Il Calderone di Severus

LIBRI IN VETRINA! Ecco le proposte

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view post Posted on 18/3/2009, 07:53
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Il cimitero senza lapidi di Neil Gaiman

Una raccolta di storie nere, magiche e inquietanti nel miglior stile di un grande autore.

imageNella collana Oscar Best Sellers viene ristampata un'antologia di racconti del grande Neil Gaiman dal titolo Il cimitero senza lapidi e altre storie nere (M is for Magic, 2007).


Il volume contiene undici racconti che possiamo definire undici perle della narrativa horror, con storie che in alcuni casi sono già conosciute ma che l’autore ha riscritto a modo suo, alcune a metà strada tra il nostalgico e il fortemente inquietante, alcune che ricordano il modo di narrare di Ray Bradbury. Sicuramente una raccolta da leggere e rileggere nelle lunghe serate invernali.

L’autore:
Neil Richard Gaiman è nato a Portchester nel 1960, ha iniziato a lavorare
come giornalista, è scrittore di romanzi, racconti di fantascienza e di sceneggiature per fumetti e in questo campo è diventato famoso grazie a Sandman e un suo racconto intitolato A Midsummer Night’s Dream ha vinto nel 1990 il Premio Nebula come migliore racconto breve di fantascienza. Per suo divertimento, negli anni ’80, scrisse alcuni capitoli di un romanzo che ricalcava l’umorismo della famosa Guida Galattica per Autostoppisti inviando quanto aveva scritto ad alcuni amici e tra questi c’era Terry Pratchett che dopo qualche tempo gli chiese di collaborare con lui e completare quello che poi sarà intitolato Good Omens (Buona apocalisse a tutti). Ovviamente Gaiman accettò volendo anche apprendere come scrivere un romanzo, cosa che sino ad allora non aveva fatto. Gaiman ricorda ancora che il romanzo fu scritto un poco per uno raccontandosi i vari capitoli nel corso di lunghissime telefonate e divertendosi molto a decidere quello che avrebbero scritto successivamente. Gaiman è un artista eclettico: scrive canzoni, poesie, sceneggiati per la tv ed uno di questi si è poi trasformato nel famoso romanzo Nessun dove (Fanucci). L’autore inoltre cura un suo blog e quotidianamente dialoga con i suoi numerosi fan che hanno anche modo di sapere quello che l’autore sta scrivendo e così ha fatto anche per il suo romanzo Anansi Boys che non era proprio un sequel di American Gods anche se vi compaiono dei personaggi di quest’ultimo. Il suo racconto, Uno studio in verde smeraldo (pubblicato in italia su Robot n.45) ha vinto il Premio Hugo nel 2004. Per chiudere possiamo dire che Neil Gaiman è un grande autore che ha il dono di saper raccontare il suo mondo, quello che sognava da bambino e sa dare voce al bambino che è dentro di lui e su questo argomento è molto interessante e indicativa l’introduzione da lui scritta alla presente antologia.

la “quarta”:


Nobody Owens cade dal melo ai confini del cimitero, nel terreno sconsacrato dove sono sepolti i malvagi, e decide di donare una lapide alla strega che lo soccorre.Jack incontra un troll sotto il ponte della ferrovia e da quel momento la sua vita sarà legata a un terribile patto di morte.Un nobile cavaliere trova il Santo Graal nel salotto di una vecchina che non ha alcuna intenzione di spostarlo dal suo grazioso caminetto.Tra l’horror, il fantasy e il giallo hard boiled, undici perle inedite per rabbrividire e sorridere. Racconti che, come scrive lo stesso Gaiman, sono viaggi fino all’estremo opposto dell’universo che puoi fare con la certezza di essere di ritorno per l’ora di cena.

I titoli dei racconti:

Il cimitero senza lapidi
Il ponte del troll
Non chiedetelo a Jack
Come vendere il Ponte di Ponti
Ottobre sulla sedia
Cavalleria
Il prezzo
Come parlare con le ragazze alle feste
Avis Soleus
Il caso del ventiquattro merli
Istruzioni


Neil Gaiman, Il cimitero senza lapidi e altre storie nere (M is for Magic, 2007).

Traduzione Giuseppe Iacobaci e Elena Molho, Mondadori, collana Oscar Best Sellers 1914, pagg. 221, euro 9,00)

Autore: Pino Cottogni - Data: 18 marzo 2009
 
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view post Posted on 19/3/2009, 08:27
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Diventare una strega secondo “Il potere dell’ombra”

May sa di essere diversa, ma non in cosa, sino al giorno che la sua migliore amica gli rivela di essere una strega e che anche lei lo può diventare.
Jacqueline Wilson è una famosa autrice inglese, le sue opere sono state tradotte in quasi tutto il mondo e anche in Italia ha una vasto seguito, almeno venticinque suoi romanzi sono stati già pubblicati. Recentemente, nella sempre interessante collana Mondi Fantastici Salani, è stato pubblicato un romanzo che l’autrice ha scritto nel 1987 ma che nel tempo trascorso non ha perso nulla in attualità e freschezza. Si tratta de Il potere dell’ombra (The Power of the Shade). Precisiamo che non è una novità assoluta in quanto era già stato pubblicato nel 1994 nella collana Le Linci sempre della Salani.
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Nel romanzo la protagonista è una ragazza, May, poco più che adolescente che ha sempre “sentito” dentro di se una certa diversità dalle altre persone e finalmente questa diversità emerge quando la sua più cara amica, la spigliata ed estroversa Selina, dopo un viaggio in Francia, fatto insieme alla madre, le rivela di essere una strega e che l’iniziazione è stata fatta da sua madre dopo che lei aveva avuto le sue prime mestruazioni.

Poi, quasi per gioco, è Selina a iniziare May alla stregoneria e la vita di quest’ultima cambia radicalmente.

Questo è forse un romanzo un poco atipico nella produzione della scrittrice che narra in maniera magistrale il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, scandito da amore e dolore, consapevolezza e rabbia; un crepuscolo delle fiabe dove si profila l’ombra lunga della realtà.


L’autrice:
Jacqueline Wilson nata Jacqueline Aitken a Bath, in Inghilterra nel 1945
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ha dichiarato di aver sempre desiderato di diventare scrittrice, iniziando precocemente a soli nove anni. Compiuti gli studi in giornalismo ed editoria a ventiquattro anni inizia a scrivere romanzi che sono rivolti a lettori pre-adolescenti. Ha sempre scritto e i suoi tanti romanzi hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo e gli hanno valso numerosi premi come lo Smarties Prize e il Children’s Book of the Year. Nel 2002 è stata insignita dell’Ordine dell’Impero Britannico e nel 2008 è stata nominata Dama dell’Impero Britannico.

I suoi romanzi fanno un ritratto molto realistico della vita in Inghilterra e affrontano molto spesso temi drammatici che l’autrice riesce a esporre con grande semplicità, spirito ironico e liberatorio.

Acclamata dal suo pubblico, è l’autrice che più è riuscita ad avvicinarsi a quel mondo meraviglioso e terribile, insondabile e unico che è l’adolescenza, descrivendola con magistrale sapienza carica di humour e lucida comprensione.


Un brano del romanzo
« Non ti andrebbe di toglietti i vestiti? » Il cuore ha cominciato a battermi forte.

« Non farti prendere dal panico » ha detto Selina con tono di scherno. « Ci serve un pentacolo, adesso ». « Un cosa? » « Una stella a cinque punte. Le altre streghe usano il cerchio,, ma noi praticheremo la magia a modo nostro ». Selina ha attraversato la stanza e si è fermata davanti all’albero di Natale. Ha dipanato un lungo filo di iané e io ha steso con cura a forma di stella al centro del tappeto bianco. Si è tolta le scarpe e c’è andata dentro Poi mi ha fatto cenno perché entrassi anch’io. Mi sono avvicinata a lei con uno stupido sorriso sulle labbra, Mentre mi piegavo per slacciarmi le scarpe, poco c’è mancato che perdessi l’equilibrio. Ma una volta entrata neI pentacolo con Selina non mi sono più sentita cosciente, o meglio: era come se tutto a un tratto fossi entrata in un altro stato di coscienza. Selina mi stava talmente vicina che i nostri seni si sfioravano Ha alzato le mani e, guardandomi profondamente negli occhi, ha premuto i suoi palmi freschi sui miei.

