Il Calderone di Severus

Romanticismo, I vari aspetti del romanticismo

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view post Posted on 18/8/2013, 21:02
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Il romanticismo in Italia



La polemica tra classicisti e romantici.



Animato dibattito tra:
o I classicisti (conservatori): sostenitori della poesia e della letteratura classica, rigidamente vincolata al rispetto dei canoni, delle forme e codificazioni di genere; sono accusati di essere incapaci di staccarsi da una sterile erudizione. Pietro Giordani, classicista, assume un atteggiamento equilibrato e conciliativo: pur riconoscendo la necessità di uno svecchiamento della letteratura italiana, ribadisce che non può avvenire se non come secondo passo allo studio del nostri classici.

o I romantici (liberali): rivendicatori della libertà e del genio creativo dell’artista, partecipi allo sviluppo della perenne della civiltà. ( Di Breme, Borsieri, Berchet). Di Breme, romantico, propone la figura di un poeta moderno, che è libero dalla stretta osservanza di canoni e dall’imitazione degli antichi.


Il dibattito prende le mosse dalla pubblicazione, in Italia, nel 1816, di un articolo della scrittrice Madame de Stael.

Figlia del banchiere francese Necker, che era stato ministro delle finanze di Luigi XVI, nasce nel 1766 a Parigi, dove vive fino al crollo della monarchia e dove ha la possibilità di frequentare i vivaci ambienti intellettuali della città.
Con la caduta di Napoleone, ritorna a Parigi e apre un famoso salotto letterario: Madame de Stael è una donna d’ingegno vivace, di impostazione illuministica, anche se non è una grande scrittrice. Compie un viaggio in Italia, durante il quale conosce Monti, Pietro Verri, Pindemonte, Canova e Cesarotti. Arriva, così, ad abbracciare i principali temi romantici e a diventarne portatrice (anticlassicismo, soggettivismo, genio, storicismo, sentimento nazionale,...). Muore nel 1817 a Parigi.

Nel 1816 esce in traduzione italiana, sul primo numero della Biblioteca Italiana, l’articolo di M.me de Stael, scritto nel 1815, in cui mette in evidenza:
1. l’importanza delle traduzioni al fine di diffondere le idee tra i popoli
2. l’importanza di superare il conformismo della produzione letteraria classicista, basata solo sul principio di imitazione, e di allargare gli orizzonti letterari per aprirsi alla lettura di testi stranieri (tedeschi e inglesi).

Dall’ultima parte dell’articolo di M.me de Stael:
…stanno contenti all’antica mitologia…vanno razzolando le antiche ceneri (i classicisti)
…non per diventare imitatori, ma per uscire di quelle usanze…
…Shakespeare, tradotto con vivissima rassomiglianza dallo Schelegel fu rappresentato nei teatri di Germania, come se Shakespeare e Schiller fossero divenuti concittadini…
…sul bel teatro milanese fosse gradita l’Atalia, se i cori fossero accompagnati dalla stupenda musica italiana…
…l’arte della parola è più intrinseca all’essenza dell’uomo…
…bisogna che le nazioni abbiano un interesse che le muova…


“Il Conciliatore”.
La lettera di Madame de Stael suscita la risposta del Conciliatore, la rivista milanese, in cui appaiono le prime vere formulazioni teoriche del Romanticismo Italiano.
o Principali scrittori: Pellico, Di Breme e Borsieri.
o Sostenitori dell’impresa: Lambertenghi e Gonfalonieri, esponenti dell’aristocrazia lombarda progressista che investe i propri capitali in imprese per la città.
o Periodo di pubblicazione: 03-09-1818 à autunno 1819 (censura e sospensione della pubblicazione imposta dalle autorità austriache).
o Progetto: fondare un giornale che si opponesse alla “Biblioteca italiana” che avesse come scopo la “diffusione dei lumi. In tale proposito c’è la convinzione che l’attività letteraria sia inscindibile da quella morale.
o Programma: problemi sociali, pedagogici, etici, economici, educazione morale e civile del popolo, alternati da pagine di letteratura e critica letteraria.
o Idea di una letteratura moderna e nazionale, che si ispiri alle tradizioni del nostro Paese,
che abbia per oggetto il vero storico e sia espressione della libertà creativa dell’artista.


