Il Calderone di Severus

1.3. Alcune tipologie di musica strumentale

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view post Posted on 23/3/2010, 15:37
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Parlare di tipologie di musica strumentale equivale ad aprire un discorso vastissimo che io tenterò di riassumere in pochi punti, cercando di essere il più chiara possibile, cercando in più di darvi il maggior numero di esempi sonori possibile.

La musica strumentale è per definizione, musica che prevede l'uso dei soli strumenti, non coinvolgendo quindi la voce umana, ma esistono esempi nella sinfonia, che è, credo, la prima tipologia di musica strumentale che viene in mente, in cui si è fatto uso della voce umana. Se dico Sinfonia numero 9 in Re minore opus 125 di Beethoven, quello che viene in mente è l'ultimo movimento, ovvero il momento in cui compare l'Inno alla Gioia che è coro cantato con solisti. Eppure credo che nessuno penserebbe di mettere la nona sinfonia in qualcosa di diverso dalla musica strumentale.
Quindi, come scoprirete man mano che avanzeranno le lezioni tecniche (ma anche quelle di carattere meno tecnico), tutto è molto relativo in musica, come in tutte le forme d'arte.

All'interno della musica strumentale esistono plurime tipologie che assumono nomi diversi in base "alla funzione" per cui è stata scritta la musica e al modo in cui gli strumenti interagiscono da soli.

Un posto a parte è occupato dalla musica per danza.
Da un lato esistono tutta una serie di "ritmi" di danza (Allemande, Gavotte, Minuetti eccettera) che possono essere propriamente musica per danza, quando, banalmente, sono utilizzate in un balletto, oppure dare nome ad una parte di un brano più ampio perché viene usato quel ritmo (spesso in una sinfonia, uno dei movimenti si chiama "Minuetto", ma di certo a nessuno dovrebbe passare per la testa di danzarlo. Sul fatto che compagnie di ballo abbiano coroegrafato delle sinfonie o delle sonate, si possono fare molti discorsi, ma diciamo che in linea di principio il "minuetto" di una sinfonia non è stato scritto per essere danzato).
Di balletto non parlerò in questa sede, ma quando si tratterà di aprire la parte di lezioni dedicate alla danza.

Da un latro esistono, composte anche da compositori decisamente celebri, come Prokofiev per fare un esempio, hanno composto la musica per i film muti dei primi anni del cinema. Quindi, ancora una volta, musiche che hanno la funzione di accompagnare una storia. In questo caso particolare, di commentare le immagini prive di suono di film.
E ovviamente, da qui, il passo ad arrivare alle colonne sonore originali degli odierni film è breve (vi preavviso però che non ho le conoscenze per poter parlare di questo affascinante campo).

Esistono, e sono per certi versi gli anticipatori della musica per film, le cosidette musiche di scena, ovvero musiche scritte espressamente per essere eseguite durante l'esecuzione di una pièce teatrale. Di queste uno degli esempi più celebri sono le musiche di scena che Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847), scrisse per Sogno di una notte di mezz'estate di Shakespeare (1843) e che contengono, tra le altre, una delle due Marce Nuziali che vengono comunemente utilizzate ai matrimoni, insieme a quella scritta da Richard Wagner per l'opera Lohengrin.
Di questo brano di Mendelssohn (che io ho avuto la fortuna di ascoltare per ben due volte eseguito dal vivo insieme alla commedia di Shakespeare) vi propongo una delle musiche composte per il mondo fatato.




Esistono poi tipologie di musica strumentale che prendono nome dal modo in cui gli strumenti interagiscono tra loro. E di queste tipologie vi farò un breve elenco, spiegando le tipologie più diffuse, cercando di non perdermi nelle molteplici eccezioni.

