra le varie località e i vari protagonisti dei suoi romanzi e racconti, molti dei quali diventati film per il cinema o la tv (e di qualche giorno fa la notizia di un adattamento cinematografico in due parti di It (n.d.A. lo avevo accennato QUI (l'ultima news del post)), che verrà prodotto dalla Warner Bros.).

sk-fc




 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 17/6/2012, 14:31




L'idea bella e interessante, ma chi l'ha fatto sto coso?
C'è scritto DELORES Claiborne e Pet Semetery O_O
 
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view post Posted on 17/6/2012, 14:39
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Pozionista provetto

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CITAZIONE (halfbloodprincess78 @ 17/6/2012, 15:31) 
L'idea bella e interessante, ma chi l'ha fatto sto coso?
C'è scritto DELORES Claiborne e Pet Semetery O_O

Sì, ci sono delle sviste assurde, infatti l'idea è carina, ma poteva pure controllare bene i nomi :woot:
L'ha fatto questa tizia nel suo blog più famoso d'australia, bah :woot:
Molti glieli hanno fatti notare e lei dice che ha corretto, ma a me non sembrano corretti :blink:


Comunque stavo scorrendo la liste delle sue opere e ho fatto la bellissima scoperta che me ne mancano un bel po' e quelli che ho letto me li ricordo appena :orrible: li ho letti un sacco di tempo fa e avevo già in mente di mettermi lì e rileggermeli diligentemente.
Mi ricordo cose qua e là, per cui mi riservo di tornare appena me li rileggo, salvo quello che mi viene in mente XD

Vediamo quali ho letto

Romanzi:
Carrie
Le notti di Salem
Shining
L'ombra dello scorpione
La zona morta

L'incendiaria (questo non mi ricordo :blink:)
Cujo
Christine. La macchina infernale
Pet Sematary

Il talismano
Unico indizio: la luna piena
It
Gli occhi del drago
Misery
Le creature del buio
La metà oscura
Cose preziose
Dolores Claiborne

Il gioco di Gerald
Insomnia
Rose Madder
Il miglio verde
Desperation
Mucchio d'ossa
Cuori in Atlantide
La tempesta del secolo
La bambina che amava Tom Gordon
L'acchiappasogni
La casa del buio

Buick 8
Colorado Kid
Cell
La storia di Lisey
Duma Key
The Dome
22/11/'63

(Richard Bachman)
Ossessione
La lunga marcia

Uscita per l'inferno
L'uomo in fuga
L'occhio del male

I vendicatori
Blaze

Racconti:
A volte ritornano
Stagioni diverse
Scheletri
Quattro dopo mezzanotte
Incubi & deliri
Six Stories
Tutto è fatidico
Al crepuscolo
Stephen King Goes to the Movies (ma superficialmente che lo avevo rubazzato ad un amico XD)
Blockade Billy (Blockade Billy) - non ancora pubblicato in Italia
Notte buia, niente stelle

E ovviamente mi manca tutta La Torre Nera.
Sono un macello e ho una lista infinita :cry:


Edited by Severus Ikari - 17/6/2012, 16:00
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 17/6/2012, 14:52




CITAZIONE (Severus Ikari @ 17/6/2012, 15:39) 
Molti glieli hanno fatti notare e lei dice che ha corretto, ma a me non sembrano corretti :blink: [/color]

Meno male che ha corretto! :woot:
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 17/6/2012, 21:02




Delores Clairborne? E' il nuovo romanzo di King? :lol:
Non che la mappozza serva a molto visto che lui ha scritto un valangone di roba, ma comunque l'apprezziamo (soprattutto visto che la sciuretta l'ha corretta :lol: )

Amicozza, io ti consiglio Cujo da leggere e 22/11/63, che sto finendo di leggere dietro suggerimento di Cla e mi sembra di aver ritrovato il vecchio King che mi piaceva :woot:

L'incendiaria era un altro bel libro, se avrò occasione lo riprenderò in mano e poi ti farò una recensione, così magari decidi di rispolverarlo anche tu ;)

 
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view post Posted on 18/6/2012, 16:42
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:lol: Sì, nuovo nuovo, appena uscito in libreria :lol:
E meno male che l'ha corretta, perchè non mi immagino com'era la versione originale :orrible:

Perfetto, allora mi segno Cujo e 22/11/63, e appena capito in libreria me li raccatto e me li leggo, se poi l'ultimo finalmente ha in sè il vero King, allora non vedo l'ora di leggermelo :stupore:

Ok, allora per L'Incendiaria attendo tue news e nel frattempo rispolvero qualcos'altro (dovrei tornare dal mio "amico" e ri-rubarglieli :shifty:)
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/6/2012, 10:35




Per chi ci fosse rimasto male per il libro, perchè troppo pesante, consiglio il film di Insomnia con Al Pacino.

