Il Calderone di Severus

1.2 Opera, definizione generale

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view post Posted on 15/3/2010, 10:21
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In questa seconda lezione tecnica, tenterò di accennare alla nascita dell'opera e di dare una definizione generale di quello che essa è, sottolineando quindi i suoi elementi principali.

L'opera è l'unico genere musicale ad avere una data di nascita ben precisa. Il 6 ottobre 1600 a Firenze, in occasione delle nozze per procura tra Maria de' Medici ed Enrico IV re di Francia, venne rappresentata L'Euridice di Jacopo Peri (1561-1633), che viene considerata, generalmente, come la prima composizione che si possa chiamare opera.
In realtà lo stesso Peri aveva già composto una Dafne nel 1597, ma, non essendo arrivato fino a noi il manoscritto (della Dafne non possediamo nemmeno una nota), non possiamo sapere quanto questa fosse un'opera, se era tutta musicata, se era piuttosto in stile di cantata.

Sicuramente, comunque, il quando della nascita del genere operistico si situa in quegli anni, tra gli ultimissimi del XVI secolo e l'inizio del XVII secolo.

Dietro la nascita dell'opera vi è una riflessione teorica, portata avanti da varie Camerate fiorentine. In quell'epoca ci si interroga circa l'Antica Tragedia greca, che era interamente cantata (anche se non si sa come si cantasse all'epoca, se era soltanto una prosodia fortemente ritmata, quanto fosse diverso il modo di porgere di chi interpretava i personaggi e del coro), quindi si giunge a teorizzare la possibilità di far "rivivere" il teatro classico, tramite quello che viene chiamato Recitar cantando, in cui il canto deve essere stumento per rendere più importante il testo.
Ed è quello che avviene con Peri, ma, in pochi anni il Recitar cantando si perde, per trasformarsi in un Cantar recitando, in cui, quindi è il canto a farla da padrone, per quanto per l'opera scrivano all'epoca poeti ben più alti di quanto non saranno i librettisti ottocenteschi. Anzi, in verità, fino al XVIII secolo il poeta è figura decisamente più importante del compositore, tanto che, un testo scritto da un poeta celebre come il Metastasio, verrà musicato da compositori diversi (di Olimpiade per esempio esiste la versione di Vivaldi, quella di Pergolesi e di alti compositori), perché è il libretto di Metastasio ad essere ciò che il pubblico dell'epoca cerca.

Non starò qui a tracciare una storia dell'opera, perché una sintesi non basterebbe, soprattutto dopo che nasce anche l'opera francese con Lully, la zarzuela spagnola, il singspiele tedesco, per poi arrivare al XIX secolo dove vi è un fiorire di scuole nazionali, tutte dotate delle loro caratteristiche. In più incapperei in una pletora di compositori tutti importanti per qualcosa. E credo che a nessuno interessi (ma se non è così ditemelo e organizzo una serie di lezioni sulla storia dell'opera), un mero elenco di "fatti" ed "idee".

Per semplificare, posso dire che l'opera "parla" per molto tempo italiano e francese (l'opera francese nasce per volontà di Luigi XIV), per poi diventare sempre più "poliglotta" nel XIX secolo, dando il via all'opera tedesca (ma il singspiele, spettacolo più popolare, esisteva già da tempo), all'opera russa, all'opera polacca, all'opera ceca, all'opera ungherese eccetera.

