Concordo sia con Ale, sia con Elly (non è un accanimento contro di te, Ettore, è che hai sollevato un bel discorso ed è bene continuarlo
)
Secondo me, il fatto che scrivano tutti, lo dico senza buonismi di sorta, è un problema.
Scrivono TUTTI!
Un tempo ci voleva un calamaio e tanta buona volontà. Poi bastavano una penna e un paio di fogli bianchi da riempire. E con la macchina da scrivere, tutto era più facile!
Adesso c'è il computer e.. scrivono tutti.
In un paese che è all'ultimo posto per la lettura pro capite di libri... scrivono tutti, senza distinzione di età, sesso, cultura, ceto sociale (e fin qui, tutto bene, magnifico, splendido direi!)
Ma scrivono tutti anche senza distinzione di intelligenza, cose di dire, riflessioni da fare... Scrivono tutti, ma nessuno legge.
In un paese dove l'analfabetismo è al 6% scrivono tutti.
E spesso in modo corretto e ineccepibile!
Scrivono i comici di Zelig, che contano sul depresso che riderà leggendo le loro battute. Scriveva il Papa, che ora è morto, ma le sue 10mln di copie le ha vendute, in offerta speciale nel grande magazzino di San Pietro. Scrive Bruno Vespa, che tra una leccata di piedi a un politico e una lustrata di scarpe ad un altro, riesce anche a trovare il tempo, immancabile a Natale, per scrivere l'ennesimo libro, con l'ennesima faccia, con l'ennesimo sottotitolo su Prodi e Berlusconi, con l'ennesima fila di coglioni speranzosi di trovare qualche assoluta verità.
Scrive Emilio Fede, sempre se li scrive lui, e - in un paese dove nessuno legge - lui vende sempre! Altro che Fatima, questi sono i veri miracoli!
Scrive la Franzoni, che ha ucciso il figlio, o forse no, ma alla fine chissene frega, no? No, bisogna scrivere anche su questo.
Scrive Faletti ma che per me rimane sempre e comunque Vito Catozzo. E mi puzza un ex sbrirro del drive-in che in due anni fa tre libri spessi come lo zanichelli...
Scrivono tutti. Nessuno legge. Scrivono e vendono.
E scrivono cazzate perchè tanto il cretino di turno che paga per averle, si trova sempre.
Scrivono tutti.
E allora, giustamente, scriviamo pure noi. Scriviamo noi, e noi sappiamo scrivere. Noi conosciamo la differenza tra un congiuntivo e un condizionale. Ma scrive pure chi non ricorda neanche più l'esistenza della "h", scrive anche chi plagia e copia opere altrui, scrive anche chi non ha un briciolo di fantasia da mettere su carta.
Scrivono tutti e possono farlo, anzi, ringraziamo che c'è internet perchè altrimenti si creerebbe il problema contrario - chi dovrebbe scrivere, non lo potrebbe fare.
Però, no, per me Bruno Vespa non è uno scrittore. Per me Emilio Fede non è uno scrittore. Per me la Franzoni non è una scrittrice. X me ki skrive in qst modo
nn è 1 scrittore.E la differenza tra Pollock e Bruno Vespa è che le opere del primo hanno uno spessore intellettuale e filosofico, sebbene si possa far fatica a considerarle "quadri", che manca al secondo.
E questo perchè, secondo me, tutto ciò che viene fatto, scritto, creato in generale con un intento di mercificazione perde irrimediabilmente valore. Allora sai come distinguo tra scrittore e non scrittore?
Prima cosa, lo scrittore deve conoscere la lingua in cui sta scrivendo e deve aver voglia di conoscerla sempre di più - il non-scrittore è quello che se ne fotte del modo in cui scrive.
Seconda cosa, lo scrittore è colui il quale scrive in primo luogo per se stesso, e poi per far conoscere le sue idee agli altri - il non-scrittore è quello che scrive esclusivamente per vanità.
Terza cosa, che venga pagato o non pagato, che venga recensito o non recensito (se stiamo parlando di ff), lo scrittore è colui il quale
continua a scrivere - il non-scrittore si stufa di non avere riconoscimenti o ricompense e smette.