Il Calderone di Severus

N. 10: Dieci, cento, mille baci con Severus!

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Nemesis Snape
view post Posted on 27/4/2010, 21:37




Indice di quanto pervenuto per il Gioco Creativo




provagiococreativo9copi



Nelle nostre fiction è quasi inevitabile trovare una scena come un bacio di Severus: dolce, appassionato o freddo. :wub: :wub:
Ma certamente noi fanwriters non possiamo fare a meno delle labbra del nostro caro Pozionista.

Inserite qui tutti i brani delle vostre fiction sui baci di Severus, con la sola clausola che non siano Vietati ai Minori.

Vi ricordiamo che questo gioco non ha alcuna scadenza.
Allora? Cosa aspettate? :D




Se il brano fosse vietato ai minori occorre inserirlo nella apposita sezione, eventualmente aprendo la relativa disussione se non ancora esistente.




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CODICE
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Edited by Ida59 - 6/7/2017, 15:43
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 28/4/2010, 15:28




Ma che bella iniziativa.

Dai, dai, inauguro questo gioco :lol:

Dal seguito di TQ che sto scrivendo.
Per ora lo chiamiamo A.L. e ce lo facciamo andare bene :B):

***



“Una costellazione che riflette speranze.” Bisbigliò rimirando i suoi occhi “Così bella… così sfuggente.” Si avvicinò ancora e quei lembi di prateria si spalancarono, scintillando in modo strano. Le labbra del mago si curvarono in un morbido, impercettibile sorriso, nonostante il suo sguardo continuasse a restare vigile e attento, come se la tentazione che aveva davanti nascondesse qualcosa di letale, come una rosa irta di spine.
Alexandra sollevò una mano, incerta, e posò le dita sul collo del mago, per risalire e sfiorare la pelle ruvida del mento, le guance e infine il contorno degli occhi, che si socchiusero al lento passaggio delle dita. Poi, quel tocco vellutato si soffermò sulle labbra, ancora atteggiate in una piega languidamente sensuale.
Alex: “Tu insegui un sogno.” Mormorò senza che il suono della sua voce potesse spezzare quell’attimo senza tempo “Lo fai ancora, nonostante tutto.”
Fu colto da una strana agitazione, e spostò il bacino in avanti, in un movimento lento e voluttuoso, percependo un’ondata di desiderio fisico che, se non si fosse controllato, sarebbe diventato più che evidente anche per lei.
Severus: “È così sbagliato?” domandò tenendo gli occhi chiusi, lasciandosi sfiorare il viso dal tocco delicato delle dita tremanti di lei. Si sentiva avvolto da uno strano calore, da una sensazione crescente di benessere, come se in quel lieve sfiorarsi avesse trovato la soluzione di tutti i suoi mali.
Alex: “Sì,” bisbigliò lasciandosi sfiorare i fianchi, su cui le mani pallide del mago trovarono un calore piacevole, arricchito dalla morbidezza di quel corpo che, ancora, tentava di resistergli, irrigidendosi “È sbagliato. Porterà solo dolore.”
Dopo un momento, in cui rimasero immobili a fissarsi, Severus socchiuse gli occhi e azzardò a baciarla, con delicatezza, incerto, come se avesse potuto farle male con un gesto così dolce e affranto come fu quel delicato sfiorarsi di labbra.
Quel primo contatto, dopo tanto tempo, gli parve così irreale da scuotere ogni certezza, ogni cattivo pensiero che aveva lasciato emergere quando si erano incontrati la prima volta. Quel bacio richiamò dal profondo un brivido che il mago non credeva di poter ancora provare. Assaporò le labbra di quella creatura ignota e conosciuta, come se, attraverso quel contatto, avessero potuto ritrovare un modo per interagire, per parlare, per rievocare una passione sopita, creduta estinta.
La ragazza rimase ferma e tremò di pura voluttà, assaporando per alcuni istanti un’emozione profonda; poi si ritrasse, ma non poté allontanarsi di molto, perché la sua schiena premette contro il muro di pietra alle sue spalle.
Severus rimase proteso in avanti appoggiato alla ringhiera con la mano e aprì lentamente gli occhi. Doveva rassegnarsi, la persona che aveva davanti non era più la stessa, era un dolcissimo sogno che poteva tramutarsi in un orribile incubo, in una creatura che avrebbe ferito, ucciso e agito col solo istinto che ora, forse, la stava inducendo ad arretrare.


