Il Calderone di Severus

Ida59 - Sfilata di sorrisi (Raccolta "Sorrisi" - 40 di 52), Genere: introspettivo, drammatico - Personaggi: Severus, professori vari - Pairing: Severus/ Personaggio originale - Epoca: Post 7° anno - Avvertimenti: AU

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Sfilata di sorrisi



Autore/data: Ida59 – 12/20 luglio 2013
Beta-reader: nessuno
Tipologia: One-shot
Rating: Per tutti
Genere: introspettivo, drammatico
Personaggi: Severus, professori vari
Pairing: Severus/ Personaggio originale
Epoca: Post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: La galleria degli imbarazzati sorrisi dispiaciuti dei suoi colleghi, con i quali nel pomeriggio aveva parlato a lungo in presidenza, cominciò a sfilare davanti ai suoi occhi. È il seguito di “Applauso”.
Parole/pagine: 1694/4
Nota: Storia scritta per la sfida “Sette giorni per un sorriso” lanciata da “Il Calderone di Severus”
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. Il personaggio originale, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.



Questa storia appartiene alla Raccolta “Sorrisi” così composta:

1. Per lui
2. Come il suo nome
3. Sempre
4. Stanco
5. Brivido
6. Inconcepibili
7. Non voglio morire
8. Comprensione
9. Il calderone della mente
10. Pensieri come parole
11. Maschera infranta
12. Sorriso tra le lacrime
13. Bella
14. Angelo del perdono
15. Capricci
16. Sorriso
17. Occlumanzia
18. Confusione
19. Elyn
20. Amore
21. Chiaro di luna
22. Sogno
23. Sussurri di futuro
24. Il futuro è già incominciato
25. Primi passi
26. Libero
27. L’attesa
28. La visita
29. Affetto
30. L’offerta
31. Dimissioni
32. La casa sulla scogliera
33. Notte d’amore
34. Risveglio
34bis. Colazione nel sole
35. Tra passato e futuro
36. Conoscersi
37. Ritorno a Hogwarts
38. Severus Piton, preside di Hogwarts
39. Applauso
40. Sfilata di sorrisi
41. Ritorno al passato
42. Tempo di ricordi
42bis. Paterna consapevolezza
43. I sotterranei di Hogwarts
44. Un sorriso nel vento
45. La Foresta Proibita
45bis. Colori d'autunno
46. Neve a Hogwarts
47. Alba d’innocenza
47bis. Riflessi d’amore
48. Il regalo più desiderato
48bis. Rosso vermiglio
49. Notte d’argento
49bis. Gioielli
50. Per tutta la vita
50bis. Tocco d’amore
51. Nuova vita
52. Le rughe del sorriso
























