Ok fatto.
Si può scegliere tra tre alternative.
Io aderisco (DEVO aderire) a questo club perchè condivido pienamente il sadismo/buonismo che accomuna parecchie di noi.
Il personaggio deve soffrire per dimostrare il suo valore, per dare un messaggio positivo attraverso il proprio dolore e... perchè, ammettiamolo, se fosse sempre perennemente nel suo eden felice, sarebbe una noia mortale.
Ciò che si scrive, poi. deve essere reale e nella realtà, nella vita, di sofferenza ce n'è parecchia e prima o poi, tutti ci andiamo a sbattere contro. Ok, scrivendo si tende a estremizzare/romanzare, ma questo per dare pepe alla storia e, magari, in mezzo a ciò che potrebbe apparire così palesemente "romanzo" si nascondono anche delle tracce di vita vissuta dell'autore.
Severus è un personaggio molto reale, molto vero nei suoi errori, nei suoi limiti, nella sua continua voglia di riscattarsi e, anche per questo, viene naturale immedesimarsi in lui e percorrere assieme a lui le strade più disparate (se irte e spinose poi, ancora meglio.)
Farò le dovute citazioni a chi di dovere non appena avrò tempo.
Per ora il bollettino sadico è aggiornato