Ho scritto un breve commento QUI.
 
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view post Posted on 29/6/2012, 11:36
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Wow, grazie per la dritta Ale! In effetti il libro era pesante, e, anzi ho rimosso perfino la trama da tanto mi aveva annoiato. Non ricordo nemmeno di averlo finito o meno. ^_^ Mi procurerò il DVD: sono molto curiosa di vedere questo raro esempio di film meglio riuscito del libro da cui è tratto! :lol:
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 30/6/2012, 13:22




Allora, come ho già detto su LS nella sezione film, mea culpa, ma non ricordandomi assolutamente la trama del romanzo, ho preso per oro colato quello che mi era stato detto, cioè che il film era tratto dal romanzo di King, senza documentarmi.

La trama di Insomnia di King parla di tutt'altro, e quello cheho visto è quindi un film slegato dal suo libro.

Resta comunque un validissimo film da vedere :D
 
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view post Posted on 30/6/2012, 17:18
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Ok, Ale, grazie per la rettifichescion :P Vedrò senz'altro il film non appena riesco a cuccarlo, ma mi rileggerò anche il romanzo di King, perchè non me lo ricordo proprio più! ;)
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 1/7/2012, 11:27




Il romanzo io mi ricordo solo che l'ho piantato lì perchè era un vero mattone.
Infatti vedendo il film ho pensato "Cavolo, come son riusciti a migliorarlo!" XD

Sì, se riesci, guardalo, perchè ne vale la pena! ;)

Io adesso, finito Patterson, mi rimetto a leggere King, così posso lasciare un po' di recensioni ai suoi libri :D
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 8/7/2012, 21:13




Ho ripreso in mano questo romanzo perchè è stato ristampato da poco e visto che molti dei romanzi di King che possedevo sono andati persi nel tempo mi sto rifacendo l'intera collezione.
Cose Preziose è del 91 è l'ultimo romanzo con cui King saluta Castle Rock, la cittadina che già avevamo visitato ne La Zona Morta, Cujo e La Metà Oscura.

Cose Preziose (1991)