Sonata Il termine sonata nasce semplicemente per indicare un brano che viene suonato e non cantato. Poi, passerà a designare una composizione generalemente per strumento solo (o più strumenti) e basso continuo in epoca barocca (il basso continuo è un insieme di strumenti [generalmente costituito da clavicembalo, fagotto e violoncello, ma la tipologia di strumenti varia da esecutore a esecutore]), costituita da un numero variabile di movimenti (il movimento è il modo in cui si chiama una parte del brano, generalmente definita dalla sua agogica. Se prendete in mano un qualsiasi programma di sala di un concerto, vedrete che sotto il titolo della sonata vi è scritto:
Sonata per pianoforte n°...
Allegro
Adagio
Presto
Ecco. Allegro, Adagio e Presto sono i movimenti), definiti sia in base ad una forma di danza, sia in base all'agogica.
A partire dall'epoca classica (seconda metà del XVIII secolo) si inizia sviluppare la sonata come tipologia musicale per uno o due strumenti, senza più l'accompagnamento del basso continuo, strutturata, generalmente in tre movimenti: un movimento veloce, un movimento lento, un movimento veloce. Ovviamente la regola dei tre movimenti non è una regola fissa. Possiamo trovare sonate di quattro movimenti, per esempio.
La sonata più diffusa è quella per pianoforte, violino o violino e pianoforte, ma esistono sonate per chitarra, sonate per violoncello e pianoforte.
Come esempio di sonata classica vi propongo il primo movimento della Sonata n°8 in do minore opus 13, "Patetica" (1799) di Beethoven eseguita da Sviatoslav Richter.




Trio, Quartetto, Quintetto, Sestetto, Settimino e Ottetto Si tratta di musica strumentale composta per tre, quattro, cinque, sei, sette o otto strumenti.
La composizione classica del trio è pianoforte, violino e violoncello.
La composizione classica del quartetto è due violini, viola e violencello.
Di queste tipologie parlerò più approfonditamente in una delle prossime lezioni.

Concerto
Il termine concerto viene dal latino cum certare ed indica un dialogo/opposizione tra lo strumento (o gli strumenti) solista e l'orchestra. E' tipologia di origine barocca e si sviluppo in maniera continuativa, raggiungendo e oltrepassando il XX secolo.
Il concerto si gioca quindi tutto sull'equilibrio tra lo strumento solista e l'orchestra (che può essere orchestra solamente d'archi), in un continuo gioco di rimandi di temi (per esempio il tema del solista passa all'orchestra o viceversa), di risposte, di "lotte".
Ogni concerto ha quindi storia a sé, una "vicenda" (il termine è relativo, perché un concerto non racconta nulla) interna personale. Vi sono concerti in cui lo strumento solista sembra quasi inghiottito dall'orchestra, altri in cui lo strumento solista emerge in maniera virtuosistica, altri in cui il dialogo si fa ben presto dispusta.
Come esempio vi lascio il secondo movimento (Andante) dal Concerto per violino e orchestra in re maggiore opus 35 (1878) di Pietr Ilic Tcaikovskij, eseguito da Sergej Krylov al violino, Valery Gergiev alla direzione d'orchestra (non sono riuscita a reperire l'informazione circa l'orchestra).




Sinfonia
Si tratta di un brano dedicato, ma come ho già detto all'inizio la sinfonia vedrà l'arrivo della voce umana al suo interno e non soltanto nella Nona di Beethoven, unicamente all'orchestra, in cui, per quanto possano esistere assoli (momenti in cui uno strumento "dice" un tema), non si ha uno strumento solista, ma in cui tutta l'orchestra gioca un ruolo importante.
La struttura della sinfonia e la sua storia complessa verranno analizzate in una delle prossime lezioni, anche perché il tempo da dedicarle è veramente tanto e qui rischierei di diventare squilibrata tra Sinfonia e altre tipologie. (e lì verranno anche gli esempi)

Vi lascio, invitandovi a fare tutte le domande che volete (se desiderate altri esempi musicali non avete che da dirlo ed io provvederò), nonché a giochicchiare un po' con i brani che vi ho proposto e vedere se qualcuno di questi vi può richiamare un personaggio o una scena di Harry Potter (può essere che sì, come può essere che no. La questione è puramente soggettiva).