 
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view post Posted on 28/4/2010, 15:54
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I ♥ Severus


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Waaaaooooo... ma questo è un vero scoop, una deliziosia primizia che i tuoi lettori apprezzeranno assai (anche se per ora dovranno accontentarsi di A.L., loro): indubbiamente non c'era modo migliore per inaugurare questo bellissimo gioco!

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:37
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 28/4/2010, 16:26




Grazie! E tu come lo inaugurerai?

A baci o a morsi? :truce: :P :P :P
 
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Nemesis Snape
view post Posted on 28/4/2010, 17:08




:malessere: :malessere: :malessere: :malessere:

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:38
 
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view post Posted on 28/4/2010, 18:02
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 28/4/2010, 17:26)
Grazie! E tu come lo inaugurerai?
A baci o a morsi? :truce: :P :P :P

Ehi ma questo è un suggerimento geniAle: potrei usare anche io un... inedito! E l'opzione tra bacio o morso potrebbe essere intrigante...

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:38
 
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view post Posted on 29/4/2010, 15:41
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 28/4/2010, 16:28)
“Una costellazione che riflette speranze.” Bisbigliò rimirando i suoi occhi “Così bella… così sfuggente.” Si avvicinò ancora e quei lembi di prateria si spalancarono, scintillando in modo strano. Le labbra del mago si curvarono in un morbido, impercettibile sorriso, nonostante il suo sguardo continuasse a restare vigile e attento, come se la tentazione che aveva davanti nascondesse qualcosa di letale, come una rosa irta di spine.
Alexandra sollevò una mano, incerta, e posò le dita sul collo del mago, per risalire e sfiorare la pelle ruvida del mento, le guance e infine il contorno degli occhi, che si socchiusero al lento passaggio delle dita. Poi, quel tocco vellutato si soffermò sulle labbra, ancora atteggiate in una piega languidamente sensuale.
Alex: “Tu insegui un sogno.” Mormorò senza che il suono della sua voce potesse spezzare quell’attimo senza tempo “Lo fai ancora, nonostante tutto.”
Fu colto da una strana agitazione, e spostò il bacino in avanti, in un movimento lento e voluttuoso, percependo un’ondata di desiderio fisico che, se non si fosse controllato, sarebbe diventato più che evidente anche per lei.
Severus: “È così sbagliato?” domandò tenendo gli occhi chiusi, lasciandosi sfiorare il viso dal tocco delicato delle dita tremanti di lei. Si sentiva avvolto da uno strano calore, da una sensazione crescente di benessere, come se in quel lieve sfiorarsi avesse trovato la soluzione di tutti i suoi mali.
Alex: “Sì,” bisbigliò lasciandosi sfiorare i fianchi, su cui le mani pallide del mago trovarono un calore piacevole, arricchito dalla morbidezza di quel corpo che, ancora, tentava di resistergli, irrigidendosi “È sbagliato. Porterà solo dolore.”
Dopo un momento, in cui rimasero immobili a fissarsi, Severus socchiuse gli occhi e azzardò a baciarla, con delicatezza, incerto, come se avesse potuto farle male con un gesto così dolce e affranto come fu quel delicato sfiorarsi di labbra.
Quel primo contatto, dopo tanto tempo, gli parve così irreale da scuotere ogni certezza, ogni cattivo pensiero che aveva lasciato emergere quando si erano incontrati la prima volta. Quel bacio richiamò dal profondo un brivido che il mago non credeva di poter ancora provare. Assaporò le labbra di quella creatura ignota e conosciuta, come se, attraverso quel contatto, avessero potuto ritrovare un modo per interagire, per parlare, per rievocare una passione sopita, creduta estinta.
La ragazza rimase ferma e tremò di pura voluttà, assaporando per alcuni istanti un’emozione profonda; poi si ritrasse, ma non poté allontanarsi di molto, perché la sua schiena premette contro il muro di pietra alle sue spalle.
Severus rimase proteso in avanti appoggiato alla ringhiera con la mano e aprì lentamente gli occhi. Doveva rassegnarsi, la persona che aveva davanti non era più la stessa, era un dolcissimo sogno che poteva tramutarsi in un orribile incubo, in una creatura che avrebbe ferito, ucciso e agito col solo istinto che ora, forse, la stava inducendo ad arretrare.