Sfilata di sorrisi




Dopo la prima cena in Sala Grande e il grande applauso che incredibilmente lo aveva accolto quasi con affetto, di nuovo preside a Hogwarts, Severus si era sottratto a tutti, anche ad Elyn: in preda ad intensa commozione era scomparso veloce dietro la porta alle spalle del tavolo dei professori.
Adesso era nei suoi sotterranei, finalmente, tra le tenebre fredde e silenziose, vecchie amiche che avevano accompagnato la solitudine della sua vita.
Trasse un profondo sospiro e continuò a camminare silenzioso per il corridoio immergendosi nell’oscurità che ammantava la pietra nell’intervallo tra una torcia e l’altra. Pochi passi nel buio, poi di nuovo la sua figura elegante emergeva nella luce ondeggiante delle fiamme che illuminava i suoi passi, la sua ombra che alle spalle si confondeva nei lenti volteggi del mantello nero.
No, la sua vita non assomigliava per niente a quel corridoio rischiarato a sprazzi. La sua esistenza si era trascinata in un lungo tunnel tenebroso che lo aveva condotto dritto all’inferno a bruciare tra le spire crudeli dell’Oscuro Signore; poi solo un altro scomodo e stretto cunicolo disseminato di spuntoni aguzzi che gli laceravano cuore ed anima, da percorrere faticosamente in salita ma senza alcuna reale speranza di giungere fuori, alla luce, accompagnato solo da tormentosi rimorsi ed amari rimpianti.
Severus si fermò nel punto più buio, appena prima di girare l’angolo, ormai lontano dall’ultima torcia che riverberava il calore della fiamma alle sue spalle e senza poter ancora vedere quella che brillava nel corridoio in cui avrebbe dovuto immettersi. Si appoggiò con la schiena alle ruvide pietre della parete e lascò che le immagini della giornata appena trascorsa si sovrapponessero in successione, con rapidi lampi, ai ricordi del suo ultimo anno al castello.
Lo aveva trascorso come odiato preside dei Mangiamorte, quando invece, al meglio delle sue possibilità, cercava di proteggere gli studenti; non solo per mantenere la promessa fatta ad Albus, ma perché era ciò che davvero voleva: nonostante le apparenze e ciò che aveva voluto far credere, ci teneva a tutti i suoi studenti, non solo ai Serpeverde! E mentre proteggeva ragazzi e professori, facendosi profondamente odiarsi da loro, era tormentato dalla preoccupazione per ciò che poteva intanto accadere al figlio di Lily sul quale, invece, non poteva più vigilare come aveva fatto per tanti anni.
La galleria degli imbarazzati sorrisi dispiaciuti dei suoi colleghi, con i quali nel pomeriggio aveva parlato a lungo in presidenza, cominciò a sfilare davanti ai suoi occhi, il piccolo Vitious che guardava davanti a sé evitando di alzare lo sguardo, mentre Hagrid teneva il volto barbuto mestamente basso, il fazzolettone a quadri che ogni tanto usciva dalla tasca a compiere il suo dovere soffocando in sonore soffiate un principio di commozione.
Quel pomeriggio gli sorrideva mortificato, Filius, ma l’anno precedente i suoi piccoli occhietti vispi l’avevano più volte sfidato apertamente, urlandogli la silenziosa ed infamante accusa d’essere l’orrido assassino di un caro amico comune; e lo stesso avevano fatto i suoi capaci incantesimi, posti dichiaratamente al servizio della ribellione contro l’odiato preside, che avevano spesso costretto Severus ad intervenire di persona per eliminarne le conseguenze a causa all’irritante incapacità magica dei fratelli Carrow e degli altri Mangiamorte che imperversavano con ferocia nella scuola.
Di Rubeus, l’anno prima ricordava soprattutto il rabbioso sguardo colmo di dolore per la morte di Silente e, al tempo stesso, la testarda incredulità che proprio lui ne fosse il barbaro assassino, il mago in cui Albus riponeva illimitata fiducia e al quale aveva dato una seconda opportunità, proprio come a Hagrid stesso. Ora, invece, nei grandi occhi neri e luminosi del mezzo gigante brillava la felice commozione di chi ha ritrovato una completa fiducia che non avrebbe mai voluto davvero abbandonare. Era stato fin troppo facile leggere le cattive intenzioni nella mente del guardiacaccia, così Severus sapeva bene che Rubeus aveva accarezzato il pensiero di fargli male, molto male - se solo ci fosse riuscito - per vendicare Silente; ora vedeva quei rimuginati pensieri di vendetta sciogliersi nelle calde lacrime celate nel fazzolettone a quadri, sempre più umido e stropicciato.
C’era la Sprite che lo guardava mogia dall’angolo di destra, vicino alla finestra che dalla presidenza dava sulla serra. Il suo sorriso avvilito gli chiedeva scusa per tutte le volte in cui gli aveva negato, con discutibili pretesti che il mago non aveva mai voluto mettere in discussione, le erbe che gli servivano per le sue pozioni, spesso costringendolo a raccoglierle da solo nella serra - con un irrispettoso atto di forza che non avrebbe mai voluto dover compiere - mentre la strega lo squadrava a braccia conserte, l’odio che le sfavillava negli occhi. Oppure gliele aveva gettate sul tavolo con sdegnata compiacenza, scegliendole tra quelle di più infima qualità, augurandosi di rovinargli la pozione che intendeva prepararsi: un lieve sonnifero, giusto per le poche ore di sonno che si concedeva dopo le ronde notturne per accertarsi che nessun studente potesse finire tra le grinfie dei Mangiamorte che controllavano la scuola; brevi sprazzi di riposo liberi dagli incubi in cui il ritratto di Silente grondava sangue e, al posto di Albus, appariva la Torre di Astronomia illuminata dalla verde luce dell’Avada freddamente pronunciata dalle sue labbra di assassino.