« Sono figlia della Grande Dea Luna di nascita e per iniziazione segreta » ha sussurrato lasciandomi sentire il suo fiato profumato di vino. Mi scorre nelle vene il suo sangue visionario e fecondo. Prego per la sua sfera magica nel cielo, che risplende su di me e sospira nella mia anima. Ella cresce e cala da quando il mondo esiste e nella danza dei tempo le sue figlie l’hanno venerata, si sono appropriate del suo potere luminoso. Il potere della luce e il potere dell’ombra, I suoi poteri pervadono il mio spirito. Innalzano il mio corpo e lo inaridiscono. Chiamo a me i poteri, alle mie labbra, alle punte delle mie dita. Toccami le punte delle dita, tocca le mie labbra. Prendi i poteri. Prendili nel tuo corpo e nel tuo spirito. Portali dentro di te».

Le sue mani premevano sulle mie, le labbra sfioravano appena le mie. Ho cominciato ad aver prurito dappertutto. Gli occhi di Selina erano così vicini ai miei che sembravano fondersi in un’unica sfera di oscura luminosità. Poi si è fatta indietro ed è uscita dal pentacolo. Sono rimasta dentro da sola.

« Ripeti: ‘Raccomando la mia anima alla Grande Dea del Cielo Notturno. Desidero il potere della luce e il potere dell’ombra’ ».

L’ho mormorato in una condizione tale che stentavo a ricordarmi le parole.

« Di nuovo. Devi ripeterlo sette volte » mi ha ordinato Selina.

Così ho ripetuto una volta dopo l’altra. Ho perso il conto, ma Selina contava per me, e quando ha finito mi ha presa per le spalle e mi ha fatta girare su me stessa dentro il pentacolo. Ho girato fino a barcollare, ma Selina mi ha presa per mano e mi ha aiutata a venir fuori sul tappeto bianco.

Mi ha sorriso continuando a tenermi per mano.

« Salve sorella » mi ha sussurrato. « Adesso anche tu sei una strega ».

la “quarta”:
May e Selina sono amiche. Vere amiche: la spregiudicata Selina si diverte a turbare e sconvolgere la timida May che a sua volta ha bisogno dell’interesse, del calore, della luce dell’altra. Due facce di una stessa medaglia, due aspetti di una stessa anima. May sa che dentro di sé c’è qualcosa che aspetta di emergere, e desidera che Selina lo veda. Ma non può immaginare che l’amica ha ben altro per la testa: sostiene di essere una strega e offre a May la possibilità esserlo a sua volta. Un sodalizio magico, che le lega per sempre, in nome del temibile Potere dell’Ombra.

Attratta e atterrita al tempo stesso, May sente che quella magia sta penetrando nel suo quotidiano; vede cose che prima non vedeva, coglie significati dove prima non c’erano. Scopre il sapore della ribellione alla famiglia e alle convenzioni.
Ma soprattutto scopre la forza travolgente dell’amore, le sue tirannie, il suo mistero. E fin dove può arrivare per averlo.

Jacqueline Wilson, Il potere dell’ombra (The Power of the Shade, 1987).

Traduzione Giancarlo Sammito, Salani Editore, collana Mondi Fantastici Salani, pagg. 225, euro 14,50

ISBN 978-88-6256-018-4

Autore: Pino Cottogni - Data: 19 marzo 2009
 
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view post Posted on 25/3/2009, 12:59
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Gli Angeli e i Demoni di Deepgate. Intervista ad Alan Campbell

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Una premessa. Se la vostra visione del fantasy è orientata rigidamente alla tradizione, se proprio non riuscite a digerire un’opera senza orchi, elfi e gnomi e priva di scontri all’insegna della dicotomia Bene/Male, e se amate solo le trame lineari... allora ve lo dico subito: non credo che Alan Campbell faccia per voi.

Sono peraltro convinto che buona parte dei nostri lettori (per quanto giustamente affezionata anche ai canoni del fantasy classico, sia ai testi passati che a quelli contemporanei, quantomeno laddove il cuore della tradizione riesce a pulsare con vigore e rinnovato stile, piuttosto che nel petto di una sempre più spesso sterile progenie tolkeniana) è aperta, se non addirittura propensa, a gustarsi l’amato genere in tutta la sua ricchezza di sfaccettature. Alcune di queste molteplici e multiformi espressioni del fantasy sono più facilmente riconducibile alle etichette createsi nel tempo (sword & sorcery, heroic fantasy, gothic, high e low fantasy, science fantasy, fantasy storico, e via discorrendo, fino al più recente urban fy), altre (in quanto “contaminate”, o piuttosto trasversali ai generi) di più difficile classificazione. A mio giudizio, la saga di Deepgate proposta da Alan Campbell costituisce appunto un esempio d’incerta designazione, per quanto molti lo abbiano accostato all’urban fantasy e alla corrente steampunk della sorella SF.

Ma non è certo solo tale aspetto l’unico motivo di curiosità verso i due eclettici romanzi della saga tradotti in Italia dall’Editrice Nord: Il Raccoglitore di Anime (Scar Night) e Il Dio delle Nebbie (Iron Angel). Dopo averli letti, con buona soddisfazione finale, posso affermare che le ragioni d’interesse sono molteplici.

Il lavoro di Campbell si presenta con un’apprezzabile dose di originalità e una indubbia personalità, per quanto sfuggente. L’autore sa farsi drammatico senza mai scadere nel melenso. Mantiene la storia sempre coinvolgente nonostante una sceneggiatura che talvolta diventa dispersiva e che indulge un po’ troppo compiaciuta su alcuni momenti/situazioni, con il rischio reale di perdere qualche lettore poco paziente per strada. Entrambi i romanzi sono poi intrisi di una dose di humor che non guasta affatto, anzi: l’autore gioca in modo stimolante con l’ironia. Un elemento altrettanto essenziale, che fa scopa con una narrazione depurata da manicheismi, è un certo cinismo; Campbell tende a spingerlo agli estremi, senza per questo varcare davvero i vanificanti confini dell’eccesso. La sua immaginazione è vivida, intrigante, benché a tratti esagerata e disorganica. Ma è una confusione in qualche modo coerente, nel senso che riflette lo stesso affascinante Caos che prevale nel mondo di Deepgate, soprattutto dopo che si sono spalancati i varchi dell’inferno.

Nel Raccoglitore di anime prevalgono le ambientazioni pseudo-vittoriane virate in chiave fantasy, con un tocco di steampunk. Le atmosfere sono piuttosto gotiche, darkeggianti e corrotte. Gran parte del romanzo si svolge in Deepgate, la Città delle Catene, sospesa sull’Abisso che si apre in mezzo alle Terremorte.

Nel Dio delle nebbie, i campi d’azione sono più vari. Si scatenano angeli e demoni, senza un vera distinzione tra gli uni e gli altri. E poi: dei, decaduti e decadenti, e bizzarri semidei; e creature d’incubo, vomitate dagli inferni, generate nella follia, nutrite ad anime perdute; e una pletora di varia e pittoresca umanità. Il tutto, inserito in uno scenario di guerra totale e apocalittica, dove gli Uomini si giocano un futuro di schiavitù se non addirittura di estinzione, e gli dei l’oblio piuttosto che il predominio. Un insieme che potrebbe definirsi mitologico ed epico, non fosse per l’approccio disincantato dello scrittore.

Concludendo: pur con qualche debolezza e vizio, Alan Campbell è di sicuro un autore da tenere d’occhio. Per questo lo abbiamo intervistato...

Autore: Fabio Novel - Data: 25 marzo 2009
 
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La risposta italiana a Stephenie Meyer

Ristampa del terzo titolo della trilogia di Mirta-Luna e prime informazioni certe sulla trasposizione cinematografica della trilogia di Chiara Palazzolo.
E’ in libreria in questi giorni il romanzo Ti porterò nel sangue di Chiara Palazzolo. E’ il minipocket del terzo titolo della trilogia dedicata a Mirta-Luna.