Oh cosa vedono le mie pupille!
Oh cosa vedono le mie pupille!
Oh cosa vedono le mie pupille!



Ma io non ho descrizioni così ben fatte sui baci di Severus.
:cry: :cry: :cry: :cry:
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 29/4/2010, 15:49




CITAZIONE
Oh cosa vedono le mie pupille!
Oh cosa vedono le mie pupille!
Oh cosa vedono le mie pupille!

Aaaah! Un lettoreeee! :lol: :lol: :lol:

CITAZIONE
Ma io non ho descrizioni così ben fatte sui baci di Severus.
:cry: :cry: :cry: :cry:

E questa allora chi l'ha scritta? :soppracciglio:



E’ dolce, delicato, quasi timoroso.
Chiudo gli occhi che avevo sgranato qualche secondo dopo questo attacco improvviso e gli circondo il collo con le braccia.
Non so perché lo faccio.
So solo che voglio sentirlo più vicino, faccio affondare le mie mani nei suoi capelli neri: sono setosi e morbidi, non unti come sostenevano tutti. La sua pelle ha un buon odore, sento il suo calore attraverso i vestiti neri.
Sento la sua pena, la sua angoscia simile alla mia.
Socchiude appena le labbra e la sua lingua sfiora in una delicata carezza le mie labbra lievemente aperte.
Chiede d’entrare, vuole esplorare la mia bocca.
E io gli do il permesso.
Il bacio si intensifica, diventa più profondo mentre le nostre lingue ballano una danza melodiosa, dolce e sensuale. Mi stringe di più al suo corpo; premo di più la mia bocca sulla sua, vorrei fondermi con lui diventare una cosa unica. Un solo cuore. Una sola anima che vive liberandosi dalle catene del dolore.
Il bacio é durato un istante infinito.
Mi libera dal suo abbraccio. Riapro gli occhi e lo fisso per qualche istante.
- Ora ragiona su questo, Hermione. – mormora con un filo di voce roca.
Si volta ed esce dalla biblioteca.

Edited by chiara53 - 4/1/2017, 17:09
 
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view post Posted on 29/4/2010, 15:54
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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 29/4/2010, 16:49)
E’ dolce, delicato, quasi timoroso.
Chiudo gli occhi che avevo sgranato qualche secondo dopo questo attacco improvviso e gli circondo il collo con le braccia.
Non so perché lo faccio.
So solo che voglio sentirlo più vicino, faccio affondare le mie mani nei suoi capelli neri: sono setosi e morbidi, non unti come sostenevano tutti. La sua pelle ha un buon odore, sento il suo calore attraverso i vestiti neri.
Sento la sua pena, la sua angoscia simile alla mia.
Socchiude appena le labbra e la sua lingua sfiora in una delicata carezza le mie labbra lievemente aperte.
Chiede d’entrare, vuole esplorare la mia bocca.
E io gli do il permesso.
Il bacio si intensifica, diventa più profondo mentre le nostre lingue ballano una danza melodiosa, dolce e sensuale. Mi stringe di più al suo corpo; premo di più la mia bocca sulla sua, vorrei fondermi con lui diventare una cosa unica. Un solo cuore. Una sola anima che vive liberandosi dalle catene del dolore.
Il bacio é durato un istante infinito.
Mi libera dal suo abbraccio. Riapro gli occhi e lo fisso per qualche istante.
- Ora ragiona su questo, Hermione. – mormora con un filo di voce roca.
Si volta ed esce dalla biblioteca.

