Il Calderone di Severus

Arcady

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view post Posted on 13/7/2012, 07:12
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Affonda nel tempo il più antico desiderio

Un diario dalla copertina lisa e una raccolta di pensieri e ricordi, di disegni fantasiosi, di un futuro sognato, questo è la storia, coinvolgente e triste.
Il libretto nero e consunto è nascosto, anzi è tenuto nascosto da Severus. Egli sa benissimo dove si trovi nella sua libreria segreta, ma lo apre di rado. Mi ha fatto pensare alla sua anima così difficile ad aprirsi, così nascosta anche a se stesso.
Mi è piaciuta la descrizione della stanza, della luce, della poltrona e gli attimi di attesa prima di decidersi a rivedersi e rileggersi nelle parole scritte tanto tempo prima.
Quanta vita, quante speranze in quelle parole. Ho provato a sostituire la parola Lily alla parola passione e forse anche nel cuore di quel giovane Severus è esistita una sorta di sovrapposizione.
Una frase è particolarmente significativa e voglio citarla
Voglio lasciare che la mia passione mi definisca. Non la fede, non il ragionamento, solo l’istinto della passione, di cui è costituita la mia essenza, quella che tengo nascosta in fondo, che raramente esce allo scoperto.

Sarebbe così bello per tutti noi, non solo per Severus, seguire l’anelito profondo del cuore, quello che guida non bene, non male, ma guida soltanto verso ciò che di più bello potremmo essere.
Sara lo definisce così bene questo anelito con una frase di cui mi sono innamorata, così vera:
Passione è fidarsi, fidarsi di noi stessi

Questo è mancato a Severus, o meglio, a questo ha rinunciato e tra quelle pagine ritrova anche il rimpianto di non aver tenuto fede ai suoi sogni, di non essersi fidato di se stesso:
Non mi sono fidato di me stesso e ho tradito quel ragazzino.
Non lo meritava.-

Le ultime parole lasciano nel cuore una grande tristezza, un rimpianto sottile che è di Severus, ma che sento essere anche mio; bravissima Sara a risvegliare nei lettori sensazioni ed emozioni attraverso i pensieri di Severus che tanto amo.
 
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view post Posted on 13/7/2012, 10:33
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Dall'amore all'odio non c'è che un passo




Bene, in barba alle mie remore, eccomi di nuovo a bussare alle porte dello slash, del tuo slash, che ormai ho imparato ad apprezzare perché, come ti avevo detto, l'amore è sempre amore, e tu hai un modo del tutto particolare che mi piace molto di affrontare lo slash, non è pesante, ma leggero e scorrevole e riesci a penetrare a fondo con le emozioni che sai suscitare.

La storia si sposa perfettamente con la poesia da cui trae ispirazione e riesci a rendere palpabile sia l’odio che l’amore di Draco verso Severus, così perfetto e imperfetto, così meravigliosamente lui, che vive sulla sua pelle questo sentimento piacevole prima, doloroso poi.
Ed è stato bello entrare in questo Severus attraverso gli occhi di Draco e vivere i tormenti del giovane mago che racconta di questo amore così forte che si perde in un attimo.
L’attimo in cui Severus torna ad essere il solito Severus, gettando questi sentimenti per una stupida scusa, ma non sarebbe da lui perdersi in qualcosa di bello che lo rende felice.
Non sarebbe Severus se non pensasse di meritare nulla da questa vita, e così scappa, scappa impaurito da quei sentimenti che mai ha toccato con mano, che non conosce.
Tutto si infrange e dell’amore rimane soltanto l’odio.

Ci sono un sacco di frasi stupende, ma questa mi ha colpito particolarmente:
CITAZIONE
Avevi promesso che non avresti avuto pietà per la mia bellezza, e solo oggi hai mantenuto quella promessa.
Perché me l’hai sottratta, la bellezza: era la luce emanata dalla mia anima, quando era fusa con la tua.
E ora dovrò di nuovo abituare gli occhi al buio.

Le tenebre di Severus trasformate in luce per Draco, la luce che illuminava la sua bellezza, il suo amore, e invece tutto è svanito di nuovo, e le ombre hanno inghiottito di nuovo i due amanti.
Ombre di dolore, buio di solitudine dove vive e cresce soltanto l’odio.

Triste leggere di Severus che continua a negarsi anche solo un briciolo di felicità, gettando in quell’abisso anche la persona amata.
Come sempre le tue storie mi emozionano e non importa se siano slash o meno, mi piacciono molto, sono così delicate e intense che rimangono dentro a lungo.
 
