| Parlare di tipologie di musica strumentale equivale ad aprire un discorso vastissimo che io tenterò di riassumere in pochi punti, cercando di essere il più chiara possibile, cercando in più di darvi il maggior numero di esempi sonori possibile.
La musica strumentale è per definizione, musica che prevede l'uso dei soli strumenti, non coinvolgendo quindi la voce umana, ma esistono esempi nella sinfonia, che è, credo, la prima tipologia di musica strumentale che viene in mente, in cui si è fatto uso della voce umana. Se dico Sinfonia numero 9 in Re minore opus 125 di Beethoven, quello che viene in mente è l'ultimo movimento, ovvero il momento in cui compare l'Inno alla Gioia che è coro cantato con solisti. Eppure credo che nessuno penserebbe di mettere la nona sinfonia in qualcosa di diverso dalla musica strumentale. Quindi, come scoprirete man mano che avanzeranno le lezioni tecniche (ma anche quelle di carattere meno tecnico), tutto è molto relativo in musica, come in tutte le forme d'arte.
All'interno della musica strumentale esistono plurime tipologie che assumono nomi diversi in base "alla funzione" per cui è stata scritta la musica e al modo in cui gli strumenti interagiscono da soli.
Un posto a parte è occupato dalla musica per danza. Da un lato esistono tutta una serie di "ritmi" di danza (Allemande, Gavotte, Minuetti eccettera) che possono essere propriamente musica per danza, quando, banalmente, sono utilizzate in un balletto, oppure dare nome ad una parte di un brano più ampio perché viene usato quel ritmo (spesso in una sinfonia, uno dei movimenti si chiama "Minuetto", ma di certo a nessuno dovrebbe passare per la testa di danzarlo. Sul fatto che compagnie di ballo abbiano coroegrafato delle sinfonie o delle sonate, si possono fare molti discorsi, ma diciamo che in linea di principio il "minuetto" di una sinfonia non è stato scritto per essere danzato). Di balletto non parlerò in questa sede, ma quando si tratterà di aprire la parte di lezioni dedicate alla danza.
Da un latro esistono, composte anche da compositori decisamente celebri, come Prokofiev per fare un esempio, hanno composto la musica per i film muti dei primi anni del cinema. Quindi, ancora una volta, musiche che hanno la funzione di accompagnare una storia. In questo caso particolare, di commentare le immagini prive di suono di film. E ovviamente, da qui, il passo ad arrivare alle colonne sonore originali degli odierni film è breve (vi preavviso però che non ho le conoscenze per poter parlare di questo affascinante campo).
Esistono, e sono per certi versi gli anticipatori della musica per film, le cosidette musiche di scena, ovvero musiche scritte espressamente per essere eseguite durante l'esecuzione di una pièce teatrale. Di queste uno degli esempi più celebri sono le musiche di scena che Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847), scrisse per Sogno di una notte di mezz'estate di Shakespeare (1843) e che contengono, tra le altre, una delle due Marce Nuziali che vengono comunemente utilizzate ai matrimoni, insieme a quella scritta da Richard Wagner per l'opera Lohengrin. Di questo brano di Mendelssohn (che io ho avuto la fortuna di ascoltare per ben due volte eseguito dal vivo insieme alla commedia di Shakespeare) vi propongo una delle musiche composte per il mondo fatato.
|