Il Calderone di Severus

Severus e il mito, Alla ricerca di un riferimento nella mitologia

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view post Posted on 17/10/2009, 21:39
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Cielo, no!
Dante è Dante. Dopo di lui c'è quasi un abisso nella letteratura mondiale. Si, ci son ostati tanti grandi scrittori o poeti, ma di Sommo ce n'è solo 1 che tiene testa da più di sette secoli... ( il suo ritratto che ho in camera approva le mie parole..come vorrei che si muovesse come quelli di HP...ops...scusate l'OT)
 
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Earendil
view post Posted on 17/10/2009, 21:50




Ehehehe, ok, chiudiamo l'OT!:woot:
Ma che bello, il ritratto di Dante in camera, ma se fosse animato non vorrei si mettesse a declamare al tuo capezzale la notte!:lol:
 
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view post Posted on 17/10/2009, 21:56
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CITAZIONE (Earendil @ 17/10/2009, 22:50)
Ehehehe, ok, chiudiamo l'OT!:woot:
Ma che bello, il ritratto di Dante in camera, ma se fosse animato non vorrei si mettesse a declamare al tuo capezzale la notte!:lol:

Scherzi? E perdermi le sue invettive contro la Chiesa simoniaca? Ma sei matto?
o sentirlo recitare le sue canzoni d'amore...rischierei di finire DENTRO il ritratto!!
 
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Earendil
view post Posted on 17/10/2009, 22:08




Eheheh, bene, buona passeggiate, una volta smarrita la diritta via... :lol:
 
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view post Posted on 18/10/2009, 21:47
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I ♥ Severus


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CITAZIONE (Ale85LeoSign @ 17/10/2009, 11:37)
Dalla mitologia greca con fervore, io vi riporto l'eroe più noto e celebrato nell'Antichità Greca. Ulisse (o Odisseo).

...........

Ma che altro hanno in comune questi due personaggi?
La ricerca della conoscenza e del relativo potere che il sapere conferisce, accecando i due eroi, oscurando i sentimenti, per una mira più alta, più nobile ma, al contempo, più oscura.


Aaaaaaaaaah... Ulisse, il mio amatissimo, intelligente, fedele (? mah, che avrà fatto con Circe, e con Calipso? Non Nausicaa, che quella aveva il papà troppo vicino... Però, lui la sua Penelope l'amava..) e fuori dagli schemi Ulisse!

Quanto ho sempre amato Ulisse, fra tutti senza alcun dubbio io mio preferito!


CITAZIONE (Earendil @ 17/10/2009, 12:55)

Fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza.



Ecco, trovo che questi due semplici, mirabili, immensi versi racchiudono non solo l'interpretazione odissiaca di Dante, che ad oggi rimane l'interpretazione più alte, senza alcun dubbio, dell'eroe omerico, ma contengono anche l'essenza di un uomo come Severus, come dici giustamente tu, o pelandra. E' grazie anche alla sua conosscenza, oltre che al coraggio, che Severus ha fatto la fine che ha fatto :woot:!
Infrangere i propri limiti e subirne eroicamente le conseguenze sono un portato basilare del mito greco, sia dell'epica omerica che della tragedia del V secolo a.C.

Oooh... ma sa che non ricordavo (o forse non sapevo) che quei versi erano relativi a l mio amato Ulisse?

CITAZIONE (Sev the brave @ 17/10/2009, 22:28)
Tralasciando il fatto che reputo Dante e Severus 2 personaggi incredibilmente simili...

Peppe hai letto la discussione che Sev ha aperto su Severus-Dante?
E' molto interessante.
Cercala: credo sia nella sezione Esercito di Severus.
 
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Earendil
view post Posted on 18/10/2009, 22:08




Mi pare di averne scorto il titolo ieri sera.
Bene andrò a rispolverarla!
Ah Ulisse, Ulisse, come l'ha cantato Dante, neanche Omero stesso :lol:
Sì, quei versi riassumono mirabilmente la sua natura, e Ulisse li pronuncia ai marinai per convincerli al suo ultimo folle volo. Inferno canto XXVI, merita una rilettura ogni tanto!
 
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view post Posted on 18/10/2009, 22:35
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CITAZIONE (Earendil @ 18/10/2009, 23:08)
Ah Ulisse, Ulisse, come l'ha cantato Dante, neanche Omero stesso :lol:
Sì, quei versi riassumono mirabilmente la sua natura, e Ulisse li pronuncia ai marinai per convincerli al suo ultimo folle volo. Inferno canto XXVI, merita una rilettura ogni tanto!


Mi sa che me lo devo leggere tutto quanto, io!

 
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Earendil
view post Posted on 18/10/2009, 22:42




Ehehe, non è mai troppo tardi cara Iduzza!
 