La “Biblioteca italiana”.
Si tratta di un periodico nato in Italia per volontà del governatore austriaco della Lombardia, con intento politico e con lo scopo di raggiungere gli ambienti intellettuali, mentre il Conciliatore aveva lo scopo di raggiungere il popolo.


L’”Antologia”.
L’”antologia” esce a Firenze dal 1° gennaio 1821 al 26 marzo 1833 per iniziativa di Gino Capponi (intellettuale liberale) e Giovan Pietro Vieusseux (colto commerciante ginevrino). Approfittando della posizione moderatamente riformista e liberale del governo toscano, la rivista si propone di pubblicare contributi di intellettuali di vario orientamento (cattolici, laici, conservatori e liberali) e provenienti da tutt’Italia, di interesse
v Politico (riforma fondata su ideali di tipo illuministico),
v Economico (modernizzazione dell’agricoltura, sviluppo capitalistico dello Stato, tutela dei ceti popolari, statistica, diritto),
v Sociale (collaborazione tra le classi come strumento di pace e progresso economico/sociale),
v Pedagogico,
v Filosofico (diffusione dello spiritualismo),
v Scienze naturali,
v Letterario, solo in parte.

La rivista presenta, quindi, un programma di riforme seguendo una linea di divulgazione giornalistica e letteraria.
 
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view post Posted on 18/8/2013, 21:58

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Uh, il mio argomento della tesina di maturità! :woot:

Gran bella lezione, Ida.
 
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view post Posted on 18/8/2013, 22:10
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Se vuoi aggiungere o spiegare meglio qualche cosa, fai pure!

Edited by Ida59 - 15/6/2015, 22:56
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 18/8/2013, 23:10) 
Se vuoi aggiungere o spiegare meglio qualche cosa, fai pure!

No, è tutto spiegato ottimamente.
E il tuffo nei ricordi del liceo è stato piacevole. :)

Edited by Ida59 - 15/6/2015, 22:56
 
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view post Posted on 24/2/2014, 12:00
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Preromanticismo e Romanticismo




Preromanticismo e romanticismo hanno le loro origini nel secolo XVIII secolo, in polemica con il secolo del lumi, mettono l’accento piuttosto sui valori del sentimento, della libertà creativa, dell’individualismo, ma che s’imporrà definitivamente all’inizio dell’Ottocento.
Sul piano letterario, promuovono un’idea di arte anticlassicistica, lontana dalle regole accademiche e anti illuministica, disinteressata al fine dell’utilità sociale e alla razionalità del pensiero. Esperienza culturale di transizione, il preromanticismo anticipa scelte tematiche che saranno tipiche del romanticismo: l’individualismo, ossia il nuovo interesse attribuito al soggetto singolo e alla sua interiorità; il prelevare di un sentimento diffuso di malinconia, di nostalgia per le epoche passate in genere e in particolare per il Medioevo.
La rivolta romantica s’indirizza contro le forme di conoscenza scientifica e razionalistica, riscoprendo perciò alternativi: lo spiritualismo contro il meccanismo, la storia concreta contro l’astratta logica degli illuministi, i valori religiosi o più spesso i motivi del soprannaturale contro l’ateismo e il razionalismo dell’età dei lumi.
Nell’età del Risorgimento in Italia fiorisce una letteratura d’intonazione patriottica che fonde le motivazioni civili con le nuove forme romantiche.
Per quel che riguarda la pittura, ai soggetti della mitologia classica se ne sostituiscono altri legati alle leggende ossianiche, alla tradizione favolistica locale (spesso di ascendenza medioevale) e alla rappresentazione di una natura fortemente personificata.
 