 
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view post Posted on 24/3/2010, 14:23
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Lezione interessante in cui ho scoperto diverse cose.
I brani, però, è meglio se li ascolto solo stasera, da casa.

Bello lo spunto giocoso di vedere se qualche brano richiama un persobaggio/scena di HP.
 
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view post Posted on 24/3/2010, 21:23
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Uffa, stasera è già tardi e volevo stare un po' con miao marito: devo rimandare l'ascolto a domani!
 
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BeaT_GeNeraTioN
view post Posted on 9/4/2010, 22:47




Che bella lezione!! Bella e chiara :) Ho appena rimediato tutta la discografia di Glenn Gould, e almeno adesso so cosa diavolo è un "allemande". Per non parlare di tutte le volte che cercavo concerti per poi scoprire che erano sonate, e sonate per poi scoprire che erano quartetti, o sinfonie per poi scoprire che erano concerti @___@ Mamma mia!
Domani (con il cervello lucido e sveglio) ascolterò anche i brani ^_^
 
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view post Posted on 10/4/2010, 08:59
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CITAZIONE
Vi lascio, invitandovi a fare tutte le domande che volete (se desiderate altri esempi musicali non avete che da dirlo ed io provvederò), nonché a giochicchiare un po' con i brani che vi ho proposto e vedere se qualcuno di questi vi può richiamare un personaggio o una scena di Harry Potter (può essere che sì, come può essere che no. La questione è puramente soggettiva).

Ops... mi ero scordata dei compitini dell'ascolto: prometto che oggi o domani li faccio.
 
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view post Posted on 10/4/2010, 16:03
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CITAZIONE (BeaT_GeNeraTioN @ 9/4/2010, 23:47)
Che bella lezione!! Bella e chiara :) Ho appena rimediato tutta la discografia di Glenn Gould, e almeno adesso so cosa diavolo è un "allemande". Per non parlare di tutte le volte che cercavo concerti per poi scoprire che erano sonate, e sonate per poi scoprire che erano quartetti, o sinfonie per poi scoprire che erano concerti @___@ Mamma mia!
Domani (con il cervello lucido e sveglio) ascolterò anche i brani ^_^

Contenta che la lezione risulti chiara!! Ho sempre paura di essere troppo complicata nello spiegare...
ed ammetto che, prima di diventare un'"addetta ai lavori" anch'io confodevo concerto con sinfonia, eccetera.
Aspetto il tuo parere sugli ascolti!


CITAZIONE (Ida59 @ 10/4/2010, 09:59)
Ops... mi ero scordata dei compitini dell'ascolto: prometto che oggi o domani li faccio.

E per questo verrai punita severamente :P ... ma anche no, considerando che la professoressa stessa se ne è scordata!
 
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BeaT_GeNeraTioN
view post Posted on 10/4/2010, 18:06




Dopo aver visto "Il Concerto", sto scoprendo una vera passione per i concerti per violino :wub: soprattutto per Tcaikovskij :D

Per quanto riguarda i personaggi, a dir la verità... il primo, lo scherzo, mi fa venire in mente Dobby O___O
 
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view post Posted on 10/4/2010, 22:11
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CITAZIONE (BeaT_GeNeraTioN @ 10/4/2010, 19:06)
Dopo aver visto "Il Concerto", sto scoprendo una vera passione per i concerti per violino :wub: soprattutto per Tcaikovskij :D

Io mi sono stupidamente persa il film. E dire che l'hanno dato nel cinema vicino a "casa" (le virgolette sono d'obbligo dato che, come ragazza alla pari, sono ospite di una famiglia, anche se l'atmosfera è quella di casa)!
Ma sicuramente adoro Tcaikovskij ed il suo concerto per violino e orchestra è... qualcosa di magico, tanto che credo di averlo in 5 o 6 incisioni a casa (quella italiana questa volta).

