| Ale85LeoSign |
| | CITAZIONE (BeaT_GeNeraTioN @ 6/4/2010, 01:06) Devo dare una risposta sbrigativa e veloce perché è l'una di notte e ho la febbre Io vedo Severus sia etero che omosessuale. Dipende dalla storia, e da come è caratterizzato il personaggio. Penso che ormai si sia capito che non tutti vedono questo personaggio allo stesso modo: in una sezione avete circa 50 discussioni intitolate "Il mio Severus", il che qualcosa significa... La mia visione di Severus, così come quella di quasi tutti i personaggi, non è statica. Vedo bene Severus con Lily, ma lo vedo bene anche con Lucius o con Harry, perchè no. Ma sai che lo immaginavo? Non chiedermi perchè, è stata un'impressione, probabilmente dettata dal modo in cui scrivi e da ciò che scrivi (a livello di discussioni) CITAZIONE Come si fa a mantenerlo IC? Non lo so, non ci ho ancora provato. Chiedetelo ad Ernil. In tutte le sue storie Slash Severus è spaventosamente IC. Riesce a farlo innamorare di Harry e a mantenerlo IC... vabbè, ma Ernil è Ernil O__O Ernil è una slasher doc, infatti son qui che l'aspetto al varco CITAZIONE Forse in molti si chiedono perché alcune ragazze amino più gli yaoi e gli shonen ai ( boyXboy )che relazioni etero tra ragazzo e ragazza... siamo tutte perverse??? Ma no. la spiegazione è molto più semplice. In un rapporto anche immaginario tra ragazzo e ragazzo, l' uke è comunque un alter ego della personalità femminile, quindi di noi ragazze, che può esprimere quei lati che a noi donne ancora sono negati, come la ribellione, la sessualità, l' anticonformismo. Per il momento non sono assolutamente d'accordo. Mi sembra un'arrampicata sui vetri per giustificare qualcosa che, sì, ai miei occhi appare, con una spiegazione così, unicamente un'estremizzazione della perversione e basta. Le donne hanno ancora lati negati nella società? Siamo nel 2010 o sbaglio? Posso concordare se mi parli di un Paese poco sviluppato o comunque con un credo in cui le donne sono trattate peggio di uno straccio del pavimento; ma tornando qui, in Europa, direi proprio di no. (e qui rischiamo di andare OT! Beeaaaat! Porca loca!!!) CITAZIONE Diciamo che anche nel Terzo Millennio le donne restano ancora senza voce mentre i maschi no, e i gay soprattutto la voce se la sono presa ( chapeau ) agli occhi della società. Ecco perché in questa delicata fase di passaggio epocale in cui si sono come dire, persi i ruoli e tutto è più osmotico, il fascino dell' androgino o eterno femminino che ha caratteristiche miste maschili e femminili incarna bene l' attuale sensibilità delle donne odierne. Le donne restano senza voce??? Ma dove? No, non condivido. Questo discorso generico non arriva al punto della mia domanda, ovvero "perchè si scrive slash di Severus?". Questa è una risposta "per così dire" perchè ha tutta l'aria di essere una mega arrampicata sugli specchi, giusto per dire "la donna ancora oggi non ha libertà di espressione, noi scriviamo slash, yahoi e tutto quello che vuoi. Ma daiiii! Poi, altra cosa: nelle donne c'è una parte maschile e negli uomini c'è una parte femminile. Ok, tutto può essere, CITAZIONE Non è che siamo maschiacci, anzi: siamo anche più raffinate di tante donne che non prendono coscienza del loro lato maschile. Questa tizia ha innegabilmente una grande autostima di sè... CITAZIONE Ecco dunque che negli shonen ai la mescolanza di forte e fragile, di maschio e femmina, si può avere in un' unica comoda soluzione: l' uke, ossia il ragazzo effemminato ma anche ribelle, dotato di ambiguo fascino, di mistero,di elusività rispetto ad una società grezza e molto low profile, che tende a categorizzare tutto e a non prendere evidenza delle mille sfumature umane. Quindi si può dire che in realtà nelle figure complesse dei ragazzi effemminati delle storie in realtà stia la vera natura femminile odierna, che aspira ad una condizione di emancipazione soprattutto mentale, oltre gli schemi imposti al nostro corpo e alla nostra sensibilità, senza perdere però quel tratto tipicamente charmant che appartiene alla sfera di Eva, e di Venere. "Comoda soluzione" si fa per dire, o meglio, si dice per chi apprezza il genere, e non è il mio caso. Non è questione di categorizzare tutto. Ma perchè se una persona non si adegua alle "mode" (perchè lo slash per molto tempo è stata una moda) o, comunque, a ciò che viene messo in atto di trasgressivo all'interno di una società sempre più trasgressiva è considerato "retrò", "medioevaleggiante" o comunque una persona che ha il cervello fatto a comparti stagni?