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view post Posted on 20/4/2014, 16:27
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L'Ottocento e il romanticismo (contestualizzazione storica)



L'Ottocento è un secolo ricco di avvenimenti che influiscono in Europa sul modo di vivere e di concepire l'arte. Il secolo si apre con l'elezione nel 1804 di Napoleone a Imperatore. Le vittorie di Napoleone avevano contribuito a determinare la diffusione in Europa di quegli ideali di libertà uguaglianza e fraternità, propri della rivoluzione francese. Dopo la sconfitta a Waterloo di Napoleone, nel 1815 il Congresso di Vienna ritornerà tuttavia a porre le basi per ripristinare il vecchio ordine (periodo storico noto come Restaurazione) e crolleranno di conseguenza quelle certezze che il periodo precedente aveva alimentato. Le umane reazioni all'avvicendarsi degli eventi storici e sociali saranno quanto mai varie. Oltre alla sfiducia si perverrà anche ad un senso di intima rivolta che successivamente porrà le basi per i moti rivoluzionari. Ritornare al passato era ormai impossibile. Il quadro sociale era mutato in conseguenza dei fenomeni storici ed economici. Nuove categorie sociali erano emerse insieme a nuovi modi di pensare ed affrontare il presente. Occorre ricordare che l'Ottocento è anche il secolo delle grandi scoperte scientifiche, oltre che delle trasformazioni sociali e politiche. Nel 1839, Daguerre realizza la prima macchina fotografica e nel 1859 Darwin pubblica “L'origine della specie”. L'industrializzazione, cominciata prima in Inghilterra, si svilupperà in Europa proprio nel corso dell'ottocento. Lo sviluppo della tecnologia industriale provocherà inoltre una crisi dell'artigianato che inciderà anch'essa nel modo di vedere l'oggetto artistico. Sotto il punto di vista sociale, le istanze della borghesia si affermeranno con maggiore forza e sarà proprio la borghesia successivamente a voler pervenire ad un processo di democratizzazione, orientato verso forme di governo costituzionale atte a garantire lo stato di diritto e la libertà dei cittadini. Per tali ragioni sarà soprattutto la borghesia imprenditoriale, che vedeva minacciate dalla restaurazione tutte le posizioni pazientemente maturate, a porsi adesso alla testa di movimenti di opposizione liberale e repubblicana. Nasceranno le società segrete, con l'intento di rovesciare le monarchie assolute a favore di monarchie costituzionali, o anche ordinamenti di tipo repubblicano.

[continua]



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view post Posted on 15/7/2014, 16:41
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L'Ottocento e il romanticismo artistico tedesco




In arte, nello stesso momento in cui il Neoclassicismo segna la sua maggiore affermazione, sono già vivi nuovi fermenti che gli si contrappongono. Dopo la caduta di Napoleone, infatti in Europa si affermeranno le tematiche del Romanticismo di origine tedesca, che determineranno una evoluzione verso nuove forme espressive. In contrapposizione al Neoclassicismo, che si riferiva al mondo classico come modello da imitare e ricercava oltre al bello ideale anche valori assoluti e universali, le tematiche del Romanticismo si rivolgeranno al recupero della storia delle singole nazioni e delle singole culture. Dalla prima metà dell'Ottocento del resto, si andavano sviluppando le premesse per la formazione di quei grandi stati nazionali, all'interno dei quali l'uomo poteva riconoscersi in una medesima cultura, lingua e tradizione. Anche per questo il romanticismo si differenzierà a seconda delle aree. Esisterà un romanticismo inglese, uno italiano, uno francese e uno tedesco. Ogni fenomeno con proprie caratteristiche, seppure improntate ad una unica matrice comune. È il Romanticismo che si sviluppa in ambito tedesco tuttavia ad opporsi in modo più determinante alle regole del neoclassicismo, valorizzando la spontaneità espressiva data dalle passioni e dal sentimento. Verranno pertanto rivalutate quelle espressioni artistiche dei popoli germanici del Medioevo, che non viene più considerato un periodo di decadenza, ma anzi un periodo ritenuto libero dai legami con gli schemi classici e caratterizzato da creazioni originali. La tendenza ad esaltare l'individuo, si tradurrà anche, in contrapposizione alla ricerca dei valori universali dell'arte neoclassica, nelle esaltazione di una individualità nazionale. Il maggiore rappresentante del romanticismo tedesco è Friedrich, che seppe infondere alle sue opere un senso della natura, ora descritta in atmosfere malinconiche tinte da toni sottilmente crepuscolari e rievocanti il tema della morte. Anche il Romanticismo cercherà rifugio nel passato, come in fondo aveva fatto l'arte neoclassica… il passato è sì quello più recente, il medioevo, ma è sempre passato e come tale evocatore di un mondo, non più presente.
Il romanticismo ridarà ovunque valore al sentimento e in arte alla sua rappresentazione visiva, che in ambito neoclassico, doveva essere evitata, e si spingerà ad indagare l'uomo e il sentimento panico della natura, abbandonando per sempre l'obbligo di incanalare l'ispirazione individuale dell'artista, entro rigidi schemi (seppure giustificati dall'imitazione di modelli ideali). Tali atteggiamenti, seppure sorti in ambito romantico in palese opposizione alle istanze del neoclassicismo, si configureranno tuttavia per molti versi figli di uno stesso clima culturale: quello dell'illuminismo. Anche nel romanticismo infatti si darà valore all'indagine. L'Illuminismo, infatti, aveva visto nella ragione l'elemento di uguaglianza fra gli uomini ed aveva già avviato, attraverso il cosiddetto metodo sperimentale, un processo rivoluzionario di indagine della natura. L'arte dei primi dell'Ottocento quindi, si trova a dovere assumere delle posizioni che, se da una parte la costringono a differenziarsi dalle precedenti forme di espressione, dall'altra la spingono in alcuni casi, a basare le proprie ricerche proprio sulla scienza, quella scienza che era alla base del pensiero illuministico.


