| Ale85LeoSign |
| | Grazie per la delucidazione tecnico legale (che io non avrei saputo fare)
Appurato che è legalmente innocente, ora andrei realmente sulla propria morale.
Pensandoci, è vero, Severus ha ucciso una persona, superficialmente, un povero vecchio indifeso. Ma è anche vero che per farlo ha ucciso una parte di sè, se n'è privato per sempre, ha ucciso qualcosa che, in fondo, gli apparteneva un po', un legame più importante di quello che poteva aver mai avuto con suo padre (e il "povero vecchio indifeso" ha voluto che le cose andassero così. Severus è stato uno strumento nelle sue mani) e la partita per Severus non è finita su quella torre di Astronomia, non si è lasciato andare alla disperazione, ma ha dovuto trovare la forza per sopravvivere a se stesso e per andare avanti comunque, perchè gli restava il dovere, sempre il maledetto dovere da compiere a cui, fino alla fine, non si è mai sottratto. E che cacchio, non è da tutti. Ma proprio per niente.
I motivi sono tanti poi: si uccide per soldi, per odio, per secondi fini. In questo caso per cosa si è ucciso? Secondo me, per tutelare un bene più importante, sacrificando qualcosa che era già perduto, già condannato a morte.
Dal mio punto di vista non credo che potrei condannarlo per quello che ha fatto e, anzi, ammiro il suo coraggio, perchè davanti a una scelta del genere qual'è il primo istinto se non quello di fuggire? E credo che nessuna corte, nessuna giuria del Mondo Magico potrebbe puntargli contro il dito e condannarlo a morte, considerando che ha contribuito a salvare il culo a tutti, maghi, babbani e a chi altro.
Tra l'altro, il giudizio più severo, penso, è quello che è arrivato da se stesso, da quel senso di colpa che già si trascinava dietro dalla morte di Lily e che qui ha trovato il modo di diventare ancora più pesante e doloroso.
Sulla Rowling è meglio che non faccia commenti: ha creato un infelice, lo ha odiato, lo ha bistrattato, umiliato, e, alla fine, lo ha ucciso "riscattandolo" col nome del figlio di Potter. Capirai... E perchè questa cosa mi irrita? Si parla SOLO di un personaggio di un libro. Ok, da questo punto di vista si tratta, se vogliamo restare ancorati a un libro, a un personaggio che lei ha proprio buttato via, quando, invece, con le potenzialità che aveva, poteva uscirne come qualcosa di grandioso. Dal punto di vista personale, no, non è solo il personaggio di un libro, ma una persona che è uscita dalla carta e ha preso vita. Ma qui andrei su un discorso trito e ritrito...
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