Credo che sia l'unico bacio così dettagliato che abbia mai scritto.

EDIT:
Ah no! Ho anche questo pezzo, viene dalla mia FF in progress Cento piume tratto dal "capitolo" Pioggia.

- Balla con me.
Il suo ballo l’aveva incantato. La sua bellezza l’aveva stregato.
La strinse a se. Non importava dei vestiti bagnati o del freddo che iniziava a sentire. Avvertiva solo il suo respiro sulla casacca e il calore del suo corpo attraverso i vestiti bagnati.
Sentiva i loro cuori battere lo stesso ritmo incessante.
Le alzò il viso. Era bella.
Era perfetta.
Era sua.
- Baciami, Severus. – lo pregò stringendogli la casacca – Ti prego…baciami…
Si avvicinò al viso, le gocce di pioggia erano calde sulla pelle. Sentì il tocco di Hermione titubante sul suo volto, le labbra erano morbide e dolci. Il suo sapore si mischiava con quello della pioggia.
Un tuono rimbombò proprio sulle loro teste.


E questo. Sempre a Cento Piume ma il capitolo é Scelte

- Ti amo. – mormorò tra i singhiozzi, le lacrime salate bagnarono il vestito nero – Ti amo così tanto che il solo pensiero di starti lontano mi spezza il cuore. E’ per questo che non me ne sono ancora andata da Hogwarts. Non voglio lasciarti.
Non voleva dirlo in quel modo. Non era così che l’aveva programmato. Ma le parole le uscirono da sole dalle labbra.
Non c’era bisogno di alzarsi in punta di piedi, le scarpe col tacco le facilitarono il compito: alzò solo la nuca e appoggiò le labbra alle sue.
Lo sentì irrigidirsi; stava quasi per allontanarsi e correre al più vicino camino per sparire dalla scuola quando avvertì le sue mani afferrala in vita.
Il cofanetto le scivolò di mano, cadde a terra rovesciando il contenuto sull’erba.
Gli cinse il collo. Lo sentì stringerla con maggiore intensità mentre le loro labbra si assaggiavano lentamente, unendo i loro sapori con quello delle lacrime di lei.
La punta della sua lingua le accarezzò il labbro inferiore, lo lasciò fare qualche istante poi socchiuse leggermente le labbra permettendogli di esplorare la sua bocca.
Il bacio delicato di poco prima si trasformò in un’esplosione di passione da farle girare il capo.
Il cuore le scoppiò in petto. Le gambe tremarono ma la presa ferrea di Severus le impediva di cadere.
Le loro labbra si assaporarono piano. Prima con delicatezza poi con passione. Fino a quando non si separarono.
Entrambi sorridevano.


Edited by ellyson - 29/4/2010, 17:21
 
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view post Posted on 1/5/2010, 14:37
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Ragazze, è una vera goduria leggere questi stralci libidinosi delle vostre fic! :rolleyes: :wub: Adesso che ci penso ho anch'io un paio di passaggiuzzi romantici dedicati al prof baciatore :P proprio poca cosa al confronto di questi momenti di alta poesia e romanticismo. Inizio con il postare il primo (anche il primo in assoluto che ho scritto) tratto da Mercoledì, 31 ottobre, ore 22,45...
La stra-fortunata in questione è Lavinia, protagonista di altre due fic, più quella che è in lavorazione :)