Nel contempo arriva la notizia, molto interessante, che Non mi uccidere, primo volume delle trilogia, ha superato le 50.000 copie vendute tra le varie edizioni diventando un romanzo cult del genere in Italia. Ebbene da questo romanzo sarà tratto un film e riportiamo qui sotto l’ultimo comunicato Ansa:


CINEMA: CORSI E ROMOLI, PRODUCIAMO IL TWILIGHT ALL'ITALIANA
Un ''horror romantico per le ragazze'', una sorta di Twilight all'italiana: cosi' i produttori Tilde Corsi e Gianni Romoli (che nel film firma anche la sceneggiatura) della R&C definiscono Non mi uccidere, la pellicola a cui stanno lavorando, tratta dall'omonimo romanzo di Chiara Palazzolo (Piemme), piccolo cult del genere in Italia. ''Per ora siamo al lavoro sulla sceneggiatura, poi decideremo per il regista, le riprese dovrebbero iniziare per la fine del 2009'' dice Romoli. Protagonista di Non mi uccidere e' una giovane sopramorta (una sorta di zombie-vampiro, personaggio principale anche in due successivi libri della Palazzolo, Strappami il cuore e Ti portero' nel sangue), che si ritrovà tra le creature dell'aldila' dopo un amore folle. ''I protagonisti sono tutti ventenni. Probabilmente come hanno fatto in Twilight non utilizzeremo divi''. (ANSA).

La storia di Mirta/Luna parte da molto lontano: nel primo volume, Non mi uccidere, conosciamo la protagonista Mirta, una ragazza di buona famiglia, bella e intelligente. Lei conosce Robin, dieci anni più di lei, affascinante, misterioso. E’ subito grande amore ma nel loro rapporto c’è anche molta eroina. Giurano di non lasciarsi mai. Uniti anche nella morte per overdose. Dopo qualche giorno lei esce dalla tomba ancora innamorata ma di Robin nessuna traccia. Lei si sente diversa e scopre di essere una “sopramorta” (inedito insieme di zombie, vampiro e immortale) e ha bisogno di mangiare, ma quello che gli piace ora è la carne umana. Lascia dietro di se una scia di morti ma scopre anche di essere “cacciata” da una strana organizzazione, “i benandanti”, il cui unico scopo è cacciare e uccidere i sopramorti.

Nel secondo volume, Strappami il cuore, ritroviamo la nostra protagonista appena salvata dalla stretta dei “benandanti” da Sara e insieme fuggono in auto verso Roma. Qui Mirta/Luna viene ospitata in un antico palazzo e scopre l’esistenza di un mondo parallelo a quello degli umani, conosce altri personaggi straordinari e si sottopone a un intervento di chirurgia plastica per cambiare fisionomia.

Anche qui le avventure e i pericoli arrivano improvvisi, ritrova Robin ma lui non la riconosce e cerca di ucciderla.

Con la ristampa oggi del terzo romanzo, Ti porterò nel sangue siamo all’ultima sua avventura dove finalmente molti misteri saranno chiariti.

L’autrice:
Chiara Palazzolo è nata a Floridia, in provincia di Siracusa, ma da diversi

anni vive a Roma. Ha esordito con il romanzo La casa della festa con il quale ha vinto il Premio Teramo. Suo è anche l’interessante romanzo I bambini sono tornati (Piemme)

Con questa trilogia l’autrice ha saputo prendere l'argomento di zombie, vampiri, non-morti ormai trito e salvo rare eccezioni con protagonisti maschili e riscriverlo al femminile dando vita a un personaggio Mirta-Luna veramente nuovo e interessante.

Chiara Palazzolo da noi interpellata ha dichiarato di essere molto felice che finalmente il film tratto da Non mi uccidere stia decollando approfittando anche del fatto che l’attuale è un momento veramente d’oro per il genere a lei congeniale sia a livello di editoria che cinematografico.

Ha detto anche che attende con impazienza di vedere e conoscere l’attrice che vestirà i panni di Mirta-Luna


la “quarta”:

Mirta, vent’anni, morta per amore, rinasce nelle vesti della splendida e inquietante Luna. Diventata uno dei guerrieri di Gottfried, il capo dei sopramorti, si muove in un mondo violento e ostile, tra combattimenti, sottili giochi di potere e ambigui personaggi: i gelidi cavalieri teutonici, la misteriosa Fabula, lo scanzonato Nicholas, Lady Tattoo. Lacerata tra la passione per Sara e il ricordo bruciante di Robin, l’antico amore che ancora le dà la caccia, Luna vivrà mille avventure che la porteranno in una villa protesa sul Baltico, dove le sarà rivelato un importante segreto su Robin. Amarlo, tornare con lui è forse ancora possibile? Ma il ritorno a sorpresa di Paco, l’amico di Robin, e l’incontro con Gatto Machesi, sopramorto dall’oscuro passato, cambieranno nuovamente le carte in tavola. E l’infinita fuga di Luna tra la vita e la morte si chiuderà nel sangue, in una durissima resa dei conti finale.

Chiara Palazzolo, Ti porterò nel sangue (2007)

Edizioni Piemme, collana Mini pocket, pagg. 446, euro 5,50

Autore: Pino Cottogni - Data: 7 aprile 2009
 
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Esordio nella narrativa fantasy per due autori

Due prove nel difficile campo del romanzo fantasy per due autori che tentano la via della libreria per farsi conoscere
La Runde Taarn edizioni nella collana Ithilien da ampio spazio alla narrativa fantasy e sono molti gli autori che si lanciano nel difficile mestiere dello scrittore e sperando di avere i numeri dei vari Paolini o, per rimanere in Italia, Egle Rizzo, Strazzulla o Licia Troisi.

Di seguito diamo notizia del lavoro di una autrice, Francesca Angelinelli che non è proprio al suo esordio in quanto ha già pubblicato la saga di “Chariza” ed ora propone il romanzo Valaeria.

L’altro autore è Alessandro Tulli che presenta il suo romanzo La città proibita, un mondo dominato da guerrieri e cavalieri.



— Francesca Angelinelli, Valaeria

L’autrice è molto giovane essendo nata nel 1982, ha conseguito la Maturità Agraria, vive e lavora a Casorate Sempione in provincia di Varese.

E’ una appassionata lettrice di romanzi fantasy, ovviamente.

La sua grande passione per la scrittura la spinta a scrivere la saga di Chariza che si compone dei titoli Il soffio del vento e Il drago Bianco.



La “quarta”:

Tre fratelli destinati a diventare eroi, attraverso percorsi che li costringeranno a condurre vite separate senza mai spezzare il forte legame che unisce le loro anime.
Una sanguinosa battaglia e un evento tragico permetteranno a Lucio, Severo e Valaeria di ritrovarsi mentre il destino dell’Impero si compirà inesorabile.


— Alessandro Tulli, La città proibita

Autore anche lui giovane, nato nel 1981, ha conseguito la

Maturità scientifica, è impiegato e vive a Reggio Emilia.

E’ un grande lettore appassionato di vari generi come il noir, libri di storia (preferibilmente antica), letteratura fantastica e fantasy.

Questo non è il suo esordio in quanto nel 2006 ha già pubblicato un romanzo fantasy dal titolo In viaggio verso il mondo Karash.



La “quarta”:

Non sono mai stato bravo con la spada, forse per questo, in un mondo dominato da guerrieri e cavalieri, mi sono sempre sentito fuori posto.
Non che non abbia voluto provare, solo ero disastroso, per usare un aggettivo caro a mio fratello. Lui si che era abile e non solo con la spada; anche un’ascia, una mazza, un giavellotto, nelle sue mani divenivano la miglior esemplificazione di cosa voglia dire combattere, far fuggire il nemico, costringerlo alla resa.
Nulla di cui stupirsi per chi conosce la mia famiglia, i Garidon, da tempo immemorabile i valorosi protettori del Regno di Dukil.


Francesca Angelinelli, Valaeria (2009)
Runde Taarn edizioni, collana Ithilien 10, pagg. 144, euro 12,00


Alessandro Tulli, La città proibita (2009)
Runde Taarn edizioni, collana Ithilien 11, pagg. 277, euro 12,00


Autore: Pino Cottogni - Data: 10 aprile 2009
 
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La dama bianca, SDMG n. 10

L'uscita di aprile della collana Storie di Draghi, Maghi e Guerrieri

E' La dama Bianca, di Luca di Gialleonardo, l'uscita di aprile della collana Delos Books, Storie di Draghi, Maghi e Guerrieri, collana che, con la formula del romanzo breve, consente ai lettori di gustarsi degli "assaggi" di buon fantasy, defatigandosi tra una lunga saga e l'altra.