cose_preziose
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Tutto inizia con l'apertura di un un nuovo negozio dal nome ''Cose Preziose'' il proprietario è l'affascinante Leland Gaunt che pare avere qualcosa di speciale per ogni cittadino di Castle Rock:
qualcosa che desiderano più di ogni altra cosa al mondo.
In cambio il signor Gaunt chiede solo pochi spicci e uno ''scherzo'' ai danni di qualche altro cittadino.
Questi scherzi non tanto innocenti porteranno a un crescendo di violenza e omicidi fino alla distruzione della cittadina.
L'unico immune al fascino perverso del Signor Gaunt è lo sceriffo Alan Pangborn (che abbiamo già conosciuto ne La Metà Oscura) che non ha nulla da chiedere e che per questo il Signor Gaunt teme in quanto potrebbe scorgere il suo vero essere.
Lo sceriffo comincia ad interrogarsi sugli strani atti vandalici fino a giungere alla conclusione che abbiano a che fare con Leland Gaunt, quando quest'ultimo vende a Polly la fidanzata di Alan una collana misteriosa capace di curare l'artrite alle mani le cose infatti cominciano a prendere una piega diversa.
Alan Pangborn si rende conto che Leland Gaunt altri non è che il diavolo stesso che vaga di città in città seminando odio e morte per raccogliere anime.
Alla fine riuscirà a fermarlo ma non prima che mezza città venga distrutta insieme a gran parte dei suoi cittadini.
Nel romanzo sono molti i riferimenti ad altri romanzi di King, si parla infatti di una fatto successo anni prima in una fattoria fuori città (Cujo) e torna in scena Ace Merrill che abbiamo già incontrato nel racconto Il Corpo facente parte della raccolta Stagioni Diverse.
Leland Gaunt ha una macchina speciale che ''non sembra costruita da mani umane'' e questo mi rimanda a Christine.
Per King questo romanzo è il terzo racconto di una trilogia iniziata con La Metà Oscura e seguita da Il fotocane un breve racconto contenuto in Quattro dopo Mezzanotte, nel fotocane apprendiamo la sorte toccata allo zio di Ace Merril e di come il suo negozio fu distrutto.
Per finire con le ''curiosità kinghiane'' che lui semina a bizzeffe una sorta di Epilogo di Cose Preziose può essere considerato il racconto Ti prende a poco a poco contenuto nella raccolta Incubi e Deliri del 1993.
Cosa mi piace di questo romanzo?
Mi piace la capacità di King nel mostrare come il male quello più terribile e spaventoso sia dentro di noi più che nelle fattezze affascinanti che poi diventano ributtanti di un demone.
Mi piacerebbe dire che potrei essere lo Sceriffo Pangborn ma credo che mi comporterei di più come ogni singolo cittadino che entra nel negozio di Gaunt e compra della paccottaglia perchè assume le fattezze di ciò che più desiderano.
La storia in sè così riassunta può sembrare banale ma è bello leggere il modo intenso in cui l'autore racconta il delirio e la caduta di queste persone prima normalissime di fronte a qualcosa che gli sconvolge le vite.
Unica mancanza a mio avviso nel romanzo è quella che io chiamo ''la parte visiva di King'' adoro le sue descrizioni minuziose e qui sono ridotte al minimo indispensabile mentre mi sarebbe piaciuto poterlo ''vedere'' di più il romanzo oltre a leggerlo.
Comunque a me è piaciuto se qualcuno non l'ha letto è un romanzo che consiglio.
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 13/7/2012, 12:22




Bellissimo, "Cose Preziose", Cla. Mi è piaciuto il libro ma anche la recensione che hai fatto e mi hai fatto venir voglia di riprenderlo in mano.
Alan Pangborn, sì, me lo ricordavo nella Metà Oscura (altro bellissimo romanzo) ma me lo ricordo vagamente in questo libro.
Ho un vago retrogusto per il finale, che però non ricordo bene.
Devo proprio riprenderlo in mano, poi metterò un commentino anch'io! :D


Al momento sto facendo pausa-forzata da Patterson e mi sto leggendo "Ossessione" di King.
L'ho appena iniziato (e ammetto che l'attacco è bislacco XD Sembra un libro per malati di mente) ma aspetto di finirlo prima di emettere un giudizio.
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 24/7/2012, 09:10




ossessione



Allora, ho finito di leggere Ossessione e... no, non mi è piaciuto per niente.
Ero riuscita a trovare in libreria, usati, tutta la collana dei grandi tascabili della Bompiani di King (quelli col titolo in rilievo e colorato lucido) e, oltre a titoli che avevo già letto, ho beccato 2 novità. Una era Ossessione e l'altro Uscita per l'inferno, che sto leggendo ora.

L'inizio è già strano, e io l'ho letto senza aver sbirciato la trama, quindi la mia faccia è stata da subito O___O

Ho scoperto che questo è il primo dei libri che King ha pubblicato celandosi come Richard Bachman. La storia è molto diversa rispetto ai romanzi classici di King, a partire da elementi soprannaturali. Il romanzo rientra, infatti, a pieno titolo nel genere thriller. Infatti non ha proprio niente di horror!

Un ragazzo, Charlie Decker, entra a scuola armato, spara a due insegnanti e prende la classe in ostaggio.
Questo è il succo della trama, condita da tutti i pensieri strani, stranissimi del protagonista. Infatti, iniziando a leggere, mi sono detta "ma questa cosa è folle!".
Dal momento in cui prende in ostaggio la classe (con dentro in aula il cadavere di uno degli insegnanti freddati), comincia una lunga fase, fatta da flashback sulle precedenti esperienze di Charlie che fanno capire cosa ha passato nella scuola, e da momenti nei quali lui stesso obbliga i suoi ostaggi a rivelare segreti, anche imbarazzanti, e a “chiedere scusa” per i comportamenti poco corretti.

