CITAZIONE (Alaide @ 20/4/2012, 23:37)
Ho letto il libro in questi giorni. E devo andare fuori dal coro.
Essenzialmente non mi è piaciuto, per quanto vi fossero degli spunti interessanti che, a parer mio l'autrice non ha approfondito, preferendo rimanere su un livello di superficialità, a tratti, esasperante... per non parlare di certi svarioni storici che mi hanno fatta accapponare la pelle (e considerando che l'autrice insegna storia ancora di più... nessuna storiografa può confondere Maria Stuarda con Maria I Tudor! E l'autrice lo fa... spero sia un errore di traduzione... per i suoi studenti ovviamente).
Per scrupolo con l'aiuto di Anastasia sono andata a cercare la versione originale anche perchè prima di screditare una storiografa è sempre meglio dare un'occhiata a quello che lei ha scritto in originale.
Allora la traduzione di questo libro praticamente fa schifo, me ne ero già accorta quando lo leggevo, però ci sono passata sopra perchè purtroppo a leggerlo in inglese mi ci vogliono sei mesi.
Lei non confonde Maria Stuarda con Maria Tudor, questo è il testo originale del passaggio da te citato:
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L'inzio mi è apparso quanto mai promettente... un mistero legato ad un libro. Come studentessa di filologia non poteva che colpirmi. Ed infatti tutta la parte legata alla descrizione del libro è perfetta e bellissima, ma poi c'è troppa fretta nello svelare il mondo delle creature che circondano gli uomini. Mi sarei aspettata più mistero. Anzi, a dire il vero, avrei preferito, nonostante il lettore sappia molto dalla quarta di copertina, che non venisse detto immediatamente che Diana è una strega.
E' una scelta narrativa che può piacere o meno, probabilmente secondo l'autrice era meglio svelare subito tutto, o almeno quello che svela in questo frangente, perchè essendo una saga non possiamo sapere cosa sia o non sia funzionale alla storia.
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Ma il problema più forte sta nella psicologia dei due protagonisti. Matthew (che devo ancora capire perché si chiami Matthew e non Matthieu... per non parlare di quell'Eleanor medievale morta durante le crociate, che dovrebbe chiamarsi Alienor... e una storiografa deve saperlo... e una storica dovrebbe anche sapere che un uomo di 37 anni, nel VI secolo, era un uomo anziano, vicino all'età media dell'epoca... e anche se la trasformazione lo modifica, Matthew dovrebbe sembrare un cinquantenne-cinquantacinquenne del XXI secolo), dal mio punto di vista, è tutto tranne che affascinante, né men che meno inquietante come dovrebbe essere, secondo la mia visione, un vampiro, ma è un vampiro "imborghesito" (mi passate il termine?).
Matthew si chiama Matthew e non Matthieu perchè Matthew è un nome più funzionale al XXI secolo, deduco che abbia cambiato il suo nome in quanto in biblioteca, mentre curiosa tra le sue carte, Diana si imbatte in un libro con scritto: Matthieu MEUS LIBER.
Non concordo con te nel dire che è imborghesito, semplicemente si è adeguato all'epoca in cui vive.
Stesso discorso sull'età, Matthew ha 37 anni, indipendentemente dal fatto che nel VI secolo fosse stato considerato un'uomo di mezza età oggi ha 37 anni e tra 20 anni avrà ancora 37 anni perchè prima di tutto è un vampiro quindi non soggetto al normale processo di invecchiamento.
Si capisce dal libro e un po' da tutta la letterattura sui vampiri in genere che durante il processo di ''vampirizzazione'' qualsiasi ''difetto fisico'' viene eliminato quindi ci sta benissimo che Matthew sia un normale 37enne oggi.
Sull'uso del nome Eleanor medievale mi sono permessa di informarmi prima di dire cavolate e il nome Eleanor era usato eccome:
From the Old French form of the Provençal name Aliénor. It was first borne by the influential Eleanor of Aquitaine (12th century), who was the queen of Louis VII, the king of France, and later Henry II, the king of England. She was named Aenor after her mother, and was called by the Provençal phrase alia Aenor "the other AENOR" in order to distinguish her from her mother.