L'autore
Luca Di Gialleonardo è nato il 31 ottobre 1977 (a un passo dalla notte di Halloween!) a Teramo, dove ha trascorso però solo i primi mesi di vita. Vive infatti ad Anagni (FR), lo storico paese famoso per lo “schiaffo”.

Non appena ha imparato a leggere e scrivere, queste due attività sono diventate i suoi interessi principali. Il primo libro che ha letto è Pinocchio, il primo scritto è L’assassino misterioso, un giallo senza né capo né coda.

E' laureato in Economia e attualmente lavora in una società di servizi per i fondi pensione.

Finora ha pubblicato alcuni suoi racconti su riviste e antologie.

La Dama Bianca è il suo primo romanzo.

la "quarta"
La Dama Bianca è una minaccia terribile per il mondo. Solo colui che riuscirà a impugnare la spada vergata con l'occhio di Hort riuscirà a fermarla. Ma Galan è solo un ragazzo, e il compito per lui appare troppo arduo...



Al giovane Patrix viene predetto un futuro da eroe: con il potere della spada di Hort potrà salvare il mondo sconfiggendo la temibile Dama Bianca. La profezia sembra però celare un inganno e Patrix non riesce a portare a termine la sua missione. Sarà compito del fratello minore, Galan, fare luce sulla sua morte, facendosi largo tra esseri misteriosi e, soprattutto, scavando nel passato del fratello. Quanta verità si celava negli incredibili racconti di Patrix? Tra emozioni intense e una guerra imminente, Galan troverà la forza di andare avanti e scoprire i segreti della mitica spada vergata con l'occhio di Hort, mentre la minaccia della Dama Bianca incombe sul mondo.



Luca Di Gialleonardo, La Dama Bianca

Storie di Draghi, Maghi e Guerrieri n. 10

108 pagine, 5,90 euro
Delos Books — ISBN: 978-88-95724-52-2

Autore: Emanuele Manco - Data: 14 aprile 2009 - Fonte: Delos Books
 
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La notte è sempre più affollata

Ancora una volta canini e sangue sono la ricetta giusta per conquistare il mondo editoriale.

Ancora vampiri per i giovani lettori e la lista dei desideri si allunga per tutti coloro che non vogliono perdersi neanche una delle saghe sbarcate dagli USA che hanno come protagonisti queste pallide, affascinanti e sfuggenti creature. Il 14 Aprile è stata la volta di Claudia Gray ad esordire sul mercato editoriale nostrano con il primo libro di una serie che in America è stata già arricchita dall’ uscita del secondo libro: il Ciclo di Evernight.

Evernight, con il titolo mantenuto uguale all’ originale nell’ edizione italiana, dovrebbe essere il primo di una quadrilogia, secondo i progetti della scrittrice e del suo editore americano, la HarperCollins, seguito da Stargazer, già uscito negli USA lo scorso mese, Hourglass e Afterlife, di cui ancora è sconosciuta la data di pubblicazione. Tra i suoi ispiratori e successi internazionali che l’ avrebbero spinta a scrivere sul tema vampirico ci sarebbero in primis Anne Rice, poi le serie TV, Buffy e Moonlight.

La storia:
Quando la storia ha inizio Bianca ha appena lasciato la piccola cittadina dove ha trascorso la sua intera vita. E’ una nuova studentessa della Evernight Academy, un inquietante collegio in stile gotico dove i suoi nuovi compagni di classe sono fin troppo perfetti: intelligenti, arguti, simili, quasi, a giovani predatori rapaci. Bianca sa già che non si troverà bene fra loro. Poi incontra Lucas, un altro solitario, che sembra essere chiaramente determinato a non divenire uno dei tipici ragazzi della Evernight. C’è un qualcosa che lega i due che non può essere negato, né ignorato. La ragazza farebbe di tutto per poter stare con lui — ma alcuni oscuri segreti sono destinati a separarli… e a far mettere in discussione a Bianca tutto ciò che ha sempre creduto vero.

L’ autrice:
Claudia Gray è uno pseudonimo per l’ autrice newyorkese Amy Vincent.

Vissuta per gran parte della sua vita nella grande mela, prima di dedicarsi alla scrittura ha lavorato come avvocato, giornalista, disc jockey e cameriera. Riguardo alla sua scelta di usare uno pseudonimo, l’ autrice dichiara che il nome Claudia Gray le è sempre piaciuto e che ha preferito pubblicare con un nome diverso dal proprio per via di un cartello di contrabbando di diamanti, che nel 2003 avrebbe contribuito a sgominare e che ancora rappresenta un pericolo per lei e i suoi cari. Attualmente, oltre all’ impegno di finire il Ciclo di Evernight, la Vincent spende il suo tempo viaggiando, passeggiando, leggendo e ascoltando musica. Secondo l’ autrice, infine, il suo interesse per le vecchie costruzioni, per i film classici, lo stile vintage e la storia in generale avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella creazione del mondo di Evernight.

In attesa di scoprire se il futuro di questi novelli Romeo e Giulietta in versione gotica, ricalcheranno in Italia il successo di altre coppie celebri come Edward e Bella e MirtaLuna e Robin, intanto la Mondadori ha acquistato i diritti anche per il secondo libro della serie, Stargazer; mentre non si sa ancora nulla per quanto riguarda il futuro delle edizioni italiane dei restanti libri della serie.

Claudia Gray, Evernight, Mondadori Editore, Collana I Grandi, pagg. 272, Euro 17,00, ISBN 8804587989

Autore: Chiara Serafini - Data: 18 aprile 2009 - Fonte: http://www.claudiagray.com/index.htm
 
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Il Cavaliere dell'Anno Mille

Reverdito Edizioni torna alla narrativa fantasy
Alla fine degli anni ’80 la Luigi Reverdito Editore, molto in anticipo sui tempi, diede vita alla collana Pegaso, dedicata esclusivamente alla narrativa fantasy. In poco tempo vennero pubblicati vari romanzi che oggi vengono riproposti.
Infatti in questi giorni in libreria troviamo la ristampa del romanzo Il Cavaliere dell’Anno Mille di Gianni Sembianti (a suo tempo il volume riportava il suo pseudonimo di Sem Bianti).
A questo romanzo ne seguirà un secondo, che ci risulta già in libreria, scritto da un autore tedesco che attualmente sta avendo un grande successo in patria e fuori, si tratta di Wolfgang Hohlbein.

Come appare chiaro nel titolo il romanzo si svolge nel periodo in cui il “mondo” attendeva con terrore e confusione l’arrivo del terribile Anno Mille e della relativa fine del mondo.

In quei giorni un giovane franco, Jelko su invito dell’abate Pierre di Parigi parte per un lungo viaggio. Nell’attraversare la Germania che in quel momento sta lentamente passando dal paganesimo al cristianesimo, Jelko ha modo di salvare dalla morte un giovane, Benno e insieme proseguiranno il viaggio che sarà un lungo pellegrinare che li porterà a superare le Alpi arrivando poi sino a Roma. Un viaggio costellato di avventure, di scelte tra il Bene e il Male ma anche di crescita dei due ragazzi.
Nelle ultime ore, dell’ultimo giorno dell’anno Mille potrebbe avvenire una tragedia che coinvolge Benno che riesce tuttavia a sfuggire al suo tragico destino.

L’autore:

Gianni Sembianti, trentino, medico e ricercatore, già docente di Neuroscienze alle Università di Padove e Torino, attualmente insegna Neurolinguistica presso l’Istituto ISIT di Trento.

E’ autore di vari testi scientifici e di divulgazione sui temi della salute, dei linguaggi e della comunicazione. E’ membro di prestigiose Accademie internazionali.

Nonostante le tante attività scientifiche riesce a trovere il tempo per uscire dalla “prigione” degli studi e dare libero sfogo alla sua fantasia scrivendo romanzi.


la “quarta”:

Nell’Europa confusa e impaurita che attende l’Anno Mille e la possibile
fine del mondo, i giovani Jelko e Benno intraprendono un lungo e avventuroso viaggio. Da Parigi a Norimberga si spingono fino alle remote terre dei mercanti variaghi, quindi valicano le Alpi e ne discendono le valli percorrendo la penisola italica fino a Roma, splendida e corrotta nei bagliori dell’antico Impero; infine riprendono la via del Nord fino a Trento, Tridento, luogo in cui la loro vicenda si risolve tra colpi di scena. In questo viaggio iniziatico, alla ricerca del proprio destino — in bilico tra il miraggio del Bene e gli astuti, diabolici travestimenti del Male — Jelko è armato della luce del sapere, Benno, il cavaliere, della forza straordinaria della propria spada.