"... Intimidita, lasciò vagare lo sguardo prima sulla ruga verticale che attraversava la sua fronte e poi ancora sui bottoni neri della casacca: non ce la faceva proprio ad evitare di sentirsi così piccola e stupida al suo cospetto.
- Allora… la vuoi smettere di fissare sempre i miei bottoncini e puoi ripetermi per favore la frase che mi hai sussurrato l’ultima volta all’orecchio? Sai, non ero troppo in forma in quel momento e credo di non aver capito bene…- le mormorò con voce calda e avvolgente.
Lavinia rialzò lo sguardo di scatto arrossendo e, con voce malferma, gli obbedì sebbene, in quell’istante, le fosse venuto improvvisamente a mancare il coraggio:
- L’altra… l’altra sera… ti ho detto… semplicemente… che… ti amo come non ho mai amato nessuno nella vita – buttò fuori tutto d’un fiato.
- Ed è la verità?- sussurrò lui in tono sempre più basso, chinandosi lentamente verso il suo viso.
- E’ la pura verità… professore…- balbettò Lavinia, fissando ipnotizzata le labbra dell’uomo che si approssimavano mentre il proprio respiro accelerava progressivamente.
- E’ da mercoledì sera che non faccio che ripensare a questo – bisbigliò Severus sempre più vicino.
Lavinia sopraffatta dall’emozione chiuse gli occhi e si lasciò andare ad assaporare la sua bocca, morbida e dolce, vinta da un trasporto mai provato.
Infine poteva finalmente toccarlo e accarezzarlo!
Allungò le mani e gliele posò sulle le spalle per poi farle scendere piano sul petto e su tutto il torace che percorse più volte, lentamente e con estremo piacere, indugiando sui tanto sospirati, deliziosi bottoncini, mentre ripetuti brividi le percorrevano la pelle.
Sentì le sue mani delicate ma decise tra i capelli, cercare il viso ed il collo e poi passare ad accarezzarle sensualmente la schiena. Si strinse a lui ancora più forte, persa completamente nell’estasi di quel bacio interminabile e appassionato che aveva desiderato da sempre più di ogni altra cosa al mondo.
Quanto tempo passò, mentre loro continuavano a baciarsi e le loro mani a esplorarsi frenetiche e intense, fu difficilmente quantificabile.
Sembravano due naufraghi nel deserto che finalmente avevano trovato una fonte d’acqua a cui dissetarsi.
Quando finalmente le loro bocche si staccarono, per lasciare che fossero i loro occhi a continuare a rimanere incollati ancora a lungo, le prime ombre della sera iniziavano lentamente a calare.
Ma Lavinia e Severus, incuranti di ciò e insensibili al freddo che stava pungendo, rimasero ancora ostinatamente abbracciati su quella panchina..."

Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:39
 
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view post Posted on 28/5/2010, 21:11
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Uhm... questo non è proprio un bacio, ma se lo fosse stato...