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Ernil
view post Posted on 19/10/2009, 12:16






C'è una parte che mi ha sempre colpita del mito di Eracle (il link all'adorata Wikipedia è questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Eracle)


Perseguitato da Era e dalla dea fatto diventare pazzo, Eracle uccide la moglie e i figli.

Quello di Eracle è un gesto sicuramente involontario, di cui l'eroe non ha colpa, e tuttavia il rimorso che lo strazia è terribile, tanto che la leggenda narra che il semidio desiderasse uccidersi. Fu Teseo a farlo desistere da questo proposito, ed Eracle, per riscattarsi, si diede alle celeberrime dodici fatiche. (Credo che Euripide ci abbia fatto una tragedia, ma non ne sono sicura).

Ma fermiamoci qui, al periodo in cui Eracle è distrutto dal dolore. Amo quest’eroe, davvero. A volta le persone tendono a considerare più la sua forza che il suo carattere complesso. Qui faccio partire il paragone con Severus.

Eracle non era responsabile della morte della moglie e dei figli: è vero, li aveva uccisi fisicamente, ma non era in sé. Tuttavia, il suo amore per loro era tale che l’eroe sembra impazzire. La sua disperazione lo porta sull’orlo del suicidio, e non trova pace finchè (o forse nemmeno allora?) non gli viene dato modo di rimediare. E io credo, IMHO, che nemmeno dopo le dodici fatiche si sia sentito bene. Ma qui andiamo nella mia visione personale, dato che la leggenda riporta che si risposò (se non vado errando).

Passiamo a Severus. E’ vero, Snape *aveva* delle responsabilità nella morte di Lily, ma nessun tribunale l’avrebbe condannato per omidicio. Eppure Severus ne esce ugualmente distrutto. Il suo dolore è qualcosa che oltrepassa qualsiasi limite umano, qualsiasi ragionevolezza: è brutale, crudo e irreversibile.

Le dodici fatiche di Severus sono gli anni passati nel rimorso, nel buio, nella solitudine. Si pone al servizio di Albus Dumbledore e dell’Ordine, e di Harry.

Ecco, per quanto riguarda Harry. C’è una delle fatiche di Eracle che io giudico a dir poco meravigliosa. È la terza prova, la cattura della cerva di Cerinea. Si tratta di una cerva bellissima, che fugge da chi cerca di catturarla, e incanta i suoi cacciatori, portandoli a seguirla fino a un paese da cui non potevano tornare (sempre se la memoria non mi inganna). Per catturarla, infine Eracle è costretta a ferirla, dopo un inseguimento durato un anno.

Ora, perdonatemi se vi sembrerà forzato come paragone… ma se Eracle è Severus, allora Harry è la cerva. Severus lo insegue, inseguendo così anche la sua redenzione. Cerca di catturarlo, ovvero, nel mio paragone, di salvarlo. E alla fine deve ferirlo: decide che l’unico modo per salvare Harry è fargli male. Severus si mostra, nei confronti di Harry, arcigno e duro, ma è tutto NECESSARIO. È tutto così dolorosamente necessario.

Merlino, quanto ho scritto? :blink: :ph34r:


 
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view post Posted on 19/10/2009, 18:28
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CITAZIONE (Ida59 @ 18/10/2009, 22:47)
Peppe hai letto la discussione che Sev ha aperto su Severus-Dante?
E' molto interessante.
Cercala: credo sia nella sezione Esercito di Severus.

Ecco..devo pure andare avanti! Giuro che appena trovo un po' di tempo aggiorno!!!



complimenti Ernil!Non avrei mai trovato un simile paragone Eracle/Sev :woot:
 
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Earendil
view post Posted on 19/10/2009, 21:37




Uh, cara custode dei severusotterranei dell'OTImpero, se scrivi questa robetta qua, ben vengano i tuoi post chilometrici!:lol:
Parallelo azzecatissimo e stupendamente scritto, nulla da aggiungere se non il mio inchino, ecco!
Sì anche Euripiduzzo ci ha scritto e ricamato sopra, nell'Eracle, consegnando l'immagine più umana dell'eroe mitologico a nostra disposizione. Chi legga della sua tragica sorte, non può nn figurarsi i dolori di un uomo moderno, e un certo eroe di nero fuoco ardente! :wub:
 
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Earendil
view post Posted on 26/10/2009, 20:55




Domani nuovo aggiornamento con un mito cui ho appena pensato.
Adesso sono troppo rinco per scrivere roba decente, ma domani ci sono, promesso.
 
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view post Posted on 26/10/2009, 22:48
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Bellissimo il paragone che hai fatto con Eracle, Ernil: lo trovo assolutamente azzeccato, anche quello con il riferimento alla cerva. Bravissima!