The popularity of the name Eleanor in England during the Middle Ages was due to the fame of Eleanor of Aquitaine, as well as two queens of the following century: Eleanor of Provence, the wife of Henry III, and Eleanor of Castile, the wife of Edward I. More recently, it was borne by first lady Eleanor Roosevelt (1884-1962), the wife of American president Franklin Roosevelt.CITAZIONE
La sua psigologia stessa l'ho trovata di una piattezza esasperante, tale che ancora una volta potevano essere tolte un centinaio di pagine (sempre le stesse 100 di prima, ovviamente). Ma la cosa che mi ha dato più fastidio è stato il volerlo far incontrare con personaggi storici importanti per renderlo più interessante, cosa che, ai miei occhi, l'ha reso solo odioso. Quando poi è arrivata la dedica di Marlow sul Doctor Faust, ecco a quel punto ho interrotto definitivamente la lettura, accantonando il libro e passando ad altro.
In cosa trovi piatta la caratterizzazione del personaggio?
Io trovo che Matthew, per qualche motivo che poi ci spiegherà forse nei prossimi volumi, sia chiuso in sè stesso e questo forse che lo rende piatto.
Magari la Harkness può aver avuto un'eccesso di zelo ma io trovo che Matthew in quanto immortale potrebbe benissimo essere venuto a contatto con esponenti importanti della cultura delle varie epoche in cui ha vissuto.
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E Diana non è da meno. All'inizio vedevo un tratto interessante nel rifiuto della magia e nel blocco ad esercitarla, blocco che speravo fosse unicamente psicologico, un blocco psicologico - e sottolineo psicologico - che inizia a sbriciolarsi... invece tutto è caduto tremendamente in basso quando si scopre che sono stati i genitori a bloccarle magicamente il suo accesso alla magia. Il rifiuto diventa immediatamente meno interessante, quasi naturale effetto di un'azione di altri.
Secondo me invece sarebbe stato più stupido se avesse liquidato la cosa con il blocco psicologico ad usare le sue capacità, è invece perfettamente plausibile che i suoi genitori essendosi resi conto delle capacità della figlia e sapendo che poteva correre dei rischi abbiano pensato di proteggerla.
A me ad esempio è piaciuta molto l'immagine dei nastri che si sciolgono e della favola, quella che Diana credeva fosse una favola, che le raccontava la madre.
Poi il blocco indotto è comunque diventato psicologico anche perchè Diana stessa rifiutava l'uso della magia.
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Un'occasione narrativa sprecata. Ma la cosa che veramente mi ha infastidita di più sono tutti i poteri che Diana ha. Ok, può evocare il vento... potevo accettarlo. Il pianto delle streghe (se non ricordo male il nome tecnico) potevo accetare anche questo... ma non sono riuscita ad accettare tutto il resto, viaggi nel tempo (di cui non si capisce nemmeno bene la dinamica, nonché come si risolvano i problemi di gap spazio-temporali e di possibile rischio di influenzare il passato con le proprie azioni), visioni del futuro, un DNA fighissimo e superlativo (le spiegazioni in proposito sono quanto di più contorto abbia letto e scritte simil-enciclopedia, cosa che mi ha fatto dubitare in un copia-incolla da qualche enciclopedia in proposito)... veramente troppo, per i miei gusti. Una strega normale, con poteri normali e un semplice, ma più interessante se giocato bene, blocco psicologico mi sarebbe interessata di più, considerando che c'è già il fatto (qeusto sì affascinante, ma poi alla fine lasciato un po' cadere nel dimenticatoio, se non nel momento in cui serviva la scena "d'azione e pericolo") della dirompenza dell'amore di Diana e Matthew.
Diana ha tutti quei poteri semplicemente perchè raccoglie in sè tutte le capacità delle streghe è quello che la rende differente e pericolosa.
Questi poteri sono funzionali all'evoluzione della storia ossia che lei e Matthew sono i primi della loro specie che possono unirsi e riprodursi generando una nuova specie, quindi qualche caratteristica particolare doveva pur dargliela.