In una forma che sembra quasi quella del manoscritto ritrovato, di una cronaca o diario che copre oltre trent’anni a cavallo del fatidico Mille, le vicende dei due amici si mescolano a brandelli di vita di vescovi e imperatori, mercanti e uomini d’armi, signorotti rissosi e ciarlatani, santi eremiti e donne di piacere.

Sullo sfondo un paesaggio coperto di boschi e deserto di uomini e un mondo smarrito, ridotto a una misera quotidianità, violento, ma animato da un ostinato filo di ricerca della Verità.


Gianni Sembianti, Il Cavaliere dell’Anno Mille(2009).

Reverdito Edizioni, pagg. 220, euro 11,50

Autore: Pino Cottogni - Data: 19 aprile 2009
 
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L'Angelo Nero di Fabio Musati

L'esordio romanzesco di Fabio Musati gioca con le tinte del Fantastico intrecciandole con il soprannaturale, in un volume sospeso tra fantasia e realtà

Mistero e ironia sulle tracce dei propri fantasmi, in un fantasy che insegue le orme del “demonio” dal passato al presente, per le vie di Milano. Fino al teatrale colpo di scena, dove gli intrighi del racconto si disvelano in un sorprendente e inquietante gioco di specchi.



Dal casuale avvistamento di una donna dalla camminata vaga e il volto antico, nelle strade del centro di Milano, prende il via la storia narrata dall’autore in prima persona, frutto di curiosità, fantasia e realtà.



L’“Angelo nero” appare nei luoghi e nei momenti più impensati, in un quadro di Mirò, davanti alla tomba di famiglia, sulla metropolitana, come statua davanti a una chiesa e in un museo…



Ne deriva una sorta di inseguimento che porta l’autore a incontrare il suo doppio, a visitare i cimiteri dove sono sepolti i suoi antenati e alla ricostruzione dell’albero genealogico della sua famiglia fino alla scoperta della discendenza ‘diabolica’ della stirpe dei Musati.

La quarta di copertina:
Stavo bussando da qualche minuto quando finalmente sentii qualcuno muovere dei passi lenti e trascinati per venirmi ad aprire. Dedussi che fosse di età avanzata e ne ebbi conferma quando il suo viso comparve nello spiraglio del portone: scarno, bianco come il latte e il naso aquilino. Le labbra apparivano però rosse come due ciliegie, mentre si schiudevano appena per dire: — Benvenuto nella mia casa! Entrate liberamente, e di vostra spontanea volontà.

L'autore:
Fabio Musati, originario della Valsesia, è nato a Milano nel 1957. Ha pubblicato le raccolte di racconti Nel Corpo del Tempo (Artemis 2005), Il Confine (Editrice Prospettiva 2007) e Cara Ada (Tabula Fati 2007). Nel 2006 ha collaborato con Serena Sinigaglia per la drammaturgia dello spettacolo 1989 — I crolli. L’angelo nero è il suo primo romanzo.

Altri suoi racconti e drammaturgie sono stati pubblicati in una decina di antologie di autori vari.

Nel 2006 ha collaborato con Serena Sinigaglia per la drammaturgia dello spettacolo 1989 I crolli, andato in tournèe in tutta Italia, e il suo testo 9 Maggio 1978, Il più è fatto sarà messo in scena dalla compagnia teatrale Movimento Forza 9 nel corso del 2009.

Ha vinto vari concorsi di narrativa breve e di testi teatrali, tra i quali due edizioni del Premio Teramo (2006 e 2007), il Tabula Fati 2006, l’Opera Narrativa 2008, l’Emozioni d’inchiostro 2008 e le sezioni teatro del Premio Città di Trieste 2007 e Accendi un’idea 2008.



Fabio Musati, L'angelo nero
ISBN: 978-88-7221-427-5
Pagine: 74 Editore: Laruffa
Copertina: Carlo Andreoli
Vincitore della III edizione di "Emozioni d'inchiostro"

Autore: Marina Lenti - Data: 25 aprile 2009
 
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Il silenzio di Lenth

L'esordio di un giovane autore italiano, nella collana Piemme Freeway dedicata ai lettori "young adults".
(Ahahahah, Noi!! :lol: :lol: )



Un esordio italiano nella collana Piemme Freeway. Luca Centi, classe 1985, pubblica il suo primo romanzo, un fantasy "classico" intitolato Il Silenzio di Lenth. La collana è dedicata a un pubblico giovane, con titoli che si posizionano in un’area ibrida tra la letteratura per ragazzi e quella per adulti, con un pubblico di riferimento che, nelle intenzioni della casa editrice, si allarga ben oltre gli adolescenti.

Dall'interno della copertina:
Sono passate ore da quando Hertha del clan Fyerno e Kaas, il Sommo Sacerdote di Lenth, hanno intrapreso quel sentiero scosceso. La fatica li ha quasi sopraffatti, ma non possono fermarsi: restare in quel luogo, l'Esterno, abitato da creature malefiche contro cui i loro incantesimi non possono nulla, significherebbe morire. Sulla via del ritorno, però, sentono in lontananza il pianto di un neonato e accorrono a salvarlo. Per Hertha il segno sulla fronte del piccolo non è che una macchia scura, mentre Kaas lo riconosce all'istante: quello è un triglè, un simbolo magico, e il neonato è l'Eletto, l'incarnazione di Kexan, il dio che lui e la sua gente hanno temuto e odiato, e che pensavano sconfitto per sempre. Quindici anni dopo, Windaw è ormai un ragazzo e vive ancora nel villaggio del Lethae Argenteo dove Kaas lo ha condotto quand'era in fasce e gli ha insegnato i fondamenti della magia. Ma Windaw non è come gli altri maghi: è il solo ad avere occhi di cristallo e capelli biondissimi, il solo ad avere quel cerchio nero sulla fronte e, da che si ricordi, è sempre stato trattato come un diverso. C'è una sola persona, oltre al Sommo Sacerdote, ad accettarlo nonostante la sua oscura origine: è Lea, una maga di grande talento. Sarà proprio con lei che Windaw intraprenderà il viaggio più importante della sua vita: sulle tracce della Pietra Alchemica, rubata dai terribili stregoni di Tarass, ma soprattutto sulle tracce di se stesso. Solo così si porterà a compimento la profezia per cui è venuto al mondo.


La quarta:
Sentirsi uguale ai suoi coetanei, condividere i loro pensieri, coltivare le medesime ambizioni.

Era questo il desiderio più intimo di Eholya Windam n'Elack.

Un ragazzo silenzioso e taciturno, che nessuno aveva mai visto sorridere.


L'autore
Luca Centi, è nato a L'Aquila nel 1985. Studente universitario, è ormai prossimo alla laurea in Culture per la Comunicazione. Da sempre divoratore di libri, il suo romanzo preferito è Il giovane Holden di J. D. Salinger, la sua scrittrice preferita è Anne Rice. È un grande appassionato di anime e manga, nonché di serie televisive americane. Con questo suo primo romanzo, Il silenzio di Lenth, spera di riuscire a creare un mondo e una storia fuori dal comune.



Luca Centi, Il Silenzio di Lenth

Illustratore/Curatore illustrazione di copertina di Silvia Fusetti

Data di pubblicazione aprile 2009 — 432 pagine — Prezzo €20,00

ISBN 978-88-384-7430-9

Autore: Emanuele Manco - Data: 4 maggio 2009
 
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Le Stagioni di Luca Azzolini

Vi presentiamo il bel racconto di una nostra conoscenza, Luca Azzolini.

Il Fuoco della Fenice (2009), di Luca Azzolini ingrandisci

Un racconto breve come un soffio quello di Luca. Ma capace, nella sua sintesi di suscitare forti emozioni e riflessioni, proprio in questo momento in cui la natura celebra il suo risveglio, perchè essenzialmente è ben scritto.

Nel nostro percorso alla ricerca di racconti di argomento fantastico, non potevamo non proporvi questo racconto.

Condividiamo un sogno qui a FM, che il Fantasy possa coniugarsi in forma di racconto, perchè non sempre è necessario stemperare una buona idea in un tomo da 800 pagine, o in un ciclo di 10 volumi.

