Rispolvero questa discussione dicendo la mia
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Partiamo dalle origini *musichetta malinconica di sottofondo. Gaia srotola una lunga pergamena*
Mi ricordo del primo giorno delle elementari, quando sono arrivata a scuola che sapevo già leggere ma ero preoccupata perché non sapevo scrivere :"D. Fatto sta che avevano una maestra che ci spronava molto alla lettura e alla scrittura, ad esempio mettendo in classe una piccola biblioteca è una "cassetta per la posta". La prima storia che ho scritto l'avevo sentita in un cartone e ne ho inventato io lo sviluppo: parlava di un bambino che aveva un amico, Tobia, al di là dell'arcobaleno. Ho continuato a scrivere senza mai fermarmi, al punto che la suddetta maestra mi ha regalato un quadernino apposito (chissà che fine ha fatto). Sono poi passata alle FanFiction su Geronimo Stilton e a cercare di scrivere libri, che puntualmente non superavano le cinque pagine.
Per farlo partivo senza un'idea precisa e cercavo di simulare lo stile di chi faceva testi simili.
Poi, verso i 12 anni, ho scritto una fanfiction di 98 capitoli su una serie TV. Era completamente in stile copione (da quel momento ho deciso che sarei diventata una sceneggiatrice) e con un sacco di colpi di scena... Peccato per lo stile, roba da strozzarsi a rileggerla adesso.
Anche qui m'ispirano a ciò che vedevo e sentivo.
Infine, mi sono innamorata di "Harry Potter" e ho iniziato a modificarne gli eventi, pur non avendo finito tutti i libri. Ovviamente narravo solo di un certo pozionista u__u. Ho scritto roba davvero oscena, da censurare... Diciamo che mi sono "formata" sopratutto grazie a contest e simili, perché niente aiuta di più di un parere oggettivo. Scrivevo lasciandomi ispirare da qualche prompt, ma ho capito di sbagliare nel cercare di raggiungere fin da subito una prima stesura "perfetta".
Così sono arrivata al mio metodo attuale, che uso da circa tre mesi: trovo un'idea, scrivo senza interruzioni tutto ciò che mi viene in mente senza stare a correggere errori o a rileggere, finché l'ispirazione non svanisce. Poi ci torno sopra dopo qualche giorno e taglio, modifico, aggiungo parti. La lascio ancora per qualche tempo e dopodiché la rileggo immedesimandomi nel lettore, tentando di capire se è come posso migliorarla. Apporto nuove variazioni e ci ritorno dopo altri giorni (... Insomma, ci sto sopra mesi), controllando infine la grammatica.
Per i personaggi originali, traggo spunto da persone che conosco o di cui ho sentito parlare
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