Il Calderone di Severus

Ginevra (KnightOfCydonia) - Assassino, Tipologia: One Shot ( 500) - Genere: Drammatico - Altro Genere: Nessuno Avvertimenti: AU - Epoca: Post 7 anno - Pairing: Nessuno - Personaggi: Minerva - Altri Personaggi: Nessuno

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view post Posted on 14/6/2017, 18:09
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Titolo: Assassino

Autore/data: Ginevra (KnightOfCydonia) – luglio 2014
Beta-reader: nessuno.
Tipologia: one shot.
Rating: Nessuno.
Genere: Drammatico.
Personaggi: Severus Snape, Minerva.
Pairing: Nessuno.
Epoca: post 7° libro
Avvertimenti: AU
Parole/pagine: 1.660/5 pagine.

Riassunto. Io sono stato e sarò sempre un assassino. Ora sono anche l’assassino di Silente.

Disclaimer: I personaggi presenti in questa storia non appartengono a me, bensì a J.K. Rowling e a chi ne detiene i diritti. La trama di questa storia è, invece, di mia proprietà ed occorre il mio esplicito e preventivo consenso per pubblicare/tradurre altrove questa storia o una citazione da essa. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per puro divertimento; nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

Nota1. Scritta per la Severus House Cup – Sfida di Luglio “La sfida olimpica – categoria: il tennis”.




Assassino




“Severus?”
“Severus, puoi sentirmi?”
“...”
“Severus, ti sei svegliato, finalmente.”
“Dove sono?”
“Sei al San Mungo, Severus.”
“Sono vivo?”
“Sì, Severus, sì.”
“...”
“Severus…”
“…”
“Severus, ti prego, perdonami. Mi dispiace, non avevo capito, non avevo capito!”
“...”
“Non sono stata capace di vedere la tua sofferenza. Sono stata una vecchia sciocca. E un’amica superficiale.”
“Lascia perdere, Minerva. Non voglio parlarne.”
“...”
“Voglio solo…dormire.”


* * * * *



“Ciao Severus. Sono venuta a trovarti.”
“Tu. Come anche Potter. E quel bradipo di cavalier servente. E, ovviamente, l’insopportabile SoTutto.”
“Ho saputo. Mi hanno detto che non hai voluto riceverli.”
“E per cosa? Mi hanno visto morire e hanno visto...”
“So cosa hanno visto.”
“…”
“Hanno visto qualcosa di raro e prezioso.”
“No, hanno visto la mia umiliazione.”


* * * * *



“Buongiorno, Severus.”
“Buongiorno, Minerva.”
“Va meglio oggi?”
“...”
“Severus?”
“Qui lavorano delle teste di legno incapaci di produrre uno straccio di pozione che io possa definire per lo meno adeguata.”
“Bene, stai decisamente meglio.”
“…”
“Quando potrai uscire da qui?”
“Non lo so. Vogliono vedere se il veleno di quella bestiaccia è stato definitivamente eliminato dal mio corpo.”
“Sarà questione di poco, Severus, e poi potrai tornare a casa.”
“Quale casa? Ho saputo che l’Ordine della Fenice si è premurato di far distruggere la casa dei miei genitori a Spinner’s End.”
“Severus, parlavo della tua casa. Parlavo di Hogwarts.”
“…”
“Severus?”
“…”
“Severus, ti prego!”
“Quella non è più la mia casa.”


* * * * *



“Ciao Severus.”
“Ciao.”
“Ho saputo che ti dimetteranno tra due giorni.”
“Sì.”
“Severus, torna a Hogwarts. Tu sei ancora il preside in carica.”
“No.”
“Ma, Severus?”
“No, Minerva.”
“Severus, abbiamo bisogno di te. Sei un mago potente e un eroe della Luce. Tu devi essere presente. Tu devi aiutarci nella ricostruzione.”
“No, Minerva, vi arrangerete benissimo anche senza di me. E non sono un eroe della Luce.”
“Come puoi dire questo? Tu hai sacrificato tutto per il Bene Superiore. Hai sacrificato tutto per noi.”
“No. Il mio sacrificio era per lei, solo per lei.”