Pensiero che, combinazione ha voluto, anche Luca mi ha espresso nella breve presentazione del suo racconto, scritta praticamente in contemporanea a queste mie righe.
La presentazione di Luca Azzolini:

"Stagioni nasce dall'improvvisa voglia di scrivere un racconto fantasy sfruttando un impianto di base molto (davvero molto) classico. E, soprattutto, con l'idea di creare un intreccio (si spera) piacevole in poche battute. Sembra sempre più difficile farlo: i racconti sono spesso lunghissimi, cartelle su cartelle; i romanzi se non oltrepassano le 400 pagine pare di star commettendo un delitto verso qualcuno. Ecco allora un racconto... solo un po' diverso dal solito."
L'autore:

Luca Azzolini è nato a Ostiglia (Mantova) il 21 maggio 1983. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Verona nel 2006 in Scienze dei Beni Culturali (laurea triennale) e nel 2009 in Storia dell’Arte (laurea specialistica), entrambe le volte cum laude.

Ha inoltre pubblicato oltre 250 articoli, recensioni e interviste per il sito FantasyMagazine dal 2006 a oggi. Ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy nel 2009, Il Fuoco della Fenice (La Corte Editore), e cura per Asengard Editore l’antologia Sanctuary, che racchiude i maggiori autori italiani fantasy di oggi. Di recente, oltre a ciò, valuta manoscritti (editi in inglese — inediti in italiano).
Pubblicazioni:

— Ricordare i Cieli (Giovane Holden Editore, 2007).

— Il Fuoco della Fenice (La Corte Editore, 2009).
Prossime uscite:

— Sanctuary, l’antologia del Fantasy Italiano (Asengard, 2009).

Il racconto è leggibile cliccando su questo
link.


Autore: Emanuele Manco - Data: 7 maggio 2009
 
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Riccardo Coltri e Zeferina

Un romanzo al 100% italiano: dalle tematiche, all'autore, all'editore, all'introduzione di Gianfranco Nerozzi, alla copertina di Alberto dal Lago. Zeferina è il trionfo della narrativa made in Italy.



Finalmente sbarca in libreria il romanzo Zeferina (Asengard Editore, maggio 2009), a firma di Riccardo Coltri. Un romanzo dalla lunga gestazione, che rinasce dalle proprie ceneri dopo una prima pubblicazione un paio di anni fa, rivisto e ampliato dall'autore. Con questa nuova versione di Zeferina, un romanzo italiano al 100%, con l'introduzione di Gianfranco Nerozzi e la copertina di Alberto dal Lago, Riccardo Coltri ci immerge in uno dei periodi più misteriosi e bui della storia d'Italia.

La quarta del Libro:

Stregoni con sài scuri e con maschere di teschi scendono dai monti. Bambini cresciuti nelle tombe preparano le loro trappole. Uomini dalla pelle bianca e capelli color del fuoco si aggirano per le foreste. La caccia ha inizio, fra sanguinose liturgie, corvi e tronchi cavi che sembrano madri nere, alla ricerca del profeta nascosto in un giovane Regno, l'occhio maledetto, colui che condurrà uomini e dèi nell'ultima battaglia. Ma stavolta è un neonato la leggenda, il figlio di una strega il cui nome, Zeferina, si sussurra fra gli alberi.



Dal mito europeo e alpino della Caccia Selvaggia al Grande Pan, dalle anguane dei bestiari montani alle sibille, dalle leggende dei monacielli del Sud Italia agli orchi e le fate dei Tredici Comuni cimbri, dai nani delle favole tirolesi alla reinterpretazione dei miti mediterranei di fauni, ciclopi e minotauri. In un Regno d'Italia oscuro e nevoso, in una terra di confine, fra briganti, sealagan laute, Libri del Comando e janare, una rivisitazione in chiave dark, mythic-fiction delle superstizioni, delle leggende e delle creature fantastiche di tutta la penisola.



Fra Storia e Mito, un nuovo approccio alla narrativa fantasy italiana, arricchito da un Bestiario degli esseri mitici e dalle Leggende citate nel romanzo. Il Belpaese diventa lo scenario di una guerra magica, segreta, fatta di incantesimi e di armi da fuoco, il crocevia fra mitologie del Mare Nostrum e versioni alpine di leggende celtiche e norrene.


Un estratto dal Prologo di Zeferina:

File di denti erano tatuate e intagliate sulla pelle di entrambe le guance

con minuziose scarificazioni, diventando semplici disegni quando si congiungevano sulle labbra colorate di bianco; nere le palpebre, il dorso del naso e le narici per far credere, nel buio, si trattasse di cavità.

Di loro si diceva che parlassero ai gufi, gli uccelli diventati notturni dopo la Crocifissione, e quando tornavano, battendo fra loro sassi per creare echi, moniti a non guardare, erano ombre davanti alle finestre, maschere di teschi che si avvicinavano ai vetri. Per omaggiarli si inchiodava carne sulle porte delle stalle, si lasciavano vino e pezzi di pane, biscotti.

Chi davvero riusciva ad avvicinarli sapeva che erano capaci di grandi doni se prima riveriti.

Non aveva mai pensato, dopo numerosi tentativi, di poter accedere ai loro misteri. Dapprima era venuta a conoscenza di certi luoghi, più di una volta li aveva sentiti nominare nelle bettole, sotto i ponti, per la strada quando era scesa la notte. Aveva cercato testimonianze più comprensibili, ma ottenendo indizi troppo vaghi: mappe che non portavano da nessuna parte e dicerie su eremiti sciamani.

Quando tutto sembrava perso, erano state loro, le favole dei boschi, a trovarla. Le avevano inviato segnali, mostrandole tracce e vie da seguire fra le piante, sassi posti in cerchio, cortecce ferite. Davano cibo, vestiti, monete.

Puntuali, chiedevano cose in cambio. Come lasciare entrare pipistrelli in casa, pungersi il dito e far gocciare il sangue davanti alla porta, mettere una tagliola in un campo, in modo che il giorno dopo vi fosse attaccata la carogna ghiacciata di una volpe, di un lupo, di un cane. Quindi era sorto un problema.

Lei aveva detto non voglio più e quando la caccia cominciò, tutti, fra
gli alberi, sussurrarono il suo nome.

L'autore:

Riccardo Coltri (1973) vive e lavora in provincia di Verona. In passato è stato redattore della rivista Inchiostro e ha contribuito alla creazione del portale FantasyMagazine. Ha pubblicato l'horror Non c'è mondo e la raccolta di racconti Cerchio Settimo. Zeferina è il suo secondo romanzo.
La presentazione:

L'autore presenterà in anteprima, durante i giorni della Fiera internazionale del Libro di Torino, il romanzo Zeferina, presso lo stand Asengard: padiglione 1, stand D10.

Autore: Luca Azzolini - Data: 11 maggio 2009
 
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Sanctuary, l'incontro del fantasy Italiano

Esce in concomitanza con la Fiera del libro di Torino l'antologia Sanctuary, l'inedito incontro di tredici autori del fantastico nostrano. "Di fronte a un’opera come Sanctuary, sociale e magica, politica e gotica, temeraria e inaspettata, sono due le direttive primarie: allacciate le cinture. E non perdetela". (Alan D. Altieri)

La copertina di Sanctuary (di Paolo Barbieri).


Dall'introduzione:

"In alcun modo Sanctuary può essere considerata come "okay, solo un’altra antologia Fantasy Italian-style". La innovativa proposta di Sanctuary non è tanto la creazione di un singolo mondo del fantastico, quanto di molti mondi dell’immaginario, alcuni fin troppo vicini al reale, tutti drammaticamente inquietanti sotto il profilo delle implicazioni umane. In Sanctuary, tredici autori che più diversi non potrebbero essere, attraverso tredici storie che più temerarie non potrebbero risultare, arrivano a formare una squadra di eccezionale coesione multi-tematica in un unico contenitore narrativo".

"Di fronte a un’opera come Sanctuary, sociale e magica, politica e gotica, temeraria e inaspettata, sono due le direttive primarie:
allacciate le cinture. E non perdetela". Alan D. Altieri.

La quarta del Libro:

Sanctuary è una città sterminata, dai mille angoli e dai mille misteri, della quale non si vedono i confini.

