Il Calderone di Severus

Alan Rickman at the Rose Theatre for the Genius of Christopher Marlowe (2009)

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halfbloodprincess78
view post Posted on 18/1/2011, 03:41




Alan Rickman at the Rose Theatre for the Genius of Christopher Marlowe

Traduzione a cura di Giulia Nerucci

Review of The Genius of Christopher Marlowe

"Time Travel at the Rose"
by Coco Hall for remotegoat on 04/08/09

Fans of the history of theatre and/or archaeology are in for a treat at The Rose Theatre on Bankside, with a new film that shows how Marlowe's plays would have looked to a contemporary audience.

The Rose Theatre was the first Elizabethan theatre on Bankside and was the place where many of Shakespeare's and Marlowe's first productions were produced. Two-thirds of the original foundations have been excavated and protected under a layer of water in an eerie, musty Wookie Hole-like cavern, in the unlikely spot under a modern office block.

The Rose Theatre Trust is now engaged in raising funds to excavate the remaining third and to make the site a permanent display as an educational and historical resource for the public to learn from and enjoy, this film will raise funds to aid the effort.

The 35-minute film features extracts from all of Marlowe's plays, performed by a stellar cast of British acting royalty including Ian McKellen, Alan Rickman, Frances Barber, Shaun Parkes, Joseph Fiennes, Kevin R McNally, Antony Sher and Harriet Walter, with voiceovers from Judi Dench and Derek Jacobi, who all donated their time for free. Particularly notable are Antony Sher's extracts from 'Dr Faustus' the timeless story of a man who sold his soul to the devil, Joe Fiennes as a young King Edward in 'Edward the second', and Harriet Walter's impassioned widow in 'Tamburlaine the Great I' - although all performances are of the high standard you would expect from this line-up.

The film was conceived and designed by set designer William Dudley, who also designed the existing on-site exhibition, devised by Robert Pennant Jones and directed by Paul Marcus.

There has been much speculation over the years about the identity and lives of the Elizabethan's two greatest dramatists. Some suggest that Shakespeare and Marlowe may have been the same person, and that Marlowe in fact invented the blank verse form that Shakespeare subsequently made his own. Anyone who has seen 'Shakespeare in love' will know that Marlowe and Shakespeare were possibly rivals, but whatever the truth of the story, what really astounds is the language of Marlowe is still so fresh and vibrant, as epitomized by the last extract, a love poem read by Judi Dench 'The Passionate Shepherd to His Love'.

The actors appear on the digitally created Rose stage, sometimes in Elizabethan costume, sometimes in modern dress, sometimes with a digitally enhanced audience, sometimes without.

If there are any complaints, it's that the film at times looks a bit lo-to-no budget (as indeed it is) and sometimes the digital technology's visual quality is low, however this is a laudable effort to show how the Elizabethans would have experienced theatre in this truly atmospheric and magical space.

An added bonus is the optional after-show discussion from the knowledgeable and enthusiatic Rose team, who talk a little about the history and plans for the site.
Event Venues & Times
finished The Rose Theatre | 56 Park Street, Bankside, SE1 9HS


Edited by chiara53 - 25/6/2022, 18:18
 
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view post Posted on 28/12/2017, 19:12
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Eliminate tutte le immagini andate perse.

 
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view post Posted on 24/6/2018, 17:41
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Fondi-calderoni

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...questo miracoloso utente russo ha postato un video su youtube con un pezzo con Alan!!!

:wub: :wub: :wub:

Alan sta recitando un pezzo del Duca di Guisa da Massacre at Paris di Christopher Marlowe!


Qui alcune gif (fonte: www.diary.ru):

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tumblr_mol9e0ajul1s5o7dro1_250

e qui il video!!!!




Grazie alle / ai fan russe/i!!!


:ola:
 
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view post Posted on 24/6/2018, 18:24
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I ♥ Severus


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L'avevo già visto, ma è un bel rivedere (e ascoltare).
Ottimo averlo anche sul forum.
Grazie a te, Marina. :)
 
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view post Posted on 24/6/2018, 19:04
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Grazie, Marina!