CITAZIONE
Per quanto riguarda i personaggi, a dir la verità... il primo, lo scherzo, mi fa venire in mente Dobby O___O

Scelta sorprendente ed interessante... è l'ultimo personaggio che avrei immagino di veder scritto associato ad uno dei tre brani (anzi posso ammettere che al primo brano la mia mente non ha proprio associato un bel niente), ma in fondo ci può stare! (e adesso parte un'immagine bizzarra di Dobby al posto dei folletti in Sogno di Una Notte di Mezz'estate :D )

 
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view post Posted on 11/4/2010, 13:54
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Mi piace molto ascoltare la musica ad occhi chiusi e lasciare correre l'immaginazione, senza frenoa lcuno: l'ho sempre fatto, fin da piccina, e ne escono fuori strane interpretazioni.

Con il brano di Mendelssohn ho "visto" la Sala Grande, di notte, deserta ma illuminata da moltissime candele che danzavano nell'aria, rincorrendosi l'un l'altra, padrone assolute della sala.
Poi sono giunti i fantasmi del castello e il gioco di danze fluttuanti nell'aria si è esteso anche a loro, le luci delle candele che rendevano luminosi gli eterei corpi dei fantasmi.
All'improvviso, quando la musica si fa più travolgente, dai muri irrompono al galoppo i Cacciatori Senzatesta che creano scompiglio e interrompono le danze. Quando se ne vanno l'ambiente si calma e le candele ondeggiano lente nell'aria mentre il Barone Sanguinario balla languidamente con la Dama Grigia, Nick-quasi-senza-testa guarda desolato il punto in cui sono scomparsi i Cacciatori Senzatesta, cui gli è negato appartenere causa quel lembo di collo che non gli è stato tagliato, e il Frate Grasso si ingozza ad una tavola trasparente, piena di avanzi.
Poi, lentamente i fantasmi si allontanano e svaniscono: restano solo le candele ondeggianti, che cercano di stuzzicare i ritratti alle pareti; le prime luci dell'alba si avvicinano e, una ad una, le candele si spengono, cullate nel loro sonno diurno dai primi raggi del sole.

Ecco quello che ho visto: spero di non essere malata troppo gravemente...


Edited by Ida59 - 11/4/2010, 16:29
 
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Veniamo ora al primo movimento della Sonata n°8 in do minore opus 13, "Patetica" (1799) di Beethoven.

Immediatamente, alle prime note, ho visto Severus stagliarsi solitario sulla Torre d’Astronomia, ricordi d'amore e di dolore che si susseguono, errori e colpe che si inseguono, incubi che lo affliggono, rimorsi personificati in fantasmi che lo circondano e lo colpiscono mentre la luce si fa verde intorno a lui, in lampi successivi che squarciano il cielo nero della notte.
E lui, Severus, immobile, statua senza respiro nei ricordi della sua vita che, come scintillanti meteore verdi appaiono e come spire velenose di serpente lo avvolgono e stringono portandogli via ogni anelito di felicità e di speranza.
Poi tutto svanisce e restano solo i ricordi nella sua mente, martellanti e dolorosi, e Severus che guarda fisso davanti a sé, avvolto dal freddo della notte, illuminato dalla luna, il mantello che ondeggia senza posa nel vento, e gli occhi neri spalancati, tenebre profonde bagnate di lacrime.

Sì, lo so, sono gravemente malata, forse senza speranza…


Edited by Ida59 - 11/4/2010, 16:29
 
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Ecco l'ispirazione dal secondo movimento (Andante) dal Concerto per violino e orchestra in re maggiore opus 35 (1878) di Pietr Ilic Tcaikovskij.

Severus, sì, ancora del lui: del resto, se chiudo gli occhi chi altro potrei mai sognare?

Questa volta la scena si è formata lentamente, poco per volta, immagine per immagine.