La prima cosa assurda è che nessuno dei compagni si ribella o cerca di fuggire (a parte uno). Stanno tutti lì imbambolati a parlare e a fare quello che dice Charlie, che, ok, è armato, ma molto spesso l'autore ci fa notare che punta la pistola verso se stesso, oppure dimentica di ricaricarla (spara qualche volta verso la polizia che tenta di farlo ragionare), cioè tutti episodi dove chiunque avrebbe potuto strappargliela di mano e neutralizzarlo.
Ma ciò non accade mai e, anzi, una ragazza chiede di andare in bagno, esce dalla classe e... poi torna in classe!!!

Dal momento in cui Charlie prende in ostaggio tutti comincia una folle "terapia di gruppo", dove tutti si mettono, a turno, a raccontare gli affari propri, il tutto con parecchi flash back del protagonista, rivolti alla sua infanzia o ai suoi anni precedenti.

Questo libro è fuori produzione per stesso volere di King per via dell'argomento trattato, quale pessimo esempio per qualunque ragazzino. Dopo alcune di queste stragi "scolastiche", all’autore fu chiesto di togliere il romanzo dalle librerie per paura di nuovi folli emuli. Lui accettò ma, come fece capire durante la prefazione di Blaze molti anni più tardi, non amava comunque questa storia e non gli dispiaceva che fosse ormai irreperibile.

Ho anche scoperto che il romanzo venne tolto dal commercio, perchè una copia del romanzo fu trovata in casa di un ragazzo che nel 1997 si rese protagonista di un episodio simile.
Indubbiamente eliminare un libro dagli scaffali non fa dimenticare a un ragazzo come usare una pistola, però questo libro di King, oggettivamente, in mani sbagliate, può portare a reputare giusto e corretto il comportamento di Charlie, completamente assecondato dai suoi compagni.

Ed è qui la maggiore assurdità della storia. Tutte le persone sequestrate da Charlie, ragazzi come lui, a parte uno che diventerà poi la "pecora nera" del gruppo giusto perchè continua a ricordare a tutti che Charlie ha "solo" ucciso 2 insegnanti e dato fuoco al suo armadietto (e mesi prima aveva picchiato quasi a morte un altro insegnante).
Folle, completamente folle. E per questo non mi è piaciuto, soprattutto perchè non sono MAI riuscita ad immedesimarmi nella mente distorta del protagonista.

Ma Charlie perchè è così? Perchè è impazzito? Semplice... perchè già da piccolo aveva seri problemi mentali, problemi che lui imputa a suo padre che, invece, appare ben altra cosa al lettore intelligente.
Sia chiaro il padre con lui non è il massimo come figura paterne e le sue reazioni sono troppo violente.
Però Charlie non viene aiutato nè dalla madre nè dal padre, questo è poco ma sicuro.

Vi cito un brano, un flash back di quando Charlie era piccolo:

CITAZIONE
In un giorno dell'autunno 1962 mi è venuto in mente di prendere a sassate le controfinestre che mio padre si accingeva a montare intorno alla casa. Erano i primi d'ottobre, un sabato, e mio padre si disponeva al suo lavoro come sempre, con quella precisione meticolosa che precludeva errori e sprechi.

[...]