Per chi ne ha voglia ecco per approfondire il personaggio...
www.tiraccontoiclassici.it/opera.php?id=86
CITAZIONE
CHRISTOPHER MARLOWE
La strage di Parigi
Sta in Teatro Completo, a cura di J.Rodolfo Wilcock, pp. 47, Adelphi, Edizioni, Milano, 1966/2002.

La strage di Parigi è uno dei testi più lacunosi rimastici del teatro elisabettiano. È in versi (il pentametro giambico) e non è suddiviso in atti. Il numero di versi è meno della metà di quelli di un testo tradizionale. Fu scritto da Marlowe intorno al 1591/2 e rappresentato nel gennaio del 1593.
È un lavoro anomalo, diverso da tutte le altre tragedie elisabettiane. Il nucleo narrativo è lo scontro fra la corona di Francia (due fratelli Valois) e il ribelle e potente duca di Guisa, un Lorena. È in discussione la supremazia per la corona, ma la materia del contendere è la guerra ai protestanti ugonotti. Guisa è di parte cattolica papalina, aiutato o finanziato dal papa e dal cattolicissimo re di Spagna: la corona invece, pur essendo formalmente cattolica, difende in qualche modo gli ugonotti.
Perché il dramma è diverso da tutti gli altri? Perché non ha un nucleo drammatico intorno a cui è costruita una storia: è semplicemente una lunga cronaca ("giornalistica" dice Wilcock) di fatti, con un interminabile succedersi di personaggi e di uccisioni. Non c'è un finale, una soluzione cioè di nodi drammatici: si poteva andare avanti all'infinito in un racconto storico senza termine.
Detto questo ci domandiamo: è bello? Sì, è molto bello, bellissimo nel suo genere

Ciò che lo rende bello è l'enorme capacità di sintesi del poeta che si esprime raccontando per successivi episodi: ogni episodio è un quadretto, compiuto, perfetto, finito, a sé stante. Episodi staccati uno dall'altro e giustapposti uno di seguito all'altro, ma legati tra loro da un filo narrativo unitario e consequenziale. Fumetti, galleria di quadri posti in fila l'uno con l'altro, stazioni di una via crucis o di un arazzo, lunga serie di pannelli dipinti d'un carretto siciliano...
Va da sé che le tre famose unità (di tempo, di luogo, di azione) qui sono mirabilmente negate, con gran soddisfazione per lo spettatore e il lettore, perché l'estrema varietà dei quadri successivi rappresenta un po' la peculiarità di questo spettacolo, la sua chiave narrativa.
Un unico personaggio fa da filo conduttore, sempre presente, anche quando è assente, e anche dopo la sua morte: il duca di Guisa, il perfido, il vilain, il carnefice. Ed è l'unico al quale il poeta dedichi un minimo di approfondimento psicologico, con un lungo monologo interiore, una sorta di autoconfessione politica e morale, tale da renderlo abbietto

