CITAZIONE (Ida59 @ 24/3/2011, 20:51)
Pagina 122: il primo incontro di Harry con Piton. - testo in italiano[/color]
Harry, che cominciava a sentire caldo e sonno, alzò di nuovo lo sguardo verso il tavolo delle autorità. Hagrid era tutto intento a bere dal suo calice. La professoressa Mcgranitt conversava con il professor Silente. Il professor Raptor, con il suo assurdo turbante, parlava con un altro insegnante dai capelli neri e untuosi, il naso adunco e la pelle giallastra.
Accadde all'improvviso. L'insegnante dal naso adunco guardò dritto negli occhi di Harry, oltre il turbante di Raptor, e un dolore acuto attraversò la cicatrice sulla fronte del ragazzo.
"Ah!" esclamò Harry passandosi una mano sulla fronte.
"Che cosa c'è?" chiese Percy.
"N-niente".
Il dolore era svanito così come era venuto. Più difficile da scuotersi di dosso fu la sensazione che Harry aveva provato per via dello sguardo dell'insegnante... la sensazione di non essergli affatto simpatico.
"Chi è l'insegnante che sta parlando col professor Raptor?" chiese a Percy.
"Oh, ma allora conosci già Raptor! Non c'è da stupirsi che sia così nervoso; quello è il professor Piton. Insegna Pozioni, ma non gli piace; tutti sanno che fa la corte alla materia di Raptor. Piton sa un sacco di cose sulle Arti Oscure".
Harry osservò Piton ancora per un po', ma a lui, Piton non rivolse più lo sguardo.
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L'aver visto prima tutti i film ed essermi avvicinata solo dopo ai libri mi ha influenzato parecchio e mi ha fatto perdere la bellezza di scoprire pian piano i vari personaggi, di indagarli più a fondo e cercare di leggere dietro le righe, poichè già sapevo cosa sarebbe accaduto, più o meno. Infatti la prima volta che ho letto i libri l'ho fatto in modo rapido e poco accorto; c'era la voglia di arrivare al più presto alla fine prestando più attenzione a ciò che non era presente nel film, sospirare "poverino" o "ma Harry non capisce proprio nulla etc." ogni volta che leggevo il cognome di Severus.
Ora, invece, ho deciso di rileggerli una seconda volta, cercando di prestare un po' più attenzione al libro stesso e ai suoi personaggi, cercando di cogliere al meglio i vari indizi che la Rowling ha disseminato lungo il percorso.
Sono giusto giusto arrivata a questo momento del libro
"[...]L'insegnante dal naso adunco guardò dritto negli occhi di Harry,
oltre il turbante di Raptor [...]" questa piccola sottigliezza mi era sfuggita alla prima lettura. Ma già qui si capisce che non è lo sguardo di Piton a risvegliare il dolore alla fronte di Harry, ma Raptot, perchè Piton è in parte nascosto da Raptor.
Cosa abbia provato Severus nell'incrociare gli occhi verdi del ragazzo non è difficile da intuire. Dolore, disperazione, rimpianto e odio verso se stesso. Ma anche amore, un sentimento che deve avergli lacerato l'anima per aver rivisto quegli occhi che mai aveva dimenticato e che ora si ritrovava perfettamente incastonati in un volto così simile a quelli del suo rivale.
Mi chiedo come li avrebbe definiti Harry se li avesse descritti in quel momento. Sappiamo che più avanti li descrive come due tunnel neri e vuoti, perchè Piton, nonostante tutto, riesce a controllarsi reindossando la sua maschera e risultando impassibile. Ma in quel loro primo incontro, trovarsi improvvisamente davanti gli occhi di Lily non può non aver provocato un guizzo nel suo cuore e di sicuro gli occhi non sarebbero stati "due tunnel neri e vuoti".