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halfbloodprincess78
view post Posted on 15/7/2012, 21:37




Orietur in tenebris lux tua


E' un fatto straordinario che io legga una storia slash con Severus, l'autrice lo sa, ma mi è rimasta impressa dal concorso perchè è molto delicata, lo slash è appena accennato e soprattutto traspare il fatto è che stata scritta con grande passione e che l'autrice ama molto entrambi i personaggi (Severus e Regulus)
Complimenti veramente di cuore, mi ha fatto commuovere e immedesimare cosa che nel leggere lo slash trovo sempre difficile.

 
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view post Posted on 15/7/2012, 22:20

Buca-calderoni

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DARK SHADOWS


Spesso si tende a dimenticare l’aspetto più cupo e terribile di Severus: l’essere stato un assassino di persone innocenti, un servo fedele di una mente diabolica e contorta. Quello che è certo è che Severus non ha dimenticato e proprio per questo sa di non essere degno di cura o di attenzione.
Severus non si concede alcuna cosa, tanto meno un amore che ritiene di non meritare.
Il rimorso è divenuto legge di vita per quest’uomo sopravvissuto agli orrori della guerra per essere riconsegnato ai ricordi dell’orrore da lui provocato.

Accanto a questo aspetto buio, vi è poi un uomo che, contro qualunque logica, anela all'amore. Che delicatezza c’è nel gesto che Severus compie quando Hermione gli comunica di aver lasciato Ron proprio per lui? Il nostro si concede di toccare con la punta delle dita il viso di Hermione, per poi allontanarsi con uno sguardo riconoscente e insieme disperato. La sfiora con infinito rispetto e con un desiderio che è già rinuncia.

"Io non vado bene, Hermione". E’ incredibile la forza quieta che hai saputo trasmettermi con questa piccola frase: vi ho ritrovato l’amore e il rispetto che Severus prova per Hermione, il rimpianto per le scelte sbagliate, la voglia di ricominciare e insieme il negarsi una nuova occasione. Qui c’è anche la motivazione per cui Hermione decide di rischiare tutto e di andare a ritrovare la parte più oscura e pericolosa dell’uomo che ama: da vera Grifona ha abbastanza coraggio da voler provare il dolore assoluto.
E, in effetti, il viaggio che compie è un viaggio all’inferno che la porta ad essere spettatrice di un episodio atroce che vede come protagonista Severus.

Severus Mangiamorte è un argomento poco presente nelle ff, anche solo nei termini di missing moment. E’ difficile, credo, misurarsi con le crudeltà che Snape ha sicuramente compiuto senza cedere al desiderio di “rimorso/scusa/dispiacere” con cui spesso si descrivono le sensazioni che Severus prova in quelle situazioni. Il nostro è stato un Mangiamorte e tra i più “vicini” all’Oscuro Signore: e pur riuscendo tranquillamente ad immaginare Severus perso in questo delirio di sangue e orrore questo significa che l’uomo dell’Always è stato un feroce assassino che si è pentito solo a seguito della morte di Lily, non certo per rimorso o

E’ anche vero che negare questa dimensione al personaggio Snapem Io stessa, pur capendo le motivazioni di una tale scelta (motivazioni che hanno a che fare sì con la sete di conoscenza ma soprattutto con un bisogno di rivalsa e di riconoscimento fortissimo) e pur riuscendo tranquillamente ad immaginare Severus perso in questo delirio di sangue e orrore, non riesco per ora a “scrivere” di lui.
Mi complimento quindi per aver affrontato questo tema regalandomi un Severus Mangiamorte spaventoso nella sua freddezza, crudele nella sua totale determinazione quasi inaspettato nel suo totale disinteresse verso qualunque umanità.
Non è ancora il tempo dei rimorsi: ora c’è spazio solo per la fede verso il Signore Oscuro, per la conoscenza a tutti i costi, per gli atti che lo renderanno degno del rispetto degli altri Cavalieri, per le scelte che faranno di lui – Snivellus – un temibile Mangiamorte.


Il pezzettino di stoffa che Snape trattiene quando finalmente questo legame si rompe diviene un prezioso ricordo per il presente e insieme una promessa per il futuro.
Le parole con cui Severus accoglie Hermione al suo ritorno legano i due livelli temporali - passato e presente - regalando alla storia un significato profondo: “Mi hai fatto un dono unico…qualcosa da aspettare”.

