Sono Anouk, tra le altre cose.
Sono insicura, volubile e lunatica, malinconica, solitaria e a volte iraconda.
Potrebbe essere che tra qualche tempo, rileggendo questo mio profilo, ne tolga dei pezzi, è che cambio idea.
Da sempre mi dicono che sono originale. E tremenda. Saranno i capelli rossi, ma da bambina sentivo di poter fare tutto, qualsiasi cosa.
Ma la vita ha i suoi tortuosi percorsi e tutto cambia quando le disgrazie entrano in gioco.
Divento una bambina solitaria e mi rifugio sull'armadio.
Sì, sopra al mio armadio, tanto nessuno si accorge di me. Ero uno scricciolo, allora, pesavo sì e no 20 Kg, ma avevo bisogno di restringere gli spazi.
Non so quantificare le ore che ho passato lassù, ma due cose ho fatto: ho iniziato a creare un mondo nella mia testa e contemporaneamente a costruire una torre attorno a me, un bastione con mura solide e pressoché indistruttibili, mentre buttavo fuori centinaia di disegni.
Ed eccomi qua, dopo molti anni, ancora dall'interno della mia torre.
Ho visto molte altre tempeste nel corso del tempo, tempeste che hanno messo a dura prova la tenuta della mia sicurezza, non è il caso di fare l'elenco delle sfighe,
life isn't fair, ma dalle feritoie ho anche intravisto tanta bellezza e qualche volta una timida mano è riuscita per poco a intrufolarsi, quando glielo permettevo, forse.
Qualcuno è persino riuscito ad entrare, un'amica che è più che un'amica prima, un marito davvero speciale poi. E il dono di due figli.
Ma è con la mia amica che ho iniziato a condividere qualche sogno, ed è stata lei a spingermi a tentare di scrivere, mentre io le insegnavo a disegnare, anche se, devo dire, ho sempre preferito le matite alla sintassi. Scrivere è bellissimo ma lo trovo faticoso. Disegnare mi estranea dal mondo, è meglio di un anestetico.
Sono più di trent'anni che lei mi dice: "Scrivi qualcosa, butta giù quello che senti" e io che le aggiusto le sfumature e i dettagli. Bella cosa l'amicizia.
Ma Severus e Alan come sono entrati nella mia vita?
Quando Harry Potter è sulla bocca di tutti inizio a buttargli un'occhio. Vedo un paio di film e decido di leggere i libri, i libri sono sempre più belli dei film.
Ma devo aspettare di arrivare al Calice di fuoco perché accada qualcosa. Diamine, non riesco a smettere di leggere. All'inizio mi piaceva molto il personaggio di Harry, mentre Piton, o come preferisco chiamarlo io,
Snape, osservava sempre silenzioso nella mia testa. Ma ricordo che quando sono arrivata al voto infrangibile mi si è spezzato il cuore. Non ci credevo.
Ho continuato a leggere la storia con quel chiodo fisso, non poteva essere. No, Snape non poteva essere come sembrava a quel punto della storia, non me ne facevo una ragione. Era un pensiero ossessivo, era profondamente entrato nel mio cuore.
Fortunatamente l'ultimo libro era appena uscito e ho potuto darmi pace, l'ho letto d'un fiato.
(Il mio finale alternativo è uscito prima che chiudessi la quarta di copertina, Severus è VIVO).
Ma devono passare ancora altri anni e un'altra tempesta intanto si stava abbattendo sulla mia torre, facendo acqua da tutte le parti.
Un giorno, scorrendo le pagine di Facebook, vedo una bellissima foto del Colonnello Brandon con l'annuncio della morte di Alan.
Erano mesi che piangevo la perdita di un amico specialissimo che un cancro al pancreas aveva distrutto, e chissà perché sapere che Alan era stato portato via dallo stesso male mi ha colpita profondamente. E un dispiacere enorme, probabilmente insensato, mi ha colto.
Era come se sapessi com'era andata, come se lo avessi visto spegnersi giorno per giorno proprio come avevo visto accadere in quei disperati giorni in ospedale nella mia vita privata. Insensato? Forse.
Ma tempo dopo mi è capitato di piangere pensando alla morte di Alan. E poi anche Severus si è ulteriormente radicato nel mio essere, e in realtà è molto semplice amarlo perché lui era incompreso, frainteso, sottovalutato, ignorato, trattato ingiustamente. E quella sua solitudine cruda, mutata in durezza mi è sembrata così familiare.
Sto ancora nella mia torre, non credo che ne uscirò mai del tutto ma adesso c'è anche qualcuno nei miei sotterranei.
E quindi c'è molto di me nei miei disegni, nei miei pochi racconti, in Anouk che con nomi diversi, nella mia mente, da tanti anni riscrive le storie donandogli tutto quello che è mancato in passato, una specie di lieta vendetta.
Edited by Anouk - 27/2/2022, 17:41