"L'unica vera sorgente dell'arte è il nostro cuore, il linguaggio di un animo infallibilmente puro. Un'opera che non sia sgorgata da questa sorgente può essere soltanto artificio. Ogni autentica opera d'arte viene concepita in un'ora santa e partorita in un'ora felice, spesso senza che lo stesso artista ne sia consapevole, per l'impulso interiore del cuore". (Caspar David Friedrich).

caspar_david_friedrich_02

Caspar David Friedrich:
Der Wanderer über dem Nebelmeer
Il viandante sul mare di nebbia
1817
Kunsthalle, Hamburg



[continua]



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Edited by Ida59 - 9/10/2014, 12:24
 
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L'Ottocento, il romanticismo e l'arte del sublime



Mentre il Neoclassicismo si riferiva ad un passato ideale, David nei suoi quadri proponeva un ideale di eroismo statico perché idealizzato.


Jacques-Louis_David_-_Oath_of_the_Horatii

Il giuramento degli Orazi, 1785, Parigi, Louvre




Nei Romantici il sublime eroico sembra emergere a volte dalla vita stessa e pertanto predilige il movimento.

Nel 1818 Gèricault realizza il celebre dipinto intitolato “La zattera della Medusa”. Ispirato ad un fatto di cronaca accaduto nel 1816, dipinge il dramma di un gruppo di uomini in seguito al naufragio della fregata francese, chiamata appunto “medusa”. Il fatto, che colpì molto l'opinione pubblica, avvenne al largo delle coste africane. Solo pochi si salvarono. A parte le polemiche che sorsero quando il dipinto venne esposto al Salon del 1819, l'opera possiede vari elementi di interesse che interessano la sua composizione. Si tratta di una straordinaria fusione di elementi, neoclassici e romantici, che rivelano la fase di passaggio tra le due correnti artistiche.

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Autore Théodore Géricault
Data 1819
Tecnica olio su tela
Dimensioni 491 cm × 716 cm
Ubicazione Museo del Louvre, Parigi





Altra opera straordinaria per i contenuti innovatori di cui è portatrice è il dipinto di Delacroix che, nel 1830 realizza “La libertà che guida il popolo” riferendosi ai moti del 1830 e realizzando, così, il primo vero quadro ad ispirazione politica in senso moderno. L'opera che spicca anche per i suoi valori cromatici, contiene in sé tutte le componenti sociali che contribuiscono alla rivoluzione (il bambino, il soldato, l'uomo con il cilindro, la donna che qui assume nelle veci della libertà il ruolo di guida). La figura femminile, è protagonista; Rappresenta appunto la Libertà, ed è ispirata alla Venere di Milo, (da poco scoperta ed esposta al Louvre) perché tale espediente consentiva di mostrarla a seno scoperto. È una rivoluzione in un'opera che mostra la rivoluzione. È un dipinto che segna una svolta. I nudi erano consentiti solo se celati dietro l'allegoria.