La conclusione è poesia che ci porta “nel territorio accidentato e cadente che era l’anima di Severus: un luogo infestato da echi di morte (…) era ombra”: è una dimensione pericolosa e non serena eppure – come a Hermione – ci è “necessaria”.

Mi piace il buio che c'è in questa tua storia perchè è la stessa ombra che vedo in Severus.

Spero di poter leggere ancora altre tue storie su questo pairing che, come sai, amo tantissimo.

Grazie

Cri


 
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view post Posted on 16/8/2012, 13:26
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I ♥ Severus


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Orietur in tenebris lux tua



Questa storia mi ha molto stupito o, meglio, è stata la mia reazione leggendola che mi ha sorpresa! Non amo lo slash (ok, qui è solo appena accennato e certo non disturba nessuno), ma questa storia è riuscita a tenermi incollata alle parole, con un elevato livello di tensione emotiva. Si vede che è scritta con il cuore, con tanto amore per entrambi i personaggi, e questo ha reso le emozioni molto intense e potenti al punto di riuscire a coinvolgermi... in una slash!!! Complimenti all'autrice che, per la prima volta, è riuscita a conquistarmi completamente con una sua storia.
Sicuramente questa è anche la storia che ha trattato in maniera più completa il tema del concorso, in quanto ha saputo tratteggiare un rapporto molto profondo tra i due personaggi (Severus e Regulus).


Edited by chiara53 - 25/6/2015, 17:22
 
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view post Posted on 11/3/2013, 22:13

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9 gennaio 1969.

Mi piace molto questa storia. Apprezzo sempre tanto i momenti in cui si raccontano stralci dell'infanzia di questo misterioso personaggio. Si scopre il perché Severus sia diventato un uomo così duro e severo. Semplicemente è cresciuto troppo in fretta e non ha potuto godersi serenamente l'infanzia come tutti i bambini. Si vede che Eillen lo amava tanto e lui ricambia quell'amore e alla fine si promette di rendere orgogliosa la madre cercando di diventare una persona coraggiosa, e ci riuscirà alla fine.
 
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view post Posted on 27/4/2013, 17:39
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For the heart I once had



Un fantasma appare ad un mortale. Cosa c’è di meglio di questo ad Halloween?
Il fatto che il fantasma in questione sia Regulus Black e il mortale sia Severus Snape, e il dannatissimo fatto che sei una delle poche persone che mi fa piacere lo slash e sei la causa del mio strazio dovuto alla costante ricerca di slash di qualità che mi emozioni :lol:
Ma torniamo alla storia.
Dire che mi è piaciuta è abbastanza riduttivo, ma dire cosa mi è piaciuto è addirittura complicato, ho adorato tutto, la trama, come hai reso i personaggi, come li hai fatti interagire, le descrizioni, l’uso delle frasi, l’aver saputo sfruttare al meglio le “possibilità” di Halloween. Tutto.
Ogni volta che leggo una tua storia in qui c’è Regulus lo conosco sempre un pezzo di più e questo mi piace perché mi dà la possibilità di scoprire un personaggio che non conosco e non ho mai approfondito, e questa è una bella cosa, mi permette di non rimanere ancorata ai miei orizzonti.
Lo trovo splendido, come lo hai reso, come lo hai descritto, i dialoghi sono fantastici, fluidi e così reali da sembrare un pezzo estrapolato dal libro e anche meglio.
Severus è altrettanto delineato alla perfezione e il modo in cui lo fai interagire con Regulus è magistrale.
Ogni singola parola ti entra dentro, scelta una ad una in modo pressoché perfetto, l’ho semplicemente adorata, non c’è che dire e non so che altro dire, quella carezza finale mi ha sciolto, quando leggo le tue storie su di loro non mi basta mai e vorrei sapere tutto, ma proprio tutto.
Perciò… magari qualcos’altro ;D
Io ci spero :D
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 27/4/2013, 18:09




Mi intrometto nella discussione, giusto per segnalare ad Anastasia che, visto che hai fatto diverse recensioni, ben scritte, articolate e piuttosto lunghette, perchè non fai un conteggio delle parole in Word e partecipi anche tu alla Lotteria delle Recensioni? ;)
 