Tratto da: Antica magia - Cap. III – I segreti del Mangiamorte

Facendo roteare su di sé la bacchetta, la maga si era coinvolta nell’incantesimo: l’istante successivo Severus e Rhoxane erano strettamente legati da funi invisibili, i loro volti erano vicinissimi e le labbra si stavano sfiorando.
Il viso di Rhoxane era rosso acceso e bruciava più del fuoco.
Severus quasi non osava respirare. Verificò che i suoi pensieri, come d’abitudine, fossero perfettamente protetti: non sarebbe stato certo quell’incantesimo ad abbattere le sue consuete difese, ma non era proprio il caso che Rhoxane riuscisse a leggere i suoi più intimi desideri, anche se, certo, non sarebbe potuta arrossire più di quanto già fosse.
Le labbra della maga bruciavano sulle sue e le funi certo non gli impedivano di baciarla. Quell’ossessivo pensiero sembrava il solo ad aleggiare nella sua mente, completamente pervasa da quell’impetuoso e travolgente desiderio. Doveva fare qualcosa, doveva assolutamente fare qualcosa, prima che fosse troppo tardi e lei capisse tutto, anche senza l’ausilio di quello stupido incantesimo.
Ma Rhoxane aveva ben altro cui pensare.
Stava faticosamente lottando con se stessa per controllare l’irresistibile desiderio di baciare quelle labbra sottili che stavano sfiorando le sue. Sarebbe bastato pochissimo, dischiudere un po’ la bocca e con la punta della lingua avrebbe potuto assaggiare il sapore delle labbra di Severus.
Gli occhi del mago, n’era assolutamente certa, erano fiamme nere di desiderio, eppure lui rimaneva immobile, non lo sentiva neppure respirare. Ancora un istante e non avrebbe resistito oltre, quelle labbra così vicine la stavano facendo letteralmente impazzire!
Severus sentiva il corpo di Rhoxane premere contro il suo, il petto che si sollevava ansimante, ed il suo respiro, tiepido, sulle labbra.
S’impose fermamente di non violare i pensieri della maga.
Lei lo guardava, forse spaventata? No, non era certo timore quello! E lui, lui, come la stava guardando? Con la stessa bramosia dei suoi sensuali pensieri?
Ancora un istante e non sarebbe riuscito a controllare oltre i suoi istinti e lei non avrebbe avuto alcun bisogno di leggergli nella mente per capire: una certa parte del suo corpo era pronta a raccontare tutta la sua incontenibile eccitazione.
Con un sublime sforzo trasse indietro la testa e, finalmente, dopo quegli interminabili secondi, le loro labbra smisero di sfiorarsi.



Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:40
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 28/5/2010, 21:32




Me la ricordo questa scena (vicolo cieco imbarazzantissimo per Severus :lol: ) e in pochi secondi, nella sua mente, succede veramente di tutto XD

Diciamo che sia esternamente che internamente è successo ciò che non sarebbe mai dovuto accadere. :D
 
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view post Posted on 7/6/2010, 14:43
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I ♥ Severus


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Ed ecco un castissimo bacio a fior di labbra.

Tratto da: Antica magia - Cap. IV – Il ballo

Poi sentì le braccia che l’attiravano verso di lui, delicatamente, e l’avvolgevano in un caldo e tenero abbraccio. I suoi occhi, sorridenti ora, erano sempre più vicini, come le sue labbra, sempre più meravigliosamente vicine.
Sentiva le sue mani che scendevano lentamente lungo la schiena nuda, sfiorandola appena, poi sui fianchi e sempre più giù, fino a premere dolcemente il suo corpo contro quello di lui, finché lei poté sentire, forte e prepotente, il desiderio dell’uomo.
Che era anche il suo desiderio.
Sentiva i loro respiri farsi leggermente ansanti, poi le labbra di Severus sfiorarono appena le sue.
Fu come una scossa che si propagò istantaneamente per tutto il corpo, quel corpo che il mago continuava a tenere delicatamente premuto a sé.
Le labbra di Severus erano dolci e delicate, quasi timorose.
Indugiò prima sulla sua bocca, poi le sfiorò dolcemente le guance e la fronte. Scese seguendo piano la linea del naso, fino a tornare sulle sue labbra frementi.
Quanto tempo era passato?
Le sue labbra, sempre dolci, leggere e delicate a sfiorarle di nuovo il viso. Con la mano, in fondo alla schiena, continuava a tenerla dolcemente premuta contro di sé, e lei sentiva che il desiderio del mago stava diventando sempre più forte ed incontrollabile.
Ma il suo bacio rimaneva sempre e solo dolce, delicato, a fior di labbra, estenuantemente lento.



Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:40
 
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view post Posted on 7/7/2010, 21:15
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I ♥ Severus


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Storia e capitolo sono sempre gli stessi, ma il bacio, ora, diventa decisamente meno casto...

