Il Calderone di Severus

Alaide - Fra quattro mura, Tipologia: Song Fic - Genere: Drammatico - Altro Genere: Introspettivo Avvertimenti: Nessuno - Epoca: Malandrini - Pairing: Severus/Lily - Personaggi: Lily - Altri Personaggi: Nessuno

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view post Posted on 1/9/2017, 16:49
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Titolo: Fra quattro mura

Autore/data: Alaide – gennaio - febbraio 2014
Beta-reader: nessuno
Tipologia: Song-fic
Rating: per tutti
Genere: Drammatico, Introspettivo
Personaggi: Severus Piton
Pairing: Severus/Lily
Epoca: Malandrini
Avvertimenti: Missing Moment
Riassunto: Aveva sperato di poter toccare la luce e la quiete, ma le aveva distrutte.
Ed ora si trovava solo, tra quella quattro squallide mura che erano la sua casa.

Nota: Storia scritta per il Gioco Creativo n.4 A ritmo di musica e partecipante al Gioco Creativo n. 14 Severus House Cup.

La poesia è tratta da una raccolta di Lieder, su testo di Arseny Arkad’yevic Golenishchev-Kutuzov, musicati da Modest Mussorgskij, intitolato Belz solcna (Senza sole).
Potete trovare a questo link l’intero ciclo di Lieder:

Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Parole: 604, escluso il testo del Lied [1]


Fra quattro mura



Una piccola stanza quieta e piacevole,
Un'impenetrabile oscurità, oscurità indifferente;
Un pensiero profondo, una canzone colma di dolore;
Una speranza fatta tesoro nel cuore che batte;



La stanza era immersa nell'oscurità, un'oscurità che parve a Severus indifferente, oltre che impenetrabile.
Oppure era unicamente specchio del suo cuore, che batteva lento, nel buio della stanza di Spinner's End.
Avrebbe voluto essere in un altro luogo, in un'altra stanza.
In un'altra casa.
Ma le porte di quella casa le aveva chiuse con le sue stesse mani, poche settimane prima.
Aveva spezzato la speranza che aveva illuminato il suo cuore, aveva distrutto l'immagine di una stanza luminosa, quieta ed accogliente. Una stanza nella casa di Lily, dove era stato invitato qualche volta, e dove aveva toccato con mano il baratro che lo divideva da lei.
Ed ora quella stanza era chiusa, come gli si era richiusa in faccia il ritratto che portava alla Sala Comune di Grifondoro, quella sera in cui l'aveva supplicata.
Da qualche parte udì una radio gracchiare una canzone che pareva aver come scopo quello di raccontare una storia incredibilmente dolorosa.
Era forse la storia dolorosa dell'oscurità in cui si trovava?
Oppure era il dolore di aver perso la visione di quella piccola stanza quieta?
Al di là della porta, udì uno sbatacchiare improvviso e delle grida.
Non v'era quiete nella sua casa, non v'era mai stata.
Nemmeno nell'oscurità profonda in cui si trovava in quel momento.
Poco distante, nella parte bella della città, poteva immaginare la stanza nella casa di Lily, con la sua carta da parati in perfetto stato, le poltrone ordinate intorno ad un tavolino, con il suo profumo di pulito che non sarebbe mai potuto esistere così vicino alla vecchia ciminiera.
Aveva sperato di poter toccare la luce e la quiete, ma le aveva distrutte.
Ed ora si trovava solo, tra quella quattro squallide mura che erano la sua casa.

Vola rapidamente momento dopo momento;
Uno sguardo pietrificato di una felicità lontana;
Pieno di dubbio, pieno di perseveranza.
Questa è la mia notte, notte di solitudine.



Gli pareva che gli anni già trascorsi della sua breve vita si stessero cristallizzando improvvisamente di fronte a sé, come le immagini di un vecchio film muto, di quelli di cui gli parlava sempre la vecchia zia di suo padre, le rare volte in cui l'andavano a trovare.
Tutto gli pareva terribilmente lontano, quasi che quei preziosi momenti felici li avesse vissuti un'altra persona. Era momenti rapidi e fugaci, che sembravano volare dall'uno all'altro senza sosta, senza mai fermarsi.
Eppure, allo stesso tempo, gli parevano pietrificati, immobili.
Ed incredibilmente lontani e persi.
Persi per sempre.
La vita gli pareva essersi svuotata, ora che Lily non ne faceva più parte.
Aveva riposto ogni sua speranza in lei ed ora si sentiva pieno di dubbi.
Non riusciva a comprendere quale futuro avesse davanti.
Vedeva unicamente la notte che aveva avvolto da tempo la cittadina e gli parve di appartenere a quella notte.
Forse era sempre appartenuto alla notte.
Era la notte della solitudine.
Aveva perso Lily, la prima e unica amica che avesse mai avuto.
Il suo primo amore.
Ed era colmo del dubbio di non aver un futuro davanti. Era un dubbio che lo rodeva, nella solitudine della quattro mura che lo circondavano.
O forse gli rimaneva qualcosa, anche nella notte della sua solitudine.
Gli rimaneva la voglia di sapere, la sete di conoscenza a cui si sarebbe abbeverato con perseveranza.
Avrebbe inseguito, in ogni modo possibile, la sua sete e si sarebbe dissetato a qualsiasi fonte.
La conoscenza lo avrebbe cullato e avrebbe forse portato l'oblio su quei momenti cristallizzati, provenienti da un passato lontano.
Aveva la mente piena di dubbi.
Aveva la mente piena di perseveranza.
I dubbi lo attraversavano, con le loro voci che portavano unicamente confusione.
La perseveranza pareva sostenerlo, in qualche modo.
Ma, alla fine, intorno a lui, nell'oscurità anonima della sua stanza, non rimaneva altro che la sua notte di solitudine.



[1] Il testo del Lied è stato utilizzato nella sua interezza.

Komnatka tesnaja, tikhaja, milaja,
Ten' neprogljadnaja, ten' bezotvetnaja,

Duma glubokaja, pesnja unylaja,

V b'jushchemsja serdce nadezhda zavetnaja

Bystryj polet za mgnoven'jem mgnovenija,
Vzor nepodvizhnyj na schast'je dalekoje,
Mnogo somnenija, mnogo terpenija,
Vot ona, noch' moja, noch' odinokaja.


Traduzione

Una piccola stanza quieta e piacevole,
Un'impenetrabile oscurità, oscurità indifferente;
Un pensiero profondo, una canzone colma di dolore;
Una speranza fatta tesoro nel cuore che batte;

Vola rapidamente momento dopo momento;
Uno sguardo pietrificato di una felicità lontana;
Pieno di dubbio, pieno di perseveranza.
Questa è la mia notte, notte di solitudine.

 
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