Una metropoli dagli innumerevoli volti e dagli altrettanti passati, che ha visto centinaia di epoche intervallarsi l’una dopo l’altra, senza sosta. Un luogo dove si intrecciano storie di persone normali ed esseri soprannaturali, chiamati diversi e reietti, perseguitati dalla Loggia e costretti a vivere nell’ombra.



Sanctuary è una città dove è facile incontrare streghe metropolitane che
svolgono i loro sabba all’ombra di uno skyline di vetro e cemento; mutantropi in fuga tra i bassifondi cittadini; Dèi mischiati agli uomini, in cerca delle loro antiche origini, assieme a creature mostruose che si aggirano in cattedrali sotterranee, fra elfi e nani, goblin e orchi, demoni e angeli.



Sanctuary è molte voci in una sola: è tante menti e tante memorie raccontate in un unico, magico libro.

Il progetto Editoriale:

Sanctuary è la prima raccolta antologica italiana di racconti di genere fantasy, science-fantasy e urban fantasy, il cui intero ricavato verrà devoluto in beneficenza.


Il libro, che raccoglie alcuni degli autori di punta del fantasy italiano, si contraddistingue per l’originale struttura narrativa, che vede ciascun racconto ambientato nella megalopoli nota come Sanctuary, intimamente legato agli altri per mezzo di un prologo e di un epilogo che donano all’antologia l’inedita forma di un "romanzo-raccolta".



Sanctuary ha così l’ambizione di trasformarsi in un "santuario" colmo di moderne entità fantastiche, in bilico tra piacevolezze stilistiche e storie dal grande respiro narrativo.

Il retro della copertina Sanctuary, e uno dei "simboli" della megalopoli urban fantasy (a firma di Paolo Barbieri)



Gli Autori e i Racconti:

Alan D. Altieri (introduzione)

Luca Azzolini (curatela): Prologo. L'inizio di ogni fine - Epilogo. La fine di ogni inizio

Pierdomenico Baccalario: La casa dei millepiedi

Solomon Troy Cassini: La fabbrica delle leghe perfette

Franco Clun: Le colpe dei padri

Francesco Dimitri: Le storie che nascono in questa città

Francesco Falconi: Anobium

Fabrizio Furchì: Mirror Blues

Michele Giannone: Il ditirambo di Samarat

Cecilia Randall: Angeli e Uomini

Fabiana Redivo: I passi della sera

Egle Rizzo: Foresta Perduta

Antonia Romagnoli: Redenzione (Serra Madre)

Luca Tarenzi: Saint Vicious

Illustrazione di copertina a cura di Paolo Barbieri. Immagini interne a cura di Chiara Codecà.

La presentazione:

L'antologia Sanctuary verrà presentata alla Fiera internazionale del Libro di Torino, nei giorni di sabato 16 maggio e domenica 17 maggio, dalle 14.00 alle 15.00, con una doppia sessione firme, dove alcuni degli autori che hanno partecipato al progetto si intratterranno con i lettori. Le sessioni firme si terranno al: padiglione 1, stand D10.



Sanctuary, AA. VV. (Asengard Editore, maggio 2009), pag. 320, euro: 15.00.

Autore: Redazione - Data: 12 maggio 2009
 
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Tornano gli scacchi di Katherine Neville

Vent’anni dopo Il segreto del millennio, Il fuoco riporta il pericoloso gioco alla ribalta



Nella nota finale di Il fuoco è la stessa Katherine Neville a ricordare quanto il suo romanzo The Eight, pubblicato nel 1988, fosse diverso da tutto ciò che era stato pubblicato fino a quel momento.



Fra i generi a cui era stato accostato vi erano mistero, fantascienza, fantasy, romantico, thriller, avventura, letterario, esoterico o storico. E la sua autrice era stata variamente paragonata a Umberto Eco, Alexandre Dumas, Charles Dickens e Steven Spielberg.

Per non andare tanto lontani Mondadori, che l’anno successivo lo aveva tradotto intitolandolo Il segreto del millennio, nel risvolto di copertina lo presentava scrivendo testualmente “questo romanzo è un fantasy classico (è stato infatti definito “una versione al femminile di Indiana Jones”) e al tempo stesso un puzzle, una scatola di enigmi esoterici e affascinanti.”

Tutto questo per dire che nessuno sapeva come etichettare un volume che intrecciava inestricabilmente fra loro due storie ambientate a duecento anni di distanza l’una dall’altra. A complicare ulteriormente le cose di tanto in tanto erano inseriti racconti di eventi accaduti a personaggi storici reali che, per quanto destinati a figurare semplicemente come comparse, davano nuova luce ai fatti che stavano vivendo le protagoniste, e portavano avanti contemporaneamente la storia del romanzo e la Storia che abbiamo studiato sui libri di scuola.

Così, accanto a Talleyrand e Napoleone, Caterina la Grande e Marat, facevano la loro fuggevole comparsa figure del calibro di Carlo Magno, Richelieu, Voltaire, Eulero, Bach, Rousseau, Casanova, Voltaire, Newton e molti altri. Tutti in qualche modo collegati a un enigma celato in una scacchiera, quella stessa scacchiera che la Neville ha riportato alla ribalta in questo nuovo romanzo. Perché se, come riportano le due citazioni iniziali che aprivano quel romanzo “Gli scacchi sono la vita” (Bobby Fisher) e “La vita è una specie di partita a scacchi” (Benjamin Franklin), nel gioco, nelle sue regole e nei simboli presenti sui singoli pezzi, sono nascoste più cose di quante si possa immaginare a un primo sguardo.

Il segreto del millennio raccontava la storia di Mireille, una giovane novizia ai tempi della Rivoluzione francese, e di Catherine Velis detta Cat, esperta informatica nell’Algeria del 1973. Fra numeri di Fibonacci, antiche cerimonie mistiche, messaggi segreti annotati su tovagliolini di carta e incisioni rupestri nel deserto, le due donne ricostruivano pian piano un quadro degli avvenimenti grandioso e affascinante, ma anche mortalmente pericoloso. Perché al loro fianco si muovevano nell’ombra altri personaggi disposti a tutto pur di impadronirsene.

Tradotto in più di trenta lingue e inserito recentemente in un sondaggio del quotidiano spagnolo El País fra i dieci migliori libri di tutti i tempi, il romanzo può essere considerato il capostipite di tutte quelle storie — dai volumi di Dan Brown a quelli di James Rollins, da quelli di Julia Navarro a quelli di Matilde Asensi — che uniscono avvenimenti e reliquie del passato con inseguimenti e “cacce al tesoro” moderni.



Ora, a distanza di vent’anni, arriva il seguito. Protagonista Alexandra Solarin, figlia di due dei personaggi de Il segreto del millennio e, come il padre, grande esperta di scacchi. Perché il Medio Oriente, territorio dove il gioco è nato, è ormai al centro della scacchiera politica internazionale, e qualcuno ha trovato il modo di riaprire la partita.


Nata il 4 aprile del 1945 a St. Louis, nel Missouri, la Neville si è occupata di attività molto diverse fra loro che, a suo dire, hanno contribuito a donare un’enorme ricchezza ai suoi romanzi. Esperta informatica, principalmente nei rami finanziario ed energetico, ex vicepresidente della Bank of America di San Francisco, modella, fotografa e pittrice e persino cameriera, ha vissuto in tre continenti e una cinquantina di stati diversi, fra i quali spicca quell’Algeria nella quale, in momenti diversi, Mireille e Cat si sono recate per cercare le risposte alle loro domande.

Dopo il clamoroso esordio nella narrativa con Il segreto del millennio, Katherine ha scritto altri due romanzi ancora inediti nel nostro paese.

In A Calculated Risk del 1992 la protagonista, Verity Banks, fungeva da vera e propria alter-ego dell’autrice, con le sue conoscenze informatiche — caratteristica già presente in Cat — e il suo impiego come vice presidente della Bank of the Word di San Francisco.

Lungo poco più della metà del volume precedente, A Calculated Risk presentava una storia molto più lineare con qualche elemento thriller, una divertente satira del mondo bancario e un personaggio amante della matematica, il Dr. Tor, per molti versi accostabile a Nim, lo sfuggente amico di Catherine.

The Magic Circle, pubblicato nel 1998, è invece un altro affascinante gioco di enigmi e storie intrecciate fra loro in cui la scrittrice è maestra.