Tutt'a un tratto pensai a come sarebbe stato bello fracassare tutte quelle controfinestre. Romperle a una a una, prima il vetro superiore e poi quello inferiore.
Penserete che fosse un attacco di sete di vendetta, cosciente o inconscio, un modo per punire il mio vecchio tutto sputo e olio di gomito, ciurma in coperta. Ma la verità è che non ricordo che mio padre c'entrasse in alcun modo nella mia ispirazione improvvisa. Era una giornata splendida. Io avevo quattro anni. Era una bellissima giornata d'ottobre, perfetta per rompere finestre.
Riattraversai il prato, estrassi un sasso dalla tasca e lo scagliai verso la controfinestra posata accanto alla finestra del soggiorno. Lo scagliai con tutte le forze. Mancai il bersaglio. Tirai fuori un altro sasso e questa volta andai a piazzarmi proprio sopra la finestra. Un alito gelido mi attraversò la mente, turbando i miei pensieri per un attimo infinitesimale. Non avrei potuto sbagliare. E non sbagliai.
Poi feci il giro di tutta la casa rompendo le finestre. Prima quella del soggiorno, poi quella della sala di musica.
Stavo contemplando l'ultima finestra rimasta, quella dello studio, quando una mano mi piombò sulla spalla e mi fece ruotare su me stesso. Era mio padre. Fuori di sé. Non l'avevo mai visto così furioso. I suoi occhi erano grandi e si morsicava la lingua fra i denti come se stesse per avere una sincope. Cacciai un grido, per la paura che mi mise addosso. Era come se vostra madre vi si fosse presentata all'improvviso a tavola con addosso una maschera di Halloween.
"Bastardo!"
Mi sollevò di peso, tenendomi per le caviglie con la destra e per un braccio con la sinistra, poi mi scaraventò per terra. Fu violento. Credo che ci mise tutta l'energia fisica che aveva a disposizione. Rimasi senza fiato a guardarlo da terra e vidi lo sgomento sbocciargli sul viso e dissolvere l'impeto d'ira. Non ero in grado né di piangere né di parlare e nemmeno di muovere il diaframma. Sentivo un dolore paralizzante al petto e all'inguine.
"Non volevo farlo," mi disse, inginocchiandosi accanto a me. "Stai bene? Tutto bene, Chuck?" Mi chiamava cosi quando giocavamo a lanciarci la palla dietro casa.
I miei polmoni tornarono a funzionare in un risucchio spasmodico. Spalancai la bocca e lasciai partire un raglio possente. Fu un verso che mi spaventò e mi fece gridare una seconda volta ancora più forte. Le lacrime mi sbriciolarono la visuale in una miriade di sfaccettature. La mamma smise di suonare.
"Non avresti dovuto rompere quelle finestre," mi disse mio padre. La collera si stava sostituendo allo sgomento. "E adesso piantala, sii uomo, Cristo."
Mi rimise bruscamente in piedi proprio nel momento in cui la mamma arrivava di corsa da dietro l'angolo della casa, ancora in sottoveste.
"Ha rotto tutte le controfinestre," le spiegò mio padre. "Vai a metterti qualcosa addosso."
"Che cos'è successo?" esclamò lei. "Oh, Charlie, ti sei tagliato? Dove? Fammi vedere!"
"Non si è tagliato," ribattè mio padre con aria disgustata. "Ha paura di buscarle. E, quant'è vero Iddio, le prenderà eccome!"
Io corsi da mia madre e le schiacciai la faccia contro la pancia, trovando il conforto della morbida seta della sua sottoveste e del suo dolce odore. Mi sentivo la testa gonfia e polposa come una melanzana. Dalla bocca mi uscivano ormai solo quei ragli gracchianti da asino. Chiusi gli occhi e li tenni stretti.
"Come sarebbe a dire, suonargliele? È livido! Se gli hai fatto male, Carl..."
"Si è messo a piangere quando mi ha visto arrivare!"
Le loro voci arrivavano a me dall'alto, come dichiarazioni amplificate dalla cuna delle montagne.
"Sta arrivando una macchina," disse mio padre. "Torna in casa, Rita."
"Vieni, tesoro," mormorò mia madre. "Fa' un sorriso alla mamma. Un bel sorrisone." Mi staccò da sé e mi asciugò le lacrime sotto gli occhi. A voi è mai successo che vostra madre vi asciugasse le lacrime? Su questo hanno ragione i poetucoli: è una delle più belle esperienze del mondo, che merita il primo posto insieme con la prima partita e il primo sogno sporco. "Su, tesorino, su, papà non voleva arrabbiarsi così."
"Quelli erano Sam Castinguay e sua moglie," dichiarò mio padre. "Così sei riuscita a dare a quella linguaccia qualcosa di cui chiacchierare per tutta la settimana. Spero..."
"Vieni, Charlie," mi disse la mamma prendendomi per mano. "Ci facciamo una cioccolata. Nella mia stanza del cucito."
"All'inferno," sbottò mio padre. Io mi girai a guardarlo. A pugni stretti, era fermo a gambe diva-ricate davanti all'unica finestra che aveva salvato. "La vomiterà tutta dopo la strigliata che ho in serbo per lui."
"Tu non striglierai nessuno," sentenziò mia madre. "L'hai già quasi spaventato a morte..."
Allora lui le saltò addosso, senza più pensare che era in sottoveste, senza più pensare a Sam e a sua moglie. L'afferrò per una spalla e le indicò la controfinestra della cucina con il vetro fracassato. "Guarda! Guarda! È stato lui! E adesso tu vuoi dargli in premio la cioccolata! Non è più un neonato, Rita, è ora che la pianti di imboccarlo!"
Io mi rimpicciolii contro il fianco di mia madre, che si liberò della sua mano con uno strattone. Per un attimo sulla spalla le rimasero le impronte bianche delle dita di mio padre; subito dopo il bianco diventò rosso.
"Entra in casa," gli disse con calma. "Ti stai comportando in modo irragionevole, Carl."
"Ho intenzione di..."
"Non voglio sapere che cosa hai intenzione di fare!" gli gridò improvvisamente lei, avanzando di un passo. Lui si ritrasse d'istinto. "Entra in casa! Hai già fatto abbastanza danno! Entra in casa! Vai da qualche amico a bere qualcosa! Vai dove ti pare! Ma... sparisci!"
"Punizione," ringhiò lui. "Nessuno ti ha insegnato questa parola all'università, o erano troppo occupati a riempirti la zucca delle loro stronzate progressiste? La prossima volta potrebbe rompere qualcosa di più prezioso di una finestra. E di qui a qualche tempo potrebbe spezzarti il cuore. Distruzione coatta..."
"Vattene!" strillò lei.
Io ricominciai a piangere, intimorito questa volta da tutti e due. Per un attimo mi trovai in mezzo, vacillante, poi mia madre mi raccolse prendendomi fra le braccia. Mi diceva che non era successo niente, mi esortava a stare tranquillo, ma io osservavo mio padre, che si era voltato e se ne andava a grandi passi pesanti come un ragazzino imbronciato. Solo allora, per la prima volta, dopo aver visto con quale esperta e micidiale facilità era stato scacciato, cominciai a permettermi di ricambiare il suo odio.
Mentre bevevo la cioccolata con mia madre nella sua stanza del cucito, le raccontai come mio padre mi avesse scaraventato per terra. Le dissi che papà aveva mentito.
Mi fece sentire invincibile.