Mi spiego meglio: secondo questa tipa, chi non riesce a capire la sua visione "slash e coriandoli" ha il cervello diviso in due cassetti: uomini e donne, senza contare i fascicoli "sfumature" che lei ha minuziosamente inserito, per non dire gettato al vento, facendo un sesquipedale minestrone del tutto.
Ripeto: tutto questo discorso mi sembra un'arrampicata sui vetri che tende a giustificare qualcosa che, alla fine, non è completamente giustificabile. Non puoi venirmi a dire che un ragazzino effemminato è la rappresentazione attuale della figura femminile. Per me non sta nè in cielo nè in terra. Tenendo conto delle famose sfumature (tutto ha delle sfumature, ovvio, ma non per questo ci deve essere una confusione totale e ogni cosa può essere approvata e legittimata senza alcuna tipologia di ordine o criterio. In una situazione del genere ci sarebbe solo il caos!) io sono dell'idea che la scrittura etero sia un tipo di scrittura corretto, che attribuisce i rispettivi ruoli a uomo e donna (e con questo, all'interno di uno scritto etero, nulla nega che vi possano essere sfumature femminili nell'uomo e maschili nella donna, pur mantenendo entrambi divisi e distinti nei loro rispettivi ruoli.)
Beat ti odio, come al solito hai tirato fuori un papiro (e tu odierai me perchè hai la febbre! XD)
CITAZIONE (Ida59 @ 6/4/2010, 10:16) Un commento ultravelocissimo alla citazione fatta da Beat.
Certo che, se ancora nel 2010, una donna per "emanciparsi" deve impersonare un ruolo maschile... allora sì che siamo messe male, malissimo! No, non condivido minimamente le parole quotate: maschi e femmine, prima ancora d'essere sessualmente distinti, sono persone, con gli stessi diritti e con caratteristiche strettamente personali e mi rifiuto d'accettare che una donna, particolarmente aggressiva o decisa, debba per forza rivestire caratteristiche cosiddette maschili (perdendo in sensualità), così come un uomo, particolarmente dolce e sensibile, debba sentirsi svalutato (virilmente) perchè gli sono attribuite caratteristiche cosiddette femminili.
Questi sono solo odiosi preconcetti che, a quanto pare, sono ben difficili a sradicarsi e mi rifiuto di credere che oggi, nel 2010, sessualità, ribellione e anticonformismo siano negati alle "femmine", perchè non lo erano neppure nel 1975-80, quando ero una ragazza io. Bastava volerlo, bastava averle dentro, quelle caratteristiche, per poterle esprimere liberamente, e questo proprio grazie alle battaglie femministe di quegli anni.
