Profilo Autore.
Che roba seria…
Non so molto bene che dire, in verità.
Penso che andrò a braccio, scrivendo di getto.
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Giorgia, ma mi faccio chiamare anche Panda, per cui appellatemi come preferite.
Mi considero un’autrice perché scrivo cose, ma non mi considero una Scrittrice.
Non una “brava sul serio” per lo meno.
Anche se nei commenti dicono tutti il contrario, e puntualmente mi sciolgo in un sorriso pacioccoso.
Per me sono sempre i miei poraccini di carta e inchiostro, voglio bene a ciascuno di loro, anche se magari l’ho solo abbozzato e mai sviluppato appieno.
Ho iniziato a immaginare storie davvero presto, già da bambina, all’epoca delle favole della buonanotte.
A scriverle ho iniziato tardino, quattordici o quindici anni, e nemmeno sapevo cosa fosse una fan fiction o che esistessero siti dove pubblicarle.
Mi si è aperto un mondo.
Un sacco di storie da leggere, fandom da esplorare, storie e autori da cui imparare e da cui non prendere spunto.
I primi lavori sono davvero sviluppati in modo pessimo: dialoghi in stile copione, mille pov diversi, un delirio.
Però ci sono affezionata lo stesso.
Finora ho scritto prevalentemente fanfiction, solo di recente mi sono messa in testa di scrivere sul serio delle storie originali.
Vivo per scrivere e vorrei scrivere per vivere.
Pubblicare un mio libro sarebbe la realizzazione di un sogno – sperando che si tratti di un buon libro –
Le mie scritture risentono inevitabilmente delle letture che faccio: analisi della struttura dei personaggi, i vari clichè e gli stereotipi narrativi, femminismo e tematiche LGBTQIA+.
Cerco di creare personaggi tridimensionali, profondi, non banali e che abbiano qualcosa da dire.
Il mio stile: è senza dubbio gotico, cupo, con angst a tonnellate, le lemon vanno dalle descrizioni più crude al romance più dolce; l’aspetto romantico di una possibile coppia è sempre venato e frammentato, cuoricini e rose solo per poco tempo.
I miei personaggi sono tutti essenzialmente inquieti, alla ricerca di qualcosa, malinconici ed eccessivi, non facili e con comportamenti spesso discutibili o controversi.
Ogni cosa è curata ed essenziale: un dettaglio, la descrizione di un abito, la scelta di un piatto o di un colore in una certa scena o su un certo personaggio, spesso hanno un significato nascosto o un messaggio segreto.
È una delle mie fisse, ricerche ed estetica.
Curo un sacco l’estetica dei personaggi, delle ambientazioni e dei vari aspetti, è una mia mania.
Mi piace la Bellezza.
Il lieto fine, per me, è far arrivare vivo un personaggio alla fine della storia.
Che poi ci arrivi menomato, orfano, abbandonato o che, è un dettaglio.
Glielo dico, all’inizio, “sei vivo, ringrazia e taci”.
§°§About Harry Potter°§°
È uno dei miei fandom fissi, quello cui sono più legata, non l’ho mai lasciato, anche se magari non vi scrivo per lungo tempo.
Finora ho letto prevalentemente su EFP – gioie ed orrori – poi ho scoperto il Calderone con Magie Sinister.
È un posto incantevole, con autrici bravissime e storie incantevoli.
Non ho una ship fissa, anche se mi piacciono le Harry/Hermione e le Harry/Severus – anche non romance – e le Draco/Harry, specie se Draco non è il solito platinato isterico che invade il fandom.
L’importante è che personaggi e trama siano ben sviluppati e caratterizzati e leggo quasi tutto.
Anche a livello di scrittura non ho una ship fissa, vado ad ispirazione, argomenti, o prompt.
Ho però delle fisse; ad esempio Lucius in versione cortigiana stile Dumas o come Lord estremamente fascinoso, ma sempre ambiguo.
Silente è un abilissimo manovratore, ed Harry va avanti fra botte di cul gigantesche e spintoni.
Ed Hermione deve uscire dal ruolo di spalla femminile.
Il Mondo Magico lo immagino come una sorta di residuo delle nostre vecchie epoche nobiliari, un mischione fra Rinascimento, Barocco, Epoca Vittoriana, etc.
Questi i pilastri.
E veniamo finalmente a Severus.L’adorato, complicato, difficile Severus.
Severus, colui che mi fa venire un’ansia assurda quando devo scriverne perché anche il più piccolo gesto mi sembra OOC.
Il “mio Severus” ha la compostezza e l’eleganza di un Lord – come Malfoy, ma senza la componente della cortigiana – modi flemmatici ed elegantemente minimali.
È austero, estremamente colto e
nobile in senso caratteriale.
Anche se veste di nero, lo faccio muovere nella piccola zona di confine fra la Luce dei Buoni e l’Oscurità dei Cattivi.
Non lo schiero da nessuna parte. Non lo faccio con quasi nessuno dei “miei personaggi.”
Una sorta di Mr.Darcy meno supponente.
Il “mio Severus” è di poche parole, essenziali, mai pronunciate a voce alta, urlando, o accompagnate da gesti vigorosi o bruschi.
Parla un sacco con gesti e non detti.
Lo immagino come una noce: ha una corazza da togliere con pazienza, ma mai del tutto.
La romance per lui? Uh.
Non lo vedo con qualcosa di fisso o definitivo.
Anche se un rapporto dovesse durare per sempre, lo immagino come un rapporto “intermittente” fatto di un sentimento imperituro, ma con delle “pause” quali viaggi, distanze varie e ricongiungimenti.
Non ce lo vedo proprio convivente “stabile” oppure sposato, o con dei figli.
L’avevo detto che ho un’idea tutta mia del romanticismo…
Non so che altro dire, per cui per ora chiudo qui.
Vi ringrazio per aver letto.
Magari aggiungerò informazioni o modificherò cose, quando saprò che altro da dire.