La reazione del padre è esagerata, ok, ma l'atteggiamento della madre non è di certo d'aiuto.
In ogni caso, la morale della favola, qual'è?
Che alla fine l'evidente pazzo non è detto che sia l'unico? Alla fine tutti i compagni di Charlie nascondono delle stranezze, delle insicurezze o qualche piccola dose di follia, ma il lettore intelligente, nonostante questo messaggio di King, non riesce a giustificare Charlie.
La svolta della sua vita è stata svelare la follia dei compagni? E per questo ha dovuto prendere una classe in ostaggio e ammazzare due persone? Ma per favore!
Ma il top dell'assurdità la raggiungiamo verso il finale, quando il compagno "pecora nera" viene additato da tutti i compagni di Charlie come "quello strano", quello coi problemi che non ha permesso a loro di aiutarli, non parlando e non condividendo, come avevano fatto tutti, i suoi personali problemi.

Ripeto: folle. Educativo? No, ma non l'ho mai preteso da King, considerando il genere che tratta, ma qui andiamo nell'esatto opposto. Capisco perchè il libro, pur potendolo trovare nel vasto mondo dell'usato, in libreria, o anche su Ebay o altri siti, è stato ritirato e sono d'accordo, pur restando un libro da cui qualunque persona intelligente può prendere le distanze.

No, non lo consiglio a nessuno. E' una perdita di tempo che lascia ben poco, se non qualche rimpianto di non averlo speso meglio.

Sto leggendo Uscita per l'Inferno, ora. Non è horror, ma rispetto a quest'orrore (per altri versi XD) è una boccata d'ossigeno e mi piace, anche se è un altro romanzo che non è un horror classico di King.
Appena l'avrò finito lo recensirò volentieri. :D

Edited by Ale85LeoSign - 24/7/2012, 12:41
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 24/7/2012, 12:43




Lo stesso King ha ammesso a posteriori che è un libro che non ama e che è un bene che sia fuori catalogo... purtroppo a qualche mente malata può ispirare brutte idee, infatti gira gira sono successi dei fattacci che hanno convinto King a bloccarne la stampa.
Il libro voleva essere probabilmente una metafora come La lunga Marcia (metafora della vita) ma la metafora è stata purtroppo presa alla lettera, con le metafore bisogna sempre stare attenti.
 
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