Madama Pince si trastullava imbarazzata con la catenella dei pince-nez con i quali cercava di nascondere il disagio del suo rinsecchito sorriso. Il mago ricordava bene i piccoli dispetti di cui la bibliotecaria lo aveva fatto oggetto l’anno precedente, nascondendo i libri che gli interessavano e costringendolo a lunghe e noiose ricerche solitarie, oppure proprio negandoglieli con ostentata indifferenza, affermando che altri li avevano prelevati giusto pochi minuti prima. Severus aveva sempre letto con chiarezza la menzogna dietro le piccoli lenti poggiate con forzata disinvoltura sul naso, ma ogni volta non aveva detto nulla, reprimendo un sospiro e andandosene senza libro oppure cercando un sostituto in un amaro silenzio rassegnato.
Madama Chips, tra tutto il personale della scuola, sembrava avere il sorriso più triste e dispiaciuto. Forse perché, in un certo senso, avevano imparato a stimarsi nei lunghi anni in cui il mago aveva distillato con certosina pazienza le migliori pozioni curative per l’infermeria della scuola, ottenendo dall’infermiera mille lodi per la maestria della preparazione e ringraziamenti – ovviamente mai accettati a parole dal mago - per la sua generosa disponibilità. Certo, Piton manteneva la sua solita apparenza scontrosa, spesso accompagnata da sarcastiche parole all’indirizzo del malcapitato di turno, ma in realtà la sua collaborazione era sempre pronta e completa, perfino in piena notte quando qualche alunno ne aveva impellente bisogno. Eppure, a sprazzi, nel sorriso pieno di rammarico di Poppy, Severus rivedeva l’apprezzamento per i suoi filtri, innegabilmente migliori di ogni altro sul mercato, misto alla vergogna di chi, l’anno prima, li aveva invece sempre recisamente rifiutati borbottando fra i denti che non voleva correre il rischio che i suoi studenti finissero avvelenati. Sì, decisamente Madama Chips avrebbe voluto mangiarsi la lingua per quelle accuse infamanti che ora, con tutta evidenza, risuonavano in tutta la loro stridente falsità nei reciproci ricordi.
Perfino la Cooman - che l’anno prima quando lo incontrava la sera nei corridoi lo fronteggiava insolente con la bottiglia di sherry in mano, senza neppure cercare di nasconderla ma, anzi, ostentandola con aria di sfida - ora gli sorrideva avvilita, e del tutto sobria, ancora incredula che le stelle non le avessero rivelato l’arcano segreto del preside. Se solo Sibilla avesse saputo quante dolorose Cruciatus Severus aveva dovuto subire anni prima per salvaguardare la sua vita e la sua mente! Solo con strenua fatica e molta sofferenza il mago era riuscito a convincere Voldemort a lasciar perdere la veggente, a non frugare nella sua mente - con oscuri sortilegi che l’avrebbero irreparabilmente danneggiata - per trovare il resto della profezia che in tempi lontani il mago gli aveva rivelato solo in parte; Severus aveva spudoratamente mentito, affermando che i fumi dell’alcol avevano devastato la memoria della strega: aveva giurato, sul proprio intenso dolore e mentre gli occhi sanguigni dell’Oscuro Signore irrompevano con crudele ferocia nella sua mente, che quei lontani ricordi dell’indovina erano ormai del tutto irrecuperabili.
Lumacorno, invece, gli sorrideva leggero nella sua larga mole, arricciandosi soddisfatto i baffi; era contento che il suo allievo migliore – sì, proprio così aveva appena avuto l’ardire di definirlo, strizzandogli l’occhio e ricevendo in cambio solo una delle sue agghiaccianti occhiatacce – fosse stato non solo scagionato dalle tremende accuse che gli erano state mosse, ma fosse uscito da quella brutta storia famoso e potente più di prima. Tanto che non aveva resistito ad invitarlo subito, naturalmente accompagnato dalla Guaritrice dal delizioso sorriso, alla sua prossima festa esclusiva, quelle dalle quali l’anno prima l’aveva invece escluso, perfino stupendolo per il coraggio così dimostrato.
Il sorriso, però, che tra tutti più aveva addolorato il mago, era quello di Minerva, che ancora non sembrava sicura d’essere stata davvero perdonata, nonostante tutte le parole che c’erano state tra loro e quel lungo abbraccio in cui s’erano riconosciuti come vecchi amici, figlio che cerca una madre che vuole essere trovata.
Severus sospirò profondamente, ancora incredulo che tutte quelle persone fossero lì, davanti a lui, solo cercando il perdono per averlo accusato di un assassinio che, in effetti, aveva davvero compiuto, non importa se era stato solo per obbedire all’ultimo ordine del suo unico amico.
Il mago scosse il capo, commosso: non erano stati solo i suoi colleghi professori a sorridergli, quella sera, ma tutta la scuola, con quel caloroso applauso che ancora gli rimbombava nelle orecchie e che con il suo festante scrosciare sovrastava, fino ad annullarlo, il suono amaro delle ingiurie con cui quelle stesse persone - per le quali ogni giorno aveva per anni rischiato la vita - l’anno precedente lo avevano più volte apostrofato. Sì, per Severus anche l’eco dell’addolorata accusa di codardia svaniva in quel crescente battimano, e così aveva sorriso, aveva sorriso a Minerva e aveva sorriso a tutti nella sala, professori e studenti.
E aveva sorriso anche a se stesso, infine riuscendo a fatica a perdonarsi mentre con sollievo assolveva tutti loro, perdendosi infine nel sorriso di Elyn che, felice, gli stringeva di nascosto la mano dietro il lungo mantello nero.
 