La storia è una lunga cronaca di fatti che si susseguono con ritmo incalzante in sintesi drammatiche velocissime.
Carlo Valois re di Francia, inviso alla propria madre Caterina de' Medici, legata al partito di Guisa, si imparenta con il re di Navarra, dandogli in moglie una propria sorella. Alla cerimonia, il partito del re esprime preoccupazione per la politica del duca di Guisa "che vuole uccidere tutti i protestanti e il papa approva tutto quello che fa Guisa, sia omicidio, delitto o tirannia". Guisa, contrario a quel matrimonio, incontra uno speziale a cui ha fatto preparare un paio di guanti avvelenati che manda in regalo alla madre del re di Navarra, la quale, odorandoli, muore intossicata. E dà anche incarico di uccidere un ammiraglio amico del re.
C'è quindi il suo lungo monologo di approfondimento psicologico nel quale abbiamo un Guisa ambizioso, amante del rischio, proteso a raggiungere l'impossibile: "solo il rischio può renderci felici... fatemi risalire le alte Piramidi, mettete in cima la corona di Francia: io con queste unghie la raderò a terra... per questo, testa, cuore, mano e spada tremano e intrigano...". Guisa conosce debolezza e limiti del suo legittimo sovrano e sa d'essere spalleggiato dalla regina madre, Caterina: "al molle re sfrenato nei piaceri, non resta ormai che il solo titolo: io agisco, ma il biasimo colpisce lui". E usa la guerra civen inc di religione, contro i protestanti, difesi dal re, per combattere il re stesso, facendosi finanziare, con la scusa appunto della guerra di religione, dal papa e dalla Spagna.
Guisa prepara la strage dei protestanti; Carlo prova ad opporsi ma poi cede al Guisa e alla madre e avalla i loro progetti. Inizia la strage, al suono delle campane i fedeli di Guisa scendono per le strade e cominciano a sgozzare i loro nemici. Successive "scenette" della mattanza con numerose uccisioni in scena.
Gli elettori polacchi offrono la corona di Polonia a Enrico fratello di Carlo, il quale accetta. Muore re Carlo: la madre Caterina, che dei figli dice che "loro hanno la corona, ma io governo e se si impennano li tolgo di mezzo..." manda a richiamare Enrico dalla Polonia poiché a lui va il titolo di re di Francia. Enrico ha tendenze omosessuali e si circonda (come poi vedremo analogamente nell'Edoardo II) dei suoi favoriti, i cosiddetti "mignoni", uno dei quali è l'amante della moglie di Guisa. Preda ambita costui per il Guisa che facendolo assassinare vendica il proprio onore e nel contempo ferisce re Enrico nei suoi affetti.
Guisa si prepara a sferrare l'attacco finale contro la corona e arruola un esercito. "Sciogli il tuo esercito o faccio proclamare in tutta la Francia che sei un traditore..." lo minaccia il re. Ma Guisa persiste, fingendo tuttavia obbedienza. A questo punto Enrico e Navarra, insieme, combinano che Guisa sia soppresso perché è chiaro ormai che "quel Guisa odioso sarà la rovina del rinomato regno di Francia: la sua ambizione mira alla corona e con la scusa della religione apre le porte al papa e ai papalini e lega il regno, mani e piedi, a Roma...". E finalmente Guisa viene ucciso ("che rabbia essere ucciso da semplici plebei!" grida l'ambizioso duca soccombendo ai suoi sicari). Di fronte al cadavere del suo nemico, Enrico si compiace: "dolce spettacolo che mi ristora l'anima" e incrudelisce contro il figlio: "chiamate il figlio, che veda suo padre morto!" al quale figlio dovrà "tagliargli le ali, finché c'è tempo...". Attacca poi i due potenti fratelli del Guisa, uno cardinale e uno nobile e ambizioso: "Ma a che mi serve che Guisa sia morto se è vivo suo fratello Mayenne e quel superbo giovane cardinale? ...quei due valgono quanto un intero Guisa, specie in combutta con la mia vecchia madre...!". Enrico fa ancora in tempo ad uccidere il cardinale, ma è a sua volta ucciso da un frate sicario mandatogli da . Morendo Enrico trasmette la propria corona a Navarra, della famiglia dei Borboni, e invita chi lo circonda a non piangere, ma piuttosto a vendicarlo "affilando la spada sulle ossa di Sisto" (Sisto V, l'odiato papa suo nemico e sostenitore di Guisa).

