Titolo: Dalla A alla Z, o quel che sarà – Weasley, Ron
Autore/data: Severus Ikari/ 7 luglio 2014
Beta-reader:Tipologia: flash fic
Rating: per tutti
Genere: commedia, generale, introspettivo
Personaggi: Severus Snape, Ron Weasley
Pairing: nessuno
Epoca: post 7° anno
Avvertimenti: AU
Riassunto: A volta basta poco per far felice qualcuno.
Disclaimer: I personaggi ed i luoghi presenti in questa storia non appartengono a me bensì, prevalentemente, a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. I personaggi originali, i luoghi non inventati da J.K. Rowling e la trama di questa storia sono invece di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.
Parole/pagine: 308/1
Nota: Storia scritta per la Sfida FF n° 7 “La Sfida Olimpica” facente parte della Severus House Cup del Forum “Il Calderone di Severus”.
Specialità: Tennis.
Dalla A alla Z, o quel che sarà – Weasley, Ron
Weasley, Ron
«Professore, non mangia?»
«No. E poi ci sei tu che lo fai per entrambi.»
«Sì, ma deve mangiare anche lei. Se porto il vassoio ancora integro, mia madre potrebbe ripetutamente sbatterlo sulla mia testa.»
«Di certo non potrebbe fare più danni di quelli che già ci sono.»
«Ah ah, divertente. Peccato che poi verrebbe anche da lei con lo stesso vassoio, poi vediamo quanto le conviene fare lo spiritoso, professore.»
«Potresti mangiare tutto tu e dirle che ho assaporato tutto con gusto.»
«Non funzionerebbe, mia madre si accorgerebbe all’istante che non ha toccato cibo.»
«Sopravvaluti molto tua madre.»
«No, è lei che la sottovaluta. Allevare sette figli l’ha resa incline ad accorgersi anche di uno spillo in un campo. Nessuno frega mia madre, neppure lei.»
«Non ho fame.»
«D’accordo, va bene, ma glielo dica lei stesso che non ha fame. Gli dica che non vuole mangiare e quindi non vuole mettersi in forze dopo ciò che le è successo e che quindi non vuole tornare a vivere.»
«Non le ho chiesto io di farmi da balia.»
«No. Non l’ha fatto, ma deve capire che dare una mano a lei la fa sentire meglio. Con la morte di mio fratello ha bisogno di sentirsi utile, di fare qualcosa per non crollare. Le permetta di aiutarla, non la faccia crollare.»
«…»
«Glielo chiedo per favore.»
«Va bene, passami il piatto di minestra e ringrazia tua madre. Per tutto.»
«La ringrazierà lei direttamente. Adesso deve solo mangiare e pensare a riprendersi.»
«Grazie, signor Weasley.»
«Grazie a lei per tutto ciò che ha fatto e per quello che sta facendo.»
«Mi dispiace per tuo fratello. Sono morte troppe persone.»
«Già. Dispiace anche a me, ma lui non vorrebbe lacrime, ma sorrisi e scherzi. A tal proposito, stia attento, con George ha un orecchio in sospeso.»
«Starò attento.»
«La lascio pranzare in pace.»