eugene_delacroix_004_la_libert%C3%A0_guida_il_popolo_1830

Autore Eugène Delacroix
Data 1830
Tecnica olio su tela
Dimensioni 260 cm × 325 cm
Ubicazione Louvre-Lens, Lens





Sia in Francia che altrove, il Romanticismo in arte perverrà ad una riaffermazione della libertà creativa. Alla ricerca del perfetto rigore formale di David, adesso si sostituiscono atmosfere rarefatte che evocano magia e mistero; si vuol fare leva sui sentimenti e suggestionare gli osservatori, toccarne il cuore e non più la mente.
Si ridarà forza alle caratteristiche dell'individuo valorizzandone gli aspetti irrazionali e il genio. Il binomio “genio e sregolatezza” nasce proprio in questo periodo. Si ritiene che l'artista possegga in sé le capacità di realizzare un'opera d'arte, tale capacità è indipendente dalle possibili forme di apprendimento attraverso le scuole. In alcuni ambienti artistici, l'Accademia – intesa come scuola d'arte- comincerà ad essere considerata inutile, se non addirittura dannosa al concepimento dell'opera d'arte. Nasce così quell'atteggiamento antiaccademico che si rafforzerà nel periodo successivo.


[continua]


Tratto da trucheck.it, con aggiunta di quadri
 
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Ho letto con vero piacere. I quadri scelti sono una splendida esemplificazione del periodo romantico nell'arte, argomento che a scuola si guardano bene dal trattare.
Il secondo, l'ho visto al Louvre e mi ha colpito per l'intensità e l'espressività dei soggetti, è una rappresentazione potente e suggestiva di un evento reale.
Una lezione che ho letto con interesse scoprendo molto più di quello che sapevo. ;)
 
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Ma grazie! :)
Questa volta mi sono fatta aiutare dall'arte pere catturare la vostra attenzione! ;)
(Ammetto di aver preso esempio da te con AC...)


Edited by Ida59 - 15/6/2015, 22:57
 
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CITAZIONE (Ida59 @ 10/10/2014, 09:35) 
Ma grazie! :)
Questa volta mi sono fatta aiutare dall'arte pere catturare la vostra attenzione! ;)
(Ammetto di aver preso esempio da te con AC...)

:hug: :wub:

Edited by Ida59 - 15/6/2015, 22:57
 
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L'Ottocento e il romanticismo artistico italiano e inglese



In Italia il Romanticismo vede in pittura l'affermarsi di un artista veneto, Francesco Hayez. Egli desume i suoi temi dalla storia italiana. Viene apprezzato dai suoi contemporanei proprio per il suo realizzare opere che ben si prestavano ad esaltare i valori risorgimentali.

1024px-Francesco_Hayez_022

Scena 1 (1821-1822) - Collezione privata, Milano



Tuttavia Hayez si pone a metà tra il neoclassicismo ed il romanticismo, poiché, come è stato affermato dalla critica, non seppe rendere nelle sue opere il senso della partecipazione emotiva al dramma. Vi è come un ritorno a quella staticità neoclassica che il romanticismo aveva poi negato. Gli aspetti che possiamo definire romantici consistono invece nella sua capacità di cogliere, nei ritratti, gli aspetti psicologici dei personaggi. Il “quadro storico” non è pertanto la migliore espressione della sua arte, ma invece proprio l'aspetto meno riuscito della sua ricerca artistica.
La sua opera più famosa è “Il bacio” del 1859.

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Il bacio (1859) Pinacoteca di Brera, Milano



I personaggi principali, un uomo ed una donna sorpresi nell'atto di baciarsi teneramente, sono abbigliati come si usava nel medioevo. Il rimando storico è immediato: Hayez si riferisce ad un tema pienamente risorgimentale, quello del saluto appassionato del patriota, alla sua donna, prima della partenza per la guerra.



