Riesumo la discussione, ringraziando infinitamente Ale per aver messo il link.
Come già detto altrove: ogni tanto quel che provo finisce in quel che scrivo.
Ogni tanto, quindi non sempre: anzi, i casi sono due contro sette ff, la minoranza dunque.
E' il caso di due FF in particolare, nelle quali il mio stato d'animo ha influito particolarmente. In una il periodo era talmente nero che, oltre a piangere da sola per interi giorni, ho dovuto esternarlo in qualche altro modo per non impazzire. E non ho trovato altro se non aprire il pc e mettermi a scrivere.
Nell'altro caso, peraltro opposto, l'idea di partenza era totalmente diversa.
Ad agosto, quando stavo buttando giù appunti per Halloween, l'idea di partenza era diametralmente opposta alla ff finale scritta ad ottobre, tanto il brano l'ho comunque tenuto: arriveranno altri periodi bui in cui potrò utilizzarlo (vai col riciclo).
Questi sono solo due casi particolari in cui ho lasciato che quel che provavo personalmente venisse fuori e fosse associato ai miei personaggi.
Per tutte le altre ff non è così, forse perchè di solito sono mediamente tranquilla: comunque è più facile che mi metta a tavolino e scriva, sempre con l'ovvia immedesimazione che ogni tanto mi causa qualche piantino.
Credo di essere una via di mezzo.
Nè carne nè pesce?