Quello che però è sicuramente comune a tutte le opere (siano esse del 1600 o del 2010) è che esistono tre elementi fondamentali che coesistono e di cui nessuno è inferiore all'altro, anche se, per esempio, l'elemento scenico per tempo è stato giudicato meno importante (se sentite un vecchio melomane, vi dirà "basta sentire". Io credo invece che "bisogni anche vedere" perché ogni messa in scena dice qualcosa di diverso e di nuovo sull'opera in sé):

1. La musica.
2. Il testo.
3. La messa in scena.

L'opera viene quindi ad essere un genere teatrale complesso. E' genere teatrale perché è previsto un testo che ha tutte le caratteristiche del teatro di prosa (fatta salva la costruzione dei versi fintanto che la versificazione è importante [si andrà poi anche nei libretti verso il verso libero], in quanto si tratta di versi che devono essere messi in musica, quindi con caratteristiche a se stanti). E' prevista una messa in scena. Non basta cantare, ma bisogna anche recitare, saper rendere vivo il personaggio. Ed è questo che segna la differenza tra un grande interprete che "diventa" il personaggio ed un interprete solamente corretto dal punto di vista musicale, ma che, alla fine, non dice nulla. Ma è una forma teatrale "diversa" perché è interamente (o quasi tutta. Come si vedrà in una delle ultime lezioni tecniche esistono opere che alternano parti recitate e parti cantate) cantata.
Questo ultimo fatto porta ad una sorta di patto con lo spettatore che accetta che la gente si esprima non con le parole, ma cantando, il che diventa ancora più straniante quando ci troviamo davanti ad un'opera del periodo verista.

Per conclusione, vi lascio con due messe in scene diverse e due interpreti diversi dello stesso brano. Si tratta di Sogno soave e casto da Don Pasquale di Donizetti.
Non vi riporto il testo volutamente, perché mi interessa piuttosto che andiate sull'onda delle sensazioni.
Vorrei che, dopo aver sentito il brano, mi diciate (prendetelo come una sorta di compito, senza una risposta esatta) le diverse sensazioni (mi basta un "preferisco questo a quello" o un "il primo è più dolce") che ogni brano e messa in scena vi suscita:


1. Don Pasquale: Ruggero Raimondi
Ernesto: Juan Diego a Florez
Zurigo, 2007



2. Don Pasquale: Gabriel Bacquier
Ernesto: Alfredo Kraus
New York, 1979

 
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view post Posted on 15/3/2010, 22:06
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I ♥ Severus


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Se volevi far notare la differenza della messa in scena, direi che ci sei riuscita molto bene scegliendo i due diversi brani.
Indubbiamente il primo, quello più moderno, anche se sul primo momento mi ha stupito trovando Ernesto vestito come un tennista, dal punto di vista della messa in scena e della “recitazione” dei cantanti mi è piaciuto decisamente di più. Il Don Pasquale del 2° brano (a parte il suono meno buono e il video un po’ sfocato) mi è sembrato un po’ “caricaturale”, mentre Ernesto è molto “ingessato”. Però, la voce dell’Ernesto della seconda versione mi è indubbiamente piaciuta molto di più, è più piena e forte (perdona questi termini senza dubbio imprecisi, ma non so quali sono gli aggettivi corretti da usare) e mi da i brividi in certi momenti.
L’Ernesto del primo brano, però, esprime con i gesti e la recitazione un dolore che non filtra invece nel secondo brano.
Così, tutto sommato, trattandosi di un video, scelgo il primo brano, ma se lo avessi solo ascoltato avrei scelto la seconda versione. E questo credo che ti dia ragione laddove affermi che
CITAZIONE
Non basta cantare, ma bisogna anche recitare, saper rendere vivo il personaggio. Ed è questo che segna la differenza tra un grande interprete che "diventa" il personaggio ed un interprete solamente corretto dal punto di vista musicale, ma che, alla fine, non dice nulla.

Don Pasquale ed Ernesto del primo brano sono realmente Don Pasquale ed Ernesto, mentre quelli del secondo sono due ottimi cantanti, anche vocalmente superiori ai primi due (parere personale di chi ancora l’opera non la conosce e non la sa valutare), ma sono e rimangono cantanti che non entrano realmente nel personaggio.
Sbaglio a dire che molto dipende dall’anno di registrazione? Forse ora si da maggior valore all’interpretazione recitativa, mentre trent’anni fa prevaleva la “forza” canora? E magari è proprio per questo che i "vecchi melomani" dicono che "basta sentire": forse per loro, nel passato, era solo quella la differenza!


