Mi sembrava di dover scrivere cose tanto sagge, e poi ho letto il post di bride, "l'assolutezza dell'always", e potrei anche chiudere qui, sull'amore romantico, cosa vuoi aggiungere?
Astry ha già commentato molto bene.
Bellissimi post, non dico altro.
Ma tornando a quello che già avevo in mente di scrivere, perché avevo letto il post di Simo
CITAZIONE (Aliseia @ 21/11/2007, 22:52)
Adoro Remus e Dora, ma loro sono "buoni".
Il mondo magico potrà anche non amarli.
Ma che dire del nostro civilissimo e politicamente corretto mondo babbano?
CITAZIONE da Simo:
"Ma cosa c'entra? Nel senso.... pensavo che parlassimo di quel mondo, non del nostro. E comunque, anche nel nostro, per quanto una persona possa essere buona, se diversa viene comunque additata e evitata. Il nostro mondo non è certo politicamente corretto, tutt'altro."
C'entra, c'entra, per quello che mi riguarda.
Vedi, Simo, il mio personaggio preferito da un pezzo è uscito dal mondo magico per entrare in quello babbano.
Era necessario a lui, perché è più grande di quel mondo.
Era necessario per noi che lo amiamo, perché se dovessimo basarci sull'amore, sui riconoscimenti e sugli onori di cui gode nel mondo magico, sarebbe una ben triste fandom.
La Rowling ha creato un piccolo mondo magico, con la sua morale, a volte nobile e condivisibile, a volte un po' limitata dai pregiudizi.
Vorrebbe che questa morale coincidesse con la mia. Le è andata male.
A volte si arrabbia anche, per questo motivo ("Voi ragazze e la vostra "sindrome del cattivo-ragazzo!"" disse una volta).
La cosa divertente è che lei stessa mi ha fornito il grimaldello per forzare il piccolo mondo magico e far entrare questi personaggi nel mondo reale.
Questo grimaldello si chiama Severus Snape.
Come ti ha detto Mixky, lui è fatto di carne e sangue.
Vorrei ancora approvare quello che ha scritto giny (ancora! Astry, sembra proprio che sia lei, ci sono le prove quando parla di Harry…)
Mi riferisco al discorso dell'amore e del senso del dovere.
E' vero anche secondo me: Severus si redime veramente quando accetta la sorte di Harry.
Una sorte che Harry sceglie in libertà e consapevolezza, non lo dimentichiamo, perché non è che uno possa fare l'eroe con la sorte degli altri.
Come dice benissimo Niky, l'Always resta l'Always, il suo momento di assoluto, ma Severus sceglie il bene di tutti.
Lui non sacrifica Harry, lui sacrifica la sua devozione a Lily (e magari anche l'affetto per il ragazzo, per chi come me ci crede) in nome di qualcosa che comprende anche quella devozione e anche quell'affetto.
Non è il sacrificio di uno, Harry, per salvare molti.
Questo solo Harry può deciderlo, quando si parla di vite umane non si può decidere con i numeri, altrimenti rientreremmo nell'aberrazione di Silente e Grindelwald.
E se Lily, sopravvissuta, fosse stata di fronte alla scelta di sacrificare la propria vita per lo stesso motivo, credo che alla fine questo Severus lo avrebbe accettato.
Dopo aver provato a dare la sua vita per lei, dopo aver provato a far scomparire lei o l'intero mondo magico, dopo essere morto dentro mille volte, il Severus che amo lo avrebbe accettato.
Può sembrare incoerente da parte mia, ma quello che mi interessa è l'interazione tra la passionalità di Severus e il suo senso del dovere.
In passato avrei detto il modo in cui Severus combatte le proprie passioni per arrivare al giusto.
Adesso direi il modo in cui Severus arriva a scegliere bene attraverso le proprie passioni.
Lui sragiona per amore, e sragiona talmente da scegliere la ragazza sbagliata, e sragiona a tal punto che mette in pericolo la propria sicurezza e la propria vita, e alla fine sragiona tanto che sceglie giusto.
Grazie a Silente, e, misteriosamente, grazie a Lily.
Edited by Aliseia - 24/11/2007, 14:29