Io sto pensando ad una cosa, in realtà, ma si appoggia direttamente alla saetta...
L'attacco per me è quello che vede Harry, in realtà è proprio Lord Voldemort a Cruciarlo... Aspetta. Ti cito la parte a cui mi riferisco:
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-Eccomi, mio signore, per servirla- Severus s’inchinò rispettoso, reggendo tra le mani il suo enorme mantello color pece.
La mezzanotte era passata da un bel pezzo ed una sottile falce di luna rischiarava tutt’intorno, con i suoi tenui raggi d’argento.
Immersi in una fitta boscaglia, protetti da una barriera invalicabile di rovi ed intricatissimi arbusti spinosi, i Mangiamorte convocati da Lord Voldemort attendevano gli ordini del loro unico sovrano.
-Lucius… - sibilò il Signore Oscuro all’indirizzo di Malfoy –Ti sei occupato di quella famosa questione della massima importanza?
-Sì, signore, il traditore Karkaroff è stato definitivamente sistemato –sogghignò sinistro – Non parlerà. Mai più.
-Perfetto. Sarai ricompensato… come ti meriti…
-Grazie, mio padrone. – Lucius si profuse in un lungo e cerimonioso inchino.
-Ora vai – lo congedò il mago, mentre accarezzava il capo del suo serpente gigante, Nagini –Veniamo a voi… Tiger e Goyle… avete trattato con chi di dovere?
I due annuirono e Tiger fece un passo avanti, proponendosi come portavoce: -Tutto sotto controllo. Le spie sono state infiltrate al Ministero e nessuno sospetta di nulla. Pensi che quell’imbecille di Caramell ci ha persino elogiati per aver scelto “giovani collaboratori così efficienti e fedeli”!!!
-Fantastico… - Voldemort lanciò un topolino a Nagini, che strisciò velocemente per recuperarlo e lo inghiottì in un sol boccone –Brava, Nagini… Ebbene, tutto procede secondo i miei piani… Ora tu, Macnair!
-Sì, signore?
-Vai ad Azkaban e cerca di stringere alleanza con le guardie…
-I… i dissennatori?- sembrava essere un po’ intimorito.
-Certo, loro! E vedi di NON FALLIRE. O-SARANNO-GUAI-PER-TE!
Il mago si smaterializzò subito: tra il bacio del dissennatore e l’ira violenta di Lord Voldemort, preferiva di gran lunga il primo…
-CODALISCIA! – continuò l’Oscuro signore –Ho bisogno anche di te. Devi mungere Nagini.
-Certo, sempre fedele al suo servizio! –squittì l’uomo, muovendo freneticamente le dita di fronte al viso.
Sembrava quasi un elfo domestico.
-FILA!
-Subito subito, signore!
-Forza, muoviti… - Lord Voldemort stava per chiamare a sé un altro dei suoi servitori, ma si bloccò –Ma guarda…- sussurrò lugubre –Abbiamo visite…
I Mangiamorte si guardarono intorno, ammutoliti per lo stupore, ma non videro nessuno. Stavano per avviarsi ad esplorare i dintorni per stanare l’intruso, quando il Signore Oscuro gridò :-FERMI! IDIOTI! AI VOSTRI POSTI!
Tutti tornarono in fretta sui loro passi.
-Parlavo di Harry Potter…ci sta vedendo, in sogno…lo sento… - scrutò i suoi uomini con un ghigno crudele –E noi gli faremo una bella sorpresina… SEVERUS! QUI! SUBITO!
Piton rabbrividì:-Sono qui, padrone.
-Tu sei un servo fedele… sei pronto a fare qualunque cosa per me, vero?
- Senz’ombra di dubbio, padrone.
-Allora inginocchiati!
L’uomo eseguì, celando abilmente la paura che lo aveva preso.
Lord Voldemort attese alcuni minuti, fissando Severus, prostrato di fronte a lui: -Buon sogno, Harry Potter… CRUCIO!
Colpì Severus con tanta violenza da farlo gridare:- AAAAH!!!
- AAAAH!!! SEVERUS! SEVERUS, NO!!!!!!- Harry gridava disperato, incapace di svegliarsi, mentre la sua cicatrice lacrimava stille di rosso sangue - SEVERUS, NOOOO!!!!!!
Uno schiaffo in pieno viso lo riportò alla realtà. Ron lo aveva colpito con tutte le sue forze :-Harry, che ti succede, ho chiesto ad Hermione di chiamare la Mc Granitt. Sta arrivando qui. –pulì il viso di Harry con un fazzoletto umido e constatò che le lenzuola erano pulite –Tranquillo, ha giurato che non dirà niente del sangue.
Ma Harry ancora non lo ascoltava. Si sentiva stordito, ma era certo che quello non era stato un incubo normale: -Ron…hanno attaccato Piton. Voldemort ha attaccato Piton.
-Cosa?!? Come?
-Il Signore Oscuro ha colpito Piton con la Maledizione Cruciatus… ho ancora nella testa le sue grida…
-Sei sicuro?
-Sì. Lo sono.
La porta del dormitorio si spalancò con violenza.
-Cosa sta succedendo, Potter?
-Professoressa Mc Granitt!- Ron corse in direzione dell’insegnante, spaventato – Professoressa, Harry dice che… Lei-sa-chi ha aggredito il professor Piton!
L’anziana donna sgranò gli occhi:-Ne sei sicuro, Potter?
-Sì…- ansimò il ragazzo –Lo sento ancora, che grida di dolore… -si prese la testa tra le mani –Sta soffrendo! Sta… male…
La professoressa non perse un attimo di più. Chiamò a raccolta tutti gli insegnanti ed il fatto che Piton mancasse all’appello, rafforzò la sua convinzione che quanto diceva il ragazzo fosse vero.
Silente si fece accompagnare da Harry per sentire ancora la sua versione dei fatti, poi si preparò per andare in soccorso di Severus.
-Preside! –sussurrò Margareth, visibilmente provata dall’accaduto –Vado io a cercarlo. Tornerò presto.
L’uomo annuì: - D’accordo, ma stai attenta.
-Lo farò. Non si preoccupi per me.
-Professoressa Rogers…- Harry s’era alzato, barcollava e parlava con il poco fiato che aveva ancora a disposizione –Voglio venire anch’io… a cercare…
Non fece in tempo a finire la frase che stramazzò al suolo, battendo forte la testa sul pavimento di legno.
La professoressa Mc Granitt si chinò e lo prese in braccio: -Lo porto in infermeria- sussurrò, guardandolo con dolcezza ed accarezzandogli la fronte –Povero ragazzo…
Uscì spedita dal dormitorio, reggendo Harry, seguita dagli occhi, tristi e preoccupati, dei suoi compagni di Casa.
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L'attacco è questo, ma poi si può decidere di variare la scena, ovvero non mi importa chi ha svegliato Harry, né chi è andato a cercarlo.