Partita di caccia
Delle tre storie finora lette di Claudio, questa è la mia preferita. Quella che ha creato il nodo alla gola più forte, quella che d'improvviso mi ha trascinato "dentro", nel pomeriggio assolato, sulla cresta che costeggia il ripido canalone, agghiacciata mentre sento il grilletto scattare, e scattare, e scattare ancora...
Da brividi...
Averi voluto poter consolare quel ragazzino...
Lo so, la mia è una deformazione, ormai; soffro di una malattia incurabile, ed ormai sono rassegnata al fatto che non potrò mai guarire... ma ho pensato che fosse Severus a premere quel grilletto, lui a fare quell'orribile scelta, lui a disperarsi e piangere, ormai conscio delle conseguenze della sua scelta.
E se una storia mi immedesima al punto di vederci addirittura Severus, credo proprio che voglia dire che mi ha colpito nel profondo, che l'ho trovata intensa e coinvolgente in quel brano tremendo, che il nodo alla gola è stato terribile alle parole della moglie del fattore:
CITAZIONE
Cerca di non diventare mai uomo, figlio mio
e ho pensato che Severus, invece, è diventato uomo e che lui, all'inferno, c'è veramente stato.
E, purtroppo, non è stato l'unico...
E bella anche la frase finale, la morale della storia, direi.
Bravissimo, Claudio, i miei più sentiti complimenti.