Tratto da: Antica magia - Cap. IV – Il ballo

Così dicendo si tolse il mantello e glielo pose sulle spalle nude già percorse da lievi brividi di freddo. Poi cambiò improvvisamente idea, lasciò scivolare a terra il mantello e pose le sue labbra sulla pelle nuda che brillava alla luce della luna, sorta da poco.
Quel contatto fece fremere la pelle di Rhoxane più dell’aria fredda della notte, mentre con la bocca Severus le sfiorava delicatamente la spalla, risaliva sul collo, indugiava dietro l’orecchio e poi tornava a sfiorarle la guancia e le labbra, e scendeva lento sul mento seguendo la linea centrale del collo: labbra sempre dolci, ma sempre più appassionate e brucianti, che la facevano gemere di piacere e fremere di desiderio, labbra infuocate che percorrevano il suo petto ansante e s’insinuavano nella scollatura mentre le sue mani erano scese lentamente sui fianchi ed ora premevano forte il suo bacino contro di lui, rivelando chiaramente la sua innegabile eccitazione.



Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:40
 
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Ale85LeoSign
view post Posted on 11/8/2010, 09:02




Un altro inedito. :ph34r:



La giovane donna lo fissò per un lungo istante, mentre lui stava seduto sul bordo del letto, in attesa di poter parlare con una persona lucida, non sotto gli effluvi dell’alcool. L’euforia sembrava passata, il nervosismo sparito, la rabbia superata. Dopo un momento lo guardò e sorrise in un modo dolcemente affranto: “Eppure tu mi tranquillizzi... mi fai dimenticare quello che sono. Mi fai sperare che ci possa essere ancora un sogno. Un traguardo che è possibile raggiungere.”
Inaspettatamente si scostò dalla spalliera del letto e, protendendosi in avanti, gli mise una mano dietro la nuca: gli posò un lieve bacio sulle labbra, sorridendo. Severus la scrutò, gli occhi oscuri e scintillanti fissi in quelli socchiusi di lei.
Alexandra lo eccitava sempre con quell'audacia che faceva apparire possibile ogni cosa e in quell’istante provò l'impulso di prenderla tra le braccia. Ma dominò la tentazione, ricordando a se stesso che una mossa del genere avrebbe posto fine alla loro strana amicizia.
Rimase immobile e vigile, una posa che la stessa Alex avrebbe temuto… in condizioni normali. Ma in quel momento quell’atteggiamento sembrava più attrarla che respingerla. Allora il mago tentò di allontanarla, piegandosi in avanti , sospingendola lievemente all’indietro, ma ancora una volta quella mossa sortì l’effetto contrario. Alex, fraintendendo l’ostilità di quel movimento, smise di sostenersi e si aggrappò a lui, tenendosi al suo collo e lo costrinse a chinarsi su di lei, portandolo quasi a sdraiarsi addosso alla giovane donna, sul morbido giaciglio. Severus si sostenne sulle braccia, mentre Alex si sdraiava completamente sotto di lui. Stava ancora sorridendo mentre lui la fissava con un misto di rimprovero e sbigottimento, con due occhi simili a nubi temporalesche. Ma quando la ragazza si sollevò su un gomito, non si ritrasse. Lo baciò. Fu strano, dolce e amaro, qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di provare. Le loro labbra si sfiorarono appena, ma quel contatto scatenò dentro di lui una tempesta di emozioni, che non lasciò trasparire minimamente. L’amarezza che trasportava quel gesto venne offuscata da un retrogusto dolce, inebriante, e Severus chiuse lentamente gli occhi, facendo tramontare quel principio di temporale che aveva animato il suo sguardo fino a quel momento. Incontrare di nuovo le sue labbra gli fu fatale: non resistette, e abbassandosi su di lei, ricambiò quel lieve accenno con qualcosa di più profondo e sensuale, sentendola fremere sotto di sé. Ora era Alex quella sorpresa.