Questo è La strage di Parigi: una cronaca in forma drammatica di avvenimenti storici civeninc perfettamente affrescati e sintetizzati (Wilcock scrive: "una specie di presentazione giornalistica di avvenimenti di politica estera"). Non è un dramma vero e proprio, certamente, tuttavia è una rappresentazione teatrale che ti afferra alla gola e non ti abbandona sino al termine. E anche questo è un modo di far teatro.
Recentemente un attore-regista di nome Marco Paolini ha portato in scena un'inchiesta sulla tragedia del Vajont. Marlowe rappresenta, con decine di personaggi e scene diverse. Paolini invece racconta e basta, con un lungo monologo Sono cose diverse, eppure si assomigliano: qualcosa che possiamo chiamare teatro-inchiesta o teatro-verità o teatro-racconto.
È un modo di far spettacolo. Affascinante.
 
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view post Posted on 24/6/2018, 20:41
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I ♥ Severus


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Grazie mille, Chiara, per l'interessante spiegazione.
Qualcuno ha idea di quale sia il testo recitato da Alan?
 
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view post Posted on 24/6/2018, 22:23
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Confesso di non aver mai visto questo video. :o: Strepitoso, magnifico, grazie Marina per averlo proposto... difficile non rimanerne coinvolti, me lo sono riguardato, anzi, meglio dire contemplato altre due volte!
 
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view post Posted on 24/6/2018, 23:00
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Fondi-calderoni

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Grazie, Chiara!

Il testo Adelphi che hai segnalato sta nei miei preferiti di Ibs da un po' di mesi... Marlowe mi piace molto, è (perfino) più cupo di Shakespeare...

quando sono più lucida (too much summer (!), too much wine (!!), mi impegno a rintracciare il testo esatto che sta recitando Alan (ma quanto è stupendo! :wub: )...

(ps. cmq posso dire una cosa?
questo sito è veramente costruito bene!!
con una logica, una completezza e una facilità di consultazione uniche: ci stavo pensando quando postavo le info: si trova tutto quello che si cerca in due secondi ed ogni voce è indicizzata benissimo!

fra tutti quelli che ho visto su Alan e su Severus è veramente il migliore--
mi sembra in assoluto il più esaustivo! chapeau alle creatrici!! :totheboss: )
 
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view post Posted on 24/6/2018, 23:01
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Grazie Marina!
Avevo già visto questo video ma rivederlo è sempre un'emozione! :stuporebello:
 
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view post Posted on 31/3/2019, 21:08

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più informazioni per the genius of Christopher marlowe qui:
www.london-se1.co.uk/news/view/4061

testo di alan: è solo un parte del grande monologo, tutto il monologo sul www.monologuearchive.com/m/marlowe_011.html

DUKE OF GUISE: Now, Guise, begin those deep-engender'd thoughts
To burst abroad those never-dying flames
Which cannot be extinguished but by blood.
Oft have I levell'd, and at last have learn'd
That peril is the chiefest way to happiness,
And resolution honour's fairest aim.
What glory is there in a common good,
That hangs for every peasant to achieve?
That like I best, that flies beyond my reach.
Set me to scale the high Pyramides,
And thereon set the diadem of France;
I'll either rend it with my nails to naught,
Or mount the top with my aspiring wings,
Although my downfall be the deepest hell.
For this I wake, when others think I sleep;
For this I wait, that scorn attendance else;
For this, my quenchless thirst, whereon I build,
Hath often pleaded kindred to the king;
For this, this head, this heart, this hand, and sword,
Contrives, imagines, and fully executes,
Matters of import aimed at by many,
Yet understood by none;
For this, hath heaven engender'd me of earth;
For this, this earth sustains my body's weight,
And with this weight I'll counterpoise a crown,
Or with seditions weary all the world;
For this, from Spain the stately Catholics
Send Indian gold to coin me French ecues;
For this, have I a largess from the Pope,
A pension, and a dispensation too;
And by that privilege to work upon,
My policy hath fram'd religion.
Religion! O Diabole!
Fie, I am asham'd, however that I seem,
To think a word of such a simple sound,
Of so great matter should be made the ground!
 