Cosa sono le "Camerate fiorentine"?
 
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view post Posted on 16/3/2010, 09:31
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CITAZIONE (Ida59 @ 15/3/2010, 22:06)
Sbaglio a dire che molto dipende dall’anno di registrazione? Forse ora si da maggior valore all’interpretazione recitativa, mentre trent’anni fa prevaleva la “forza” canora? E magari è proprio per questo che i "vecchi melomani" dicono che "basta sentire": forse per loro, nel passato, era solo quella la differenza!

Sì e no. Mi spiego meglio.
Sicuramente la recitazione ed il teatro di regia (ovvero una messa in scena non più solo oleografica, ma che doni un'interpretazione [e alle volte ti assicuro che si vedono delle cose raccapriccianti in scena, in cui il regista vuole solo far parlare di sé e far scandalo]) sono qualcosa legato alla "modernità", ma questo non implica che nell'epoca passata non esistessero grandi cantanti-attori. Sicuramente Kraus (che io ho sentito tre volte dal vivo, merito di una carriera lunghissima) non era un leone da palcoscenico, ma aveva un modo di cantare molto nobile. Ma, quando cantava Kraus, vi erano cantanti che riempivano tranquillamente la scena e tramite un lavoro, molto personale alle volte, riuscivano a fare il gesto giusto al momento giusto.
Attualmente sicuramente il teatro di regia influisce sulla resa scenica di un cantante, ma se il suddetto cantante sa muoversi in scena come un sacco di patate (ed ecco la mia vena loggionistica che emerge :P ), non c'è regista che tenga.
Diciamo che un tempo si dava più peso al mero atletismo vocale, mentre adesso il gusto, grazie, anche credo ad un allargamento del repertorio sulla musica dell'est europeo e sull'opera del XX secolo, del pubblico sta mutando (come è ovvio che sia).
Poi, in definitiva, i grandi rimaranno sempre grandi anche per l'ascoltatore moderno. E tra i cantanti attuali verranno ricordati i grandi, ovvero quelli che, per doti vocali, per carisma o per quanto altro vuoi, hanno lasciato un segno nell'interpretazione di un ruolo.

Poi il gusto in fatto di voci è qualcosa di assolutamente personale e non è il "sapere" sulla lirica che lo influenza, ma fattori piuttosto istintivi. C'è chi preferisce un canto tutto "anima e cuore", chi preferisce un canto tutto sfumato, chi preferisce un modo di rendere un personaggio, chi un altro... e quel punto non v'è nulla di oggettivo. Persino la bellezza di una voce è soggettiva.

Quanto ai due cantanti che vi ho proposto, la differenza di tipologia di voce, (tu stessa dici che la voce di Krauss è più forte e piena), dipende dal repertorio dal quale i due vengono. Florez è un cantante che viene da Rossini, quindi che viene dal canto dei primi decenni del XIX secolo, un canto che prevede una grande capacità verso l'acuto estremo, Kraus veniva da Edgardo di Lucia di Lamermoor, Werther, Duca di Mantova e altri ruoli essenzialmente post-rossiniani (quindi a partire dagli anni 30 del XIX secolo), tanto che Florez ha pochissimi ruoli che toccano il repertorio di Kraus (Don Pasquale, La Fille du Regiment, Puritani) e tre titoli sono veramente pochi.
In fondo ho scelto volutamente due cantanti di estrazione diversa, non tanto perché di due epoche diverse (Kraus è il modello di tutti i cantanti dei tenori nati negli anni settanta), ma piuttosto per modo di rendere il personaggio, e per provenienza al personaggio da ruoli completamente diversi.


CITAZIONE
Cosa sono le "Camerate fiorentine"?