Ariel Behn, esperta di materiali tossici presso una centrale nucleare, vede la sua vita sconvolta dall’omicidio di un cugino. La chiave per spiegare il brutale episodio sembra nascosta in un manoscritto che parla di un mistero che si protrae ormai da parecchi secoli.

Parallelamente, nel 32 D.C., l’imperatore Tiberio cerca di decifrare un antico enigma prima che lo faccia qualcun altro. In palio, il destino del mondo.

Storia e mito si fondono in un’avventura senza fine perché, come afferma Friedrich Nietzsche in una frase riportata nel libro, “Il tempo stesso è un cerchio, e tutto ritorna”.

Secondo la cultura classica, ricorda la Neville, in origine c’erano quattro elementi, dai quali è stata creata tutta la materia.

Il segreto del millennio è il suo libro dell’aria, o dello spirito. A Calculated Risk, che si occupava del mondo materiale e della finanza, è il libro della terra. The Magic Circle, sulla fluidità e la trasformazione, è il libro dell’acqua.



Ora è il momento del fuoco.

Il risvolto di copertina:

A dodici anni, Alexandra Solarin era già una grande promessa degli scacchi, conosciuta a livello internazionale. Ma è stata costretta a rinunciare alla sua grande passione dopo aver assistito alla morte del padre, ucciso da un cecchino sulla gradinata di un monastero presso Mosca dove lui l'aveva accompagnata a un torneo nell'autunno del 1993. Poco prima, una misteriosa donna aveva consegnato alla ragazzina uno strano biglietto che le raccomandava "attenzione al fuoco", strumento principale della trasformazione per la scienza alchemica.



Oggi Alexandra vive a Washington e lavora in un rinomato ristorante. Quando l'eccentrica e solitaria madre le lascia un messaggio sulla segreteria telefonica per invitarla alla sua festa di compleanno sulle montagne del Colorado, dove vive, non esita a mettersi in viaggio. Al suo arrivo, però, non solo scoprirà che la madre è scomparsa nel nulla, ma nella sua casa troverà anche numerosi indizi che rimandano a un'antichissima scacchiera, conosciuta con il nome di Scacchi di Montglane: un oggetto di straordinaria bellezza che da sempre si ritiene racchiuda un grande potere.



Proprio per questo la scacchiera è rimasta sepolta per mille anni in un luogo sicuro dei Pirenei, finché, agli albori della Rivoluzione francese, non è stata dissotterrata e i suoi pezzi sparpagliati in ogni angolo del mondo per impedire che cadessero nelle mani sbagliate. La stessa Alexandra ne aveva ammirato assieme al padre la Regina Nera, esposta per la prima volta proprio nel monastero vicino a Mosca.



Ma tutto lascia sospettare che qualcuno sia riuscito a ritrovare tutti i pezzi, e ad Alexandra spetta il compito di appurarlo. Perché, se così fosse, vorrebbe dire che è ricominciata la "Grande Partita" iniziata ai tempi di Carlo Magno e proseguita fino all'Ottocento, in grado di portare il mondo verso la salvezza eterna. O, forse, alla sua inevitabile distruzione...



A quasi vent'anni di distanza da Il segreto del Millennio, Katherine Neville ci consegna un altro grande romanzo ad altissima tensione, che si snoda sullo sfondo di uno scenario globale fondendo con maestria storia, scienza, mito e suspense


Katherine Neville, Il fuoco (The Fire, 2008), Mondadori, Omnibus.



Pag. 427, 20,00 €. ISBN 978-88-04-58900-6

Autore: Martina Frammartino - Data: 18 maggio 2009 - Fonte: www.librimondadori.it - www.katherineneville.com - www.randomhouse.com
 
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Visto che negli ultimi giorni non si fa che parlare di Vampiri... ;)

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I seguaci del vampiro

Viaggio nel mondo del male insieme a Wolfgang Hohlbein

L’abilità nel tratteggiare immagini straordinariamente vivide, insieme all’enorme successo di vendita, sono valse a donare a Wolfgang Hohlbein il soprannome di “Stephen King tedesco”.



Da qualche anno una piccola parte della sua vastissima produzione appartenente a vari generi, dal fantasy all’horror, dal thriller alle storie per bambini, dal romanzo storico a quello d’avventura, ha iniziato ad arrivare anche in Italia.

In realtà le prime traduzioni delle sue opere risalgono alla fine degli anni ’80, ma già da parecchio tempo erano divenute introvabili. Negli ultimi anni sono stati parecchi gli editori italiani che hanno riscoperto quest’autore da trenta milioni di copie vendute in tutto il mondo, e che si sono impegnati a riportarlo sugli scaffali delle nostre librerie.

L’ultima in ordine di tempo è stata Newton Compton, con il recentissimo I seguaci del vampiro.

Hohlbein, nato a Weimar, in Turingia, il 15 agosto 1953, scrive i primi racconti all’età di 15 anni. È solo nel 1982, però, quando vince un concorso di scrittura dedicato alla narrativa fantastica con Boraas il principe delle tenebre (Märchenmond), realizzato a quattro mani insieme alla moglie Heike Hohlbein, che inizia la sua carriera.

Il romanzo infatti diviene subito un bestseller e vince diversi premi letterari. Da quel momento la loro vena creativa non si ferma più, e li porta a pubblicare oltre 150 opere. Secondo Wolfgang a Heike si devono buona parte delle idee e gli aspetti più propriamente fantastici delle loro storie.

Nel 2002 la casa editrice Fabbri ha tradotto Dulac e il segreto del calice, primo volume della trilogia per ragazzi La leggenda di Camelot nella quale i due coniugi rivisitano il ciclo arturiano. I seguiti, La spada degli elfi e Lo scudo delle rune, sono arrivati rispettivamente nel 2004 e nel 2005.

In quello stesso 2005 Nord ha iniziato a pubblicare Le cronache degli immortali con il romanzo Nell’abisso, che narra le avventure di un cavaliere dotato di capacità molto particolari nella Transilvania del XV secolo. Stranamente nel passaggio all’edizione economica Tea il titolo dell’opera è stato modificato in Il sangue del cavaliere. Del ciclo fanno parte anche Il principe Vlad e Il rogo dell’inquisitore.

Lo scorso anno è stata la volta di Armenia con L’orma dello stregone, primo volume del Ciclo dello stregone ambientato in Inghilterra e Scozia alla fine del XIX secolo, mentre è molto recente la ristampa a opera di Reverdito di Il sigillo dei templari, il cui protagonista si trova coinvolto in una lunghissima serie di avventure nella Terra Santa della fine del XII secolo.

Con I seguaci del vampiro l’autore tedesco abbandona temporaneamente i secoli passati per riproporre ai nostri giorni una figura che in ogni leggenda ha sempre rappresentato il male, e che qui diviene concreta e terribile realtà.

Sul sito della casa editrice è possibile visionare il booktrailer e leggere le prime pagine. Cliccate QUI!


Il risvolto di copertina:

Un serial killer vampiro si aggira per le strade della città. Otto ragazzine di appena tredici anni sono state brutalmente assassinate e i loro corpi gettati nei bidoni della spazzatura, Tutti i delitti hanno un particolare in comune: l'assassino ha succhiato via il sangue alle sue vittime. Il caso è affidato alla giovane e appassionata detective Conny Feist. Proprio lei ha scoperto il primo cadavere, ma ora brancola nel buio. Almeno finché non arriva una misteriosa e-mail firmata da un certo Vlad, che dice di avere per lei preziose informazioni. L'incontro avverrà in una discoteca gotica dove, avvolti in una fitta nebbia, personaggi vestiti di nero, dal volto cadaverico, si muovono al ritmo di una musica cupa e martellante. Da questo momento inizia per Conny una caccia disperata al vampiro. In una lotta senza esclusione di colpi, tra morti dissanguati e cadaveri scomparsi misteriosamente dall'obitorio, lei stessa si scoprirà nella lista nera dell'assassino e allora il confine tra paura e terrore, tra realtà e delirio, tra vittima e carnefice, si rivelerà sempre più labile...


Wolfgang Hohlbein, I seguaci del vampiro (Unheil, 2007), Newton Compton editori, collana Vertigo black.

Pag. 475, 12,90 €, ISBN 978-88-541-1428-9

Autore: Martina Frammartino - Data: 20 maggio 2009 - Fonte: www.newtoncompton.com - www.wuz.it
 
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