* * * * *




“Buongiorno Minerva.”
“Severus, ti hanno dimesso finalmente.”
“Sì, esco ora.”
“Allora, ti aspetto.”
“…”
“Severus, torniamo a Hogwarts insieme.”
“…”
“Severus, tu devi riprendere il posto che ti spetta!”
“…”
“…”
“No, Minerva, non sarò mai più preside di quella scuola. E non sarò mai più un insegnante.”
“Ma, Severus…”
“Minerva, con il mio comportamento ho fatto entrare la disperazione a Hogwarts e ho infangato la reputazione di una delle migliori scuole di magia. Non sono riuscito a proteggere i ragazzi dalle violenze dei Carrows. Io stesso li ho puniti. Ho contribuito al terrore e all’orrore. Io non posso tornare.”
“Severus, tu li hai protetti. Tu hai solo rispettato gli ordini di Silente.”
“…”
“Severus, tu sei sempre stato l’uomo di Silente.”
“Ti sbagli Minerva. Io sono stato e sarò sempre un assassino. Ora sono anche l’assassino di Silente.”
“…”
“Dimmi, Minerva, sei in grado di uccidere? Non durante una battaglia, ma a sangue freddo, guardando negli occhi la tua vittima sapendo che presto gli porterai via la vita.”
“…”
“Riusciresti a raccogliere dentro di te abbastanza odio da essere in grado di distruggere una persona inerme?”
“…”
“Io ci sono riuscito. E non era la prima volta. Ho ucciso da Mangiamorte, Minerva. La mia vittima più giovane aveva solo tre anni: e l’ho uccisa dopo averla resa orfana.”
“…”
“Ti stupisce, Minerva? Silente sapeva e ciò nonostante ha deciso di farmi diventare parte del corpo docente di Hogwarts: mi ha offerto un’occasione preziosa e, insieme, una nuova opportunità di vita. E per questo io gli sono stato grato e fedele, talmente fedele da riuscire ad eseguire anche il suo ultimo ordine.”
“…”
“Pensavo che non ce l‘avrei mai fatta. E invece uccidere Silente è stato facile. Ho ricordato e l’ho odiato. Ho rivisto il suo sguardo cinico mentre gli giuravo la mia fedeltà, ho pensato a lui mentre mi garantiva la sicurezza di Lily senza riuscire poi a salvarla, ho sentito nuovamente le parole con cui che mi aveva chiesto di proteggere Harry con la mia stessa vita per poi dirmi che doveva morire come un agnello sacrificale.”
“Severus,..”
“Ho pensato a lui quando mi ha imposto di non rivelare quello che era successo durante il tentato omicidio che quel pazzo di Black aveva architettato ai miei danni.”
“…”
“Ho pensato a lui mentre si prendeva gioco di me! Ti sei mai accorta Minerva di quante volte ha riso di me? Ricordi quante volte mi ha mancato di rispetto davanti ai colleghi, addirittura davanti agli alunni?”
“…”
“Potrei farti l’elenco di tutti quei fottuti momenti.”
“…”
“E’ per questo che sono stato in grado di ucciderlo. Ho liberato la frustrazione di una vita passata a servirlo e l’ho usata per radunare il potere con cui l’ho ammazzato.”
“…”
“E con lui sono morto anch’io.”
“…”
“Capisci, Minerva, perchè non posso tornare? Sono solo un assassino. Non sono degno della carica di preside. Non merito di avere la possibilità di insegnare ai ragazzini. E poi, se già prima ero l’insegnante più odiato, ora sarei anche l’insegnante che ha tradito tutti: i miei colleghi, i miei allievi, Silente.”
“Severus, ti prego, non dire così.”
“E perché non dovrei Minerva? Tu stessa, pur conoscendomi da quando avevo undici anni, non hai mai esitato un solo momento nel credere al peggio che potevi sentire su di me.”
“…”
“E come te, tutti gli altri.”
“…”
“Ti ricordi con quanta rabbia mi hai attaccato in Sala Grande insieme a Filius?”
“Eri così accecata dal tuo odio verso di me da non accorgerti della cura che mettevo nel non colpirti.”
“…”
“Avrei potuto ucciderti con facilità e non ti sei resa conto di questo.”
“…”
“Chissà che soddisfazione hai provato nel gridarmi - finalmente - ‘vigliacco’ e nell’umiliarmi ancora una volta.”
“Severus, io non sapevo…”
“No, tu non hai voluto vedere. Tu non hai mai voluto vedere. Ti bastava cianciare sulle vittorie dei tuoi grifoni senza vedere quello che succedeva nelle altre Case. E come te Silente.”
