| Estratto di "Ritorno alla vita"
Cap. 12- Sorriso d’amore
- Ti amo Alhyssa, ti amo immensamente. – sussurrò Severus con voce incredibilmente dolce e profonda. – Grazie per essere qui, vicina a me: grazie per avermi restituito alla vita, grazie per aver salvato il mio cuore. Grazie, solo grazie, infinitamente grazie. La strinse a sé, sempre più forte e con travolgente passione: - Ormai è inutile combattere contro il mio desiderio per te. Sei così profondamente radicata nella mia mente e nei miei pensieri che nulla più può fare differenza! Era così suadente il sorriso di Alhyssa, così bello lo splendore dei suoi occhi, così dolci e calde le sue labbra in quel primo, delizioso ed indimenticabile bacio d’amore, quel bacio così a lungo anelato, ma del quale si era sempre reputato indegno. Le sfiorava le labbra, con dolce delicatezza, con infinita lentezza, con immenso rispetto, mentre il suo cuore impazziva di gioia. La stringeva a sé in un tenero e languido abbraccio, puro come il suo sconfinato amore, intenso come la sua infuocata passione. Le sue labbra bruciavano di desiderio per lei, mentre le sfioravano il viso con delicato ardore. Ogni fibra del suo corpo vibrava in un delirio d’eccitazione, mentre le sue mani accarezzavano lievemente il corpo morbido e caldo di Alhyssa, così intimamente congiunto al suo. Infine le sue labbra, frementi ora, si schiusero su quelle di lei, per un travolgente ed appassionato bacio, mentre la stringeva sempre più forte a sé e lei ricambiava con la stessa bramosia, la stessa incontenibile eccitazione, lo stesso profondo ed infinito amore. Un bacio interminabile, al quale nessuno dei due avrebbe mai voluto mettere fine. Un bacio che fece erompere tutto il suo ardore, che da troppo tempo covava, crudelmente imprigionato sotto le braci roventi, in uno scoppio d’incandescente passione che s’innalzò improvviso in una fiammata di desiderio che tutto poteva consumare, in un breve istante. E si trovò lì, strettamente avvinto a lei, sotto la luce vivida delle stelle, desiderando ben oltre un bacio, mentre le sue mani carezzavano, con irrefrenabile bramosia, il corpo dell’unica donna che mai aveva desiderato con tale intensità. - Severus… - sussurrò Alhyssa, ansimante. Con incredibile sforzo, quasi richiamato alla realtà dalla voce di Alhyssa, il mago si staccò un poco da lei, con il respiro affannato ed il cuore che sembrava volesse balzargli fuori dal petto. Non aveva mai desiderato tanto una donna, ma neppure mai aveva amato tanto, e la Foresta Proibita non era la cornice adatta per poter amare Alhyssa come lui voleva amarla. - Ti voglio Alhyssa, sono pazzo di te, ma non qui, amore mio, non ora. - mormorò a fatica, mentre contemplava la sua Alhyssa, bella come la più splendente delle stelle, che palpitava di desiderio tra le sue braccia, il viso arrossato e lievemente sudato, il respiro affannato, la bocca dischiusa nell’attesa di un altro intenso bacio e gli occhi pervasi dalla luce della felicità. - Severus… - sussurrò ancora, con un delizioso sorriso sulle labbra appassionate. - Ti amo immensamente, non tentarmi, - sussurrò con voce roca, irrimediabilmente attirato da quelle labbra - non saprei resistere oltre… Ancora sfiorò delicatamente con le labbra quella morbida bocca dal sapore di miele, quelle gote vellutate come petali, quei lunghi e serici capelli, inebriandosi del suo profumo, e sentì la terra mancargli sotto i piedi, sentì il suo animo librarsi nel regno sconfinato della felicità e del sogno. Chiuse gli occhi e rimase a lungo immobile, stringendo il suo amore tra le braccia e respirando l’incantata essenza della sua anima.
Edited by Ida59 - 27/8/2015, 13:58
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