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view post Posted on 27/4/2013, 18:13
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 27/4/2013, 19:09) 
Mi intrometto nella discussione, giusto per segnalare ad Anastasia che, visto che hai fatto diverse recensioni, ben scritte, articolate e piuttosto lunghette, perchè non fai un conteggio delle parole in Word e partecipi anche tu alla Lotteria delle Recensioni? ;)

Ok, vado a dare un'occhiata su come funziona, conteggio e arrivo! :D ;)
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 27/4/2013, 18:18




CITAZIONE (Severus Ikari @ 27/4/2013, 19:13) 
CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 27/4/2013, 19:09) 
Mi intrometto nella discussione, giusto per segnalare ad Anastasia che, visto che hai fatto diverse recensioni, ben scritte, articolate e piuttosto lunghette, perchè non fai un conteggio delle parole in Word e partecipi anche tu alla Lotteria delle Recensioni? ;)

Ok, vado a dare un'occhiata su come funziona, conteggio e arrivo! :D ;)

Guardati soprattutto i premi che non sono affatto male ;D
E' tutto scritto nella prima pagina del regolamento punkt per punkt. ;)
 
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view post Posted on 8/10/2013, 21:30
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Affonda nel tempo il più antico desiderio




Spiegare perché la tua storia mi abbia così colpito sarà impresa ardua, ma proverò a farlo aiutandomi con le stesse parole che hai usato per far rimpiangere a Severus, attraverso il ricordo racchiuso in un diario, la rinuncia a vivere avvenuta tanti anni prima.
Forse è qui che sta il nocciolo della questione e che di conseguenza spiega il motivo per cui questa fic mi è arrivata dritta al cuore, oltre al fatto che è scritta molto bene. Perché effettivamente qui dentro ho riletto anche un po’ la mia storia, che poi è quella di tutti: la storia scontata di una persona che parte coltivando tanti sogni dentro la propria testa e poi poco a poco, crescendo, si trova costretta a rinunciarvi, perdendo via via lungo la strada sempre qualcosa di se stessa, un pezzo dopo l’altro, fino ad arrivare ad accorgersi che ormai i sogni e le passioni non esistono più e rimane solo il raziocinio a farti andare avanti, usando la solita tecnica del ribadirti in continuazione che questa è la vita reale e i sogni te li puoi mettere in quel posto!
E’, come dicevo, proprio la storia di tutti noi divenuti adulti: ognuno insomma ha dentro un po’ di quel magnifico Severus che hai delineato con maestria, sofferente, disilluso e colmo di amarezza, al quale capita di riprendere in mano ciò che aveva scritto in modo convinto, anni luce prima, su cui ora non può far altro che recriminare per quella possibilità andata perduta di essere e non volere.
Lui, lo sappiamo bene, ne paga le conseguenze attraverso la scelta di imboccare una strada costellata di sbagli terribili, ma è poi così che accade a ognuno di noi (in modo forse un po’ meno drammatico) costretti sempre e comunque a scontare gli effetti derivanti da errori e da scelte affidate esclusivamente alla ragione.

Perché ho scoperto che è la passione a guidarmi verso la mia verità.
Non lo spirito, non la ragione, ma la passione più autentica.
Essa non è sporca, ne’ immacolata.
La passione E’. Nient’altro. Non ha aggettivi appropriati.


In questa bellissime righe, che immagino siano di tua ispirazione, Sara, non avresti potuto definire in modo più consono e toccante l’essenza di quella spinta emotiva che amiamo definire appunto come passione, e che vorremmo assaporare in ogni istante della vita, desiderando che assista e condizioni ogni nostra scelta perché, pur rifuggendola per evitare di rimanerne a volte troppo feriti, siamo perfettamente coscienti di come sarebbe solo attraverso l’impulso della passione che potremmo permetterci di realizzare interamente la nostra vita e ogni obiettivo prefissato.
La passione E’, infatti, e come descriverla, se non attraverso la scelta di viverla in assoluto, pur sapendo anche come tutto ciò sia impossibile?

Voglio lasciare che la mia passione mi definisca. Non la fede, non il ragionamento, solo l’istinto della passione, di cui è costituita la mia essenza, quella che tengo nascosta in fondo, che raramente esce allo scoperto.
Per qualcuno mai.
Tragicamente, mai.