È notte e le nuvole oscurano in gran parte la luna: il prato è deserto, coperto da una leggera nebbiolina e digrada dolce verso il lago. Lentamente le nuvole scoprono la luna e l’acqua, increspata appena dal vento, s’illumina di argentei riflessi.
Severus è seduto sulla riva, ombra nera nella notte, un gomito appoggiato sul ginocchio, la mano a reggergli il capo chinato verso l’acqua. Poi alza il viso e lo rivolge verso il castello, lo scorre fino ad arrivare alla torre d’Astronomia che, unica, è ancora persa nel buio perché una nuvola, ostinata, ancora copre la luna da quel lato, celando nell’oscurità un ricordo di dolore.
Severus distoglie lo sguardo, un attimo prima che i raggi della luna arrivino ad illuminare anche la torre, ed immerge le dita sottili nell’acqua, ad accarezzarla piano, delicato, a lungo.
Poi si distende sul prato, ombra nera illuminata dalla luna, e chiude gli occhi: per un istante di sogno si perde nei dolci ricordi di un’altalena che oscilla leggera nell’aria. Ma è solo un istante, poi tutto svanisce e di nuovo il mago fissa lo sguardo sulla torre, incubo che sostituisce un sogno durato troppo poco per credere che sia stato reale.
Severus si alza di scatto: la Tomba Bianca è la, appena dietro l’ansa del lago. Incede lento nella notte, la rena chiara sfiorata appena dal mantello che ondeggia leggero nell’aria.
È arrivato alla tomba, candido marmo illuminato dai raggi chiari della luna: rimane immobile ad osservarla, in silenzio, senza respirare, poi avanza ancora e si china, la mano sottile a carezzare piano la scritta, lettere d’oro per il nome di un amico. La mano indugia a lungo e le dita tremano appena mentre il mantello, sospinto dal vento, s’appoggia sul piano di marmo, velario di tenebra a coprire il candore del marmo.
Rimane lì, in ginocchio, la mano ora immobile sul nome, la stessa mano che un tempo ha impugnato la bacchetta, le labbra serrate, quelle che nella notte verde pronunciarono le parole di morte, e gli occhi, pieni di dolore, ora come allora, a fissare gli scintillanti riverberi dell’acqua, finché la luna lentamente cala e tramonta, in fondo al lago, e la tomba diventa nera, uguale al mago che sospira, una lacrima furtiva, che mai non brillerà, che lenta scende sul volto pallido.


Leonora, ma sai che questo è un gioco bellissimo da fare? Potremmo aprire una discussione apposita per l'ascolto di brani e la relativa scrittura di ciò che ci hanno ispirato.
O queste ispirazioni vengono solo a me, a causa dello stadio avanzato della mia grave malattia?
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 11/4/2010, 14:54)
Mi piace molto ascoltare la musica ad occhi chiusi e lasciare correre l'immaginazione, senza frenoa lcuno: l'ho sempre fatto, fin da piccina, e ne escono fuori strane interpretazioni.

Con il brano di Mendelssohn ho "visto" la Sala Grande, di notte, deserta ma illuminata da moltissime candele che danzavano nell'aria, rincorrendosi l'un l'altra, padrone assolute della sala.
Poi sono giunti i fantasmi del castello e il gioco di danze fluttuanti nell'aria si è esteso anche a loro, le luci delle candele che rendevano luminosi gli eterei corpi dei fantasmi.
All'improvviso, quando la musica si fa più travolgente, dai muri irrompono al galoppo i Cacciatori Senzatesta che creano scompiglio e interrompono le danze. Quando se ne vanno l'ambiente si calma e le candele ondeggiano lente nell'aria mentre il Barone Sanguinario balla languidamente con la Dama Grigia, Nick-quasi-senza-testa guarda desolato il punto in cui sono scomparsi i Cacciatori Senzatesta, cui gli è negato appartenere causa quel lembo di collo che non gli è stato tagliato, e il Frate Grasso si ingozza ad una tavola trasparente, piena di avanzi.
Poi, lentamente i fantasmi si allontanano e svaniscono: restano solo le candele ondeggianti, che cercano di stuzzicare i ritratti alle pareti; le prime luci dell'alba si avvicinano e, una ad una, le candele si spengono, cullate nel loro sonno diurno dai primi raggi del sole.