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view post Posted on 31/3/2019, 21:13
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I ♥ Severus


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view post Posted on 31/3/2019, 21:13

Sfascia-calderoni

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programma del spettacolo:

programme and cast list:

0. Tamburlaine the Great I "If all the pens that ever poets held..." speech read in echo by both actors as the film's prologue. Tamburlaine Judi Dench
Derek Jacobi
1. Hero and Leander The beautiful Leander is described by the poet. Judi Dench
2. Doctor Faustus Mephistophilis produces Helen of Troy, and Faustus marvels at her beauty. Faustus Anton Lesser, Helen of Troy Luke Newberry
3. Dido, Queen of Carthage Dido is enraptured by Aeneas. Queen Dido Frances Barber
4. Edward II Young Spenser advises Baldock how he "must cast the scholar off". Young Spenser Shaun Parkes
5. Edward II Edward's favourite describes how he will indulge the King's pleasures. Gaveston Derek Jacobi
6. Edward II The imprisoned king philosophises on the limits of his power and on being deposed. King Edward Joseph Fiennes
7. The Massacre at Paris The Duke spells out his Machiavellian ambition and methods to the audience. Duke of Guise Alan Rickman
8. The Jew of Malta Machiavel claims Barabas as his disciple in this eloquent prologue to the play. Machiavel Kevin McNally
9. The Jew of Malta Barabas muses on the morality of capitalism. Barabas Henry Goodman
10. Tamburlaine the Great II Tamburlaine's eldest son prefers cards to war. Calyphas Charlie Cox, Perdicas Sam Barnett
11. Tamburlaine the Great I Tamburlaine lets the defeated and foolish Mycetes keep his crown. For now. Mycetes Michael Burrell
12. Tamburlaine the Great I The courtier warns of the significance of Tamburlaine's tent colours; the Governor ignores this, and urges the Virgins to plead for mercy. Courtier Clive Francis, Governor John Shrapnel, Virgin Rebecca Night
13. Tamburlaine the Great I Tamburlaine proclaims his exalted position by way of Marlowe's 'high astounding terms'. Tamburlaine Antony Sher
14. Tamburlaine the Great I The captured Empress of Turkey laments her husband Bajazeth's violent and tortured death. Zabina Harriet Walter
15. Doctor Faustus Faustus interrogates Mephistophilis on the fall of Lucifer from Heaven to Hell. Faustus Anton Lesser, Mephistophilis Tobias Menzies
16. Doctor Faustus Faustus, with just one hour to live, desperately tries to hold back time. Faustus Ian McKellen
17. The Passionate Shepherd to his Love Dame Judi Dench reads Marlowe's Arcadian love poem as the film's epilogue. Judi Dench
 
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view post Posted on 31/3/2019, 23:21
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Thank you very much, MexsCh!
 
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Buca-calderoni

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Alan Rickman al Rose Theatre per il genio di Christopher Marlow.



Testo in lingua originale

Gli appassionati di storia del teatro e/o di archeologia avranno di che divertirsi al Rose Theatre di Bankside, con un nuovo film che mostra come le opere di Marlowe sarebbero apparse a un pubblico contemporaneo.

Il Rose Theatre fu il primo teatro elisabettiano di Bankside e fu il luogo in cui vennero realizzate molte delle prime produzioni di Shakespeare e Marlowe. Due terzi delle fondamenta originali sono stati scavati e protetti da uno strato d'acqua in una caverna inquietante e ammuffita, simile a un buco di Wookie, in un luogo improbabile sotto un moderno palazzo di uffici.

Il Rose Theatre Trust è ora impegnato nella raccolta di fondi per scavare il terzo rimanente e rendere il sito un'esposizione permanente come risorsa educativa e storica per il pubblico, che potrà imparare e divertirsi.

