Ragazze, è una vera goduria leggere questi stralci libidinosi delle vostre fic!
Adesso che ci penso ho anch'io un paio di passaggiuzzi romantici dedicati al prof baciatore
proprio poca cosa al confronto di questi momenti di alta poesia e romanticismo. Inizio con il postare il primo (anche il primo in assoluto che ho scritto) tratto da
Mercoledì, 31 ottobre, ore 22,45...La stra-fortunata in questione è Lavinia, protagonista di altre due fic, più quella che è in lavorazione
"... Intimidita, lasciò vagare lo sguardo prima sulla ruga verticale che attraversava la sua fronte e poi ancora sui bottoni neri della casacca: non ce la faceva proprio ad evitare di sentirsi così piccola e stupida al suo cospetto.
- Allora… la vuoi smettere di fissare sempre i miei bottoncini e puoi ripetermi per favore la frase che mi hai sussurrato l’ultima volta all’orecchio? Sai, non ero troppo in forma in quel momento e credo di non aver capito bene…- le mormorò con voce calda e avvolgente.
Lavinia rialzò lo sguardo di scatto arrossendo e, con voce malferma, gli obbedì sebbene, in quell’istante, le fosse venuto improvvisamente a mancare il coraggio:
- L’altra… l’altra sera… ti ho detto… semplicemente… che… ti amo come non ho mai amato nessuno nella vita – buttò fuori tutto d’un fiato.
- Ed è la verità?- sussurrò lui in tono sempre più basso, chinandosi lentamente verso il suo viso.
- E’ la pura verità… professore…- balbettò Lavinia, fissando ipnotizzata le labbra dell’uomo che si approssimavano mentre il proprio respiro accelerava progressivamente.
- E’ da mercoledì sera che non faccio che ripensare a questo – bisbigliò Severus sempre più vicino.
Lavinia sopraffatta dall’emozione chiuse gli occhi e si lasciò andare ad assaporare la sua bocca, morbida e dolce, vinta da un trasporto mai provato.
Infine poteva finalmente toccarlo e accarezzarlo!
Allungò le mani e gliele posò sulle le spalle per poi farle scendere piano sul petto e su tutto il torace che percorse più volte, lentamente e con estremo piacere, indugiando sui tanto sospirati, deliziosi bottoncini, mentre ripetuti brividi le percorrevano la pelle.
Sentì le sue mani delicate ma decise tra i capelli, cercare il viso ed il collo e poi passare ad accarezzarle sensualmente la schiena. Si strinse a lui ancora più forte, persa completamente nell’estasi di quel bacio interminabile e appassionato che aveva desiderato da sempre più di ogni altra cosa al mondo.
Quanto tempo passò, mentre loro continuavano a baciarsi e le loro mani a esplorarsi frenetiche e intense, fu difficilmente quantificabile.
Sembravano due naufraghi nel deserto che finalmente avevano trovato una fonte d’acqua a cui dissetarsi.
Quando finalmente le loro bocche si staccarono, per lasciare che fossero i loro occhi a continuare a rimanere incollati ancora a lungo, le prime ombre della sera iniziavano lentamente a calare.
Ma Lavinia e Severus, incuranti di ciò e insensibili al freddo che stava pungendo, rimasero ancora ostinatamente abbracciati su quella panchina..."
Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:39