Ecco quello che ho visto: spero di non essere malata troppo gravemente...

Uh che immagine strana, ma per niente lontana dalla musica di Mendelssohn. Quindi, adesso, assommando la tua scena e l'immagine di Beat con Dobby, mi vedrò al posto dei folletti la Sala Grande, i suoi fantasmi e Dobby che fa non so bene cosa!
Ed io che non ero riuscita a figurarmi nulla!

CITAZIONE
Veniamo ora al primo movimento della Sonata n°8 in do minore opus 13, "Patetica" (1799) di Beethoven.

Immediatamente, alle prime note, ho visto Severus stagliarsi solitario sulla Torre d’Astronomia, ricordi d'amore e di dolore che si susseguono, errori e colpe che si inseguono, incubi che lo affliggono, rimorsi personificati in fantasmi che lo circondano e lo colpiscono mentre la luce si fa verde intorno a lui, in lampi successivi che squarciano il cielo nero della notte.
E lui, Severus, immobile, statua senza respiro nei ricordi della sua vita che, come scintillanti meteore verdi appaiono e come spire velenose di serpente lo avvolgono e stringono portandogli via ogni anelito di felicità e di speranza.
Poi tutto svanisce e restano solo i ricordi nella sua mente, martellanti e dolorosi, e Severus che guarda fisso davanti a sé, avvolto dal freddo della notte, illuminato dalla luna, il mantello che ondeggia senza posa nel vento, e gli occhi neri spalancati, tenebre profonde bagnate di lacrime.

Sì, lo so, sono gravemente malata, forse senza speranza…

No, non è una malattia... figurati, io creo la quasi totalità delle mie storie mentre sono a concerto o all'opera (e questo ha influssi molto, ma molto preoccupanti a volte :P ).
Immagine anche questa molto bella e intensa, che ben si addice alla musica del primo movimento dell'opus 13, la quale, personalmente, mi fa pensare in maniera sparsa e spersa (espressione che uso spessissimo dopo aver letto "pensieri sparsi e spersi" di Hoffmann... forse anch'io sono gravemente malata) a tutti i morti durante la battaglia di Hogwarts, diventando quasi una sorta di "marcia funebre", pur non essendo per nulla una marcia... una sorta di flash degli utlimissimi pensieri che ognuno ha avuto prima della morte, modulandosi e mutando rapidamente, come un flusso di coscienza senza fine e senza requie che salta da un personaggio all'altro in ordine assolutamente non cronologico. Mi ero segnata a che minuto compariva Severus, ma ora come ora non trovo il foglietto (probabilmente l'ho perso o l'ho usato con i bimbi per fare dell'altro).

CITAZIONE
Ecco l'ispirazione dal secondo movimento (Andante) dal Concerto per violino e orchestra in re maggiore opus 35 (1878) di Pietr Ilic Tcaikovskij.

Severus, sì, ancora del lui: del resto, se chiudo gli occhi chi altro potrei mai sognare?

Questa volta la scena si è formata lentamente, poco per volta, immagine per immagine.