Il film, della durata di 35 minuti, presenta estratti da tutte le opere di Marlowe, interpretati da un cast stellare di attori britannici, tra cui Ian McKellen, Alan Rickman, Frances Barber, Shaun Parkes, Joseph Fiennes, Kevin R McNally, Antony Sher e Harriet Walter, con le voci fuori campo di Judi Dench e Derek Jacobi, che hanno tutti donato il loro tempo gratuitamente. Particolarmente degni di nota sono gli estratti di Antony Sher dal "Dottor Faustus", la storia senza tempo di un uomo che vendette l'anima al diavolo, Joe Fiennes nei panni di un giovane re Edoardo in "Edoardo secondo" e l'appassionata vedova di Harriet Walter in "Tamburlaine the Great I", anche se tutte le interpretazioni sono di alto livello come ci si aspetta da questa formazione.

Il film è stato ideato e progettato dallo scenografo William Dudley, che ha anche progettato la mostra esistente in loco, ideata da Robert Pennant Jones e diretta da Paul Marcus.

Nel corso degli anni si è speculato molto sull'identità e sulla vita dei due più grandi drammaturghi elisabettiani. Alcuni suggeriscono che Shakespeare e Marlowe possano essere stati la stessa persona e che Marlowe abbia di fatto inventato la forma del verso bianco che Shakespeare ha poi fatto sua. Chiunque abbia visto "Shakespeare in love" saprà che Marlowe e Shakespeare erano forse rivali, ma qualunque sia la verità della storia, ciò che stupisce davvero è che il linguaggio di Marlowe è ancora così fresco e vibrante, come dimostra l'ultimo estratto, una poesia d'amore letta da Judi Dench "The Passionate Shepherd to His Love".

Gli appassionati di storia del teatro e/o di archeologia avranno di che divertirsi al Rose Theatre di Bankside, con un nuovo film che mostra come le opere di Marlowe sarebbero apparse a un pubblico contemporaneo.

Il Rose Theatre fu il primo teatro elisabettiano di Bankside e fu il luogo in cui vennero realizzate molte delle prime produzioni di Shakespeare e Marlowe. Due terzi delle fondamenta originali sono stati scavati e protetti da uno strato d'acqua in una caverna inquietante e ammuffita, simile a un buco di Wookie, in un luogo improbabile sotto un moderno palazzo di uffici.

Il Rose Theatre Trust è ora impegnato nella raccolta di fondi per scavare il terzo rimanente e rendere il sito un'esposizione permanente come risorsa educativa e storica per il pubblico, che potrà imparare e divertirsi.

Il film, della durata di 35 minuti, presenta estratti da tutte le opere di Marlowe, interpretati da un cast stellare di attori britannici, tra cui Ian McKellen, Alan Rickman, Frances Barber, Shaun Parkes, Joseph Fiennes, Kevin R McNally, Antony Sher e Harriet Walter, con le voci fuori campo di Judi Dench e Derek Jacobi, che hanno tutti donato il loro tempo gratuitamente. Particolarmente degni di nota sono gli estratti di Antony Sher dal "Dottor Faustus", la storia senza tempo di un uomo che vendette l'anima al diavolo, Joe Fiennes nei panni di un giovane re Edoardo in "Edoardo secondo" e l'appassionata vedova di Harriet Walter in "Tamburlaine the Great I", anche se tutte le interpretazioni sono di alto livello come ci si aspetta da questa formazione.

Il film è stato ideato e progettato dallo scenografo William Dudley, che ha anche progettato la mostra esistente in loco, ideata da Robert Pennant Jones e diretta da Paul Marcus.

Nel corso degli anni si è speculato molto sull'identità e sulla vita dei due più grandi drammaturghi elisabettiani. Alcuni suggeriscono che Shakespeare e Marlowe possano essere stati la stessa persona e che Marlowe abbia di fatto inventato la forma del verso bianco che Shakespeare ha poi fatto sua. Chiunque abbia visto "Shakespeare in love" saprà che Marlowe e Shakespeare erano forse rivali, ma qualunque sia la verità della storia, ciò che stupisce davvero è che il linguaggio di Marlowe è ancora così fresco e vibrante, come dimostra l'ultimo estratto, una poesia d'amore letta da Judi Dench "The Passionate Shepherd to His Love".

Edited by chiara53 - 25/6/2022, 18:16
 
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