Il Calderone di Severus

Quali sono le vostre poesie preferite?

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view post Posted on 25/9/2014, 17:22
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Ooooh, bellissima poesia, da leggere e leggere e leggere ancora, D'Annunzio è LA poesia, D'Annunzio è tutto, è fantastico, io lo adoro! :stupore:


(Allora un'Ermione che ti piace c'è XDD)


Edited by Severus Ikari - 15/7/2015, 16:25
 
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view post Posted on 25/9/2014, 17:48
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Era un sacco di tempo che non leggevo "la Pioggia nel Pineto".
E mentre leggevo, mi veniva da pensare a come crescendo e andando avanti con gli anni letture fatte in anni ormai piuttosto lontani possano assumere un significato e un gusto nuovo e completamente diverso.

Tagore è potentemente evocativo e ci sono altre sue poesie che mi fanno pensare tanto a Severus! E' il tema delle tenebre e della luce, dell'amore e del perdono che ricorre in alcune sue poesie che si adatta perfettamente a Severus.
Per esempio questa:

Negli abissi oscuri dell'anima
ci sono nidi solitari
di pene inesprimibili.



Quando ho scoperto Tagore mi sa che Harry Poter e tutto il suo mondo erano ancora nella mente della Rowling :P ma rileggendo questa poesia mi sono venuti i brividi pensando a Severus e a come gli si taglia perfettamente addosso... e questo mi fa pensare all'universalità della poesia.

Sono contenta di aver trovato questa sezione del forum e di aver riaperto la discussione!
 
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view post Posted on 19/10/2014, 20:20

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Ecco una delle poesie che preferisco. L'avrete sicuramente sentita qualche volta, poiché è una delle poesie più famose di Giovanni Pascoli.
x Agosto.

"San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!"


Mi ricordo che la maestra me la fece imparare a memoria in terza elementare, e io quando poi ne compresi il significato ci rimanevo sempre male. Questa poesia rievoca infatti uno degli eventi più dolorosi della vita di Pascoli. Infatti il giorno di San Lorenzo, ovvero il 10 agosto Pascoli, ricorda la morte del padre assassinato mentre tornava a casa. Attraverso essa il poeta, infatti, vuole comunicare al lettore la sua tristezza per la mancanza del padre assassinato e la accentua mettendo a confronto una rondine abbattuta col cibo nel becco per i suoi rondinini e il padre che ritornava a casa portando due bambole alle figlie, in modo tale da sottolineare l’ingiustizia e il male che prevalgono su questa terra . Mi sono sempre immaginata questo povero uomo che non è mai riuscito a portare in dono le bambole alle sue bambine. E trovo inoltre che Pascoli sia stato eccezionale a trovare il paragone con la rondine...Tragica, ma bellissima.
 
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view post Posted on 19/10/2014, 21:15
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Proprio bella questa sezione dedicata alla poesia!
Io stasera vorrei proporre questa poesia di Shelley.
Posto sia la versione in lingua originale che la traduzione (che secondo me fa perdere la musicalità che è nell'originale):

Love’s Philosophy
BY PERCY BYSSHE SHELLEY
The fountains mingle with the river
And the rivers with the ocean,
The winds of heaven mix for ever
With a sweet emotion;
Nothing in the world is single;
All things by a law divine
In one spirit meet and mingle.
Why not I with thine?—

See the mountains kiss high heaven
And the waves clasp one another;
No sister-flower would be forgiven
If it disdained its brother;
And the sunlight clasps the earth
And the moonbeams kiss the sea:
What is all this sweet work worth
If thou kiss not me?


from: www.poetryfoundation.org/



FILOSOFIA DELL'AMORE
Le fonti si confondono col fiume
i fiumi con l'Oceano
i venti del Cielo sempre
in dolci moti si uniscono
niente al mondo è celibe
e tutto per divina legge
in una forza si incontra e si confonde.
Perché non io con te?
Vedi che le montagne baciano l'alto
del Cielo, e che le onde una per una
si abbracciano. Nessun fiore-sorella
vivrebbe più ritroso verso il fratello-fiore.
E il chiarore del sole abbraccia la terra
e i raggi della luna baciano il mare.
Per che cosa tutto questo lavoro tenero
se tu non vuoi baciarmi?


from: http://www.incontroallapoesia.it/poesie%20...e%20Shelley.htm

 
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view post Posted on 7/11/2014, 21:23

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A ZACINTO

Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
 
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view post Posted on 15/7/2015, 15:09
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Salvatore Quasimodo
Uomo del mio tempo


Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

 
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view post Posted on 15/7/2015, 15:13
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Bellissima questa poesia, Manu, davvero molto potente ed evocativa, un significato che, purtroppo, è sempre attuale, e temo che sempre lo sarà, in fondo cambiamo i mezzi e le epoche, ma il desiderio insito nell'uomo di uccidere i propri simili non cambierà mai, ne si disperderà mai.
Bastoni, frecce primitive, archi, spade, fucili o bombardieri, un'evoluzione nelle tecniche, ma una continua involuzione nelle menti.
 
