Un uomo che sa uccidere gli amici - Ida59
Riassunto : Un uomo che sa uccidere gli amici è un traditore? Quanto coraggio ci vuole per farlo? Quanto dolore si deve affrontare dopo? Questo è Severus Piton, con il suo coraggio ed il suo dolore.
Categoria: HP :Severus - Rating: Per Tutti - Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Drammatico - Altro Genere: Introspettivo
Avvertimenti: Nessuno - Epoca: HP 7^ anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Remus - Altri Personaggi: Nessuno
Ecco il commento non solo a questa ma alle tre storie dalla Capa dedicate ad un' azione particolare di Severus, che tutti conosciamo ormai bene. Tre storie intrise di un dolore e di una solitudine che vogliono essere la via d' uscita da un inferno personale, una redenzione difficile da strappare a sè stesso.
Un' altra perla di Ida.
Ho letto le tre storie dedicate al delitto commesso da Severus e credo che sia più opportuno commentarle tutte insieme.
Rappresentano quasi una trilogia, un itinierario di quel dolore che, crescente, ha distrutto l'animo di Sverus per un'azione di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Costretto all'ombra da un passato di terrore e morte al servizio dell'Oscuro Signore, tormentato nel suo presente dalla solitudine di chi sa d'aver compiuto una scelta incancellabile e deve subirne le conseguenze, adesso non c'è più spazio per la redenzione che l'amore gli aveva procurato nei lavori precedenti. Dimmi se sbaglio, ma leggendo questi tre lavori ho avuto sentore di una delusione latente nel tuo animo nei confronti della saga, e che questo ti abbia indotto istintivamente a scrivere l'assoluzione di Piton, del tuo Severus, come tu lo hai immaginato insegnando a noi lettori ad amarlo a nostra volta. E' chiaro che il suo dolore è il tuo, e questa volta non ci saranno maschere d'argento a celare l'orrore di una morte forse ingiusta, che tanto vuoto ha lasciato a chi si è sventurato nella lettura di hp 6. Ancora una volta hai trasmesso benissimo l'essenza delle tue emozioni, e mi hai rievocato fin troppo dolorosamente il canto della fenice che lascia il mondo per seguire il padrone.
Venendo al particolare delle storie, le ho adorate tutte allo stesso modo, restando colpito da alcuni dettagli che descrivi con un'armonia di parole meravigliosa e diretta, in grado di arivarti dentro. Ed' è questo che cerco nel prototipo del mio autore ideale, innanzitutto. Bellissima la fuga di Severus davanti a Remus, l'antico nemico/amico che in fondo non ha mai saputo penetrare le tenebre che circondano il tuo nero eroe, così come nessuno ha mai veramente la grande forza di vita, la coerenza e la lealtà di questo mangiamorte che vede dissolversi ogni senso intorno a lui.
Non mi sono piaciuti molto, nel primo lavoro, gli intercalari che interrompevano il racconto in prima persona di Severus, descrivendone l'inginocchiarsi a terra, l'urlo e gli altri gesti di dolore. Spezzevano il ritmo e avevano una drammaticità, a mio avviso, troppo scontata. Ma è solo un piccolo dettaglio del mio modesto parere su un lavoro introspettivo commovente e importante per capire ciò che la Rowling non ha detto. Sono certo che molte delle cose che dici tu potremo ritrovarle il ventuno luglio nel settimo volume.
Tre storie infinitamente tristi di un'Ida amareggiata, che non lascia tramontare la sua fiducia nel suo personaggio, conferendogli un'alta dignità che solo autori maturi sanno dare alle proprie creature. E partecipe di questa speranza in un futuro che ci sembra oscuro e talvolta drammatico, inutile per andare avanti, vuoto, ti faccio i miei più sinceri complimenti, dal momento che mi hai permesso di vedere Severus non tanto in un'ottica diversa, perchè l'ho sempre adorato, quanto su un piano più maturo e profondo. Grazie a te sono stato in grado di scoprire la nobiltà oltre le sue tenebre, la bellezza al di là di ogni dolore. Grazie.
Edited by Ida59 - 5/11/2017, 14:58