E’ in quel “tragicamente mai” che si evince la grandezza della passione e l’assoluto bisogno insito in ognuno di noi: chi non ha vissuto almeno una volta nella vita questo sentimento può considerarsi già morto, senza sapere di aver vissuto; Severus lo sa benissimo, dopo averlo provato sulla propria pelle a partire da quel tempo lontano in cui un ragazzino, goffo e sgraziato, si nascondeva dietro ad un cespuglio per spiare due bimbe sull’altalena.
Grazie per la passione che hai profuso in questo brano splendidamente evocativo, Sara, attraverso cui hai saputo ricreare la struggente bellezza di un delicato frammento della vita di Severus, riuscendo a richiamare alla perfezione le immagini commoventi di un amore a cui sacrificò interamente se stesso e per mezzo delle quali hai potuto forgiare, con eccellente bravura, un piccolo gioiello di introspezione davvero coinvolgente.
E’ d’obbligo inoltre farti anche un sacco di complimenti per la ricercatezza dello stile, che regala l’ulteriore piacere di un’ottima lettura e offre molti spunti per riflettere. Bravissima!
 
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view post Posted on 8/12/2013, 18:43
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The mirror of my dark side

Questa è un’altra storia, mi son detta mentre la leggevo, molto diversa rispetto alla prima versione. E’ un racconto articolato e completo; una storia non solo d’amore ma di fratellanza, comprensione, condivisione ed amicizia.
Deidree è una donna che ha vissuto troppo, e troppo presto, esperienze impensabili; non appena si affaccia e saluta Severus, il lettore intuisce che dietro la leggerezza delle prime battute c’è molto altro.
L’abbigliamento me l’ha fatta immaginare, fin dalle prime parole, simile a Severus: scura, magra e con neri capelli sciolti.
Ho apprezzato di questo incontro la tua capacità di entrare nell’introspezione e nei ricordi di entrambi attraverso battute di dialogo di logica stringente e perfettamente costruite, un esercizio molto difficile.
Nel dialogo è il perno della storia di entrambi.
Lei parla adagio, ma non risparmia nulla né a se stessa né a Severus, spiega l’allontanamento dal mondo magico e riesce a raccontare, con emotiva partecipazione, le scelte di entrambi.
Le argomentazioni di Deirdree mi hanno coinvolto profondamente, rileggendo questo brano, perché, Sara, ci ha messo l’anima ma anche molta razionalità: Severus deve accettare per forza quelle parole dure e sincere che toccano, non solo lui, ma anche chi legge.
Lily appare quasi sacrificabile, come amica, e la spiegazione che Deirdree ne dà è molto vera; in fondo, Severus non poteva aspettarsi comprensione da lei, Lily era il suo amore impossibile e l’amicizia non faceva già più parte dei sentimenti che provava: la perdita di lei era prevedibile e quasi inevitabile.
Era della sua vera amica e confidente che temeva il giudizio, di quella che era la sua vera ed unica compagna. Deirdree lo ha amato e lo ama.
Come in un gioco degli opposti Severus sta a Lily, come Deirdree sta a Severus.
Nessuno dei due ha confidato all’altro la verità, ma essa si mostra ora davanti ai loro occhi, finalmente.
Questo confronto svela che, se entrambi potessero tornare indietro, forse la loro essenza li condurrebbe a compiere le stesse tragiche azioni.
Bravissima Sara ad argomentare attraverso i personaggi le accuse che loro stessi si sono già rivolti, il male che li ha straziati e li strazia: lo stesso identico male per entrambi.
Un capitolo della vita doloroso che i due personaggi rivivono, guardandosi negli occhi, incapaci di perdonarsi.
Potente e coinvolgente il racconto, fino a giungere al momento più forte, teatralmente parlando, quello in cui il lettore è presente lì, in un angolo di quella scena, a guardare e ascoltare. E’ il momento della a scelta di mostrarsi, da parte di Deirdree, per quello che è, che è stata e che dovrà accettare di essere e la domanda non aleggia silenziosa, ma si alza come un grido: tu quanti ne hai uccisi?
E soprattutto, cosa ti sei detto per giustificare l’ingiustificabile?
Severus è stupito, addolorato e umano, umanissimo davanti alla consapevolezza che non è stato l’unico a sbagliare, che il mondo è pieno di errori, primo tra tutti quello di non accettarsi e non accettare gli altri, convinti di poterne fare a meno.
Deirdree gli dimostra che non è così, che la vita si può costruire anche su vecchie rovine, anche su errori incancellabili, se solo si ha la fortuna di trovare qualcuno simile a sè. Due anime vuote possono unirsi e diventare pezzi dello stesso puzzle, incastrandosi l’una nell’altra al millimetro, e amarsi.
Un racconto che osserva da un punto di vista diverso i personaggi e le emozioni che li spingono e li agitano. Un testo da leggere più volte, espresso in uno stile scorrevole e maturo.
Complimenti.
 