Anche io conoscevo solo la sua forza, e le dodici fatiche, ma ignoravo tutto il resto, quindi ti ringrazio per avermelo insegnato.
 
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Earendil
view post Posted on 27/10/2009, 16:14




Il mito che voglio raccontare è un altro dei pezzi forti della Grecia antica.
Edipo e la Sfinge sono universalmente noti, ma penso che non molti, oltre agli addetti ai lavori, sanno che questo episodio non è che solo l'inizio della sua storia e che volendo, un paragone si può fare con Severus.
Una volta liberata la città di Tebe dall'orribile sfinge, risolvendo l'enigma celebre, Edipo viene eletto re della città, in riconoscimento alla sua alta diligenza. Sovrano meticoloso e attento ai bisogni della sua gente, all'improvviso comprende che la peste che sta falcidiando la popolazione deve avere un motivo. L'oracolo di Apollo rivela che in città c'è un farmakòs, un contaminatore, e finchè questi non sarà espulso, la peste non finirà.
Il contaminatore sarebbe secondo il dio lo stesso Edipo, che in gioventù avrebbe ucciso il padre e sposato la madre, la sua attuale moglie Giocasta, dal quale ha avuto tre figli. Egli non crede al momento ma indaga. E' un trovatello allevato presso la corte di Polibo, e poi una volta cresciuto lascia il padre adottivo in seguito ad un'offesa ricevuta. Man mano, emergerà dalle indagini l'amara verità: egli è davvero ciò che il do aveva rivelato, e per la disperazione si acceca, lui che, intelligente, quando aveva la vista non aveva capito il male che aveva operato nel suo passato e che poi aveva rimosso.
Non sto a raccontare come egli pervenga alla terribilie verità, o dovrei spiegare tutta la tragedia sofoclea, l'Edipo re, che espone questo mito, e non mi pare il caso.

Il mito stesso colpisce perchè mette a nudo un uomo, venerato come un eroe, e poi messo a nudo da una terribile veritò: egli mostro, parricida, sposa di sua madre, padre di figli-fratelli, e il tutto fatto senza averne il minimo sospetto: il che la dice lunga sulla visione sofoclea del rapporto umano-divino...
Ciononostante, egli non arretra, e decide di affrontare il proprio destino di paria, abbandonando il regno e strappandosi gli occhi, quegli occhi che non avevano ardito vedere. Affronta l'amaro destino riservatogli dagli dei, e mostra come anche la più alta intelligenza debba piegarsi a ciò che sfugge al nostro controllo, al trascendente. L'intelletto più ardito, che pretende di sciogliere l'enigma stesso del''esistenza, è di per se stesso un male, e come tale incappa nell'ira celeste. Il coraggio e la prontezza di mente sono qualità che non connotano solo Edipo, ma anche un tenebroso professore dagli occhi di tenebra, che sa vedere, sa capire e sa accettare.
Il suo sguardo è lo specchio di un'anima che si è costretta a procurare la propria dannazione, e nonostante il male e l'orrore, osa guardare in viso anche il più oscuro dei maghi, senza lasciar trapelare nulla del suo tradimento, e mostrando per tanto un coraggio inaudito. Alla fine, quando la verità deve essere rivelata prima che la morte la suggelli per sempre, egli costringe Harry a vedere, e la sua stessa ultima parola è un invito a deporre il velo delle apparenze e guardare davvero.
Alla fine, anche la sua immensa bravura e la sua capacità d'analisi registrano lo scacco finale, ed egli è condannato a morire nel più triste dei modi, solo come sola è stata tutta un'esistenza spesa per il dovere. La contropartita? Nessuna, se non pagare il prezzo del proprio eroismo.

Insomma, il parallelo s'istaura più nelle intenzione, che ovviamente nelle vicende di entrambi. Però l'ho trovato uno spunto interessante di discussione.
:woot:
 
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view post Posted on 27/10/2009, 21:22
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I ♥ Severus


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Sì, indubbiamente ci sono diversi spunti di "somiglianza", ma più a livello concettuale, l'ardita intelligenza e profonda conoscenza che, però, non sa vedere dove il male si annida (la giovanile scelta sbagliata di Severus) che non a livello di mero accadimento dei fatti, anche se quel parricidio, e il conseguente sposare la madre, sono colpe "involontarie" che potrebbero in senso lato ricordare che Severus ha svelato la profezia a Voldemort, senza sapere che questo avrebbe comportato la morte dell'amata Lily.

Indubbiamente comune tra i due, Edipo e Severus, c'è la ferrea volontà e il coraggio di affrontare se stessi e le proprie colpe, in un impossibile percorso di redenzione che solo porta a una tremenda punizione e solitudine.
 
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57 replies since 13/10/2009, 16:28   552 views
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