Le Camerate fiorentine erano delle "associazioni" (un nobile fiorentino del XVI secolo non avrebbe mai usato un termine del genere :P ) di nobili o ricchi borghesi di Firenze che si riunivano a discutere di arte, letteratura e musica.
 
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BeaT_GeNeraTioN
view post Posted on 23/3/2010, 20:59




Dunque (sono un po' in ritardo :P ), sinceramente non saprei quale delle due scegliere.
Per quanto riguarda la messa in scena, la prima è sicuramente più suggestiva e coinvolgente - meno angusta della seconda, spazia addirittura su due piani *.* (commenti da claustrofobica xD ), non so perché Ernesto è vestito in quel modo, visto che è l'unica cosa che sembra "ammodernata" (almeno in quella scena: non ho mai visto il resto), ma tralasciando il disorientamento iniziale alla fine l'effetto è piacevole. Lo rende.. attuale!
Per quanto riguarda la recitazione, preferisco Ernesto del primo video, ma Don Pasquale del secondo. Il volto di Baquier è molto espressivo!!
Sul canto, non so se esprimermi, sinceramente. Pur notando le differenze non potrei dire quale sia meglio e quale sia peggio, e non riuscirei a dare neanche un giudizio puramente personale, perchè mi sono piaciute entrambe.
Complessivamente, se dovessi per forza scegliere una delle due, sceglierei la seconda.
 
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view post Posted on 23/3/2010, 21:13
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CITAZIONE (BeaT_GeNeraTioN @ 23/3/2010, 20:59)
Dunque (sono un po' in ritardo :P ), sinceramente non saprei quale delle due scegliere.
Per quanto riguarda la messa in scena, la prima è sicuramente più suggestiva e coinvolgente - meno angusta della seconda, spazia addirittura su due piani *.* (commenti da claustrofobica xD ), non so perché Ernesto è vestito in quel modo, visto che è l'unica cosa che sembra "ammodernata" (almeno in quella scena: non ho mai visto il resto), ma tralasciando il disorientamento iniziale alla fine l'effetto è piacevole. Lo rende.. attuale!
Per quanto riguarda la recitazione, preferisco Ernesto del primo video, ma Don Pasquale del secondo. Il volto di Baquier è molto espressivo!!
Sul canto, non so se esprimermi, sinceramente. Pur notando le differenze non potrei dire quale sia meglio e quale sia peggio, e non riuscirei a dare neanche un giudizio puramente personale, perchè mi sono piaciute entrambe.
Complessivamente, se dovessi per forza scegliere una delle due, sceglierei la seconda.

Non è obbligatorio scegliere. Anche a me piaciono entrambe, quindi nemmeno io saprei chi scegliere (lo so, ho fatto una domanda a trabocchetto :P ).
La regia della prima è tutta giocata tra il passatismo di Don Pasquale (i mobili antichi, il suo abbigliamento) ed il modernismo un po' trash di Norina che cambiera tutti i mobili per mettere mobili più moderni, anche se non si può situare in un'epoca precisa.
Ti metto sotto una foto della casa versione Norina per darti un'idea:
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BeaT_GeNeraTioN
view post Posted on 23/3/2010, 21:22




O.O Oh cielo :lol: Devo leggermi la trama dell'opera *va a cercarla*
Chi è il regista, per curiosità?
 
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view post Posted on 23/3/2010, 21:46
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CITAZIONE (BeaT_GeNeraTioN @ 23/3/2010, 21:22)
O.O Oh cielo :lol: Devo leggermi la trama dell'opera *va a cercarla*
Chi è il regista, per curiosità?

Il regista si chiama Grisha Asagaroff. Se hai bisogno per la trama, chiedi pure, in breve la posso spiegare qui.
 
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BeaT_GeNeraTioN
view post Posted on 23/3/2010, 23:01




Grazie, la trama l'ho trovata ;)
 
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7 replies since 15/3/2010, 10:21   146 views
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