IO SONO SOLTANTO HARRY
Devo necessariamente premettere che, nonostante lo slash non rientri assolutamente nella categoria dei miei generi preferiti e mi sia quasi sempre rifiutata di approcciarmi a storie di questo tipo, una grande curiosità mi ha spinto a leggere la tua, Aniuccia, pur sapendo a che cosa sarei andata incontro, ma nella piena certezza che avrei gustato qualcosa di forte e coinvolgente a livello sentimentale, oltre che bello a livello narrativo e scritto bene.
E infatti così è stato. Premetto di non essere riuscita a leggere per intero la parte conclusiva, quella vietata ai minori per intenderci. Ebbene sì, ammetto di essere limitata, ma l’intero impianto di questa fan fiction, che ho trovato veramente notevole, e tutto ciò che precede la sua inevitabile conclusione è riuscito a catturarmi inesorabilmente riga per riga, parola per parola, costringendomi a divorare alla lettera l’intero corso di una vicenda descritta e orchestrata in ogni suo passaggio in modo favoloso, intenso, sofferto, emozionante e allo stesso tempo innocente e delicato.
Quella che hai scritto è davvero una straordinaria, bellissima, commovente storia d’amore, al di là del fatto che tu abbia deciso di farla vivere a due personaggi maschili (che non riesco e non riuscirò mai a immaginare assieme a… quel modo, tuttavia questo è un dettaglio trascurabile rispetto alla vicenda
) ma che la tua abilità speciale nel raccontarla è riuscita (almeno nella quasi totalità ;P) a farmi accettare e amare.
Una scommessa che hai fatto con te stessa, a quanto ho capito, dal momento che non avevi ancora provato a scrivere nulla di genere slash, ma che hai vinto alla grande dimostrando di riuscire a trasporre in maniera perfetta la tua sensibilità femminile nei pensieri e nei sentimenti di un uomo (parlo ovviamente di Harry, del quale hai saputo “manovrare” in maniera superba emozioni e sensazioni per tutta la durata del racconto) facendolo con straordinaria bravura, e rendendo veri, forti e credibili i suoi turbamenti e lo scompiglio emotivo causato da una lenta ma inesorabile consapevolezza del sentimento che sta nascendo in lui.
Ci sono passaggi di rara bellezza, in cui mi sono sentita completamente assorbita dalla pena d’amore del povero ragazzo che, incredulo e sbigottito, viene ripetutamente messo dalla propria coscienza di fronte all’evidenza di quanto gli sta succedendo, nonostante voglia intestardirsi nel credere che quella enorme sofferenza sia legata semplicemente al fatto che Snape non lo considera per quello che è.
Io sono soltanto Harry! E’ il grido con cui vuole affermare la propria personalità perché egli lo valuti e lo apprezzi per quello che è realmente e non per ciò che gli ricorda, ed è un bisogno straziante che tutti abbiamo nei confronti di chi desideriamo. E’ il travaglio che abbiamo provato, quando siamo stati innamorati, sopraffatti e condizionati dalla necessità di essere considerati , quindi amati, per quello che siamo ed è l’unità di misura spesso e volentieri sbagliata con cui stimiamo il nostro valore agli occhi dell’oggetto del nostro desiderio.
E mozioni sincere, intense, dolorose, che sei riuscita a rendere tangibili mentre nascono, crescono e accompagnano Harry per tutto un percorso che sembra destinato a non realizzarsi mai, ovviamente, scavandogli l’anima così come solo può scavare la sofferenza di non poter avere ciò che si brama più di ogni altra cosa. Un dolore profondo e viscerale che tu sei stata incredibilmente brava a rendere in modo molto efficace.
Significativo è il momento in cui è disteso sul letto della camera di Sirius, che non descriverò nei dettagli per evitare di spoilerare una delle scene migliori.
Infine, ecco che l’evoluzione di storia e sentimenti porta all’apertura di scenari inaspettati, orchestrati in maniera deliziosa e verosimile, fino al momento in cui si alza il sipario su quello in cui si consumerà quel finale vietato e davanti al quale io ho discretamente scelto di chiudere la porta, limitandomi ad immaginarli mentre stanno vivendo una felicità tutta loro, intima e senza limiti. Opzione che, ne sono certa, non mi ha tolto il grande piacere di un’intera lettura commovente e appagante.
Tu sai sempre far volare in alto fantasia ed emozioni, Aniuccia. Davvero tanti complimenti, hai vinto la scommessa!