La sentì inizialmente indecisa, ma dopo aver preso fiato fu lei stessa a dare il via ad un altro bacio e Severus sentì il sapore del vino frammisto al suo profumo di sempre. Istintivamente Alex fece scorrere le mani verso il basso, raggiungendo l’inguine del mago, ma Severus la fermò, serrandole i polsi sul materasso, senza smettere di baciarla. Non voleva fare altro. Tutto il resto poteva aspettare o restare nell’ombra di quel sogno irrealizzabile.
Era docile, tranquilla e adorabilmente sensibile a ogni contatto che avevano.
Severus indugiò a lungo, trovando diversi modi di assaporare quelle labbra, sentendosi a sua volta studiato da lei, da quel modo sensuale di lambirgli il contorno della bocca, di sfuggirgli, di mordicchiarlo giocosamente e di indurlo a prolungare il più possibile quello scambio caldo e dolce di respiri e parole che non potevano essere dette.
Il tutto avvenne mentre il mago stava sopra di lei, sostenendosi sui gomiti, mentre con le mani la teneva per i polsi, stringendo e allentando, come per guidarla in quello strano gioco di sensazioni.
Fu Alex a interromperlo: voltò lentamente la testa di lato, delicatamente, come per evitare di fargli del male, evitando di spezzare bruscamente quel desiderio reciproco. Il mago, sentendola completamente rilassata, le lasciò i polsi e si ritrasse, tornando a sedere, come se non fosse successo nulla.
Alex rimase a fissarlo dal basso, i capelli scompigliati sparsi sul materasso, come le onde del mare in un tramonto impreziosito dal sole morente, gli occhi socchiusi fissi in quelli di lui, complici di qualcosa che doveva restare nei loro sguardi, senza mai varcarli. Si sollevò piano, senza dire nulla.
Improvvisamente erano diventati silenziosi. Severus la guardava, sentendo uno strano miscuglio di tenerezza, complicità e proibizione, qualcosa che come poteva eccitarlo, aveva lo stesso potere di farlo sentire in colpa.
Alex sospirò, alzando le sopracciglia con aria rassegnata come per dirgli “Ormai è fatta”, sottolineando il tutto appoggiandosi a lui con la spalla e la testa, come una coppia di innamorati che guarda un chiaro di luna. In questo caso la luna era un muro di pietra in una stanza in totale silenzio.
Severus si irrigidì. Voleva pensare, ma sapeva che avrebbe rovinato tutto. Voleva andarsene, ma voleva anche restare. Voleva amarla e dirle che sarebbe andato tutto a posto, ma… non poteva. E non doveva.
Non era più il suo ruolo quello. Era di un altro. Ormai era uscito di scena e la sua parte di insegnante, amante e traditore, era finita.
Fece per alzarsi, ma in quel momento accadde una cosa che non avrebbe mai potuto prevedere: Alex, cogliendo quel movimento improvviso, si aggrappò a lui, e lo abbracciò facendogli spalancare per un momento gli occhi scuri.
Severus: “Sei… completamente ubriaca.” Bisbigliò sentendosi accarezzare dolcemente le spalle e la schiena, sapendo che tutto ciò che era accaduto quella sera, il mattino seguente sarebbe stato solo un vago ricordo. Sempre che lei non decidesse di rimuovere ogni cosa.
Ma lui difficilmente avrebbe dimenticato la morbidezza di quel corpo caldo e desiderato, e serrando le labbra si impose di trattenere un sospiro che le avrebbe potuto mostrare la verità.
Alex: “Può darsi.” Rispose con complicità scendendo a stuzzicargli il collo con lievi morsetti alternati a carezzevoli, morbidi baci “Oppure sto cercando un modo per ringraziarti. Qualcosa che nessuno dei due possa dimenticare.”
Severus sopportò con pazienza quelle provocazioni, mentre sulle sue labbra prese lentamente forma un sorriso che lei non avrebbe potuto vedere.



Edited by Ale85LeoSign - 11/8/2010, 14:25
 
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