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view post Posted on 8/5/2014, 14:12
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I ♥ Severus


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Di notte



Una storia assolutamente tremenda e, al tempo stesso, stupenda nella sua dura crudezza.
Terribile, tremendo... l'ho scritto più volte a margine del foglio, insieme a "povero amore mio".
E con questo ho già detto tutto.
E' il momento tragico dell'errore, nella folle ebbrezza del potere, soffocato dall'odio che la vita ha portato in lui, consapevole di cosa sta andando incontro, addirittura felice di farlo.
Sì, certo, non è una libera scelta, è una ripicca, è la scelta di chi, sentendosi umiliato e perdente, vuole umiliare e vincere. Eppure, è per lei che lo fa, lei che non lo ama e lo ha rifiutato; è per loro che lo fa, loro che non lo hanno mai accettato come pari tra loro. Tutti loro. I buoni e i cattivi.
E' davvero tremendo, da brividi e da nodo alla gola sapere ciò che accadrà poi, dopo, quando finalmente capirà cosa ha fatto.
Sì, un vincitore. E' quello che crede d'essere. Un vincitore che ha sempre perso, un vincitore che conoscere solo l'umiliazione, un vincitore solitario, più solo, forse, d'un perdente.
Ma già sa d'aver perduto. Lo sa dentro. Sa d'aver perduto l'amore e per non rimpiangerlo lo rinnega. Sa d'aver perduto la luce così si riempie d'odio e d'oscurità.
Tremendo, davvero terribile e cruda la storia che racconta i suoi pensieri nel tragico momento dell'errore mentre credeva di correre tra le braccia della vittoria. Povero amore mio...
Davvero bella, Sara, complimenti: sei cresciuta moltissimo come fanwriter.
E credo che ora potremmo discutere di nuovo in quella discussione cui avevi partecipato appena approdata sul forum, se Severus era un vincitore. Noi dicevamo di sì, sapendo bene che solo lui lo credeva, ma che era solo tremendamente perdente. Ora tu hai scritto esattamente la storia che racconta quello che noi dicevamo in quella discussione: sì, lui è il vincitore, nella sua situazione, per ciò che in quel momento può sapere. Ma la sua è la più tragica vittoria che si possa avere: la vittoria dell'errore.
Bravissima Sara, davvero tanto brava, i miei più sinceri complimenti.


Edited by chiara53 - 25/6/2015, 17:22
 
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view post Posted on 8/7/2014, 21:44
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La giusta prospettiva



Ah, ma è questo che hai scritto l'altra sera in cui disguisivamo io, tu, Cla e Cri? :woot: :D :P
Se una delle poche scrittrici che mi fa apprezzare lo slash, e, come ho detto anche ad Elly, mi fa strano e c'è qualcosa che non mi quaglia in queste lunghe storie di soli dialoghi, ma l'ho trovata comunque molto bella, prima di tutto perché il tuo Severus e il tuo Regulus sono fantastici, così come è fantastico il modo in cui spesso li fai interagire.
E poi perché le tue storie hanno un qualcosa di mai banale che mi lascia sempre con mille riflessioni nella testa, e che mi apre la mente ad una visione della vita che spesso mi sfugge.
Parti da una sedia, da un oggetto immoto per dare una grande lezione di vita per bocca di Severus.
Questa frase condensa tutto ed è fantastica!

CITAZIONE
“Te lo dirò solo una volta e fattela bastare: è il dannatissimo mondo che deve adattarsi a te, non il contrario. Devi essere tanto forte da continuare ad essere quello che sei, e raggiungere il tuo scopo.

Vorrei dire tante cose su questa frase e vorrei rimanere in silenzio e, a conti fatti, credo che lascerò parlare questa citazione perché è perfetta così e non c'è molto da aggiungere.
Spesso ci dimentichiamo davvero che siamo noi che dobbiamo plasmare il nostro mondo, farlo nostro e non permettergli di cambiarci, ma, altrettanto spesso, ci pieghiamo ad esso e ci lasciamo trasportare dalla corrente.
Imparare a dare la giusta prospettiva alla vita sarebbe un grossissimo traguardo per chiunque.

Saruzza, sai sempre colpirmi a fondo ;D


 
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