Nomi composti: con o senza trattino?
La
regola consiste nel dividere con il trattino le parole che si accoppiano in modo occasionale o le locuzioni inventate per definire fenomeni del momento.
Esempi: il rapporto maggioranza-opposizione, il dizionario italiano-francese, il maxi-esodo. Il trattino si usa anche se l'unione di parole provoca uno "scontro" di vocali uguali, esempio: il mega-accordo.
Invece le parole che sono ormai stabilmente "unite" non si dividono con il trattino.
Esempi: vicepresidente, extracomunitario, autodistruzione, controreplica.
Non si usa il trattino anche nelle coppie dalla vita indipendente.
Esempi: linea guida, parola chiave.
Su questi due ultimi esempi, solo un piccolo accenno ai plurali: la seconda parte rimane invariata, perché guida e chiave rappresentano un concetto, che resta immutato anche se la parola a cui è attribuito diventa plurale. Quindi: linee guida, parole chiave e non linee guide, parole chiavi, come spesso purtroppo si vede.
Per il plurale dei nomi composti con la parola "capo" vedere
QUI.