CITAZIONE (Aleksandra @ 15/5/2009, 21:51)
Se qualcuno di voi ha letto ‘Dracula’ del celebre scrittore irlandese Bram Stoker, comprenderà pienamente a ciò che mi riferisco. Pagine e pagine di un bellissimo romanzo…fantasioso, romantico, terribile, misterioso…che terminano con una morte ridicola! Come può, Dracula, morire così miseramente!? Lui aveva ben quattro secoli di esperienza rispetto a loro! Stoker lo dipingeva come un uomo meschino e crudele, ma dal cervello che ragionava quanto quello di un bambino (poiché era inesperto sugli usi e i costumi dell’epoca…), ma comunque astuto! E’ questo che non mi piace…che trovo ridicolo…il grande Vampiro che muore in una maniera così miserabile.
Questo mi fa appena ricordare il finale del film Dracula (tratto da Bram Stoker ← ebbene sì! Ancora lui >.< ), dove il Vampiro decide di morire per Amore di una donna, dell’unica donna che riuscì ad amare tutta una vita (Elizabeth) che rivide dopo tanto tempo nel corpo di Mina. Bellissimo!
Premesso che adoro come muore il Dracula dei film, sai che in realtà io non vedo così poco dignitosa la morte del Dracula del libro?
In fondo anche quello viene sconfitto da due elementi che non sono poi tanto squalificanti: uno è comunque l'amore e l'altro è una certa dose di eccessiva sicurezza in se stesso che hanno tutti i cattivi da romanzo (se no, forti come spesso vengono disegnati dai loro autori, col cavolo che verrebbero sconfitti).
Non ci vedo nulla di poco dignitoso, anche perché, povero Conte che ci può fare se lui e la luce del sole, come da tradizione, sono antitetici?
D'altro canto io trovo molto bella la leggenda dei vampiri nella sua chiave più tradizionale, quindi a me piace molto il rituale del paletto o il particolare della luce del sole (così metaforico ed evocativo non solo della lotta bene-male ma anche dell'anelito umano ad esorcizzare la morte stilizzandola come buio e scacciandola con la luce. Una cosa che ha una bellezza perfino ancestrale, se ci si pensa. Nelle loro caverne i primi uomini usavano il fuoco anche come simbolo e barriera contro la morte in agguato nel buio che regnava appena fuori dalla soglia).
Mi piacciono molto meno le rivisitazioni che cambiano elementi del mito.
Infine, sai che c'è anche un altro motivo per il quale non riesco a vedere poco dignitosa la morte di Dracula?
Bram Stoker scrisse il romanzo dopo aver conosciuto Harry Irving un attore di teatro a dir poco carismatico ed esserne rimasto affascinato al punto di pensare il personaggio del romanzo solo per lui e da diventare poi il suo biografo, migliore amico, confidente e segretario per una vita intera (se ripenso a che figata trovarmi davanti alla casa in cui abitava Stoker a Dublino e a quella di Irving... *_*).
Inoltre Stoker scelse come base del racconto Vlad Tepes, che insomma era un sanguinario e un filo pazzo, ma era anche un personaggio molto affascinante, anche a detta di Stoker stesso.
Insomma, quello che voglio dire è che dubito che Stoker abbia scelto un personaggio simile solo per banalizzarlo, o che, peggio ancora, abbia voluto omaggiare il suo idolo e migliore amico per poi però ridicolizzarlo con una morte poco dignitosa del personaggio che lo rappresentava.
Direi che Stoker l'intendo di levare dignità al Conte con quella morte non lo aveva e per questo fatico a vedercelo anche io.
Edited by Ida59 - 23/6/2015, 13:26