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view post Posted on 19/10/2018, 10:20
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Sorrisi (8 gennaio/23 novembre 2013, 2014 fino ad agosto, settembre 2016)

52 brevi storie (flash fic e one-shot) scritte nell’ambito della sfida “Sette giorni per un sorriso” lanciata da “Il Calderone di Severus”per regalare ogni settimana un sorriso a Severus.
Sono tutte il seguito l’una dell’altra e lo spunto per l’idea del personaggio originale e del modo in cui si è innamorata di Severus viene dalla mia “Nero di morte, nero di vita”, una storia della raccolta “Le Parole del cuore”.
Successivamente si sono aggiunte altre 6 storie scritte nell’ambito della Severus House Cup, che ho inserito nell’elenco numerico con la dizione “bis”.

1. Per lui
2. Come il suo nome
3. Sempre
4. Stanco
5. Brivido
6. Inconcepibili
7. Non voglio morire
8. Comprensione
9. Il calderone della mente
10. Pensieri come parole
11. Maschera infranta
12. Sorriso tra le lacrime
13. Bella
14. Angelo del perdono
15. Capricci
16. Sorriso
17. Occlumanzia
18. Confusione
19. Elyn
20. Amore
21. Chiaro di luna
22. Sogno
23. Sussurri di futuro
24. Il futuro è già incominciato
25. Primi passi
26. Libero
27. L'attesa
28. La visita
29. Affetto
30. L'offerta
31. Dimissioni
32. La casa sulla scogliera
33. Notte d'amore
34. Risveglio
34 bis.Colazione nel sole
35. Tra passato e futuro
36. Conoscersi
37. Ritorno a Hogwarts
38. Severus Piton, preside di Hogwarts
39. Applauso
40. Sfilata di sorrisi
41. Ritorno al passato
42. Tempo di ricordi
42bis. Paterna consapevolezza
43. I sotterranei di Hogwarts
44. Un sorriso nel vento
45. La Foresta Proibita
45bis. Colori d'autunno
46. Neve a Hogwarts
47. Alba d'innocenza
47bis.Riflessi d'amore
48. Il regalo più desiderato
48bis.Rosso Vermiglio
49. Notte d'argento
49bis.Gioielli
50. Per tutta la vita
50bis.Tocco d'amore
51. Nuova vita
52. Le rughe del sorriso


Edited by Ida59 - 24/11/2018, 11:08
 
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CITAZIONE (chiara53 @ 10/10/2013, 18:46) 
Sfilata di sorrisi di Ida