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view post Posted on 15/7/2015, 15:19
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Vero Ania, i metodi di distruzione diventano sempre più sofisticati e tecnologici ma l'istinto di distruzione e prevaricazione rimane lo stesso.
 
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view post Posted on 15/7/2015, 15:25
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Già, e la nostra imbecillità rimane immutata -_-
 
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view post Posted on 15/7/2015, 16:41
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CITAZIONE

Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.


Questi ultimi quattro versi sono l'esatto contrario di quello che dice Primo Levi. Egli dice di tramandare e non dimenticare per non ripetere gli stessi errori, Quasimodo, invece, esorta a cambiare, a dimenticare la violenza del passato, a dimenticare i massacri e il sangue.
Questa stupenda poesia è stata scritta subito dopo la seconda guerra Mondiale. Due autori vissuti nello stesso periodo come Levi e Quasimodo esorcizzano il male in due modi diversi... inutilmente, perchè tanto noi uomini siamo sempre quelli della pietra e della fionda.

Visto che ci siamo vi propongo sullo stesso tema la poesia notissima di Primo Levi, il contenuto è fortissimo e con immagini di grande impatto, la conclusione è l'opposto di quella di Quasimodo: ricordate!



Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

 
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view post Posted on 15/7/2015, 17:28
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E stupenda questa poesia di Primo Levi! :stupore:
Stupenda nelle sue immagini forti, prive di edulcorazione, che colpiscono allo stomaco come un pugno!
Hai ragione Chiara, due autori vissuti nello stesso tempo che esortano a due comportamenti diversi: dimenticare, ricordare.
Due poesie così tristemente attuali!
Personalmente mi trovo d'accordo con Levi: bisogna ricordare! La memoria storica è fondamentale per imparare dagli errori ed evitare di commetterli nuovamente.
 
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Gaia97
view post Posted on 15/7/2015, 19:03




Molto bella quella di Primo Levi **. La lessi per la prima volta alle medie e mi colpì subito. Quest'estate vorrei leggere l'omonimo libro.

Personalmente, mi piace la 'poesia' "A person, a paper, a promise", del Dr. Earl Reum. Non so se si possa considerare tale e dunque non la posto, ma vi lascio il link di un monologo che ho apprezzato talmente tanto da essermelo stampato per conservarlo nel diario. È sull'omofibia.

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view post Posted on 25/1/2016, 21:53
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Shall I compare thee


Devo paragonarti a una giornata estiva?
Tu sei più incantevole e mite.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio,
e il corso dell’estate e' fin troppo breve.
Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo
e spesso il suo aureo volto e' offuscato,
e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore,
sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua eterna estate non sfiorira',
ne perderai possesso della tua bellezza;
ne morte si vanterà di coprirti con la sua ombra,
poiche' tu cresci nel tempo in versi eterni.
Finche' uomini respirano e occhi vedono,
vivranno questi miei versi, e daranno vita a te.


Shakespeare, sonetto 18

 
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view post Posted on 8/3/2016, 14:39
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A tutte noi da una grande donna e grande poetessa. Buon Otto marzo :)

omaggio-ad-alda-merini


Quelle come me (Alda Merini)



Quelle come me sono capaci di grandi amori e
grandi collere, grandi litigi, grandi pianti e grandi
perdoni.
Quelle come me non tradiscono mai, quelle come
me hanno valori che sono incastrati nella testa
come se fossero pezzi di un puzzle, dove ogni
singolo pezzo ha il suo incastro e lì deve andare.
Niente per loro è sottotono, niente è superficiale o
scontato, non le amiche, non la famiglia, non gli
amori che hanno voluto, che hanno cercato, e
difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di
rimanerne prive...

Quelle come me donano l'anima, perché un'anima
da sola, è come una goccia d'acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano
ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio
di cadere a loro volta…
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro…
Quelle come me cercano un senso all’esistere e,
quando lo trovano, tentano d’insegnarlo
a chi sta solo sopravvivendo…

Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…
Quelle come me inseguono un sogno…
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero…
Quelle come me girano il mondo
alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima…
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo…

Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime…
Quelle come me sono quelle cui tu riesci
sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare,
senza chiederti nulla…
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che,
in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza…
Quelle come me passano innosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero…

Quelle come me sono quelle che,
nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto

Alda Merini



Edited by chiara53 - 8/3/2016, 15:00
 
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view post Posted on 8/3/2016, 16:05
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I ♥ Severus


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Da un dolce sogno d'amore!

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Applausi ad una grande donna e a tutte le donne cone lei.

:applauso: :applauso: :applauso:
 
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