Il romanticismo inglese invece si rifletterà nella pittura dei paesaggisti inglesi dei primi del secolo.
Come non menzionare William Turner che conferisce alle sue opere una interpretazione densa di lirismo. Nelle opere di Turner le forme perdono consistenza per dissolversi, attraverso graduali passaggi, in limpidi toni atmosferici e luministici. L'uomo si pone come parte integrante della natura.

1024px-Shipwreck_turner

Il naufragio della "Minotauro", 1793, olio su tela




Con il romanticismo si ricercherà il senso dell'infinito. Già con la “poetica del sublime” sviluppatasi in Inghilterra, e dell'affine “Sturm und Drang” in Germania, se ne erano posti i presupposti. Tuttavia è opportuno affermare che la poetica del sublime e lo Sturm und Drang, pur essendo generalmente classificate come pre-romantiche, si basano su uno dei fondamenti del Neoclassicismo, e cioè sui modelli delle forme classiche, nei riguardi dei quali, tuttavia, tali poetiche, assumono un atteggiamento nostalgico, sostanzialmente romantico. Tanto da potere affermare che lo stesso Neoclassicismo altro non è, che un aspetto della concezione romantica dell'arte in senso ampio. “Poetica dell'assoluto, il sublime si contrappone al pittoresco, poetica del relativo” - afferma Argan. “...ma le due poetiche, si integrano e nella loro contraddizione dialettica riflettono il grande problema del tempo, la difficoltà del rapporto tra individuo e collettività”.


[continua]

Tratto da trucheck.it, con aggiunta di quadri
 
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Bellissimo "Il Bacio" di Heyez, è uno dei miei quadri preferiti, sia perché è bellissimo, fatto stupendamente, ci sono gli abiti, soprattutto il vestito della donna, che sembra vera stoffa che vorresti toccare, e non semplici colori :stupore:
E poi la carica emotiva e psicologica che emana è intensa e stupenda!
Mi piacerebbe un sacco vederlo dal vivo.


Edited by Ida59 - 15/6/2015, 22:57
 
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view post Posted on 7/3/2015, 17:06
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Lezione interessante questa del romanticismo nell'arte. :)

A proposito di Turner volevo aggiungere che la sua pittura, come nel quadro che hai mostrato, riguardava le manifestazioni della natura caratterizzate da grande esplosione di energia.
Alcuni suoi quadri più tipici (come questo) raffigurano proprio le tempeste. Turner rappresentava la furia degli elementi con effetti pittorici che furono molto criticati ai suoi tempi (lo accusavano di impiastricciare la tela con cioccolato, panna e uova, ricavandone un miscuglio pasticciato).
Invece fu un precursore, perchè il suo stile e il suo uso della pennellata e del colore divennero un riferimento importante per la successiva pittura impressionista.

Sul "Bacio" più famoso del mondo che dire? Che possiamo andare a Brera e vederlo dal vivo al più presto.
Che ne dite? :woot:
 
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view post Posted on 7/3/2015, 18:39
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CITAZIONE (chiara53 @ 7/3/2015, 17:06) 
Lezione interessante questa del romanticismo nell'arte. :)

A proposito di Turner volevo aggiungere che la sua pittura, come nel quadro che hai mostrato, riguardava le manifestazioni della natura caratterizzate da grande esplosione di energia.
Alcuni suoi quadri più tipici (come questo) raffigurano proprio le tempeste. Turner rappresentava la furia degli elementi con effetti pittorici che furono molto criticati ai suoi tempi (lo accusavano di impiastricciare la tela con cioccolato, panna e uova, ricavandone un miscuglio pasticciato).
Invece fu un precursore, perchè il suo stile e il suo uso della pennellata e del colore divennero un riferimento importante per la successiva pittura impressionista.

Sul "Bacio" più famoso del mondo che dire? Che possiamo andare a Brera e vederlo dal vivo al più presto.
Che ne dite? :woot:

Un'"accozzaglia" di colori pasticciati che, però, ha una potenza d'impatto straordinaria, io lo trovo bellissimo, diciamo che ai suoi tempi non capivano nulla! :lol:
 
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