| Masque
I miei vivissimi complimenti, Lucrezia, perché mi sa che questa è poesia “vera”, che rispetta tutte le regole, a me ancora sconosciute, della metrica e delle rime.
CITAZIONE Passi pesanti sul ventre teso della terra con delirante dignità muovi, compiacenti, ignorando ‘l dolore che sovente t’afferra il cuore, muto d’altri sublimi sentimenti. Pochi versi intensi, da rileggere più volte per comprenderli bene, versi in cui ogni parola è scelta con attenta cura ed è pesante come un macigno, fino ad opprimere l’anima, pesante come quei passi che aprono la poesia disegnando l’immagine di un Severus forte, deciso ad ignorare sé stesso, il suo dolore e i suoi sentimenti, pur di compiere con dignità il proprio dovere.
CITAZIONE Nascondi, compiendo il tuo orrendo dovere negli occhi di pietra l’incubo della colpa, colpa che arde, di rimorso caldo braciere, e come frammenti di lama l’anima spolpa.
Un Severus stupendo, dagli “occhi di pietra”, in questa seconda strofa in cui non sono riuscita a scegliere solo alcune parole da evidenziare, perché ognuna di loro ha un significato profondo. Così c’è “l’orrendo dovere”, che può essere il dovere uccidere Silente, ma anche, semplicemente, l’assistere impotente a ciò che accade davanti ai suoi occhi, nella sua cara Hogwarts occupata dai Mangiamorte, avvilita e violata da nuove, orribili regole che tormentano gli studenti che ha promesso, che vuole, proteggere. Ed ecco “l’incubo della colpa” nascosto nei suoi impenetrabili occhi, una “colpa che arde” tormentosa nei suoi ricordi e dilania l’anima; assolutamente stupenda l’immagine del rimorso come caldo braciere in cui la colpa, ma anche il dolore, direi, ardono e lo tormentano; bellissima, ancora, l’ulteriore immagine in cui la colpa si trasforma in minuti frammenti taglienti che gli dilaniano l’anima. Quattro versi veramente sublimi!
CITAZIONE Ma per quanto avviluppi in te stesso l’orrore, il coraggio, Severus, t’incolpa e t’addita, fulgido diamante di un eterno furore, e agli occhi di chi vede sei maschera fallita. Bella e potente anche la strofa finale, che va oltre l’orrore della realtà di Severus, ed è stupendo quel coraggio che lo incolpa, verso se stesso, ma al contempo lo addita, nei confronti degli altri, a rivelare il fulgido diamante che realmente vive dietro quella maschera, quella maschera che svanisce davanti agli occhi di chi sa vedere. Veramente bellissima, Lucrezia: i miei più sentiti complimenti.Edited by chiara53 - 25/6/2015, 17:27
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