È notte e le nuvole oscurano in gran parte la luna: il prato è deserto, coperto da una leggera nebbiolina e digrada dolce verso il lago. Lentamente le nuvole scoprono la luna e l’acqua, increspata appena dal vento, s’illumina di argentei riflessi.
Severus è seduto sulla riva, ombra nera nella notte, un gomito appoggiato sul ginocchio, la mano a reggergli il capo chinato verso l’acqua. Poi alza il viso e lo rivolge verso il castello, lo scorre fino ad arrivare alla torre d’Astronomia che, unica, è ancora persa nel buio perché una nuvola, ostinata, ancora copre la luna da quel lato, celando nell’oscurità un ricordo di dolore.
Severus distoglie lo sguardo, un attimo prima che i raggi della luna arrivino ad illuminare anche la torre, ed immerge le dita sottili nell’acqua, ad accarezzarla piano, delicato, a lungo.
Poi si distende sul prato, ombra nera illuminata dalla luna, e chiude gli occhi: per un istante di sogno si perde nei dolci ricordi di un’altalena che oscilla leggera nell’aria. Ma è solo un istante, poi tutto svanisce e di nuovo il mago fissa lo sguardo sulla torre, incubo che sostituisce un sogno durato troppo poco per credere che sia stato reale.
Severus si alza di scatto: la Tomba Bianca è la, appena dietro l’ansa del lago. Incede lento nella notte, la rena chiara sfiorata appena dal mantello che ondeggia leggero nell’aria.
È arrivato alla tomba, candido marmo illuminato dai raggi chiari della luna: rimane immobile ad osservarla, in silenzio, senza respirare, poi avanza ancora e si china, la mano sottile a carezzare piano la scritta, lettere d’oro per il nome di un amico. La mano indugia a lungo e le dita tremano appena mentre il mantello, sospinto dal vento, s’appoggia sul piano di marmo, velario di tenebra a coprire il candore del marmo.
Rimane lì, in ginocchio, la mano ora immobile sul nome, la stessa mano che un tempo ha impugnato la bacchetta, le labbra serrate, quelle che nella notte verde pronunciarono le parole di morte, e gli occhi, pieni di dolore, ora come allora, a fissare gli scintillanti riverberi dell’acqua, finché la luna lentamente cala e tramonta, in fondo al lago, e la tomba diventa nera, uguale al mago che sospira, una lacrima furtiva, che mai non brillerà, che lenta scende sul volto pallido.

Vedo che Tcaikovkij, il mio amatissimo Tcaikovskij, con la direzione così vibrante e tesa e annichilente di Valery Gergiev che è uno dei miei direttori preferiti (quindi ve lo ritroverete spesso nei miei esempi musicali), ha fatto pensare al medesimo personaggio. Ammetto quindi di aver inserito questo brano un po' per questo motivo, oltre che per il mio amore indefesso per Petr Ilic (come chiamo confindenzialmente Tcaikovskij), per il suo richiamare Severus.
Io non ho visualizzato un'immagine particolare, ma semplicemente il personaggio in sé.

CITAZIONE
Leonora, ma sai che questo è un gioco bellissimo da fare? Potremmo aprire una discussione apposita per l'ascolto di brani e la relativa scrittura di ciò che ci hanno ispirato.
O queste ispirazioni vengono solo a me, a causa dello stadio avanzato della mia grave malattia?

Vengono anche a me, non ti preoccupare! Anzi è normale, credo. Moltissimi vedono immagini ascoltando la musica... è bene, non è bene, chi lo può dire, ma è qualcosa di normale... oppure siamo in molti ad avere la stessa grave malattia :D!!
Quindi potrebbe essere veramente una bellissima idea per una discussione per brani musicali-scrittura-pensieri-sensazioni o quello che si può immaginare da brani strumentali!
Magari siamo in più che non si pensi afflitte da questa malattia :Streghetta: :lovelove: :P :)
(le ultime emoticon me le ha messe il piccolo Ambroise [il bimbo di cui mi occupo in Francia, come ragazza alla pari], perché gli piacevano, quindi non hanno molto senso con quello che dico prima, ma non potevo di certo toglierle!)

 
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view post Posted on 11/4/2010, 18:22
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CITAZIONE (Alaide @ 11/4/2010, 19:11)
Magari siamo in più che non si pensi afflitte da questa malattia :Streghetta: :lovelove: :P :)
(le ultime emoticon me le ha messe il piccolo Ambroise [il bimbo di cui mi occupo in Francia, come ragazza alla pari], perché gli piacevano, quindi non hanno molto senso con quello che dico prima, ma non potevo di certo toglierle!)


Direi che ha scelto le migliori!
 
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