Per il fatto delle spiegazioni sul DNA l'autrice fa riferimento a questo testo: The Seveb Daughters of Eve di
Bryan Sikes (W.W. Norton, 2001) e non credo che abbia copiaincollato niente.
Tra l'altro questo signore è professore di Oxford, stessa università della Harkness e quindi presumo abbiano avuto ben più di uno scambio di opinioni.
Sul fatto di viaggiare nel tempo a me sembra che la Harkness si sia rifatta, come per i poteri legati agli elementi naturali, alla religione Wicca.
Per fartela breve è plausibile che un strega in armonia con l'energia cosmica possa viaggiare nel tempo in quanto il concetto di spazio tempo non esiste perchè l'energia cosmica va al di là di esso.
Lei non lo spiega ma il racconto soprattutto quanto parla di Streghe è dissemminato di riferimenti alla religione Wicca.
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Ho trovato superficiali anche i personaggi di contorno. L'unica che sembrava simpatica era Ysabeau, ma poi si è appiattita anche lei. E le possibilità di indagare i rapporti tra alcuni personaggi (il rapporto tra Matthew e Baldwin, per esempio che è quanto di più frettoloso essita) buttate decisamente al vento.
Perchè buttati al vento, per ora si è limitata a presentarceli magari dopo li approfondirà se e come sarà necessario se no avrebbe scritto tutto in unico volume, magari negli altri libri ci vuole anche raccontare qualcos'altro.
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La stessa Congregazione sembra una congrega di cattivi di serie B, che arrivano giusto a ravvivare un po' l'azione (ammetto di aver sperato che Satu uccidesse Diana), senza un piano concreto. Sono potenti e potrebbero disfarsi-catturare-torturare-esaminare-farsi dare il libro da Diana quando vogliono se agissero uniti, invece vanno ognuno per conto suo, cosa che li rende terribilmente caricaturali.
Anche l'ordine di San Lazzaro è un'occasione sprecata (mi è parso in alcuni punti, da brava lettrice di LeGoff, che l'autrice non ne sapesse molto degli ordini cavallereschi medievali) e buttata via.
Non so. Forse l'ho letto in un periodo non adatto, ma non m'è affatto piaciuto. Quindi non comprerò il seguito. E spero di non risultare troppo dura, ma sulla lettura mi infervoro sempre.
I cattivi sono così scoordinati e caricaturiali perchè vivono il dramma di non essere uniti, nemmeno streghe e stregoni, ognuno di loro pensa per sè ed è forse questo che lei voleva evidenziare descrivendoli in questo modo.
Potrebbero fare ma non fanno perchè sostanzialmente non sanno cosa fare, hanno paura che Diana prenda il libro ma se Diana non prende il libro nemmeno loro possono sapere cosa contiene, quindi restano sospesi e guardinghi.
Non so se hai colto il fatto che tutte queste creature sono profondamente divise tra loro e questo li rende deboli quasi, passami il termine, sulla soglia dell'estinzione, dovrebbero unirsi per soppravvivere, ma chi sta ai vertici non vuole che questo accada e ognuno tira acqua al suo mulino.
Qui mi fermo perchè mi si chiudono gli occhi, non ti è piaciuto e non è mia intenzione mettermi a discutere sul gusto personale perchè secondo me un libro o piace subito o non piacerà mai.
Volevo solo puntualizzare alcune cose perchè da quello che hai detto sembra che Deborah Harkness sia una povera idiota che ha arafazzonato su un racconto leggendo wikipedia cosa che non è.
Sul fatto degli ordini cavallereschi se mi spieghi meglio cosa intendi per ''mi sembra che l'autrice non ne sapesse molto'' perchè se hai riscontrato altri ''svarioni'' storici possiamo sempre dare un'occhio all'originale perchè ho il forte dubbio che tante cose siano state interpretate male e tradotte col culo.
EDIT: aggiunta la caps del libro.Edited by halfbloodprincess78 - 21/4/2012, 02:26