Una carrellata di volti e di espressioni che vale quasi una storia ciascuno. Si potrebbe scriverla e tu l'hai fatto con pochi tratti indovinati, mescolando passato e presente, senza risparmiare nessuno. A ciascuno un pezzetto di vergogna e un rimorso per tutto quello che non hanno capito.
Parli di altri, ma è lui, Severus, al centro delle emozioni che ogni personaggio trasmette e suggerisce.
Grande la descrizione di Hagrid, non è buffa, al contrario ne fai un personaggio finalmente caratterizzato e indipendente, nel dolore e nell'odio. Snoccioli situazioni e gesti di ciascuno come i grani di un rosario, una colpa dopo l'altra, un'azione cattiva dopo l'altra.
Quanta tristezza nel vedere Severus al centro degli sgarbi e dell'odio ed io lì a consolarmi pensando all'applauso.
Con due parole tratteggi una superba Minerva, madre per sempre e da sempre.
Un capitolo da bere in un sorso per riassaporarlo poi con calma, un inizio da brividi: Severus era lì appoggiato alla parete, davanti a me; bello quanto la conclusione, l'ultima frase, dove sorride finalmente a se stesso, è stupenda. Quella sì che è una cosa difficile da fargli fare, ma tu ci sei riuscita, alla grandissima.

CITAZIONE (Ida59 @ 10/10/2013, 21:58) 
Grazie mille per i complimenti ed il sentito commento, Chiara.
Sì, ho voluto riservare una parola per ogni professore, immaginando come poteva essere stato il loro comportamento con Severus l’anno prima.
“Un pezzetto di vergogna” è davvero bella come espressione e, sì, anche un po’ di rimorso: ne ha così tanti Severus, di rimorsi, che se anche gli altri ne provano un pochino verso di lui la bilancia continua a pendere sempre dalla stessa parte.
Sono felice che tu abbia trovato ben caratterizzati i personaggi dei professori: avevo solo poche parole da dedicare loro e ho cercato di centrare l’obiettivo. Le loro, però, in fondo nonsono da considerare negative: per loro il preside era un Mangiamorte e quello che hanno fatto era anche giusto… peccato che Severus non fosse affatto un Mangiamorte traditore e assassino! Ora che l’hanno scoperto è ovvio che la reazione non si fa tardare.
All’inizio, quando questa storia era un tutt’uno con quella precedente e la successiva, questo pezzo veniva prima dell’applauso, perché avevo seguito l’ordine cronologico degli avvenimenti; però era tutto molto più triste e Severus non poteva ancora avere la consolazione di quel bell’applauso, così poi ho deciso di alterare l’ordine di narrazione degli avvenimenti: mi sono incasinata un po’ con i verbi ed i riferimenti temporali, però così mi piace di più.
 
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view post Posted on 27/9/2021, 08:30
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CITAZIONE (Alaide @ 11/10/2013, 12:22) 
Sfilata di sorrisi di Ida

Ho veramente apprezzato - e non mi stancherò mai di dirlo - l'incipit. Ci sta magnificamente un'aria che possa racchiudere i pensieri di Severus - anche il luogo prescelto, oltre ad avere un significato profondo per la vita del nostro eroe che tu riesci a rendere in maniera incredibile, quella maniera che è drammaturgicamente perfetta (rimango a disposizione come scenografa-regista) al punto dal far vedere e toccare con mano la situazione psicologica e "visiva", è adatto ad un'opera - e questa volta ho in mente il pezzo, che, appena lo trovo, metterò nell'apposita discussione su Severus e l'opera.
Poi la lunga carrellata di sorrisi, una carrellata che potrebbe portare ad un piccolo brano per ogni personaggio (ma qui non ho idee in proposito, solo qualche suggestione che non riesco ad incasellare benissimo). Ogni personaggio si staglia con la sua psicologia, con la sua diversa reazione presente e passata ed è per questo che ho immaginato un accompagnamento musicale diverso per ogni personaggio, per ogni passaggio, perché ogni personalità arriva al lettore con poche precise pennellate. Ogni professore (non ne citerò nessuno, perché ogni "ritratto" - non riesco a trovare un termine migliore - mi è piaciuto al punto da non poter dire quale ho preferito) sfila davanti agli occhi del lettore (questa scena sarebbe veramente bellissimo da mettere su un palcoscenico), con la sua personalità, con il suo modo di reagire alla situazione presente - e con il suo modo di reagire nella situazione passata - in una successione che risulta mai noiosa o banale, proprio perché i sentimenti emergono nella loro verità, con i gesti che accompagnano tali sentimenti, lo sguardo, il lievi movimenti. Veramente un bellissimo momento!

