Lirica e prosa delle Nere Fanwriter

Ohhh, Prinzuccia, invece ti esprimi molto meglio di quanto tu creda.
Le tue parole arrivano concreti ed evidenti al cuore, per cui un grazie sincero. Sono felice e lusingato di tanti pronti commenti, che bellezza!

Oh Ikari, mi sono accorto adesso del commento, grazie. Davvero senza parole e lusingato...

Ok, terza lirica di questa improvvisata raccolta che mi sta coinvolgendo parecchio...
Metto il video della Discoteca e ripetiamo l'esperimento.
- Arcana: Autumnal




- Lirica: Abbandono

Non più voci, nei silenzi d’autunno,
né speranze ad illuminare il vuoto.
Guardo nel tuo profondo e trovo il nulla
dove smarrirmi e morire in eterno:
perché, perché ti sei dissolta ancora?
Solo, dovrò percorrer labirinti
che mi conducono all’oblio perenne,
la nostalgia degli anni consumati
a distruggerci con questo destino
di dannazione per il mio coraggio…
cosa ne resta ormai, finito il fuoco?
Un grido che muore svanendo piano,
questo sarà di noi nei giorni nuovi,
finchè il tempo dei ricordi finisce
e la memoria ci avrà cancellato.
Addio, ardore d’alate fantasie,
eravamo noi: adesso sono solo.

Alla fine muore anche il ricordo e la solitudine e' totale nel silenzio di una pioggia di foglie, vestite coi colori dell'autunno, che cadono tutt'intorno...Peppe un giorno o l'altro provero' a disegnare le tue poesie!

Vi adoro entrambe, ma lo sapete vero?
Siii, Prinz, i disegni mi mancavano per le poesie! Quando vuoi! Grazie per le parole, sempre concrete ed evidenti!
Ikaruccia, al solito raggiungi la liricità con le tue interpretazioni nelle quali mi rispecchio perfettamente!

Sì, gugu!!
Ezzere davvero kontenten ja!noi ezzere allegra brigaten!

Uhuhu, ci sto... allora a caccia della prossima song in Disco!

Ehm, Iduzza, la seconda e la terza le ho postate oggi. Qui, beh sì, ecco... avrei la quarta fresca fresca di penna, anzi tastiera. E cuore.

Al solito, proseguiamo l'esperimento che vedo è piaciuto!

Canzone ispiratrice: Madeline's Lament dei Nox Arcana (miticissimi!)



Titolo: Ricordo

Piedi nudi s’aggirano sui prati
dove un tempo la vita era fiorente:
ah, il destino ci volge a rovina
se lasciam cadere questo cristallo
e dei frantumi che trafiggeranno
l’anima sognante… solo ferite.
Abbraccia i nostri silenzi e poi muori,
quando potrai voltarti e non soffrire;
per me un lamento che non può finire.

Lo sguardo specchio della perdizione
In cui scagliarmi vorrai sorridendo:
gioca col buio che ci avvolge letale.
Annegherò? Ma l’obliarti un vanto
sarà, se mai potrò, se mai, svanendo.
Solo il ricordo mantiene un passato
di segreti e speranza mai sopite.
Uccidilo ancora, e noi sbiadiremo,
ombre disperse nel vento fremente.
Un’eco si spegnerà in lontananza:
io sarò il nulla che tutto mi ha dato,
per poi sottrarlo con viso di donna.


Ida, la posto subito, così Carletto se le ritrova tutte assieme.