Il Calderone di Severus

1.2.1 La Macchina fotografica: Big is Better?

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/4/2019, 14:52

Buca-calderoni

Group:
Professore
Posts:
859

Status:


Quando la fotografia era agli albori, e per molti anni in campo professionale, le pellicole (o lastre) erano di grandi dimensioni. Questo comportava grossi svantaggi in termini di utilizzo, principalmente derivati dalle dimensioni degli apparecchi fotografici e degli accessori (se la pellicola è grande occorre un grande corpo per contenerla, se il corpo è grande sarà pesante, se devo sostenere un apparecchio pesante occorrerà un cavalletto robusto e ingombrante ecc.) ma aveva anche alcuni vantaggi: date le dimensioni della pellicola, era possibile stampare le fotografie per contatto, ovvero senza ingrandire il negativo o ingrandendolo in misura relativamente ridotta. Chiaro il vantaggio?

E’ come se oggi avessimo un sensore delle dimensioni del monitor del nostro computer, i particolari che riusciremo a vedere non perderebbero di qualità rispetto a quelli ripresi, proprio perché non dovremo ingrandirli.
Il processo di stampa delle pellicole si è poi evoluto nel tempo e, con l’introduzione di nuove tecnologie nella costruzione degli obiettivi e delle pellicole, la differenza tra una fotografia ripresa in grande formato e una in piccolo (il cosiddetto 35mm) si è molto ridotta, ma non annullata: il problema dell’ingrandimento dell’immagine resta, e con lui il vantaggio del grande formato.

Si, vabbe’, ma noi ora abbiamo i sensori, mica le pellicole… per cui… per cui il problema è lo stesso!

Indipendentemente dal numero di pixel, che sono (teoricamente) la quantità di dettagli (i puntini, pixel appunto) registrabili dal sensore, la dimensione porta con sé due vantaggi: il primo è sempre quello dell’ingrandimento, il secondo è la maggior gamma dinamica (la capacità di registrare le differenze tra i livelli di luminosità scena, tipicamente dal bianco al nero) a parità di pixel e tecnologia, semplicemente perché sono più grandi.

Anche in questo caso la tecnologia sta facendo passi da gigante, per cui le differenze andranno sempre più assottigliandosi, basta aspettare 8-)).
Ok, ma allora perché non scegliere sempre il sensore (o la pellicola) più grandi sul mercato?
Essenzialmente per una questione di costi o, perché no, di pesi e ingombri.

Oggi le misure dei sensori si sono semi-standardizzate:
- il formato base (su cui viene calcolata l’equivalenza degli obiettivi) detta FF (Full Frame) corrispondente a 35mm (24x36mm) reflex o ML (Mirror Less, scritto
anche Mirrorless tutto attaccato);
- quelli di dimensioni maggiori a 35mm dette Medio Formato per macchine professionali o da studio;
- APS, con un formato inferiore a 35mm per apparecchi reflex o ML;
- micro 4/3 (essendo 4/3 riferito a 35mm) ancora più piccole, generalmente ML;
- quelli da 1” (un pollice) per ML o compatte di fascia alta;
- una serie di sensori con il valore riferito alla frazione del pollice es.: 1/1,7 o 1/2,3 ecc. tipici delle macchine compatte o telefonini.

Esistono anche una serie di problemi tecnici, legati alle leggi dell’ottica o dell’elettronica. Esempio: a sensori piccoli corrisponde una maggior profondità di campo (ottica) e a sensori grossi una ridotta escursione di ISO (elettronica, il riscaldamento del sensore comporta una perdita di qualità sotto forma di “rumore” digitale, chiaro che l’elettronica può sempre migliorare, per cui in futuro le cose potrebbero essere diverse).

Quindi, riassumendo:
- in teoria più il sensore è grande e meglio è, ma le differenze non sono così eclatanti come si tende a credere;
- se ingrandiamo le nostre foto (in stampa o a video) a dimensioni “umane”, diciamo 30x40cm, possiamo dire (e qui i puristi mi aspetteranno fuori…) che uno vale
l’altro, probabilmente anche i telefonini di nuova generazione non sfigurano;
- il numero di pixel è indipendente dalla grandezza del sensore (fino ad un certo punto, provare voi a ficcare 100Mpx su un sensore da 1/2,3…);
- maggior dimensione del sensore equivale quasi sempre a una maggior gamma dinamica;
- alcuni problemi tecnici sono legati alla dimensione del sensore;
- sensori piccoli permettono dimensioni dei corpi e degli obiettivi più… portatili.

E quindi, cosa è meglio?
Dipende da cosa volete farne. Se viaggiate molto, può essere meglio portare con sé una macchina leggera, magari tropicalizzata (insensibile alle intemperie), magari da tenere alla “spartana” nello zaino, ma vale anche per chi visita città o ambienti in cui è costretto a muoversi continuamente o vuole fotografare senza essere notato; per contro, se siete un paesaggista puro, e il peso non vi spaventa, allora una macchina a grande formato o FF fa per voi, sicuramente sfrutterete al massimo la maggiore gamma dinamica.
Se vi dedicate alla foto sportiva o di animali, vi interesserà di più la velocità di messa a fuoco e della raffica (fotogrammi /secondo), anche se una certa leggerezza non vi dispiacerà.

Insomma, come al solito non c’è una regola precisa, tutto sta a conoscere le opzioni e valutarle secondo le proprie esigenze.

Va da sé che per le macchine a pellicola valgono le stesse considerazioni.

Edited by reoplano - 25/4/2019, 14:27
 
Top
view post Posted on 13/4/2019, 18:18
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,430

Status:


Ti seguo con piacere, Carlo.
Come ovvio imparare da te è più facile e più gradevole piuttosto che da un parente... :lol:
 
Top
view post Posted on 14/4/2019, 16:05

Buca-calderoni

Group:
Professore
Posts:
859

Status:


CITAZIONE (chiara53 @ 13/4/2019, 19:18) 
Come ovvio imparare da te è più facile e più gradevole piuttosto che da un parente... :lol:

:lol::lol::lol:

Povero Parente... (con la P maiuscola)
 
Top
view post Posted on 16/4/2019, 17:47
Avatar

Pozionista sofisticato

Group:
Administrator
Posts:
14,430

Status:


:lol:
 
Top
3 replies since 13/4/2019, 14:52   48 views
  Share