| Ale85LeoSign |
| | Ew... a essere sintetica, talvolta tendo a perdermi dei pezzi per strada. Allora, vedo di dare qualche cenno di spiegazione di più alla riflessione che ha fatto nascere questa discussione. In sostanza, ho pensato che il personaggio di Severus, morendo giovane, ed essendo giovane in più di un senso, abbia conservato delle caratteristiche inossidabili. Non credo che mai e poi mai nessuna fanwriter lo potrà mai immaginare vecchio e decrepito, o invecchiato, perchè il modello standard di scrittura o è giovane sia di fisico che di mente, oppure ha l'età dei libri della Rowling. E oltre a quest'età non è andato. Ma non è solo questione di età. Nel suo modo di essere è attuale, è giovane, è un essere umano che in ogni fiction commette il suo errore, o, semplicemente, continua a riviverlo e continua inesorabilmente a cercare di porvi rimedio. Oppure paga il prezzo dei suoi errori, la solitudine, l'odio degli altri, il dolore fisico e psichico, e riesce a conviverci ogni volta, senza farlo trapelare in alcun modo. Mantenendo una solida compostezza che lo fa apparire di ghiaccio, quando sotto c'è molto di più. E' un uomo che è responsabile di ciò che ha fatto, che ha sofferto della perdita di un affetto insostituibile e ne è stato colpito in modo così profondo da rimettere in discussione il valore della vita e le scelte compiute in passato. Un vuoto tenebroso che speriamo tutti di non dover mai conoscere. Lui era andato a Hogwarts, spinto dalla speranza che ci fosse qualcosa di buono e giusto. Poi è cambiato, tutto è cambiato, perchè non esistono Paradisi terreni. In quello stesso "Paradiso" ha fatto i suoi sbagli e ha preso le sue batoste, ricominciando a credere in qualcosa che, esattamente come l'odio, poteva muovere il mondo: l'amore. Poi ha fatto di più: ha preso una decisione col cuore, ha deciso di continuare a proteggere Potter, e ha messo a rischio tutto in nome di questa causa retta e giusta. Del resto, chi avrebbe dato continuità alla magia? A quel mondo in cui erano emerse e sprofondate nel buio le sue speranze? Alla fine era nei ragazzini che risiedeva il futuro di quel mondo appeso a un filo. Severus aveva anche capito che il dolore era inevitabile, anche in un posto come Hogwarts che conservava comunque il suo valore e la sua portata affettiva. E sfuggirgli era inutile. Conviverci era l'unica cosa possibile da fare. I ragazzini correvano verso la speranza e Severus, lavorando nell'oscurità, ha permesso che ciò fosse possibile. Ma non c'è bene senza sacrificio. E il prezzo l'ha pagato, anche se, prima di morire, ci ha sempre provato e non ha mai smesso di tentare di affrontare gli ostacoli che aveva davanti.
Perciò, scirvere di un personaggio come lui, alimentarlo, mandarlo avanti, non è facile. Perchè è troppo reale e, a volte, il dolore che esce da lui esce anche da noi e fa troppo male per sopportarlo. Credere in quello che ho definito un mito (inteso come qualcosa di duraturo, inarrivabile e in parte ancora da scoprire, per certi versi. Inarrivabile attraverso gli occhi di una venticinquenne, parole che, quindi, possono essere smentite da chiunque non abbia la mia età) significa anche averne paura. Paura di ciò che potrebbe riflettere di noi e dei suoi lati d'ombra che potrebbero venire alla luce. Alla fine ci crediamo così tanto che, scrivendo, gli diamo anche delle parti di noi, a volte anche inconsciamente, e ciò che emerge non sempre piace. Questo, forse, è un discorso strano, ma è vero. Il mito letterario finisce per riflettere la personalità dell'autore, a lungo andare, a differenza dei miti "reali" a cui, soprattutto i ragazzini, vorrebbero assomigliare. Il discorso qui si ribalta un po', perchè entrando nel personaggio, scavando dentro di lui, spesso si finisce per arrivare a scavare dentro se stessi.
Alla fine, però, per questo mito/sogno è difficile resistere dentro di noi senza essere intaccato da altro, da altre cose, da altri miti ancora (sfornati a valanga da libri, giornali, tv e dagli altri media) p dal semplice avanzare del tempo. Il rischio poi, quando il tuo sogno viene personificato da un attore è che deluda le tue aspettative e finisca per cadere (cosa che con Severus non credo che sia successa). Ma se la propria devozione in questo personaggio è sufficientemente solida, ciò non accadrà. Anche col trascorrere del tempo.
Il mio discorso ha un senso (per me) bisogna capire se lo ha anche per voi.
CITAZIONE Perchè per un personaggio come Severus, se l'amore è vero e non cavalca una banale onda di successo, è un amore inossidabile, per sempre! Appunto. Non è la banale onda di successo, è qualcosa di più. Qualcosa che ha toccato corde inarrivabili ad altri, qualcosa che ha permesso di sviluppare abilità latenti (come la scrittura). In definitiva, qualcosa che ha permesso di svuluppare e coltivare un sogno, ma non solo uno, più sogni, a mio modo di vedere, e di condividerli.
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