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| Tratto da Solo un piccolo, innocente, semplice bacio
Erano abbracciati. In un’aula vuota. Dopo una lezione. Con la porta chiusa e il mondo esterno che andava avanti ignorandoli. - Severus… - balbettò – abbiamo… deciso di… attendere Giugno… dopo gli es… Le labbra sottili del mago si posarono sulla sua guancia e la frase le morì in gola. Strinse di più la sua giacca nera e serrò ancora di più gli occhi, se li avesse aperti si sarebbe persa nel suo sguardo, nella sua anima, nella sua ombra. Si sarebbe persa in lui. - Non ti bacio da Capodanno…- sussurrò Severus, Hermione avvertì la sua bocca vicina, troppo vicina – sono passati quasi quattro mesi. Ho bisogno delle tue labbra. Ora. Subito. O non arriverò mai a Giugno. La strega sorrise nell’udire l’urgenza di baciarla in quel preciso momento. Aprì gli occhi immergendosi nel mare in tempesta dei suoi. Nei suoi occhi di tenebra brillava la fiamma della passione sopita e del desiderio di avere anche solo un pezzetto di lei per poter mantenere quella promessa che si erano scambiati quella notte di Capodanno. - E’ solo un bacio…- continuò il mago baciandole ancora una volta la guancia – un piccolo…- e le sue labbra si avvicinarono ancora un poco alla sua bocca – innocente…- e questa volta fu l’angolo delle labbra ad essere baciato – semplice bacio. Hermione sapeva bene che i baci di Severus non erano piccoli, innocenti, semplici baci. Sapevano di perdizione, lussuria e proibito. Hermione sorrise, poteva sentire il calore delle labbra di Severus sulle sue eppure non si stavano ancora baciando. Lui la stava provocando, voleva che fosse lei ad annullare quella misera distanza. Era il suo personale angelo tentatore. - E' pericoloso, Professore. - mormorò ad un soffio da quelle labbra sottili. - Non ti preoccupare. Metterò una buona parola per te al Preside. Era un gioco di seduzione che Hermione voleva perdere, era passato così tanto da quel loro primo ed unico bacio che voleva assaporare ancora le sue labbra. Annullò la distanza e si perse in lui, con lui.
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