CITAZIONE (Ida59 @ 12/10/2013, 16:00) 
Come sempre grazie per i tuoi “musicali” commenti! 
E grazie per aver apprezzato la (faticosa) localizzazione fisica e psicologica di Severus tra la luce e l’ombra.
Sì, in effetti, per me è molto importante che i lettori “vedano” bene la scena dove l’azione si svolge affinché anche loro possano trovarsi là, di fianco a Severus, a vivere da vicino le sue emozioni.
Almeno, lo spero.
Sono felice che tu possa immaginare, per ogni personaggio, un assolo, perché è proprio così che io l’ho drammaturgicamente immaginato, come se la luce si spegnesse sul palco e il faro illuminasse solo quel dato personaggio, come se fosse l’unico, in quell’istante, ad essere presente. Con i suoi pensieri, le sue emozione, i suoi gesti ed atteggiamenti, di oggi in contrapposizione ad ieri.
Grazie!

CITAZIONE (Ele Snapey @ 11/10/2013, 16:38) 
Sfilata di sorrisi

Esattamente così come avrei potuto immaginarlo io, eccolo il giorno in cui il corpo docente di Hogwarts, umilmente, fa ammenda dei propri, madornali errori! Poveretti, fanno quasi tenerezza e un po' di compassione, schiacciati dalla consapevolezza di aver isolato, condannato e fatto soffrire un uomo a cui avrebbero dovuto solo e semplicemente erigere un monumento! :lol: Comprensibile il loro comportamento, per carità, perchè anch'io, probabilmente, al posto della Sprite, di Vitious, di Minerva tenuti all'oscuro dell'inimmaginabile patto stipulato tra Silente e Severus, avrei avuto la stessa reazione: ma oggi è ancora il giorno del grande riscatto, della riabilitazione di un uomo immenso capace di portare un peso enorme sulle spalle senza lasciar trapelare nulla fino al sacrificio estremo, e quindi lasciatemelo godere fino in fondo alla faccia anche di una Minerva, splendida e materna quanto si vuole, ma assai poco lungimirante.
Le reazioni cariche di sensi di colpa e quasi imbarazzate degli insegnanti di fronte a una così grande dimostrazione di abnegazione ed eroismo sono perfettamente adeguate alla circostanza e descritte in modo delizioso: ho troppo goduto ^_^ grande Ida!

CITAZIONE (Ida59 @ 12/10/2013, 16:17) 
Trovo che ci sia sempre qualcosa di molto forte che ci unisce strettamente, Ele, nell’ammirazione dell’eroico modo di essere di Severus. Qualcosa che ci va vedere le stesse, esaltanti immagini del suo coraggio e della sua grandezza. E degli onori che gli spettano, che in questa storia ho voluto tributargli.
Riesco a comprendere benissimo l’errore in cui tutti i suoi colleghi sono ovviamente occorsi, che, in ogni modo, diventa un tributo alla bravura di Severus di mentire, oltre se stesso, per un dovere che lo stringe e lo attanaglia a una tremenda menzogna. Eppure, ognuno di loro è giusto che si senta adesso in colpa davanti all’eroismo estremo di Severus, davanti al suo coraggio che, letteralmente, ha straziato ogni sua emozione e sentimento. È un giusto tributo dovuto ad un uomo eroico oltre ogni eroismo.
Amo molto alcuni dei professori - Minerva prima di tutto, ma anche il sempliciotto, però tremendamente sincero Hagrid – però reputo giusto che tributino a Severus il giusto onore, riconoscendo il proprio errore, l’incapacità di vedere oltre le apparenze.
Forse solo perché, come lettore, io oltre quelle apparenze sono stata capace di andare, ed ora sento dovuto, in modo estremo ed impellente, quel tributo che nell’ultimo libro è mancato, ad un eroe che ha saputo annullare se stesso ed i propri (deflagranti) sentimenti per la causa comune, per il bene degli altri, quale pagamento dei propri errori.
Sì, un applauso enorme, una sfilata di sorrisi, di pentimento ed esaltazione, assolutamente dovuti, di cui possiamo infine godere!
 