“…”
“Sei stata cieca e sorda. E avete insegnato ai vostri allievi ad essere altrettanto ciechi e sordi.”
“…”
“E questo modo di non pensare e di non andare oltre le apparenze è il motivo per cui io non potrò mai più tornare a insegnare. Ed è il motivo per cui moltissimi ragazzini – con la sola colpa di essere stati smistati nella mia Casa – non torneranno più a scuola.”
“Io...non immaginavo...non ho mai riflettuto adeguatamente su questo argomento... Ma adesso sistemeremo tutto. Possiamo pensare ad organizzare le Case in modo diverso e magari facilitare momenti comuni di scambio invece che concentrarci sulla rivalità tra gruppi di studenti. Harry, poi, ha già rilasciato dichiarazioni importanti su di te, dichiarazioni che riabilitano il tuo nome. Sei un eroe, Severus, sei un eroe!”
“Ma cosa credi? Che basterà un articolo di giornale a cambiare la mia nomea di assassino e traditore? Credi che basteranno le parole di San Potter per donarmi una nuova veste risplendente di luce?”
“…”
“Io sono l’assassino di Silente. Sono il Mangiamorte. Sono il traditore.”
“…”
“E lo sarò per sempre.”
“Tu hai solo rispettato gli intenti di Silente.”
“Nessuno mi lascerà mai la possibilità di spiegare davvero cosa è successo in questi anni. Nessuno mi crederà mai perchè credermi significa infangare la veste del più grande mago “buono” di tutti i tempi. E il dubbio sulla mia persona e sul mio ruolo danneggerà irreparabilmente la reputazione della scuola.”
“Ma Silente avrà lasciato qualcosa, un ricordo, una traccia. Silente avrà sicuramente pensato a tutto.”
“Ah ah ah! Minerva, Minerva, ma davvero pensi che a Silente importasse la mia reputazione? Io sono stato il suo strumento e, per inciso, uno strumento da usare senza pietà, fino all’inevitabile rottura. Silente non aveva cura dei mezzi che usava, fossero anche persone.
“Ma...”
“Sai, Minerva, ho sempre odiato la cecità di tutti voi appartenenti all’Ordine – e dico voi, visto che io sono sempre stato solo ‘mal tollerato’ e ‘mal sopportato’ tra i vostri ranghi. Per voi esistevano solo Silente e il Bene Supremo, Silente e le sue strategie, Silente e le sue brillanti deduzioni.”
“…”
“Silente – con i suoi elucubrati piani - ha causato morti inutili! Un piccolo esempio tra tanti? Devo forse ricordati Cedric Diggory? Era solo un ragazzo, un bravo ragazzo, che è stato sacrificato perché non si poteva interrompere quel torneo idiota. Certo, Silente aveva detto che non era il caso di sospendere e quindi come potevo io osare e contraddirlo?”
“…”
“E tutti voi sempre a seguirlo come delle pecore, senza mai mettere in dubbio le sue parole.”
“Noi gli volevamo bene!”
“ANCH’IO GLI VOLEVO BENE! Ma non è mai stato abbastanza. Io non ero mai abbastanza.”
“…”
“E ora vuoi che riprenda il mio posto, che poi era il suo posto prima che lo uccidessi? Non posso farlo, Minerva. Non posso.”
“Ma Severus...”
“No Minerva. Nessuno manderà i propri figli in una scuola dove lavora il Mangiamorte che ha ucciso Silente.”
“...”
“E io non potrei aggirarmi tra quei corridoi sapendo di averlo fatto.”


* * * * *



“Cosa farai, Severus?”
“Non so, Minerva, Non ho mai pensato che sarei sopravvissuto.”
“Severus, mi scuso. Mi scuso per tutto. Mi scuso per la mia ignoranza e per non aver voluto vedere.”
“...”
“Sappi, però, che il mio è un arrivederci. Tra 12 mesi esatti ti rintraccerò e ti farò la stessa domanda che ti ho fatto oggi. Ti chiederò di tornare a Hogwarts. Ti chiederò di riprendere il tuo posto. Ti chiederò di farlo per i ragazzi a cui dovremo insegnare a vivere da uomini e donne liberi. Liberi da preconcetti, liberi dalla paura, liberi di pensare.”
“Io...”
“Niente da fare, ragazzo. Tra 12 mesi sarò da te, dovessi recuperarti in capo al mondo. E non accetterò scuse. Ti riporterò a Hogwarts, dovessi trascinarti per i capelli.”
“...”
“Arrivederci, Severus. E aspettami.”

* * * * * *

 
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