Ultima serie di lavori miei per
Serpeverde:
Sipario
Come un sipario che si apre,
attraverso uno spiraglio di rosso,
scosso da una voce che chiama il tuo nome,
un nuovo mondo,
un diverso altrove,
dove il fruscio del vento tra gli alti alberi è musica,
dove l'aria profuma di indefinito.
L'uomo dal nero manto scivola,
in un fascio di luce cui abituare lo sguardo
e poi solo l'orizzonte di oro rosso,
come metallo fuso,
una superficie liscia e preziosa,
Ove scrivere il domani.
Oltre
Oltre la soglia oscura danzano gli alberi nel tramonto,
Il sole sanguina prima di scivolare al suolo e rinascere,
riposa nel limbo oscuro fino al nuovo giorno.
Muovi un passo e un altro ancora,
stringendo la mia mano,
mentre il mantello ondeggia nel vento,
in quell'immobilità di colore ti senti libero,
libero dalle ombre,
da quei morti che mai si ergeranno dalle loro tombe.
Palcoscenico
Il sotterraneo è un ombra oscura,
che avviluppa lo sguardo col suo gelido sudario di ricordi.
Ricordi polverosi, dolorosi, indefiniti.
Come perdono in fretta contorno i volti dei morti?
Eppure restano,
in una foto che guardiamo continuamente per ricordare...
ricordare fino a farsi sanguinare gli occhi,
eppure oltre la soglia c'è il mondo,
un mondo vivo,
reale,
una mano tesa che ti porta oltre,
oltre la soglia c'è la luce che afferra piano le mani delle ombre respingedole,
oltre la soglia c'è un palcoscenico infinito,
e siamo tutti attori per cui lo spettacolo deve solo continuare,
al rallentatore lo attraversi e finalmente sotto il fascio di luce calda del riflettore ti senti vivo.
Beautiful Dark
Ho chiuso alle mie spalle una porta pesante,
ho lasciato l'antro eppure lui non lascia me.
Vive all'interno,
mi chiama,
desidera che io guardi nel baratro per continuare a guardare in me attraverso i miei occhi,
anche qui ove mi hai portato.
Il cielo sopra la città si tinge di rosa, viola, cobalto e io in quel colore mi perdo,
lascio che mi entri dentro,
che si rifletta nei miei occhi esausti,
come si riflette sull'acqua.
Il cielo si riflette nell'acqua e danza all'unisono con le luci artificiali della città.
Come fuochi di artificio che esplodono,
li sento,
esplodere dentro di me insieme alla tua risata,
rischiarando il freddo antro mortale.
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