No, mi rifiuto di credere che oggi, dopo le battaglie del femminismo iniziate oltre un secolo fa, l'emancipazione femminile passi ancora per l'imitazione di un modello maschile tanto precostituito dalla società quanto intimamente falso. Ammettiamo, invece, molto più semplicemente, che in ogni persona ci sono caratteristiche di tipo "maschile" e "femminile" (tra mille virgolette, e uso il termine solo per facilitare i riferimenti preconcetti culturali), sia psicologiche che sessuali e che in molte donne (oppure uomini) manca il coraggio di ammettere che in loro si trovano molte peculiarità che i condizionamenti culturali attribuiscono al sesso opposto (i ragionamenti sono lunghissimi e, andando a monte, questi condizionamenti nascono dal fatto che solo le femmine fanno i figli e, un tempo, ne facevano uno dietro l'altro necessitando quindi di una protezione e sostentamento da parte del maschio... ma sto parlando dei tempi delle caverne, e senza paralre di tutti i tremendi danni che, nel campo prettamente sessuale, ha fatto la chiesa cattolica!) e quindi continuano a fingere d'essere ciò che non sono, sorridendo e abbassando il capo invece di mandare a fannculo chi di dovere. Così le donne finiscono per sentirsi castrate e limitate, e gli uomini troppo sotto pressione da un mondo che li vuole "eroi" a tutti i costi... e tutte queste tensioni finiscono per affluire nell'approccio sessuale dove poi sono dolori e delusioni tremende. Perché è proprio nell’approccio sessuale che i problemi emergono ed esplodono, lì dove più d’ogni altro campo il condizionamento culturale (e religioso) ha fatto danni. Non è necessario essere uomini per prendere l’iniziativa sentimentale, o quella sessuale, basta avere il coraggio di farlo se lo si sente dentro.
Se scrivere slash diventa il modo per emanciparsi, come nella citazione fatta da Beat, (anche se ritengo che si possa scrivere slash anche per altri motivi), allora io credo che quelle ragazze stiano semplicemente facendo emergere la parte maschile di sé che hanno “castrato”, probabilmente più la parte psicologica che non quella prettamente sessuale che, però, nello scrivere slash viene sublimata e lasciata libera di realizzarsi, prevalendo anche su quella psicologica. Non voglio tagliare facili e superficiali giudizi, ma, seguendo le parole della citazione, chi scrive slash sembrerebbe una donna insoddisfatta d’essere tale perché non ha potuto (oppure non sta riuscendo a) realizzare la parte maschile di sé e, magari neppure conscia del suo problema, va a liberare la sua insoddisfazione trasformandola in pulsione sessuale in cui, in un racconto slash, perdonate la volgarità, ma qui ci vuole proprio, prima te lo mettono nel culo, ma poi puoi fare anche tu altrettanto!
Be’, a mio modo di vedere, è un altro il modo per emanciparsi: è creare un nuovo modello di persona che può avere prevalenti caratteristiche maschili o femminili (sempre tra virgolette, come spiegato sopra), oppure miste, a seconda di come la persona “di natura” è. Significa, prima di tutto, accettare se stessi e le proprie peculiarità. E così si scoprirà, magari, che essere una donna molto aggressiva, decisa e battagliera (un mio collega, tantissimi anni fa, - ed era anche gay – ha detto, pieno di ammirazione: la Ida sì che è un vero uomo!), che nella vita esteriore di tutti giorni sa appropriarsi delle proprie caratteristiche “maschili” e le sa valorizzare, permette, a questa stessa donna, d’essere profondamente “femminile” nella sfera sessuale, senza soffrire d’alcuna “invidia del pene” di freudiana memoria (e vi risparmio la battutaccia volgare che spesso segue a questa citazione).
Scusate, dovevano essere solo poche parole, ma mi sono lasciata prendere la mano: forse ho solo frainteso il significato delle parole citate da Beat, ma io vi ho letto una tremenda paura di se stessi, una rassegnazione e una fuga dal reale che non riesco ad accettare in ragazze giovani e che, se solo lo volessero, potrebbero avere il mondo tra le mani! Per la miseria, era così durante gli anni ’70, come può essere peggio ben 35 anni dopo?! E' INCREDIBILE, ma ho dovuto citare TUTTO quello che hai detto, perchè sono d'accordo in toto. Woooow, che donna!
Edited by Ida59 - 12/6/2015, 12:38
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