Il Calderone di Severus

Alaide - Non mi hai riconosciuto nella folla, Tipologia: Song Fic - Genere: Drammatico - Altro Genere: Introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Malandrini - Pairing: Severus/Lily - Personaggi: Lily - Altri Personaggi: Nessuno

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view post Posted on 25/9/2017, 17:07
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Titolo: Non mi hai riconosciuto nella folla


Autore/data: Alaide – gennaio - febbraio 2014
Beta-reader: nessuno
Tipologia: Song-fic
Rating: per tutti
Genere: Drammatico, Introspettivo
Personaggi: Severus Piton, Lily Evans
Pairing: Severus/Lily
Epoca: Malandrini
Avvertimenti: Missing Moments
Riassunto: Ne incontrò lo sguardo, ma quello sguardo non diceva nulla.
Pareva quasi che Lily non lo riconoscesse nemmeno.


Nota: Storia scritta per il Gioco Creativo n.4 A ritmo di musica e partecipante al Gioco Creativo n. 14 Severus House Cup.

La poesia è tratta dal ciclo di Lieder, su testo di Arseny Arkad’yevic Golenishchev-Kutuzov, musicati da Modest Mussorgskij, intitolato Belz solcna (Senza sole). È la seconda poesia del ciclo e può essere, facoltativamente letta, come seguito di “Fra Quattro mura”.
Potete trovare a questo link l’intero ciclo:


Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Parole: 688, escluso il testo del Lied [1]


Non mi hai riconosciuto nella folla



Non mi hai riconosciuto nella folla,
Il tuo sguardo non ha detto nulla.
Ma io ho provato meraviglia e angoscia
Quando l’ho colto:



L’Espresso di Hogwarts era pronto sul binario, circondato dalla folla chiassosa dei ragazzi e dei genitori che li stavano salutando.
Il ragazzo era solo.
Suo padre non l’aveva mai accompagnato a Londra e non v’era alcuna motivazione perché lo facesse quell’anno. Sua madre gli aveva dato alcuni spiccioli perché potesse comprarsi un biglietto per il treno che dalla cittadina l’avrebbe condotto a King’s Cross.
Gli anni precedenti era andato con Lily.
Ma ormai l’aveva persa, per quanto ne riconoscesse la chioma rossa tra la folla.
L’avrebbe riconosciuta anche se fosse stata circondata da altre mille persone a lei simili. C’era qualcosa di diverso in lei, qualcosa che la distingueva dagli altri.
Ed in quel momento, anche se sapeva che era perfettamente inutile, ne cercò lo sguardo. Si trovava, casualmente, piuttosto vicino a Lily. Da lì avrebbe potuto vedere i suoi occhi verdi e, forse, anche se ne dubitava seriamente, vi avrebbe letto qualcosa.
Il perdono che gli aveva fino a quel momento negato.
Il disprezzo.
Qualsiasi cosa, ma non l’indifferenza che già aveva notato un giorno in cui l’aveva incrociata accanto all’altalena dove l’aveva incontrata la prima volta.
Severus non seppe per quanto tempo fosse rimasto a fissarla, prima che lei si girasse per un breve istante verso di lui.
Ne incontrò lo sguardo, ma quello sguardo non diceva nulla.
Pareva quasi che Lily non lo riconoscesse nemmeno.
Era in mezzo alla folla di studenti, che si stavano affrettando verso il treno, e, con ogni probabilità, per Lily non era altro che un altro volto in mezzo alla folla.
Non l’aveva riconosciuto nella folla.
Ed i suoi occhi verdi erano rimasti vuoti. Non avevano espresso nessun sentimento come usavano fare un tempo.
Eppure Severus sentì montare dentro di sé, nei momenti in cui colse lo sguardo di Lily, meraviglia e angoscia.
La meraviglia che sempre destavano in lui quegli occhi verdi.
L’angoscia della perdita.
La meraviglia della luce che, anche in uno sguardo casuale e non voluto, splendeva da quegli occhi.
L’angoscia di comprendere che non vi sarebbero più stati sguardi per lui.
Nemmeno di disprezzo.

Fu solo un momento;
Ma credimi, con te ho rivissuto ancora
Tutte le delizie del passato amore,
Tutta l’amarezza dell’oblio e delle lacrime!



Eppure, per un attimo, in quello sguardo gli parve di rivedere tutto. Gli sembrò di precipitare nei ricordi del passato.
La folla intorno a lui scomparve e, con essa, il cicaleggio che arrivava indistinto alle sue orecchie.
Aveva davanti agli occhi quel pomeriggio nel parco. Lily era nuovamente sull’altalena e lui le rivolgeva per la prima volta la parola. Ricordava ancora i sentimenti che aveva provato allora, quando le aveva parlato, prendendo coraggio dopo tanti giorni in cui l’aveva osservata silenzioso.
E ricordava ogni giornata trascorsa insieme a lei.
La gioia di quell’amicizia a cui, in un primo tempo, non aveva creduto.
I pomeriggi passati lungo il fiume che attraversava la cittadina, quei pomeriggi colmi di quiete.
Aveva visto in quello sguardo tutta la delizia dell’amicizia perduta. Era stato un momento, ma in quel momento aveva rivissuto tutto, ancora una volta.
Avrebbe quasi voluto poterlo dire a Lily.
Avrebbe desiderato raggiungerla, poterle parlare ancora una volta, poterle dire: «Credimi, Lily, con te, nel tuo sguardo, ho rivissuto tutto.», ma sapeva che sarebbe stato impossibile.
Non apparteneva più alla sua vita.
Era un estraneo, un volto che si perdeva nella folla, si disse, mentre si sedeva in uno scompartimento vuoto.
In quello sguardo aveva rivisto tutto.
Le delizie dell’amicizia perduta.
Le speranze di poter vedere, un giorno, corrisposti i suoi sentimenti.
Ma vi aveva visto anche l’amarezza della fine dell’amicizia.
Le lacrime che, solo, aveva versato nella sua stanza oscura nella casa di Spinner’s End.
E vi aveva visto l’oblio presente in quegli occhi verdi.
Gli era parso, quando aveva incrociato lo sguardo di Lily che lei si fosse completamente scordata di lui.
Non l’aveva voluto vedere.
Non l’aveva voluto nemmeno riconoscere nella folla.
Avrebbe potuto osservarlo con odio e disprezzo.
Non gli sarebbe importato, perché voleva dire che contava ancora qualcosa per lei.
Ma quello sguardo vuoto, che non diceva nulla era peggio di qualsiasi altra cosa.
Il treno partì sferragliando, ma Severus non se ne accorse.
Tutto ciò a cui riusciva a pensare era che Lily non l’aveva riconosciuto nella folla.


[1] Il testo del Lied è stato utilizzato nella sua interezza.

Menja ty v tolpe ne uznala,
Tvoj vzgljad ne skazal nichego.
No chudno i strashno mne stalo,
Kogda ulovil ja jego.

To bylo odno lish' mgnoven'je,
No, ver' mne, ja v njom perenjos
Vsej proshloj ljubvi naslazhden'je
Vsju gorech' zabven'ja i sljoz!



Traduzione



Non mi hai riconosciuto nella folla,
Il tuo sguardo non ha detto nulla.
Ma io ho provato meraviglia e angoscia
Quando l’ho colto:

Fu solo un momento;
Ma credimi, con te ho rivissuto ancora
Tutte le delizie del passato amore,
Tutta l’amarezza dell’oblio e delle lacrime!

 
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