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view post Posted on 6/4/2022, 07:25
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CITAZIONE (Severus Ikari @ 21/3/2014, 21:16) 
Una meravigliosa, stupenda e delicata sfilata di sorrisi.
Ma c’è di più in questo, ci sono anime di persone pentite per non aver capito, per non aver compreso a fondo ciò che si nascondeva dietro agli occhi neri di Severus, dietro ai suoi comportamenti, ai suoi silenzi e alle sue solitudini, a tutto il dolore che disegnava strade di sofferenza sul suo volto.
Ci sono i prima e i dopo, ci sono tutte le tacite scuse dietro ad un semplice gesto, e dopo quel lungo, caloroso applauso, ognuno di essi assume un significato assolutamente diverso, non è qualcosa di semplicemente voluto, è affetto sincero, pensieri sinceri.
C’è una fantastica tenerezza in ognuno di loro, nel modo in cui li tratteggi in poche parole, c’è tutta una storia dietro, dei sentimenti e delle emozioni, ed è come entrare dentro di loro.
È come entrare nella mente di Severus e passare in rassegna ognuno di loro, passato e presente che si bilanciano, rimorsi e colpe che si cancellano, e una vita che riprende a scorrere nella gioia e nell’amore.
Una vita perfetta e meritata.
Una vita in cui le dita di Elyn stringono le sue.
Non è semplicemente una sfilata di sorrisi, è una sfilata di vita.

 
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view post Posted on 15/11/2023, 09:15
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CITAZIONE (Ida59 @ 21/12/2014, 17:57) 

40 – Sfilata di sorrisi



CITAZIONE (Severus Ikari @ 21/3/2014, 21:16) 
Una meravigliosa, stupenda e delicata sfilata di sorrisi.
Ma c’è di più in questo, ci sono anime di persone pentite per non aver capito, per non aver compreso a fondo ciò che si nascondeva dietro agli occhi neri di Severus, dietro ai suoi comportamenti, ai suoi silenzi e alle sue solitudini, a tutto il dolore che disegnava strade di sofferenza sul suo volto.

Sì, mi sembrava un passaggio davvero dovuto, un racconto necessario, un omaggio che non poteva in alcun modo mancare. Quegli avviliti sorrisi di scusa sono ciò che unisce il presente al passato lavandolo almeno in parte dal dolore dei ricordi.

CITAZIONE

Ci sono i prima e i dopo, ci sono tutte le tacite scuse dietro ad un semplice gesto, e dopo quel lungo, caloroso applauso, ognuno di essi assume un significato assolutamente diverso, non è qualcosa di semplicemente voluto, è affetto sincero, pensieri sinceri.
C’è una fantastica tenerezza in ognuno di loro, nel modo in cui li tratteggi in poche parole, c’è tutta una storia dietro, dei sentimenti e delle emozioni, ed è come entrare dentro di loro.

Grazie, è un complimento bellissimo, anche perché mentre mi sento sicura a usare Severus nelle mie storie, con gli altri personaggi è sempre molto più difficile e ho sempre il timore di non saperli rendere come si deve.

CITAZIONE

È come entrare nella mente di Severus e passare in rassegna ognuno di loro, passato e presente che si bilanciano, rimorsi e colpe che si cancellano, e una vita che riprende a scorrere nella gioia e nell’amore.

Sì, esattamente così. In ognuno di quei sorrisi ci sono gli elementi che servono a Severus per perdonarsi e alla fine, seppure a fatica, il mago quel perdono se lo concede.

CITAZIONE
Una vita perfetta e meritata.
Una vita in cui le dita di Elyn stringono le sue.
Non è semplicemente una sfilata di sorrisi, è una sfilata di vita.

Grazie! La sfilata che annuncia la futura vita cui Severus ha pienamente diritto!


 
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